Editoriale Umbra: Materiali per la memoria
Donne e fabbrica a Narni nel lungo Novecento
Libro: Copertina morbida
editore: Editoriale Umbra
anno edizione: 2017
pagine: 137
Questo lavoro è parte integrante di un progetto che inizia nel 2013, quando l'Associazione "Città di Narni", in collaborazione con la Società italiana delle storiche, organizza un corso di formazione sulla metodologia della ricerca storica intitolato "Donne e uomini nella storia". L'obiettivo era quello di fornire strumenti di lavoro, incoraggiare quanti erano intenzionati a comprendere il ruolo delle donne nella trasformazione storico-sociale del Narnese. L'anno successivo, pensando alla fabbrica come altro elemento cardine, caratterizzante il nostro territorio per tutto il secolo scorso, abbiamo dato avvio (novembre 2014) al corso di formazione "Donne e fabbrica nel lungo Novecento", con seminari sullo sviluppo industriale, gli archivi di fabbrica e le fonti orali. Si costituì un gruppo di ricerca con l'intento di indagare la presenza femminile in fabbrica, ma anche le ragioni per cui nell'immaginario collettivo la fabbrica restava cosa da uomini. Ne nasce questo volume, frutto dell'esame della documentazione conservata in alcuni archivi di fabbriche ancora attive (Tarkett, Elettrocarbonium), nell'Archivio storico del Comune di Narni e nell'Archivio di Stato di Terni e di fonti orali.
Lo sguardo dello storico. Società, cultura e religione nell'Umbria
Mario Tosti
Libro: Copertina morbida
editore: Editoriale Umbra
anno edizione: 2015
pagine: 308
"Uno dietro l'altro, tutti d'un fiato, ecco i pezzi della rubrica di Mario Tosti, 'La clessidra', pubblicati sul corriere dell'Umbria. Una raccolta cronologica di articoli per un lavoro finale che ci dà la dimensione delle trasformazioni della nostra società, del nostro vivere; perfino del nostro sentire. Fatti "misurati" dagli occhi dello storico acuto che qui contestualizza e sincronizza con il presente: è la storia che entra nella cronaca. E la arricchisce, la porta in profondità. La spiega riportandoci alla radice" (Anna Mossuto)