Vita e Pensiero
Il profumo del tempo. L'arte di indugiare sulle cose
Byung-Chul Han
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2017
pagine: 132
Viviamo in perenne mancanza di tempo. Quasi in apnea, ci affrettiamo per poter fare esperienza di tutto quello che il nostro mondo iperproduttivo ci mette davanti. Accelerare per avere più tempo è diventato l’imperativo della nostra vita. Ma questa ‘epoca dell’affanno’, in definitiva, ci rende ansiosi, stressati, disorientati. L’accelerazione della tecnologia e delle trasformazioni sociali non solo ha annientato lo spazio e la geografia stessa (ogni luogo è a portata di un clic o di qualche ora di aereo), ma ha atomizzato il tempo, lo ha frammentato in tanti ‘attimi presenti’ che si sostituiscono l’uno all’altro, che non conoscono più pause e intervalli, soglie e passaggi, e soprattutto non costruiscono più un’unica storia: la nostra. Perché questa disgregazione riguarda anche la nostra identità, che si impoverisce e si riduce, soffocata dalle proprie attività senza durata. Sono queste le riflessioni che Byung-Chul Han, il filosofo coreano che ama riflettere sull’uomo svelandone la situazione critica di fronte agli stimoli della società contemporanea, mette a fuoco in questo libro dal titolo seducente. Percorrendo in modo originale il pensiero filosofico sul tempo, da Aristotele e Tommaso a Heidegger e Arendt, passando per Hegel, Marx e Nietzsche (ma soffermandosi anche a lungo sull’opera di Proust), egli ci mette di fronte a quella che riassume come un’assolutizzazione della vita activa: la necessità di produrre (e consumare) come forma di realizzazione umana, che finisce per sottrarre all’uomo respiro e spirito. Bisogna allora riguadagnare un posto alla vita contemplativa, nella sua forma più quotidiana e vicina. Vale a dire reimparare a fermarsi, a ‘indugiare’: bellissimo verbo che parla di pause, di ozio meditativo, di sguardo lungo e cordiale sulle cose. In una parola, lo sguardo contemplativo restituisce al tempo il suo ‘profumo’, che è lento e permanente, che sa di ricordo e di memoria. Acquista allora un senso nuovo e smette di essere solo una stravagante curiosità l’orologio ‘a profumo’ dell’antica Cina, cui l’autore dedica pagine piene di poesia, che misura il tempo col bruciare di un profumato sigillo d’incenso: alla fine, resta un’eccedenza speciale, un aroma che riempie lo spazio, che indugia nell’aria in un momento sospeso e denso che apre alla felicità.
Welfare responsabile
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2017
pagine: X-568
Il volume presenta una proposta di welfare responsabile ed è l'esito di un lungo e articolato percorso di riflessione e di ricerca a cui hanno partecipato studiose e studiosi di diverse Università italiane. La ricerca si inserisce nel dibattito nazionale e internazionale sulle difficoltà dell'attuale sistema di protezione sociale nel rispondere in maniera efficace ed efficiente ai vecchi e nuovi bisogni delle persone e delle comunità. La proposta assume tre opzioni di fondo, che rappresentano la cornice di senso entro la quale si colloca il welfare responsabile: la centralità della persona, la responsabilità, la dimensione meso quale luogo privilegiato della sua attuazione. Il welfare responsabile si caratterizza anzitutto per il deciso superamento di un'impostazione unidirezionale, dove interviene un singolo attore (Stato o mercato o Terzo settore) oppure più attori non coordinati tra loro. Il welfare responsabile adotta un approccio che include e mette in sinergia (et-et) i vari stakeholder a tutti i livelli e nei differenti ambiti. Ciò comporta collocarsi in una logica di rete, fondata sull'impegno a integrare, a mettere insieme in modo armonico e coeso gli attori sociali, attraverso una particolare forma di governance che privilegia l'orizzontalità rispetto alla verticalità. Il processo di messa in rete di attori differenti che si mobilitano responsabilmente crea una configurazione sociale nuova: lo spazio sociale di prossimità. In questo specifico spazio si generano nuovi canali di comunicazione, inedite modalità di collaborazione e innovative risposte più adeguate alle sfide della contemporaneità.
Maschi e femmine a scuola. Profili antropologici e personalizzazione didattica
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2017
pagine: 144
L'educazione è strettamente collegata all'antropologia, ossia alla concezione che si ha in merito all'essere umano. Rispetto a quest'ultima, le identità maschile e femminile sono essenziali e non vanno né trascurate né fraintese. Il volume si ispira a due convinzioni di fondo, strettamente congiunte: che uomo e donna hanno stessa dignità, ma diversa identità. In questa prospettiva, partendo da una sperimentazione di cui danno conto il saluto d'apertura, l'introduzione e i resoconti conclusivi, il libro intende illuminare i profili maschile e femminile alla luce dell'idea di personalizzazione che permette di riconoscere contemporaneamente ciò che è singolare e ciò che è comune. Il testo si sviluppa su diversi assi disciplinari: psico-pedagogico, didattico, filosofico, sociologico e di antropologia culturale. Si tratta quindi di un'ampia ricognizione, fruibile in contesti scolastici ed extrascolastici.
Scuole, lavoro! La sfida educativa dell’alternanza
Pierluigi Malavasi
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2017
pagine: 124
Far fiorire le scuole per generare lavoro creativo, libero e solidale: questa è la pedagogia che percorre il libro, un’alleanza per dare risposta a tanti giovani che si trovano in situazione di disagio e di esclusione, che non lavorano e non studiano. Sulla scia dell’innovazione legislativa che prevede l’alternanza scuola-lavoro, la sfida è di accendere il desiderio di imparare e l’avventura di insegnare. Nel curricolo del secondo ciclo di istruzione, includere moduli in cui gli allievi possano svolgere esperienze in contesti lavorativi reali presenta un carattere piuttosto inedito per la realtà italiana, richiede culture e scelte progettuali e organizzative non scontate nella nostra tradizione. Tra scetticismo e speranze, carenze organizzative e riscatto sociale, l’alternanza scuola-lavoro rappresenta uno degli ambiti più promettenti dove attuare progetti per il miglioramento effettivo delle istituzioni scolastiche e del mondo del lavoro, coinvolgendo famiglie, associazioni e imprese. Sapere e saper fare insieme per spezzare le catene della precarietà, dello sfruttamento, della disoccupazione. Cambiare la scuola, cambiare il lavoro!
Uomo o donna. Una differenza che conta
Antonio Malo
Libro: Copertina morbida
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2017
pagine: 136
Nella dimensione relazionale della sessualità si trova una chiave fondamentale per capire sia la complessa storia dei rapporti fra uomini e donne, sia i drastici cambiamenti che negli ultimi decenni si sono prodotti nel mondo del lavoro, nella vita in famiglia, nella politica e nella cultura, dove gli uomini e le donne sono diventati ugualmente attivi. Ma l'uguaglianza stabilita al livello delle attività significa forse che le differenze non abbiano nessun tipo di valore personale o sociale? Appoggiandosi sui recenti dati della ricerca psicologica e sociologica, Antonio Malo mette in luce come né le concezioni naturalistiche della sessualità, contrarie a ogni tipo di cambiamento, né quelle postmoderne, che pretendono di de-costruire i sessi, i generi e anche la famiglia, sono in grado di dare una risposta soddisfacente a questa domanda. Egli propone allora di ripensare la sessualità umana da un punto di vista analogico rispetto a quella dei mammiferi più evoluti, senza però cadere in una sorta di biologismo. L'autore evidenzia infatti che qualsiasi tipo di separazione tra sesso e genere equivale a un'astrazione (che presenta come reale qualcosa che esiste solo nella nostra mente) da cui derivano lo stereotipo e l'ideologia. La sessualità umana è invece, una struttura complessa e articolata. Non riguarda solo il sesso corporeo e sociale, ma include anche molti altri aspetti finora poco studiati, come la tendenza sessuata, il desiderio, l'innamoramento, la reciprocità nell'amore, le relazioni d'identificazione e differenziazione nella coppia e nella famiglia, ossia la genealogia, la generazione e l'inter-generazione. Ne consegue che un'identità matura richiede di integrare tutti questi elementi, per migliorare - come uomo o come donna - la qualità delle relazioni umane.
La costola perduta. Le risorse del femminile e la costruzione dell'umano
Francesco Stoppa
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2017
pagine: 197
Parlare della donna significa spesso, oggi, soffermarsi sulle discriminazioni cui va incontro, sulla necessità di fare altri passi importanti nel campo dell’uguaglianza con l’uomo, sulla preoccupazione per l’escalation della violenza di genere. Molto cammino ci aspetta ancora, ma un aiuto prezioso può arrivarci da una strada finora poco percorsa, che supera gli stereotipi dei luoghi comuni e rovescia i termini della questione: non si tratta di promuovere la rincorsa della donna a essere ‘come l’uomo’, ma di evocare l’identità femminile come risorsa anche per l’uomo e per la società. Partendo dalla teoria psicoanalitica della donna come portatrice di un’apertura che crea varchi nella realtà ordinata e regolata dallo sguardo maschile, Francesco Stoppa costruisce un’originale riflessione su come l’‘anomalia’ femminile, con la sua capacità di accogliere l’inatteso, di tracciare solchi e aprire spazi di incontro, possa rappresentare un modello diverso di approccio alla vita e di costruzione dei legami. Questa diversità della donna oppone infatti all’autoreferenzialità e alla semplificazione maschile l’esercizio di civiltà che consiste nel dare ospitalità a tutto ciò che non entra mai a regime, ma in cui riposano i tratti più autentici dell’umano. È come il comune ‘gioco del quindici’, ci suggerisce sorridendo Stoppa, dove è la casella assente a far funzionare tutto, a permettere, per il fatto di essere vuota, il movimento delle altre. Ed è come la costola perduta di Adamo: una ‘rottura’, una perdita di equilibrio, capace di riportare all’uomo un surplus di vita. «Questo è una donna per l’uomo: il precipitato, la forma, certo effimera ma per i suoi effetti miracolosa, grazie a cui il richiamo della vita, il suo mistero, trovano di che incarnarsi. La vita di cui allora possiamo anche cessare di avere paura, che possiamo accogliere in noi fino a prendercene cura, fino a esserle grati di aver interrotto il nostro sonno senza sogni».
Chiamate in attesa
José Tolentino Mendonça
Libro: Cartonato
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2016
pagine: 164
Che cosa hanno in comune Hannah Arendt e Springsteen? Pasolini e le librerie d'occasione di Bogotà? I graffiti di Pompei e la farfalla Monarca a rischio di estinzione? Stanno tutti, da protagonisti e portatori di senso, in questo piccolo libro che in realtà è una vera e propria miniera di spunti per vivere con gusto la normalità di ogni giorno: la grazia dell'istante accolto per quello che è, l'esperienza della casa, il possesso e l'uso delle cose, l'arte di perdere tempo giocando, la capacità di condividere il silenzio, il sapore dell'infanzia, la sapienza dei percorsi tortuosi, la libertà di abitare il presente e incontrare le sue voci, il sale della vita nelle piccole gioie. Ancora una volta José Tolentino Mendonça, il teologo poeta portoghese, non ci delude e ci aiuta ad aprirci alle domande esistenziali, quelle che spesso non riusciamo neppure a formulare con le parole; a lasciarle agire dentro di noi come un dono che ci è dato e non come l'ombra di un debito verso noi stessi. Come ?chiamate in attesa', appunto: le più preziose, quelle che aprono un varco per congiungere l'istante di adesso a ciò che è da sempre, per unire la semplice parte che vediamo alla totalità che non riusciamo a vedere.
La foresta e l'albero. Dieci parole per un'economia umana
Luigino Bruni
Libro: Copertina morbida
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2016
pagine: 96
Merito, efficienza, competizione, leadership, innovazione? Sono parole che appartengono al lessico economico, ma che hanno ormai valicato i confini del mondo del lavoro e della produzione per occupare tutti gli ambiti della vita. Di più, sono diventate una sorta di grammatica universale, di pensiero unico per esprimere virtù vincenti in tutti campi dell'umano. Eppure, quest'invasione di frasi, espressioni, slogan provenienti dal mondo delle imprese si rivela di una povertà incolmabile quando si tratta di accedere alle cose più profonde e vere della vita. E in tempi come questi, di crisi non solo economica ma anche antropologica, si avverte un'acuta indigenza d'espressione, che svela l'inadeguatezza di queste nuove 'parole d'ordine'. Il libro di Luigino Bruni torna allora ad altre parole, a quel patrimonio spirituale e civile che è stato dissipato e infragilito, se non addirittura messo al bando e rinnegato. Parole come mitezza, lealtà, generosità, compassione, umiltà, che esprimono virtù 'preeconomiche' e si rivelano essenziali alla piena fioritura umana. Non si tratta di un'operazione nostalgica: riscoprire queste virtù significa soprattutto far dire cose nuove alle vecchie parole, rigenerarle per andare incontro allo spirito del tempo e soccorrerlo. Perché anche la grande cultura aziendale ha bisogno dell'ossigeno di queste virtù che non è capace da sola di generare. Come una foresta, ricorda Bruni, vive di biodiversità, di tante specie diverse, oggi l'albero dell'economia, per tornare a crescere bene, ha bisogno più che mai di essere affiancato da tutti gli altri alberi dell'esperienza umana, da quelle antiche e rigenerate virtù che consentono lo sviluppo integrale delle persone, dentro e fuori il mondo del lavoro.
Italo Calvino. L'invisibile e il suo dove
Carlo Ossola
Libro: Copertina rigida
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2016
pagine: 120
Nell'arco di 10 capitoli viene ripercorso tutto l'itinerario creativo di questo classico della cultura del Novecento e della letteratura italiana tutta: dall'opera di esordio (Il sentiero dei nidi di ragno, 1947) alla trilogia fantastica (Il visconte dimezzato, Il barone rampante, Il cavaliere inesistente) al Calvino 'moralista' delle Città invisibili e di Palomar, fino all'ultimo delle Lezioni americane. In Calvino, afferma Ossola, la tendenza al realismo e quella al fantastico ("l'alleanza del meraviglioso con l'aritmetica") esprimono uno spirito che colloca l'invenzione letteraria in equilibrio perfetto con il meditare filosofico e l'impegno etico e storico. "Calvino ha saputo dar forma a una lingua capace dell'universo, precisa, esatta e tuttavia senza confini, classica nel conferire il primato alle idee, il posto giusto agli oggetti, alle forme, ai tempi, allo sguardo che li mette in prospettiva. Come la sua lingua, egli è il nostro classico del Novecento, nella sua capacità di cancellare tutto l'inessenziale, per ottenere il dono supremo dell'arte". Seguendo la ricerca stessa di Calvino, Ossola esplora i suoi universi e le sue particolarità, inoltrandosi in quella meravigliosa, inquieta e infinita "collezione di sabbia" che è la sua opera. Ne emerge la figura di uno scrittore che ha saputo prevedere le aporie del XXI secolo; di uno scrutatore dell'universo e della singolarità di ciascuno di noi...
Sendino muore
Pablo D'Ors
Libro: Copertina morbida
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2015
pagine: 77
África Sendino è un medico. Un giorno Sendino si ammala. Scopre di avere un tumore incurabile e il suo cammino verso la morte ha una brusca impennata. Ma questa esperienza, per Pablo e per chi le sta accanto, diventa un'esperienza affascinante, esemplare. Perché Sendino affronta la malattia con un'eleganza che evoca una vita interiore straordinaria. E Sendino scrive, annota su un diario pensieri e minute su sé e la sua vita mangiata dal cancro. Vuole farne un libro. Ma quando si accorge che non l'avrebbe mai visto, quel libro, chiede a Pablo di prendersene carico. Pablo fa di più. Ci mette se stesso. E in queste pagine racconta Sendino, quella parte della sua vita passata accanto a lei, e la vera eredità che Sendino ci lascia.
La mistica dell'istante. Tempo e promessa
José Tolentino Mendonça
Libro: Cartonato
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2015
pagine: 152
Questo nostro tempo frettoloso ha un estremo bisogno di mistica. Una frase che sembra la regina delle contraddizioni: come può l’esercizio interiore per eccellenza, l’intimo cammino verso la contemplazione del divino che richiede l’abbandono se non la rottura dei legami con il mondo, venire in soccorso delle donne e degli uomini di oggi? Eppure José Tolentino Mendonça non ha dubbi. Esiste una mistica da praticare nel qui e ora della vita, che parte dall’uomo tutto intero, anima – certo – ma anche corpo, sensazioni, relazioni. È la ‘mistica dell’istante’, che riconosce come portali d’ingresso del divino nella nostra vita i cinque sensi, quanto di più concreto e corporeo ci caratterizza. E, a pensarci, è un’esperienza ben nota alle Scritture, per le quali il corpo è immagine e somiglianza di Dio. È grammatica di Dio che si inscrive nella nostra pelle. È la lingua materna di Dio. Questo libro poetico e volutamente frammentario, aperto alla modulazione personale di ognuno, ci guida per mano per insegnarci come fare, come riconoscere in ciascuno dei sensi l’occasione di incontri che nel presente ci schiudano frammenti di infinito: un infinito che diventa semplice gesto, suono armonioso, profumo di nuovo, sapore frugale… Con il soccorso della poesia, di certi film e libri universali, di storie di vita, di suggestioni per una lettura dei testi biblici nuova eppure così vicina alle radici originarie, Tolentino ci indica i modi di questa mistica alla portata di tutti. Impariamo così che gustare, vedere, annusare, ascoltare e toccare Dio si può nell’istante che ci è dato di vivere e che ci appartiene. Perché l’istante «è il contatto fra le infinite possibilità dell’amore divino e l’esperienza mutevole dell’umano. È il fango in cui la vita si modella e si scopre. È il fragile ponte di corda che unisce il tempo e la promessa».
Didattica del movimento per la scuola dell'infanzia
Maurizio Mondoni, Cristina Salvetti
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2015
pagine: 270
"Una volta noi bambini andavamo a scuola a piedi, correvamo liberi e felici nei cortili e all'aperto, giocavamo a palla, a rincorrerci, a nascondino. Eravamo padroni del nostro corpo, scavalcavamo i muretti, ci arrampicavamo sugli alberi, saltavamo i fossati e mettevamo a dura prova il nostro fiato e la nostra resistenza". La speranza di oggi è che la scuola possa offrire ai bambini un'alternativa allo stress, alla televisione, al computer, allo smartphone o al tablet, creando al suo interno un ambiente stimolante, che valorizzi il movimento, la comunicazione, l'interazione e la collaborazione, il bisogno di fare e di conoscere. Ed è proprio nella Scuola dell'Infanzia che si sviluppano gli apprendimenti più significativi per la strutturazione dei prerequisiti motori: a questo livello dovrà quindi iniziare l'alfabetizzazione motoria del bambino. Questo testo si propone quindi come strumento nelle mani degli insegnanti per una didattica attiva e coinvolgente, che riesce a far vivere al bambino esperienze significative per la costruzione del sé e per "un fare che stimola il sapere". I suoi tre capitoli si strutturano seguendo le linee-guida delle "Nuove Indicazioni Nazionali" e riprendendo alcuni nodi cardine degli Orientamenti. Nel primo capitolo vengono illustrate alcune proposte operative per favorire il passaggio dalla Scuola dell'Infanzia alla Scuola Primaria, con una sintesi ragionata sui traguardi di competenza e spunti per una didattica attiva.