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L'esercito imperiale al tempo del principe Eugenio di Savoia (1690-1720). Ediz. italiana e inglese. Volume 1\2
Bruno Mugnai
Libro: Copertina morbida
editore: Soldiershop
anno edizione: 2013
pagine: 80
Negli anni in cui si svolse l'operato del grande capitano italiano si formò la tradizionedell'esercito asburgico e in particolare della cavalleria, nella quale il reggimento di dragoni appartenuto al principe Eugenio mantenne il nome del suo colonnello fino al 1918, onore riservato a nessun altro soldato nella storia d'Austria. Per la prima volta riunite in un solo saggio l'organizzazione, le uniformi, le insegne e la storia di tutti i reparti a cavallo di Casa d'Austria e della Reichsarmée negli anni delle guerre control'Impero Ottomano e la Francia del Re Sole.
La brigata ebraica e le unità ebraiche nell'esercito britannico durante la seconda guerra mondiale. Ediz. italiana e inglese
Samuel Rocca, Luca S. Cristini
Libro: Copertina morbida
editore: Soldiershop
anno edizione: 2013
pagine: 80
Durante la seconda guerra mondiale, non meno di 35.000 ebrei provenienti dalla Palestina, allora sotto mandato inglese, servirono nell'esercito britannico come volontari. Verso la fine della guerra, nel settembre 1944, venne creata una Brigata Ebraica combattente, che servì sul fronte italiano. Intanto volontari ebrei provenienti dalla Palestina Mandataria servivano nelle più disparate unità dell'esercito inglese, in corpi non combattenti come i pionieri (Army Pioneer Corps), trasporti (Royal Army Service Corps), genio (Royal Engineers), ed in unità combattenti come l'artiglieria (Royal Artillery), aviazione (Royal Air Force), e marina (Royal Navy), e naturalmente la sanita' (Royal Army Medical Corps). Non meno di 3500 donne servirono come ausiliarie nel ATS (Auxiliary Territorial Service) in vari compiti. I volontari ebrei della Palestina furono presenti in tutti i teatri bellici in cui combatté l'esercito britannico, dalla Francia nel 1940, Grecia e Creta nel 1941, i deserti dell'Egitto e della Cirenaica dal 1940 fino al 1943, Etiopia nel 1941, Sicilia ed Italia dal 1943 al 1945... Questa è la loro storia.
Le mura di Bergamo e la guarnigione veneta fra '500 e '600
Luca Stefano Cristini
Libro: Copertina morbida
editore: Soldiershop
anno edizione: 2012
pagine: 80
Correva l'Anno del Signore 1590. Così scriveva un soddisfatto e pago Alvise Grimani, l'allora comandante veneto della piazza di Bergamo, al termine dei lavori di realizzazione degli oltre cinque chilometri di mura porte e bastioni. "La città è tutta serrata con baluardi e i suoi membri quasi tutti terrapienati, compite le piazze, i parapetti e le traverse per coprirsi dalle vicine colline e la fortezza col circuito di tre miglia è bellissima". Bergamo, lo possiamo affermare senza tema di smentita, è una bellissima città; essa vanta un notevole numero di vestigia, monumenti, curiosità ecc. Tuttavia ciò che la rende universalmente nota e unica è certamente il suo fantastico skiline. In questo libro tuttavia, si parla anche, e molto della locale guarnigione veneta, fatta di picchieri, moschettieri, capelletti balcanici, cavalleggeri e anacronistici uomini d'arme, ma soprattutto di bombardieri che coi loro cannoni e obici mantennero alta la guardia e ladifesa di questa città, che anche per questo non fu mai assediata.
Soldati del 600-Soldiers of XVII century
Bruno Mugnai, Luca S. Cristini
Libro: Copertina rigida
editore: Soldiershop
anno edizione: 2012
pagine: 40
Gli scontri religiosi della fine del 500 lasciano il posto alla ancora più temibile guerra dei 30 anni (1618-1648) e poi alle guerre contro il turco fino al tragico ed epico assedio di Vienna. È a questo interessante periodo che i due autori hanno dedicato il loro lavoro di storici e illustratori con 15 tavole sui soldati del 600.
Le guerre polacco-ottomane 1593-1699. Volume 2
Vincenzo Mistrini, Luca S. Cristini
Libro: Copertina morbida
editore: Soldiershop
anno edizione: 2012
pagine: 80
Le guerre polacco-ottomane si declinarono in un eterogeneo insieme di scontri, combattuti fondamentalmente tra le foreste dell'antico principato danubiano di Moldavia o nelle steppe dell'attuale Ucraina, allora una vasta terra di nessuno contesa tra polacchi, russi e tartari, ove andava prendendo coscienza di sé una nuova popolazione: i cosacchi. Usciti vincitori dai primi scontri (1620-1621 e 1633-1634), i polacco-lituani iniziarono a perdere colpi intorno alla metà del XVII secolo, quando la Confederazione venne risucchiata in un interminabile serie di conflitti con russi, svedesi e cosacchi abilmente pilotati dalla Sublime Porta. Dopo il pesante smacco della conquista ottomana della Podolia polacca (1672), gli allori militari del re-guerriero Giovanni Sobieski riportarono la Confederazione in posizione di vantaggio nello scontro con il Turco. Questo vantaggio non poté però essere adeguatamente sfruttato dai polacco-lituani perché ormai imprigionati in quel letale ristagno socio-politico che avrebbe portato alle spartizioni della Polonia del XVIII secolo.
Le guerre polacco-ottomane 1593-1699. Volume 1
Vincenzo Mistrini, Luca S. Cristini
Libro: Copertina morbida
editore: Soldiershop
anno edizione: 2012
pagine: 80
"Guerre polacco-ottomane" (en. Polish-ottoman wars) è la nomenclatura anglosassone indicante una serie di conflitti che opposero, nel corso XVII secolo, l'Impero ottomano e la Confederazione polacco-lituana, lo Stato europeo allora più esteso e più popoloso. Fu uno scontro armato molto diverso da quelli allora combattuti in Europa: un tipo di guerra basato su rapide battaglie di cavalleria invece che sullo schianto di falangi di fanteria. Le ragioni di questa anomalia sono da ricercarsi nella natura stessa delle forze armate implicate nel conflitto. Da una parte la possente armata del sultano di Costantinopoli e dall'altra l'esercito di una compagine statale europea che a seguito del costante confronto e scontro con il Turco aveva finito per emularne la pratica bellica.
I longobardi. Le origini, la grande migrazione. L'arrivo e lo stanziamento in Italia
Matteo Radaelli, Luca S. Cristini
Libro: Copertina morbida
editore: Soldiershop
anno edizione: 2012
pagine: 80
"C'era questo di meraviglioso nel regno dei Longobardi: non c'erano violenze, non si tramavano insidie; nessuno opprimeva gli altri ingiustamente, nessuno depredava; non c'erano furti, non c'erano rapine; ognuno andava dove voleva, sicuro e senza alcun timore" (Paolo Diacono, Historia Langobardorum, III, 16). I Longobardi erano una popolazione germanica orientale, protagonista tra il II e il VI secolo di una lunga migrazione che la portò dal basso corso dell'Elba fino all'Italia. Il movimento migratorio ebbe inizio nel II secolo, ma soltanto nel IV l'intero popolo avrebbe lasciato il basso Elba; durante lo spostamento, avvenuto risalendo il fiume, i Longobardi approdarono prima al medio corso del Danubio (fine V secolo), poi in Pannonia (VI secolo), dove consolidarono le proprie strutture politiche e sociali, si convertirono - solo parzialmente - al Cristianesimo ariano e inglobarono elementi etnici di varia origine, germanici per la massima parte.
L'esercito romano da Romolo a re Artù. Ediz. italiana e inglese. Volume 3
Marco Lucchetti
Libro: Copertina morbida
editore: Soldiershop
anno edizione: 2012
pagine: 80
Inizia la decadenza dell'impero ed anche il suo esercito è sottoposto a continui mutamenti, per adeguarsi ai Barbari che, sempre più potenti, invadono i territori di Roma. Caduto l'Impero d'Occidente, con Giustiniano e Arturo la tradizione dei soldati romani rivivrà ancora momenti di gloria. Il periodo del tardo Impero e della sua caduta,raccontato attraverso le battaglie e le vite degli ultimi Magistres Militum, 16 splendide tavole a colori e numerose illustrazioni.
Unbekannte Führer. Hitler come non l'avete mai visto!
Luca S. Cristini
Libro: Copertina morbida
editore: Soldiershop
anno edizione: 2012
pagine: 80
Non ci si appassionerebbe tanto all'approfondimento di uno dei periodi più bui e nefasti della storia moderna, se non fossimo così tangibilmente in presenza di un interesse caparbio volto alla comprensione di eventi assurdi, quasi inspiegabili ed ancora oscuri ed inquietanti. Ancora oggi, a quasi settant'anni dagli avvenimenti, ci si domanda come sia potuto accadere che un uomo dall'apparenza scialba e qualunque, sia diventato un personaggio storico di primo piano, in un crescendo sempre più mostruoso di accadimenti che resero la storia simile ad un'opera wagneriana dagli esiti tremendi, purtroppo assolutamente reali.
La guerra di Candia 1645-1669. Volume 2
Bruno Mugnai, Alberto Secco
Libro: Copertina morbida
editore: Soldiershop
anno edizione: 2012
pagine: 80
"Un'ora prima del tramonto del 19 luglio 1657, la galea ammiraglia del capitano generale da mar Lazzaro Mocenigo, pavesata con tutte le insegne dei diversi stati che avevano inviato le loro squadre alla flotta veneziana, passava a vele spiegate davanti ai Castelli seguita da altre dodici navi. Sconfitta nei giorni precedenti la flotta nemica, restava da risalire il canale e imporre la pace al sultano con i cannoni delle galee, ora che Istanbul si trovava indifesa e a poche miglia di distanza. Rimanevano soltanto da superare i forti avversari eretti sulle due rive del canale."
La battaglia dei giganti. Marignano 13 e 14 settembre 1515
Filippo Donvito
Libro: Copertina morbida
editore: Soldiershop
anno edizione: 2012
pagine: 80
Il 13 e 14 settembre 1515, sui campi a nord di Melegnano (un tempo chiamata Marignano) venne combattuta la più grande battaglia del XVI secolo. Da una parte l'esercito del re di Francia Francesco I, forte di oltre 50.000 uomini e quasi 300 cannoni; dall'altra 20.000 Svizzeri, la migliore fanteria dell'epoca, al soldo del duca di Milano Massimiliano Sforza. La posta in gioco era la signoria sul ducato di Milano, il più ricco stato della penisola italiana, rivendicato dai Francesi per antichi diritti dinastici. Quest'epica battaglia, definita da un testimone oculare "non di uomini, ma di giganti", segnò la fine della Lombardia sforzesca e costrinse la Svizzera, fino ad allora potenza emergente sulla scena europea, a ritirarsi per sempre nel campo della neutralità.
La battaglia di Azincourt. 25 ottobre 1415. Enrico V fa strage della cavalleria di Francia. Volume 1
Mario Venturi, Luca S. Cristini
Libro: Copertina morbida
editore: Soldiershop
anno edizione: 2012
pagine: 80
La battaglia di Azincourt è considerata uno dei momenti più cupi della storia della Francia e al contrario uno dei più fulgidi della storia dell'Inghilterra e del suo re Enrico V. Inserita nel più ampio conflitto denominato Guerra dei cent'anni, la battaglia dell'ottobre del 1415, fu un capolavoro del sovrano Lancaster, ma soprattutto dell'arco lungo inglese, che sul terreno pesante dello scontro fece una autentica carneficina della più bella cavalleria di Francia.

