edizioni Dedalo: Paradosis
Per la storia del testo di Demostene. I papiri delle «Filippiche»
Francesca De Robertis
Libro: Copertina morbida
editore: edizioni Dedalo
anno edizione: 2015
pagine: 321
Alla luce del notevole incremento che le testimonianze demosteniche su papiro e pergamena hanno conosciuto negli ultimi cinquant'anni, si è resa necessaria una riconsiderazione dei più antichi manoscritti e del ruolo che essi rivestono nella constitutio textus dell'oratore. Il volume indaga la più antica tradizione diretta delle Filippiche di Demostene: 59 frammenti papiracei e pergamenacei, resti di antichi rotoli o codici, tutti databili tra il I secolo a.C. e il V d.C., provenienti da zone diverse dell'Egitto (Ossirinco, Hermoupoli, Tebe, Apotheke, Panopoli, Bakchias, Karanis, Bousiris, Ankyropoli). Un numero di testimonianze che ben riflette lo stato della tradizione demostenica e attesta l'ampia circolazione di cui godé in età imperiale il testo dell'oratore attico. Questa indagine permette di ricostruire una pagina della storia antica del testo di Demostene.
Friedrich Spiro filologo e libraio. Per una storia della S. Calvary & Co.
Aldo Corcella
Libro: Copertina morbida
editore: edizioni Dedalo
anno edizione: 2014
pagine: 184
Friedrich Spiro (1824-1864) studiò filologia classica a Berlino con August Boeckh, ma la sua fedeltà alla religione ebraica gli precluse, nella Prussia degli anni '50, la carriera di insegnante nella scuola pubblica. Come altri giovani intellettuali ebrei, Spiro dovette quindi darsi a un'attività privata, fondando, con Salomon Calvary, una libreria destinata a divenire un punto di riferimento per l'antiquariato scientifico. Dopo la morte precoce, il suo successore Georg Heinrich Simon (1833-1892) cercò, in un clima di aspra concorrenza, di sviluppare l'attività della S. Calvary & Co. come casa editrice nell'ambito della filologia classica. Nell'offrire una prima ricostruzione della biografia di Spiro e della storia successiva della sua libreria, questo volume lumeggia le difficoltà affrontate, dopo gli entusiasmi del '48, dai giovani ebrei tedeschi che cercavano una piena integrazione dedicandosi allo studio della filologia classica e quindi offre un sondaggio sulle contraddizioni che il grande sviluppo delle istituzioni culturali e del connesso commercio librario portava con sé nella Germania della seconda metà dell'800.
Elleniche. Libro II. Ediz. numerata
Teopompo
Libro: Libro in brossura
editore: edizioni Dedalo
anno edizione: 2013
pagine: 134
Scoperti agli inizi degli anni '30 del Novecento, pubblicati soltanto nel 1948, dopo numerose traversie, i cosiddetti "frammenti fiorentini delle Elleniche di Ossirinco" risultano ormai essere un prezioso frammento delle perdute "Elleniche" del grande storico Teopompo di Chio, vissuto tra gli ultimi anni del V secolo e la morte di Alessandro Magno. Questo volume fornisce le argomentazioni principali che conducono all'attribuzione a Teopompo del prezioso reperto, nonché una proposta fortemente migliorativa riguardante il restauro del terzo, enigmatico frammento (comunemente denominato frammento C). Il testo comprende anche l'edizione dei tre frammenti e una riconsiderazione critica dei dati fondamentali della biografia teopompea.
Incontri con la filologia del passato
Luigi Angelo Lehnus
Libro: Libro in brossura
editore: edizioni Dedalo
anno edizione: 2012
pagine: 944
La prima parte del libro corre lungo il filo della modernità all'insegna di Callimaco "moderno" tra i classici. La seconda parte è dedicata a una serie di antichisti italiani a partire dalla fine del XVIII secolo. Seguono vicende della filologia, della papirologia e dell'archeologia britannica nella grande èra che va dal regno di Vittoria al secondo dopoguerra. Wilamowitz e la sua eredità sono al centro del volume, mentre in chiusura sono commentate alcune istantanee recuperate dalla belle époque degli studi classici. In biblioteche inglesi e tedesche l'autore ha potuto esaminare nuovi documenti relativi alla storia dell'antichistica. Di molti sono qui forniti gli estremi per la prima volta. Altri sono pubblicati per esteso: come una lettera indirizzata da Wilamowitz al papirologo inglese A.S. Hunt allo scoppio della Prima guerra mondiale, o le memorie in precedenza inedite del grecista oxoniense J.U. Powell, editore dei frammenti dei poeti ellenistici.
I «Prolegomena» di André Schott alla «Biblioteca» di Fozio
Giuseppe Carlucci
Libro: Copertina morbida
editore: edizioni Dedalo
anno edizione: 2012
pagine: 367
In questo volume si ricostruisce la genesi della prima edizione a stampa del più importante libro greco di epoca medioevale: la Biblioteca di Fozio (IX secolo). Emergono con chiarezza, grazie anche a una documentazione in gran parte inedita, l'intreccio culturale e religioso, le difficoltà connesse allo scontro tra riformati e cattolici, nonché la capacità di alcuni umanisti illuminati di entrambi i fronti di superare le barriere e stabilire un'alleanza intellettuale e operativa intorno a un libro ricchissimo quale la "Biblioteca": un testo che alla fine unisce piuttosto che dividere. In queste pagine il lettore troverà la prima edizione tradotta e commentata dei "Prolegomena" di André Schott, il gesuita vero protagonista di questa affascinante vicenda.
Artemidoro di Efeso e la scienza del suo tempo. Ediz. numerata
Claudio Schiano
Libro: Libro in brossura
editore: edizioni Dedalo
anno edizione: 2010
pagine: 188
L'opera geografica di Artemidoro di Efeso (II sec. a.C.) è andata perduta, ma ad essa, corposa e ricca di notizie, attinsero a piene mani i maggiori scienziati ed eruditi: Strabone, Plinio e Stefano di Bisanzio. Di recente, al geografo efesino è stato erroneamente attribuito un papiro di ignota origine e, con esso, pensieri ed informazioni del tutto incompatibili con quanto di lui già sapevamo: questo clamoroso episodio è solo l'ultimo atto di una vicenda che, attraverso i secoli, ha pian piano deformato il volto del nostro autore. Questo libro si propone di ricostruire il metodo di lavoro di Artemidoro attraverso l'analisi di alcuni suoi frammenti molto significativi. Artemidoro scelse di non restar chiuso in una biblioteca a compulsare fonti scritte, ma si aprì alla conoscenza diretta dei luoghi e delle persone che li abitano, durante la fase montante dell'imperialismo romano.
Fondamenti della papirologia. Ediz. numerata
Ulrich Wilcken
Libro: Libro in brossura
editore: edizioni Dedalo
anno edizione: 2009
pagine: IX-647
Il volume tratta della ricostruzione dell'Egitto tolemaico e poi romano, considerato sotto i diversi aspetti: economico, giuridico, statuale, burocratico. Questi Fondamenti, a buon diritto definiti così dallo stesso autore, comportano anche uno sguardo approfondito sulla realtà egizia non ellenistica.
Il libro nel mondo antico
Horst Blanck
Libro: Libro in brossura
editore: edizioni Dedalo
anno edizione: 2008
pagine: 379
Una storia del libro nel mondo antico che prende le mosse dal sistema alfabetico greco e latino e passa in rassegna i problemi connessi alla civiltà scrittoria: la conoscenza della scrittura e della lettura nel mondo greco e romano; i materiali scrittori, inorganici e organici; le forme principali del libro antico, rotolo e codice; i libri illustrati. Sono inoltre discusse le principali fonti su circolazione e commercio librario nel mondo greco-romano, e su luoghi, modi e tempi di conservazione. Infine vengono prese in esame le biblioteche pubbliche e private nel mondo greco e romano: storia, architettura e funzionamento. Questa edizione, rivista e aggiornata rispetto all'originale tedesco (1992), è fondata sul riesame delle fonti antiche e arricchita da un supplemento bibliografico e da un apparato di indici.
Il generale. Manuale per l'esercizio del comando. Testo greco a fronte. Ediz. numerata
Onasandro
Libro: Libro in brossura
editore: edizioni Dedalo
anno edizione: 2005
pagine: 331
Si presenta qui il testo (con traduzione e commento) di un manuale scritto in greco intorno alla metà del I secolo d.C., che offre precetti utili per il comando e la conduzione di una guerra, mostrando in molteplici circostanze legami con la tradizione storiografica e polemologica greca (Tucidide e Senofonte, Enea Tattico e Polibio), nonché spunti tratti dall'ambito latino (Sallustio, Cesare e Livio). Di quest'opera i moderni hanno spesso criticato lo stile, vi hanno ravvisato genericità di contenuti, mancanza di riferimenti al reale. Ma se le carenze addebitate allo scritto possono essere facilmente spiegabili con il fine che ne ispira toni e argomenti, i princìpi generali evocati, le considerazioni etiche e psicologiche e le note tecniche indirizzate ad ambiti specifici ne fanno un prontuario per l'esercizio del comando di rapida consultazione, e non solo in una determinata epoca: un modello per chiunque aspiri a ricoprire un'alta carica. L'opera guarda con originalità anche oltre i confini della strategia e della tattica, verso l'ambito politico e filosofico della guerra, delineando il ritratto ideale di un uomo che annovera, accanto a qualità propriamente militari, anche doti umane e, non ultime, nobiltà di nascita e affabilità di modi.
Epitome latina di Fozio. Testo latino
Juan De Mariana
Libro: Libro in brossura
editore: edizioni Dedalo
anno edizione: 2004
pagine: 297
Juan de Mariana (1536-1624), insigne gesuita e storico spagnolo, non riuscì per motivi ancora oggi non del tutto chiariti - a dare alle stampe la sua epitome latina della Biblioteca del patriarca di Costantinopoli, Fozio. La Biblioteca fu in genere avversata dai confratelli di Mariana perché Fozio era tradizionalmente accusato di aver diviso la chiesa cristiana. Qui se ne pubblica la prima edizione critica, strutturata secondo un costante riferimento al modello greco e fondata sul manoscritto Egerton 1870 (British Library) di fatto unico testimone dell'epitome di Mariana.
Due nuovi testimoni per Caritone
Renata Roncali
Libro
editore: edizioni Dedalo
anno edizione: 2002
pagine: 144
Il manoscritto 487 della Biblioteca Città di Arezzo contiene una traduzione latina del romanzo di Caritone intitolato "La storia di Calliroe", il più antico romanzo greco giunto a noi. Il manoscritto, della metà del XVIII secolo, si interrompe all'inizio del V libro del romanzo e presenta una traduzione, finora inedita, che può essere attribuita al noto erudito toscano Giovanni Lami. Esso testimonia il grande interesse che si creò intorno a questo romanzo e in generale intorno al manoscritto fiorentino. Il secondo manoscritto è conservato a Vienna e contiene la copia manoscritta del testo greco di Caritone. S'intitola "Le storie d'amore di Cherea e Calliroe".
Il Fozio ritrovato. Juan de Mariana e André Schott
Luciano Canfora
Libro
editore: edizioni Dedalo
anno edizione: 2001
pagine: 480
Quando fu assassinato Enrico IV, nel 1610, da un fanatico 'tirannicida', molti pensarono al gesuita Juan de Mariana come al 'mandante morale'. Questi, infatti, qualche anno prima aveva scritto un libro nel quale si ammetteva la legittimità del 'tirannicidio'. De Mariana, nel segreto del suo studio, si cimentò nella traduzione del libro più celebre, ed allora inedito, del bizantino Fozio, a quel tempo definito 'il nemico', per avere nel lontano nono secolo creato le premesse dello scisma d'Oriente. Mariana tradusse larghe parti della Biblioteca di Fozio, ma la sua fatica rimase inedita. Questo libro cerca di spiegare l'origine dell'ostinata censura e i modi in cui, sottilmente, fu violata.