Molesini Editore Venezia
Il poeta a Parigi. Poesie scelte 1832- 1856
Heinrich Heine
Libro: Libro in brossura
editore: Molesini Editore Venezia
anno edizione: 2024
pagine: 154
Con Heinrich Heine, il più grande autore di Lieder tedeschi accanto a Goethe, il credo estetico del romanticismo entra in crisi: il Lied si estenua e dissolve in una raffinata musicalità. Heine vive una frattura, il divario tra romanticismo e realismo e prima di vanificare con l’ironia il mondo romantico, lo rievoca, lo assapora ancora una volta mentre svanisce. Un elemento fortemente moderno, la tecnica, dà un colpo mortale alla natura romanticamente animata, per cui si rivela anacronistico rintracciare il «fiore azzurro» dei romantici, mentre una locomotiva attraversa il paesaggio illuminato di notte dalla luce a gas e non più dalla luna. Arrivato a Parigi, per Heine si impone un confronto tra la Francia, uscita dalla rivoluzione, e la Germania ancora irretita in un immobilismo illiberale senza libertà di stampa e di idee. Si assume, quindi, il compito di far conoscere la Francia ai tedeschi e la Germania ai francesi. In sottile polemica con Madame de Staël e il suo De l’Allemagne, stende i fondamentali scritti sul romanticismo tedesco e la storia della religione e della filosofia in Germania.
Carte svedesi. Frammenti di un discorso poetico
Carlo Diano
Libro: Libro in brossura
editore: Molesini Editore Venezia
anno edizione: 2024
pagine: 96
I frammenti inediti di Carlo Diano, qui raccolti con il titolo di "Carte svedesi", sono stati ritrovati di recente dalla figlia Francesca, riuniti in un’unica cartella, nel ricco Archivio del padre e, pur risalendo a momenti diversi ma fra loro non lontani, hanno per oggetto comune la poesia sotto varie vesti e forme. Accanto a geniali illuminazioni, a brevi quanto densissime indagini ed esplorazioni sulla natura del dire poetico, compaiono suoi versi inediti e persino una prima versione incompiuta di quel capolavoro che sarà poi La poetica di Epicuro. Che si tratti di frammenti non sottrae, ma aggiunge attrattiva ai testi, poiché questo, che potrebbe considerarsi un minuscolo Zibaldone sulla poesia, di un grande filosofo-filologo che fu anche sempre poeta, ha il sapore e il fascino proprio di quelle lacunose testimonianze papiracee fortunosamente riemerse dopo secoli dalle sabbie del deserto, da ceneri o terriccio, ed è singolare come proprio il frammento si faccia portato di una sorta di quintessenza di un perduto intero. Il titolo rimanda al momento in cui queste pagine furono scritte, vale a dire il lungo soggiorno dell’autore in Svezia negli anni ’30.
Rifacimenti
Gilberto Sacerdoti
Libro: Libro in brossura
editore: Molesini Editore Venezia
anno edizione: 2024
pagine: 128
Una personale e arbitraria serie di traduzioni, o meglio, rifacimenti di testi inglesi che vanno da Shakespeare a Philip Larkin. Alcuni sono celebri pezzi da antologia, troppo noti per richiedere un commento, ma che ben possono tollerare un ulteriore ri-rifacimento. Come La tigre di William Blake («Tigre Tigre che fiammeggi / dentro i boschi della notte … Il creatore dell’Agnello / è il creatore anche di te?»). O All’amante ritrosa, dove Andrew Marvell sollecita l’amata a concedersi prima della conversione degli Ebrei, o «saranno i vermi, allora, a disserrare / la vostra tanto a lungo preservata / verginità». O Il tordo nelle tenebre di Thomas Hardy che, nella gelida notte dell’ultimo giorno del secolo XIX, sceglie «di scagliare l’anima /contro la tenebra che si infittiva… in un canto vespertino / pieno di una gioia illimitata». Per tacere della Venere shakespeariana che, nel tentativo di sedurre un Adone ancora più ritroso dell’amante di Marvell, così lo invita: «Io sarò il parco e tu sarai il mio cervo; / bruca ove vuoi, in valle o in collina, / mordimi i labbri, e fosse il colle secco, / scendi ove stanno le soavi fonti».
Quaranta sonetti giocosi. Ediz. italiana e spagnola
Luis De Gongora Y Argote
Libro: Libro in brossura
editore: Molesini Editore Venezia
anno edizione: 2024
pagine: 144
Accusato di oscurità dai suoi contemporanei, dimenticato nei secoli successivi, riscoperto nel Novecento, Luis de Góngora è stato da sempre un poeta controverso. E ciò non solo per l’alto tasso di figuralità su cui si costruiscono le sue opere, ma anche per i diversi registri che esse seppero toccare. È questo il caso della sua vasta produzione di sonetti, in cui i toni alti della lirica di ispirazione petrarchista si alternano a quelli bassi della burla e della satira. Eppure anche in questi sonetti, non di rado confinanti con l’osceno e molto spesso con l’allusione scatologica, il modello letterario non viene mai meno, né si dimentica l’uso sapiente di una retorica volta ora non all’esaltazione, ma alla denigrazione, non alla lode, ma allo scherzo. A questo tipo di retorica che confina con il gioco e la battuta spiritosa si ispirano i quaranta sonetti qui tradotti, fra i più trascurati e meno studiati di Góngora, sia perché, come tutti i suoi versi, di difficile interpretazione, sia perché contrastanti con l’immagine di poeta puro attraverso cui, nel nome della metafora, egli venne riscattato dai più illustri rappresentanti della generazione del ’27 (Federico García Lorca).
Il vento e la creta
James Harpur
Libro: Libro in brossura
editore: Molesini Editore Venezia
anno edizione: 2024
pagine: 268
Per Harpur la poesia non è solo una vocazione, ma una missione; lo strumento privilegiato per esplorare se stessi e il mondo, un’incessante ricerca spirituale, un’attività che affonda le sue radici nel Sacro e, in tal senso, assai simile alla meditazione e alla preghiera. Nella sua scrittura poetica si fondono cultura classica, pensiero filosofico occidentale e orientale, mitologia celtica, tradizione bardica, patristica medievale, mistica occidentale e orientale, pensiero junghiano, e naturalmente tutta la grande tradizione poetica che l’ha preceduto. La poesia di Harpur, di diamantina bellezza e ricchezza stilistica, pur limpida alla lettura, va accolta nella complessa fusione dei piani che la costituiscono. È un’esperienza trascendente e totalizzante, di meditazione e di immersione nel profondo. L’intensa spiritualità che la connota ha tuttavia una potente connessione con la modernità. Una poesia incredibilmente attuale e oggi più che mai necessaria. Il travaglio del passaggio da un’epoca a un’altra, infatti, è l’eco del nostro travaglio. Le domande che torturano i suoi asceti – cristiani e pagani – sono le nostre domande.
Controcanti. Testi per musica
Giovanni Fontana
Libro: Libro in brossura
editore: Molesini Editore Venezia
anno edizione: 2024
pagine: 508
La scrittura di Fontana è sempre provocaazione, pretesto, «luogo da trasfigurare, primo territorio d’azione da riperimetrare, in termini di spazio e di tempo» (così afferma il poeta poliartista nell’esordio del suo Manifesto sulla poesia epigenetica). E anche se manca la performance, i pretesti contenuti in questa raccolta si trasformano in avvolgente poesia: Controcanti è infatti una scatola sonora da cui scaturiscono immagini e suoni, inni e anagrammi, invocazioni e imprecazioni, scherzi e lazzi. Controcanti è il disegno melodico raffinato sovrastante o sottostante il suono di miele, quel conturbante canto delle sirene di là da venire, perché la performance è solo prefigurata. La parola poietica di Fontana è potentissima: i suoni – le voci – emergono densi dalle pagine-scatole sonore, colmano lo spazio fino alla soffocazione tanto è grande la loro «capacità espansiva»; le parole vanno a rivestire l’abisso – parafrasando Ripellino di cui sono citati, in epigrafe, due versi tratti dalla poesia Ma non si accorgono nemmeno – e tessono un ordito fitto, avvolgente come la nebbia.
Poesie a Lazzaro
José Ángel Valente
Libro: Libro in brossura
editore: Molesini Editore Venezia
anno edizione: 2023
pagine: 228
Secondo dei suoi numerosi libri di poesia, Poemas a Lázaro (1960) – qui tradotto per la prima volta in italiano – è l’opera in cui José Ángel Valente va maturando una serrata ricerca espressiva in concomitanza, temporale e sostanziale, con la sua prima e innovativa produzione saggistica e critico-letteraria. I testi poetici di questa raccolta rivelano un artista che, nell’intento di conoscere la forma più autentica dell’essere, la cerca nell’essenza primigenia della parola, in un linguaggio che se ha ancora la necessità di misurarsi con le vicende della storia, per interrogarle, tende ormai ad attrarre nello spazio conoscitivo della scrittura tutto il reale, per arrivare all’irrinunciabile obiettivo di una riflessione sulla creazione artistica. Valente si ricongiunge qui a una tradizione poetica nutrita di riflessione filosofica; e al tempo stesso rifugge da quel sentimentalismo e soggettivismo che avevano segnato le sue precedenti stagioni liriche. La sua poesia si apre così a un dettato sobrio e condensato, spesso frammentario, volto sempre più a una vera e propria poetica del silenzio, assai prossima all’esperienza della quietud mistica.
L'altra metà del sogno mi appartiene
Alicia Gallienne
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Molesini Editore Venezia
anno edizione: 2023
pagine: 172
«Dura e segreta è la mia anima». La morte, l’amore, la vita: avrebbe potuto essere questo il motto di una ragazza che adorava la poesia di Éluard e di Baudelaire. Tanto più che, a differenza della maggior parte dei poeti che con il pensiero della fine intrattengono solo un legame intellettuale, Alicia Gallienne ha dato del tu alla morte negli anni dell’adolescenza, fino ad affrontarla all’alba del 24 dicembre 1990, qualche mese dopo aver compiuto vent’anni. Le sue poesie sono quelle di una radiosa ragazza di diciassette, diciotto e diciannove anni, di una giovane donna appassionata, coltissima, dall’animo vigoroso, a un tempo tenero e inespugnabile, che ha vissuto intensamente il destino di una cometa. I suoi versi, precisi e incandescenti, sono carne dolorante che dice di sì alla vita, alla voglia di gioia e di pathos, sono l’eco commossa di un destino che non smette di ardere, sintesi sconcertante di tenebra e di folgore. Primo di Tre Volumi.
E come mani erano i miei occhi
Michael Donhauser
Libro: Libro in brossura
editore: Molesini Editore Venezia
anno edizione: 2023
pagine: 168
Il grande tema della natura contraddistingue la lirica di Donhauser e si intreccia più volte con quello dell’amore. Tuttavia l’esperienza amorosa non è rappresentata, ma soltanto accennata: onde di ricordi assalgono il soggetto per suggestione e attrazione emotiva, il che si riflette nel verso rotto ma pur sempre fluente. L’osservazione della natura e dei suoi oggetti è solo il punto di partenza dell’avventura poetica dell’autore: infatti la descrizione minuziosa, sfaccettata, reiterata – nel senso che ritorna sempre, arricchendosi, su se stessa – cede il passo a un gioco di associazioni, supposizioni e, in ultima analisi, di suggestive e soggettive fantasticherie sull’oggetto. E nella lingua affiorano anche dissonanze che conferiscono alla lirica donhauseriana un alito di straniamento, come testimoniano le tarde elegie tanto cariche di inquietudine per il tempo che passa e di ricordo.
Imitazioni
Bianca Tarozzi
Libro: Libro in brossura
editore: Molesini Editore Venezia
anno edizione: 2023
pagine: 168
La poesia – è stato detto – è quel che non si può tradurre. Eppure si continua a tradurre poesia, tentando l’impossibile. Queste, però, sono Imitazioni, non aspirano a una fedeltà assoluta nei confronti dell’originale: imitano il ritmo del testo di partenza o ne creano un altro, più affine alla sensibilità del traduttore. Qui Bianca Tarozzi insegue e corteggia la poesia di lingua inglese cominciando con Thomas Wyatt (1503-1542) per arrivare ai poeti contemporanei. Come già hanno fatto altri prima di lei (Sinisgalli, Bertolucci), sfida i suoi modelli reinventando i loro ritmi più segreti, e così facendo esplora e conquista impervie province straniere per annetterle al territorio della letteratura italiana.
Il solo fratello. Ritratto di Goffredo Parise
Nico Naldini
Libro: Libro in brossura
editore: Molesini Editore Venezia
anno edizione: 2023
pagine: 88
Questo imperdibile, sfrontato “Ritratto” di Parise, prende avvio da un nutrito fascicolo di lettere inviate a Naldini dal suo ideale “solo fratello”, Goffredo. Molte di queste lettere o stralci di esse sono riprodotti nel libro, a formare una sorta di filo conduttore utile a evocare e collegare i ricordi di una vita e a ricostruire anche nelle sue pieghe più intime la personalità dell’uomo e dello scrittore. Sgorgano così a getto continuo gli aneddoti più succosi e rivelatori, le confessioni anche impietose e imbarazzanti, le malignità letterarie, i pettegolezzi, gli scherzi, che riaffiorano nella memoria dell’amico. E accanto a Parise appaiono, con altrettanta vivezza, anche altri indimenticabili personaggi del mondo letterario di quegli anni: Montale, con i suoi fallimentari tentativi di organizzare scappatelle amorose, la Mosca, l’ingegnere Gadda che gli fa una sommaria expertise per verificare la solidità della sua nuova casa di Roma, e naturalmente Comisso, il nume tutelare e il complice di segreti piaceri. Sfilano soprattutto le donne di Parise, tutte di “un solo tipo di bellezza femminile, un tipo leggermente asiatico”, dalla delicatissima ma introversa e gelosa Mariola, a Elsa, a Giosetta e alle numerose amanti occasionali, come le due signore conosciute durante le vacanze a Cortina. Il libro ci offre così, insieme al ritratto dello scrittore vicentino, scorci vivaci di un mondo letterario ormai lontano.
Il viandante cherubico
Angelus Silesius
Libro: Libro in brossura
editore: Molesini Editore Venezia
anno edizione: 2023
pagine: 180
Angelus Silesius, poeta tra i più rappresentativi della poesia barocca tedesca, ci ha lasciato, nel suo "Viandante cherubico", una miniera di epigrammi, che rivelano una particolare predilezione per le correnti neoplatoniche e mistiche. Ma in questo misticismo vibrano anche fremiti panteistici che provengono da una personale attenzione per la natura, che Silesius considera viva in ogni sua espressione, sia essa vegetale o minerale. Forme taciturne come i semplici fiori possono assurgere a esempio per l’uomo che rivolga la mente a Dio e, infatti, per esprimere “l’essenza dell’eternità”, Silesius consiglia di spogliarsi “interamente” del linguaggio e, così, anche il canto “riecheggia meglio” nel “perfetto silenzio”. Proprio un fiore, la rosa, è degna di essere proiettata nella sterminatezza dell’infinito divino, perché “la rosa che tu vedi qui, è fiorita in Dio dall’eternità”. In Silesius oltre al cielo divino è presente il cielo astronomico. Siamo nel Seicento, il secolo di Galileo che rompe i vincoli della volta astrale, dopo che Colombo e Magellano hanno infranto i confini degli oceani terrestri: quella dinamicità della terra e del cielo che Bertolt Brecht ben coglie quando sottolinea l’analogia tra scoperte geo-grafiche e astronomiche, tra il libero movimento degli astri negli spazi celesti e delle navi nelle distese oceaniche. Ora Silesius si inserisce in tale visione e coinvolge uomini e stelle in una stessa danza cosmica. In lui il cielo si amplia infinitamente e come in Giordano Bruno ogni confine è definitivamente scardinato: "Tu dici che nel firmamento c’è un unico sole, ma io ti dico che ci sono molte migliaia di soli".