Ortica Editrice
Una ragazza speciale. In appendice Manifesto di rivolta femminile
Elvira Banotti
Libro
editore: Ortica Editrice
anno edizione: 2011
pagine: 32
La donna è il soggetto libero nella storia della schiavitù umana, mentre l'uomo rappresenta la memoria organizzata della schiavitù stessa.
Il Capitale di Karl Marx. Brevemente compendiato
Carlo Cafiero
Libro: Libro in brossura
editore: Ortica Editrice
anno edizione: 2010
pagine: 64
L'operaio ha fatto tutto e l'operaio può distruggere tutto, perché tutto può rifare. Questo compendio fu scritto in carcere da Cafiero "per guidare i più al tempio del capitale; e là demolire quel dio, onde tutti possano vedere con i propri occhi e toccare con le proprie mani gli elementi dei quali esso si compone; e strappare le vesti ai sacerdoti, affinché tutti possano vedere le nascoste macchie di sangue umano, e le crudelissime armi, con le quali essi vanno, ogni giorno, immolando un sempre crescente numero di vittime."
Racconti del patibolo
Georges Eekhoud
Libro: Libro in brossura
editore: Ortica Editrice
anno edizione: 2026
pagine: 202
I sei racconti proposti in questo volume vogliono avvicinare il pubblico italiano allo scrittore belga (pressoché inedito nel nostro paese) che ha messo la propria opera a servizio delle minoranze e di chi non ha voce: carcerati e proletari, anarchici e omosessuali, soldati degradati e ragazzini sfruttati sono i protagonisti dei suoi testi. Dopo gli esordi naturalisti e regionalisti, divenne ben presto un fervido ammiratore dell’artista europeo più decadente e cosmopolita dell’epoca, Oscar Wilde; a lui è dedicato il racconto Il tribunale davanti al fuoco, che chiude il presente volume. Racconti di violenta denuncia, di forte realismo che descrivono con penna delicata le sventure che si nascondono nell’oscurità indifferente delle città.
Contro la luna. Preghiere di un bandito
Enrico Cohen Cortese
Libro: Libro in brossura
editore: Ortica Editrice
anno edizione: 2023
pagine: 80
Scrivere, scavare nell’anima, urlare per cercare di sopravvivere. Ogni parola in questo libro è un tentativo di evasione. Uno sguardo aldilà delle sbarre per uno scorcio di luna. Sguardi rapidi e rapaci, furti di una bellezza che l’autore, in una preghiera pregna di bestemmie, pretende da un dio degli ultimi che si fa custode di sentimenti banditi. Corto e duro come un pugno nello stomaco, come un colpo di pistola è il raccolto di un periodo in cui la vita ha seminato gramigna, senza curarsi di ciò che serviva per accomodarsi nella società ma saziando solo l’immediato e solenne bisogno di libertà. Anche a rischio di perderla e, guardando al pavimento, realizzare di avere solo dodici mattonelle bianche da camminare, nascondendo in un ghigno gli spazi immensi custoditi dentro.

