Marsilio Arte
Let's get digital! NFT e nuove realtà dell'arte digitale-NFTs and innovation in digital art
Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2022
pagine: 80
NFT, blockchain, metaverso e criptovalute sono termini utilizzati sempre più frequentemente nel mondo dell'arte contemporanea, o ultra-contemporanea. Conferendo valore a opere digitali che per loro natura sono facilmente duplicabili, questa nuova modalità di creare, fruire e collezionare l'arte alimenta un mercato alternativo a quello tradizionale, e apre a nuove possibilità per la produzione degli artisti e per la fruizione del pubblico, in un'idea inedita di interconnessione a livello globale. Il volume presenta le nuove frontiere, al confine tra reale e digitale, attraverso le opere di artisti internazionali quali Refik Anadol, celebre per la sua capacità di sollecitare il pubblico tramite monumentali installazioni che uniscono sensorialità e ricerca scientifica; il collettivo Anyma e Andrés Reisinger, che sperimentano tematiche e mondi creativi diversi, come la musica e la poesia; Daniel Arsham e Krista Kim che riflettono in modo interdisciplinare con l'architettura e la scultura, e la superstar digitale Beeple. "Let's Get Digital!" presenta un fenomeno in piena evoluzione e trasformazione, che costituisce il punto di partenza per una sempre più accelerata commistione tra estetica e nuove tecnologie: una rivoluzione per tutto il mondo dell'arte, digitale e non solo.
Donatello in Tuscany. Itineraries
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2022
pagine: 159
A margine della grande mostra a Palazzo Strozzi (Firenze, 19 marzo 2022 - 31 luglio 2022) dedicata a Donatello, una guida alle opere nel territorio. Strumento essenziale per i visitatori alla ricerca di informazioni accurate e aggiornate sui capolavori di Donatello in Toscana, il volume riunisce – suddivise per luoghi – le opere conservate nella regione, anche se presenti in mostra. Curato da Francesco Caglioti con la collaborazione di Gabriele Fattorini, Aldo Galli e Neville Rowley, la pubblicazione suggerisce un itinerario tra i capolavori conservati in Toscana, da Firenze a Torrita di Siena, attraverso testi dedicati a ogni luogo e un ricco apparato iconografico. Una guida destinata a durare anche oltre la mostra, con circa 80 opere descritte, per compiere un'ulteriore immersione nell'universo dell'artista e per approfondire i contesti in un'idea di esposizione diffusa.
Nella terra di Pakhet. Carnet de voyage nelle province centrali dell'Alto Egitto. Appunti di trent'anni di esplorazioni
Maurizio Zulian, Graziano Tavan
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2022
pagine: 576
"Nella terra di Pakhet" non è una guida archeologica tout court né un libro fotografico sull’Egitto, ma è un viaggio, emozionale e scientifico al contempo, alla scoperta di un Egitto “nascosto”, lontano dai percorsi turistici, perché sostanzialmente chiuso ai visitatori – e spesso anche agli stessi studiosi –, in quello che gli egittologi chiamano “Medio Egitto”, ma che più correttamente è l’Egitto Centrale, dal governatorato di Beni Suef, appena a Sud del Cairo, a quello di Sohag, che finisce ad Abydos. Ad accompagnarci in questo viaggio di scoperta ed esplorazione è Maurizio Zulian, che in trent’anni, come un novello Flaubert, ha girato in lungo e in largo per quei luoghi, visitando anche più volte i siti, raccogliendo sui suoi taccuini una messe di informazioni, archiviando decine di migliaia di fotografie (oggi parte dell’Archivio on line della Fondazione Museo Civico di Rovereto), incontrando direttori di missioni archeologiche da ogni parte del mondo e confrontandosi con loro. Con più di 800 foto inedite e il racconto in prima persona sui 31 siti archeologici più importanti dell’Egitto Centrale, il lettore si immedesima esploratore al fianco di Zulian, entra nelle tombe precluse al pubblico, ammira i vasti paesaggi della valle del Nilo, conosce riti millenari e usi e costumi moderni. Ma "Nella terra di Pakhet" è anche occasione di ricerca e approfondimento, grazie al ricco apparato curato da Graziano Tavan: bibliografia, indici analitici, glossario e tavole cronologiche.
ICM Maltauro 1921-2021. The culture of building. From Recoaro to the world, the great adventure of a company celebrating its centenary. Ediz. inglese
Paolo Madron, Elisabetta Grandi
Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2022
pagine: 184
Da Donatello a Alessandro Vittoria 1450-1600. 150 anni di scultura nella Repubblica di Venezia
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2022
pagine: 160
Questo volume, pubblicato sia in italiano che in inglese in occasione dell’omonima mostra alla Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro dal 22 aprile al 30 ottobre 2022, intende analizzare alcuni momenti particolarmente significativi di una vicenda molto ampia, quale fu quella della produzione scultorea in ambito lagunare dal primo Rinascimento alla tarda Maniera (metà XV-inizi XVII secolo), evidenziando la complessità e la ricchezza di apporti stilistici e iconografici in quegli anni di forte rinnovamento per la cultura figurativa locale. Il linguaggio di Donatello approdò precocemente in laguna, già verso il 1423, tramite l’arrivo di alcuni scultori fiorentini quali Pietro di Niccolò Lamberti e Nanni di Bartolo, ma la permanenza del grande scultore per un decennio a Padova (1443-1453) fu certo decisiva. Intorno alla seconda metà del Quattrocento, gli scultori e architetti Antonio Rizzo e Pietro Lombardo, assieme ai figli di quest’ultimo – Tullio e Antonio – furono protagonisti di questa stagione di rifioritura, e introdussero di fatto gli stilemi del Rinascimento a Venezia. Verso la metà del XVI secolo primeggiava invece la figura di Jacopo Sansovino, il quale collaborò con numerosi scultori come Alessandro Vittoria, celebre a sua volta per la realizzazione di importanti ritratti scolpiti di illustri personaggi dell’epoca. Il volume si apre con due saggi introduttivi dei curatori Toto Bergamo Rossi e Claudia Cremonini, e si arricchisce dei testi di Luca Siracusano, con un excursus sul viatico per il busto a Venezia dal primo Rinascimento ad Alessandro Vittoria, Andrea Nante, che racconta gli anni passati da Donatello tra le città di Padova e Venezia, Jeremy Warren, il quale mette a confronto la scultura lagunare del Rinascimento con l’arte antica, Bruce Boucher con un esaustivo approfondimento su Jacopo Sansovino e infine Philippe Malgouyres indaga la scultura in bronzo del primo terzo del Cinquecento nella città veneziana. I testi sono accompagnati da un’ampia selezione d’immagini delle opere in mostra, molte delle quali sono parte della campagna fotografica a cura di Matteo De Fina, progettata ad hoc per la pubblicazione del catalogo.
From Donatello to Alessandro Vittoria 1450-1600. 150 years of sculpture in the Republic of Venice
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2022
pagine: 160
Questo volume, pubblicato sia in italiano che in inglese in occasione dell’omonima mostra alla Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro dal 22 aprile al 30 ottobre 2022, intende analizzare alcuni momenti particolarmente significativi di una vicenda molto ampia, quale fu quella della produzione scultorea in ambito lagunare dal primo Rinascimento alla tarda Maniera (metà XV-inizi XVII secolo), evidenziando la complessità e la ricchezza di apporti stilistici e iconografici in quegli anni di forte rinnovamento per la cultura figurativa locale. Il linguaggio di Donatello approdò precocemente in laguna, già verso il 1423, tramite l’arrivo di alcuni scultori fiorentini quali Pietro di Niccolò Lamberti e Nanni di Bartolo, ma la permanenza del grande scultore per un decennio a Padova (1443-1453) fu certo decisiva. Intorno alla seconda metà del Quattrocento, gli scultori e architetti Antonio Rizzo e Pietro Lombardo, assieme ai figli di quest’ultimo – Tullio e Antonio – furono protagonisti di questa stagione di rifioritura, e introdussero di fatto gli stilemi del Rinascimento a Venezia. Verso la metà del XVI secolo primeggiava invece la figura di Jacopo Sansovino, il quale collaborò con numerosi scultori come Alessandro Vittoria, celebre a sua volta per la realizzazione di importanti ritratti scolpiti di illustri personaggi dell’epoca. Il volume si apre con due saggi introduttivi dei curatori Toto Bergamo Rossi e Claudia Cremonini, e si arricchisce dei testi di Luca Siracusano, con un excursus sul viatico per il busto a Venezia dal primo Rinascimento ad Alessandro Vittoria, Andrea Nante, che racconta gli anni passati da Donatello tra le città di Padova e Venezia, Jeremy Warren, il quale mette a confronto la scultura lagunare del Rinascimento con l’arte antica, Bruce Boucher con un esaustivo approfondimento su Jacopo Sansovino e infine Philippe Malgouyres indaga la scultura in bronzo del primo terzo del Cinquecento nella città veneziana. I testi sono accompagnati da un’ampia selezione d’immagini delle opere in mostra, molte delle quali sono parte della campagna fotografica a cura di Matteo De Fina, progettata ad hoc per la pubblicazione del catalogo.
Chun Kwan Young. Times reimagined 2001-2022
Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2022
pagine: 208
Chun usa come forma di espressione la carta di gelso, una antichissima produzione artigianale coreana, per dare vita a creature metamorfiche rivestite di simbolismi culturali e storici. Le sue opere ricordano esseri viventi, ma anche funghi giganteschi, insetti deformi, varie forme di virus, ecc. Evocando questi esseri fantastici l’artista crea una performance rituale e estetica allo stesso tempo, che riflette sull’esistenza umana, il ciclo della vita, il ritorno alla madre terra.
Nettuno e Mercurio. Il volto di Trieste nell’800 tra miti e simboli
Paolo Possamai
Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2022
pagine: 1160
Il volto urbano di una delle città tra le più affascinanti, atipiche e bizzarre, raccontato per la prima volta attraverso una narrazione mitologica e fotografie inedite realizzate da Fabrizio Giraldi e Manuela Schirra, per spiegare uno degli episodi urbani più significativi del neoclassicismo in Europa. Che cosa racconta il volto urbano di Trieste? L’identità di una città tra le più affascinanti, atipiche, bizzarre. Identità rivendicata ogni dove sui palazzi dei mercanti e delle pubbliche istituzioni: le facciate sono ricoperte di bassorilievi, i tetti abitati da centinaia e centinaia di statue, i portoni istoriati, i soffitti affrescati sempre con dèi e miti che richiamano all’identità laica, civile, imprenditoriale della città. Una fitta trama di simboli, metafore, allegorie – dalla mitologia con Mercurio, Nettuno, Ulisse, Giasone, Venere, fino al taglio dell’istmo di Suez – vengono svelati da questo libro. Un concerto di miti che parlano di mare, traffici, avventurose fortune.
Anish Kapoor. Ediz. inglese
Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2022
pagine: 304
Pensato per la mostra evento che si tiene a Venezia, alle Gallerie dell’Accademia e a Palazzo Manfrin dal 20 aprile al 9 ottobre, il volume costruisce una retrospettiva ampia e completa che presenta i momenti chiave della carriera dell’artista ed esplora lo sviluppo del suo linguaggio visivo unico, ripercorrendone i passi dagli esordi alle ultime, pionieristiche ricerche. La monografia include, infatti, anche le nuovissime e inedite opere fortemente innovative, create attraverso la nanotecnologia del carbonio, così come i recenti dipinti e le sculture che testimoniano la natura vitale e visionaria dell’attuale produzione artistica di Kapoor. Considerato uno degli artisti contemporanei più influenti, Anish Kapoor (Bombay, 1954) esplora da sempre lo spazio liminale occupato da un oggetto, qualcosa che è presente ma al tempo stesso assente, vuoto ma pieno. Tra i suoi lavori più famosi c’è Descent into Limbo del 1992, che crea uno spaventoso vuoto nero nel pavimento della sala espositiva. Celebri anche i suoi esperimenti con il colore più nero possibile, il Kapoor Black, lo speciale pigmento nero che assorbe fino al 99,99 per cento di luce. Sono opere di cui non è possibile percepire la profondità, e quindi la differenza tra pieno e vuoto, temi questi ricorrenti nella ricerca di Kapoor. Il volume, introdotto dalla prefazione del direttore delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, Giulio Manieri Elia, dal curatore della mostra Taco Dibbits e da un’ampia selezione fotografica delle principali opere di Kapoor, è arricchito da diversi saggi e approfondimenti di Gil Anidjar, Homi K. Bhabha, Linda Borean, Giuseppe Civitarese, Mario Codognato, Waldemar Januszczak, Norman Rosenthal, Carlo Rovelli e Michele Tavola.
Anish Kapoor. Ediz. italiana
Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2022
pagine: 296
Pensato per la mostra evento che si tiene a Venezia, alle Gallerie dell’Accademia e a Palazzo Manfrin dal 20 aprile al 9 ottobre, il volume costruisce una retrospettiva ampia e completa che presenta i momenti chiave della carriera dell’artista ed esplora lo sviluppo del suo linguaggio visivo unico, ripercorrendone i passi dagli esordi alle ultime, pionieristiche ricerche. La monografia include, infatti, anche le nuovissime e inedite opere fortemente innovative, create attraverso la nanotecnologia del carbonio, così come i recenti dipinti e le sculture che testimoniano la natura vitale e visionaria dell’attuale produzione artistica di Kapoor. Considerato uno degli artisti contemporanei più influenti, Anish Kapoor (Bombay, 1954) esplora da sempre lo spazio liminale occupato da un oggetto, qualcosa che è presente ma al tempo stesso assente, vuoto ma pieno. Tra i suoi lavori più famosi c’è Descent into Limbo del 1992, che crea uno spaventoso vuoto nero nel pavimento della sala espositiva. Celebri anche i suoi esperimenti con il colore più nero possibile, il Kapoor Black, lo speciale pigmento nero che assorbe fino al 99,99 per cento di luce. Sono opere di cui non è possibile percepire la profondità, e quindi la differenza tra pieno e vuoto, temi questi ricorrenti nella ricerca di Kapoor. Il volume, introdotto dalla prefazione del direttore delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, Giulio Manieri Elia, dal curatore della mostra Taco Dibbits e da un’ampia selezione fotografica delle principali opere di Kapoor, è arricchito da diversi saggi e approfondimenti di Gil Anidjar, Homi K. Bhabha, Linda Borean, Giuseppe Civitarese, Mario Codognato, Waldemar Januszczak, Norman Rosenthal, Carlo Rovelli e Michele Tavola.
Anselm Kiefer. Ediz. italiana
Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2022
pagine: 184
Esiste un’arte pubblica contemporanea? Una democrazia può ancora utilizzare l’arte per rappresentare i propri valori? E di quali valori si parla oggi in Italia, in Europa, in Occidente? È possibile immaginare un’arte pubblica fondata su valori universali? Con questi interrogativi si è confrontato Anselm Kiefer nell’ideare la sua installazione per Palazzo Ducale, chiamato dalla Fondazione dei Musei Civici a partecipare all’anniversario dei 1600 anni dalla nascita della città lagunare. Un ciclo di opere che aprono un confronto serrato con i teleri della Sala dello Scrutinio dipinti dopo l’incendio del 1577 dai maestri del tempo quali Tintoretto, Andrea Vicentino, Palma il Giovane. Kiefer è uno dei massimi artisti viventi ed è noto per la sua ricerca visiva che attinge alla letteratura, alla filosofia e alla storia, in una riflessione sempre tesa alla dimensione esistenziale. In particolare, nel caso delle opere per Palazzo Ducale, l’artista si ispira al pensiero di Andrea Emo, filosofo nato a inizio Novecento da una famiglia veneziana di nobili origini, che, come lui, affermava l’impossibilità di definire l’arte se non come un’infinita oscillazione tra perdita e rinascita. I testi di Janne Sirén, Gabriella Belli, Hans Ulrich Obrist, Salvatore Settis, Massimo Donà, Jean de Loisy, Elisabetta Barisoni compongono un affresco di riflessioni che interpretano il lavoro di Kiefer per Palazzo Ducale, uno straordinario contributo alle arti visive del XXI secolo.
Anselm Kiefer. Ediz. inglese
Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2022
pagine: 184
Esiste un’arte pubblica contemporanea? Una democrazia può ancora utilizzare l’arte per rappresentare i propri valori? E di quali valori si parla oggi in Italia, in Europa, in Occidente? È possibile immaginare un’arte pubblica fondata su valori universali? Con questi interrogativi si è confrontato Anselm Kiefer nell’ideare la sua straordinaria installazione per Palazzo Ducale, chiamato dalla Fondazione dei Musei Civici a partecipare all’anniversario dei 1600 anni dalla nascita della città lagunare. Un ciclo di opere che aprono un confronto serrato con i teleri della Sala dello Scrutinio dipinti dopo l’incendio del 1577 dai maestri del tempo quali Tintoretto, Andrea Vicentino, Palma il Giovane. Kiefer è uno dei massimi artisti viventi ed è noto per la sua ricerca visiva che attinge alla letteratura, alla filosofia e alla storia, in una riflessione sempre tesa alla dimensione esistenziale. In particolare, nel caso delle opere per Palazzo Ducale, l’artista si ispira al pensiero di Andrea Emo, filosofo nato a inizio Novecento da una famiglia veneziana di nobili origini, che, come lui, affermava l’impossibilità di definire l’arte se non come un’infinita oscillazione tra perdita e rinascita. I testi di Janne Sirén, Gabriella Belli, Hans Ulrich Obrist, Salvatore Settis, Massimo Donà, Jean de Loisy, Elisabetta Barisoni compongono un affresco di riflessioni che interpretano il lavoro di Kiefer per Palazzo Ducale, uno straordinario contributo alle arti visive del xxi secolo.

