Edizioni Clichy: Gare du Nord
Giovani, artisti e disoccupati. Andy Warhol e John Giorno cercano fortuna a New York
Cyrille Martinez
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Clichy
anno edizione: 2013
pagine: 144
A New York due giovani artisti disoccupati che si chiamano Andy Warhol e John Giorno si ubriacano di vernissage underground, serate perse e poesia sonora. Non sono ancora famosi, nemmeno pensano che lo diventeranno, e non li preoccupa troppo il fatto di doversi scontrare violentemente con il perbenismo del mondo dell'arte e con quello delle autorità. Noi sappiamo che diventeranno uno il guru della pop art e l'altro uno dei più grandi poeti beat di sempre, ma qui possiamo solo godere dell'ironia e della loro epopea comica, in cui si avverte in sordina una sottile inquietudine sul divenire dell'arte e della letteratura.
La conversazione
Jean D'Ormesson
Libro
editore: Edizioni Clichy
anno edizione: 2013
pagine: 120
"Ci sono momenti in cui la storia sembra esitare prima di prendere le sue strade: Annibale quando decide di varcare le Alpi con i suoi elefanti per colpire al cuore Roma; Cesare sulle rive del Rubicone; il generale de Gaulle all'alba del 17 giugno 1940, quando sale sull'aereo che lo porterà a Londra, verso una resistenza che potrebbe apparire senza speranze. È uno di questi lampi che ho cercato di esplorare: l'istante in cui Napoleone, adorato dai francesi che ha portato fuori dall'abisso, decide di diventare Imperatore". Una sera d'inverno, nel 1803, al palazzo delle Tuileries, a Parigi: in scena Bonaparte e il suo secondo console, Jean-Jacques Régis de Cambacères, colui al quale Napoleone non nasconde niente. Al colmo della tensione tra spirito rivoluzionario e avidità di potere cerca di avvicinare il suo complice alle proprie convinzioni: costruire da solo la propria leggenda vivente, dimostrare che l'Impero sarà la Repubblica che sale sul trono. Utilizzando solo frasi realmente scritte da Bonaparte o a lui attribuite da documenti storici, l'accademico di Francia Jean d'Ormesson costruisce un'immaginaria conversazione del futuro Imperatore con Cambacères, poco prima dell'istante cruciale: tra le digressioni sulle abitudini alimentari di Napoleone e la discussione sul ruolo che la Chiesa deve ricoprire in uno stato, le previsioni sulla posizione francese nel grande scacchiere d'Europa, in queste pagine prende forma l'ambizione nel momento in cui si trasforma in Storia.
CosmoZ
Claro
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Clichy
anno edizione: 2013
pagine: 300
In principio fu "Il mago di Oz", divertente e colorato romanzo per ragazzi scritto dall'americano L. Frank Baum nel 1900, una delle storie più famose di tutti i tempi grazie anche al film con Judy Garland. In questo "CosmoZ" il visionario scrittore francese Claro torna sulla celeberrima strada di mattoni gialli per ripercorrerla alla sua maniera, in un viaggio lisergico e grottesco che oscilla tra l'ossessione e la meraviglia senza soluzione di continuità: così l'ingenua Dorothy si trova al fianco di Nick Chopper, mutilato della Prima Guerra Mondiale tramutato in un Uomo di Latta da un dottore senza scrupoli; di Oscar Crow, lo Spaventapasseri senza memoria che proviene direttamente dal subconscio di Baum; e ancora Elfeba, un'aviatrice che sogna di scrivere in cielo, e Avram e Eizik, i due Munchkins fuggiti dal loro mondo e ricercati dall'FBI. Inseguiti dalla guerra, dai circhi, dai manicomi, manipolati da ogni sorta di ciarlatani, Dorothy e i suoi compagni sognano di ritrovare quel regno di Oz che li ha visti nascere, alla ricerca disperata di una risposta su ciò che sono. "CosmoZ" racconta i primi cinquant'anni del Novecento, visti, vissuti e reinventati in un universo popolato da precipizi e da falsi guaritori, nel quale l'unica magia ancora degna di questo nome è la resistenza all'incubo. E nel contempo riscrive, con lo stile allucinato di un Thomas Pynchon e la corrosività di un Marco Ferreri, una storia senza tempo come Il mago di Oz.
La faglia
Blandine Rinkel
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Clichy
anno edizione: 2025
pagine: 240
«Quando scrivo la parola “famiglia”, chissà perché, mi mangio la M e la I e si legge “faglia”. È a causa di questa incrinatura che ho scritto questo libro. Nei miei più lontani ricordi, uscire di casa era per me un immenso sollievo, e una gioia segreta. Il fuori era una promessa. Dove altri vedono un rifugio, io vedevo una prigione». Blandine Rinkel, autrice di Creare un lupo (Clichy 2024), romanzo duro e straziante nel quale rielabora il suo rapporto con un padre violento eppure quasi impossibile non amare, la storia di una educazione alla forza e alla violenza, in questo saggio narrativo osannato dalla critica francese come un autentico evento letterario, affronta il tema della famiglia. E ne parla con una sorprendente libertà, senza schemi, senza timori, con il coraggio di chi ha percorso l’abisso e ha trovato un modo per rimanere in piedi. Richiamandosi alla letteratura che ha frequentato, al cinema che ha visto, alla sociologia e all’antropologia che ha studiato, in quindici serrati capitoli affronta il bisogno di fuga, il desiderio di libertà, l’intima necessità che alcune persone hanno di uscire da un luogo fisico e mentale, la famiglia, che rappresenta la fine di se stessi. Un testo libero, rigoroso, sensibile, generoso, che ci interroga e ci apre il pensiero, che ci parla con coraggio e senza sconti. Un teso, appassionante saggio narrativo scritto con poesia e decisione, nel quale l’autrice s’interroga e parte alla ricerca di altri artisti o pensatori che hanno messo in discussione il modello della famiglia tradizionale. Un libro che è prima di tutto un’esplorazione, in cui s’intrecciano riflessioni personali ed estratti di romanzi, canzoni o film, analizzati con profondità e grande delicatezza, e che offre spunti di riflessione e vere chiavi di lettura della società e dell’attualità.
Adattarsi
Clara Dupont-Monod
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Clichy
anno edizione: 2025
pagine: 160
"Adattarsi" è una storia di emozioni, di perdite, di miracolosi ritrovamenti, di paure, di smarrimenti, di rabbie, di speranze e di infinite dolcezze. Ed è anche una storia di montagne, di rocce, di acqua e di vento, di luoghi e solitudini. La vicenda è abbastanza semplice, nella sua terribile realtà: in una famiglia della montagna francese nasce un bambino, è bello e sorride e tutti vengono a rendergli omaggio. Ma dopo poco tempo ci si accorge che è gravemente disabile: non vede, non può muoversi, non crescerà, morirà presto. Questo sconvolge tutti gli equilibri della famiglia, ridefinendo per sempre il destino dei due fratelli, il maggiore e la minore, e dei suoi genitori. Perché questo bambino con gli occhi scuri che si perdono nel vuoto, è un neonato eterno, un bambino «inadatto», e traccia una frontiera invisibile tra la sua famiglia, gli altri e il mondo, l’intero mondo. Il figlio maggiore si fonde con il bambino, ci si attacca, ci si abbandona, ci si perde, capisce che da questa infinita fragilità può imparare che cos’è il mondo e che cos’è la vita. Nella figlia minore s’insediano invece dapprima il disgusto e la collera e poi l’esigenza di ricostruire un equilibrio accettabile. L’ultimo, che arriva dopo la morte dell’«inadatto», dopo che i due più grandi se ne sono andati, vive all’ombra dei fantasmi familiari portando dentro di sé, come una specie di angelo, la forza di una riconciliazione. A raccontare sono le pietre della corte, piazza e luogo della casa, che diventano voce «faulknerianamente» narrante, depositarie della memoria, del dolore e dell’abbandono.
Le nostre vite imperfette
Véronique Ovaldé
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Clichy
anno edizione: 2025
pagine: 160
Cosa unisce questa costellazione di personaggi che vanno e vengono e si rispondono l’un l’altro in queste otto storie di vite imperfette? Un modo di navigare, senza dubbio, e di affrontare la vita, quel lungo fiume perfettamente in equilibrio. Vite complicate a volte dalla sfortuna, quella che sembra perseguitare Auguste; dal lavoro, quello che Éva si è assunta per accudire il suo adolescente ingrato; dalla paura, quella di Rachel quando scopre un ladro in salotto; o dal silenzio, quello improvviso e ostinato di Lili, che aveva promesso di rimanere tua amica. Per non affondare, è meglio avere il senso dell’umorismo, riuscire a dare un senso, essere pazienti, o al contrario, saper trovare la via d’uscita il più rapidamente possibile. Lo stile arguto e corrosivo di Véronique Ovaldé sceglie una manciata di personaggi che sanno quanto coraggio ci vuole per vivere, e li presenta in brevi racconti dove la sua arte dell’ellissi e della battuta finale riempie il cuore e la mente di chi legge.

