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Edizioni di Storia e Letteratura: Edizioni Gobettiane

Agnes Bernauer

Agnes Bernauer

Friedrich Hebbel

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2021

pagine: 132

Scritto all'indomani del 1848, "Agnes Bernauer" è dramma senza cattivi, catastrofe di ogni ambito della vita soggettiva imperniata sul conflitto fra le esigenze degli individui e quelle, assolutamente superiori, dello Stato: una bellissima popolana, amata dall'erede al trono di Baviera, verrà fatta uccidere dal padre di costui in nome della ragion di Stato di cui anche il figlio, alla fi ne, giungerà a riconoscere il primato. Pur lontano dalla sensibilità odierna, il dramma di Friedrich Hebbel testimonia la ricerca gobettiana di una prospettiva internazionale attraverso le traduzioni di opere letterarie e teatrali. Negli anni Venti pubblicare Hebbel, oggetto di un vivace interesse tra gli intellettuali del primo Novecento e tradotto anche da Scipio Slataper, che Gobetti commemorò a Gorizia nel 1922, è modernità contro tradizione, «stile europeo» contro provincialismo, editoria di cultura contro editoria commerciale.
18,00

Venti poesie. La ragazza di talento-La famiglia in amore

Venti poesie. La ragazza di talento-La famiglia in amore

Fausto Materno Bongioanni

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2021

pagine: 288

Documenti significativi degli umori dei primi anni Venti, le commedie "La ragazza di talento" e "La famiglia in amore" mettono in scena una vita borghese con accenti ibseniani e pirandelliani. Smascherare le ipocrisie e le viltà della società dominata dal denaro e da rapporti familiari tradizionali è l'intento del giovane autore, Fausto Materno Bongioanni (1902-1979), che in "Venti poesie", per altra via, si appropria di stilemi crepuscolari e decadentistici per collocare le sue liriche in una Torino dalle tinte livide e venate di inquietanti suggestioni. A far da controcanto a questa visionarietà compiaciuta, le xilografie semplici e severe di Nicola Galante, artista agli esordi e 'scoperto' da Gobetti. Esperimento di «arte totale» modernista nell'interazione dissonante di testo e immagini, da una parte, teatro aperto ai giovani e all'avanguardia, dall'altra, le opere di Bongioanni rappresentano tappe significative sulla strada dello svecchiamento culturale, contro la mediocrità piccolo-borghese e l'estetismo dei «poeti laureati», che animava l'idea gobettiana di editoria. Postfazione di Pino Mantovani.
33,00

Natura morta

Natura morta

Renato Mucci

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2021

pagine: 128

Renato Mucci (1893-1976), che percorse a Roma una carriera amministrativa, fu poeta, saggista e apprezzato traduttore di Proust e dei maestri francesi dell'Ottocento. Gobetti, agli inizi del 1925, lo invitò a collaborare al «Baretti» e nell'estate di quell'anno, mentre stava uscendo Ossi di seppia di Montale, gli pubblicò il volume di prose liriche Natura morta, la cui cifra stilistica, ispirata anche ai poeti francesi che amava, attinge alle risorse di un colto formalismo linguistico e di un sensibile registro musicale. Opera di un poeta dimenticato, i «poemetti in prosa» di Mucci con precisa architettura animano l'inanimato, prestandosi a delibazioni e assaggi.
20,00

Il colpo di Stato

Il colpo di Stato

Mario Missiroli

Libro

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2021

pagine: 144

Direttore del quotidiano milanese di orientamento democratico «Il Secolo», Mario Missiroli nel 1922 aderì incondizionatamente al manifesto che annunciava la nascita della «Rivoluzione Liberale». "Il colpo di Stato", che Gobetti pubblicò nel 1924, dopo che l'autore era stato estromesso dal «Secolo» fascistizzato, riprendeva e sviluppava concetti già elaborati nella "Monarchia socialista": la Corona non poteva «assistere indifferente al quotidiano franamento dello Stato liberale» e ben presto il dissidio col regime sarebbe stato inevitabile. Gli eventi successivi smentirono l'ipotesi sul ruolo di mediazione della monarchia e Missiroli, nell'ottobre 1925, mise nero su bianco una «conversione» al fascismo che per Gobetti determinò la rottura definitiva, resa pubblica sulla «Rivoluzione Liberale». Postfazione di Francesco Perfetti.
19,00

Il disegno di guerra italiano nell'ultima guerra contro l'Austria. Studio critico

Il disegno di guerra italiano nell'ultima guerra contro l'Austria. Studio critico

Filiberto Sardagna

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2021

pagine: 320

«Sarebbe disposto a pubblicare uno Studio critico sul piano di campagna – o disegno di guerra – italiano nell'ultima guerra contro l'Austria? Si tratterebbe di uno studio serio quale ancora non è stato fatto: non inteso a glorificare o a deprimere chi lo ha ideato, non inteso a mettere in evidenza errori più o meno già noti, ma a servire di base alla comprensione della nostra guerra». Con questo incipit il 17 gennaio 1924 il Gen. Filiberto Sardagna si rivolgeva al giovane, attivissimo editore torinese. Ne nacque uno studio finalmente critico che non deluse Piero Gobetti, interessato a scrutare dall'interno dei processi decisionali l'agire della classe dirigente liberale, di cui gli alti gradi dell'esercito costituivano una parte essenziale, di fronte al compito inane di una guerra di dimensioni mondiali. Postfazione di Paolo Pozzato.
35,00

Poesie

Poesie

Filippo Maria Pugliese

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2021

pagine: 256

La scelta di Piero Gobetti di ospitare nelle sue edizioni una raccolta di poesie in dialetto pugliese può apparire eccentrica, ma si inscrive nel progetto di costruire una rete di intellettuali del Sud legati alla «Rivoluzione Liberale». Tra questi spicca Tommaso Fiore, che prese parte al fermento culturale di quanti intendevano la 'questione pugliese' come problema nazionale nel quadro di un federalismo democratico. Fu lui che mise in contatto il demopsicologo Filippo Maria Pugliese (1889-1956) con Gobetti e raccomandò la sua produzione poetica. Il libro non ebbe il successo editoriale atteso dall'autore, ma fu recensito calorosamente dallo stesso Fiore su «Conscientia» e destò l'interesse di Croce nella prospettiva di una storia della letteratura dialettale italiana.
28,00

Costazzurra

Costazzurra

Mario Gromo

Libro

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2020

pagine: 128

Critico teatrale sul «Baretti», fondatore, con Sergio Solmi e Giacomo Debenedetti, della rivista «Primo Tempo», Mario Gromo (1901-1960) si dedicò poi all'editoria e soprattutto al giornalismo e alla critica cinematografica. "Costazzurra", in cui Prezzolini vide una promessa della letteratura italiana, è fuga, inseguimento di velleità artistiche per scrittura e cinema, amore per Liana, attrice bellissima ma già sfiorita in una società decadente. Trama appena accennata, stile preciso e ironico, fotografia tra luce e ombra che trapassa dal secolo vecchio a quello nuovo, il «taccuino d'esordio» di Gromo traccia l'autobiografia delle giovani generazioni in ogni tempo: «ho ventitré anni, non ballo, né so giocare a poker: non so a che potrò mai riuscire nella mia vita». Postfazione di Roberto Cicala.
18,00

Sara Lilas. Romanzo di Montmartre

Sara Lilas. Romanzo di Montmartre

Antonio Aniante

Libro

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2020

pagine: 240

Muovendosi tra gli stessi vicoli della Parigi bohémien del suo autore, Sara Lilas, disinvolta seduttrice meticcia, si mostra al lettore come rappresentazione di una 'modernità popolare', quasi evasiva, contrapposta alla speculazione introspettiva dei grandi autori del tempo. Pubblicato nel 1925 da Gobetti, il «romanzo di Montmartre» del giovane Antonio Aniante si schiude attraverso uno stile veloce e tratti dal gusto esotico, con richiami alla cronaca sportiva e alle nuove forme musicali del jazz. In una capitale francese, già cosmopolita e a tratti lusinghiera, Sara, priva di ogni spessore etico e morale, tenta di farsi largo e di far sua, conquistandola secondo lo stilema balzachiano, la metropoli. Prefazione di Giuseppe Zaccaria.
28,00

Virgia evangelica, spirito della follia. Poemi e canti di passione

Virgia evangelica, spirito della follia. Poemi e canti di passione

Fausto Contadino

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2019

pagine: 384

Pur prendendo le distanze dal «gusto del tempo», a proposito di Virgia evangelica Benedetto Croce scrisse di poesie «pervase da grande foga di passione e da vivacità di fervente fantasia». Per Romain Rolland in Fausto Contadino, nom de plume di Alberto Colini (1881-1953), stava «il dio della poesia». Anarchico, prolifi co autore di scritti teatrali, poesie e racconti, Colini prima della guerra aveva frequentato l'ambiente vociano e aveva aderito al futurismo stringendo amicizia con Boccioni, Corazzini e Severini. La pubblicazione della sua raccolta di poesie rientra nel programma gobettiano di far conoscere voci poco note nel panorama letterario e ospitare scrittori antifascisti allargando la rete politico-culturale della «Rivoluzione Liberale». Virgia evangelica fu pubblicato a Macerata nel 1924 a spese dell'autore, allora sorvegliato da fascisti e polizia.
34,00

L'abate Lamennais e gli italiani del suo tempo

L'abate Lamennais e gli italiani del suo tempo

Guido Zadei

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2019

pagine: 304

Cattolico bresciano di simpatie moderniste, seguace di Murri e interventista democratico nella Prima guerra mondiale, Guido Zadei (1883-1934) conobbe Gobetti attraverso Augusto Monti. Di Lamennais - cattolico liberale francese approdato poi a posizioni democratico-radicali e sostenitore della libertà di coscienza, insegnamento, stampa e associazione - Zadei mise in rilievo soprattutto la vena separatista e antitemporalista riguardo ai rapporti tra Stato e Chiesa e l'ispirazione evangelica nella richiesta di più eque condizioni per le classi popolari. Il saggio, pubblicato nel 1925, faceva trasparire anche l'opposizione al processo di avvicinamento tra Mussolini e la Chiesa e fu recensito molto favorevolmente da Luigi Sturzo. I successivi lavori di Zadei su Manzoni e Lamennais furono apprezzati da Francesco Ruffini, che ne lodò la figura di storico non accademico. Postfazione di Francesco Traniello.
35,00

Le generazioni nel fascismo

Le generazioni nel fascismo

Alberto Cappa

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2018

pagine: 102

Alberto Cappa (1903-1943) è stato precocissimo scrittore, giovane futurista, giornalista per il «Lavoro», il «Corriere della Sera», il «Mondo» di Amendola. Pubblicò saggi presso Laterza, e per le edizioni di Piero Gobetti, oltre a uno studio su Pareto, raccolse in Le generazioni nel fascismo gli articoli pubblicati, sotto lo pseudonimo di Grildrig, sulla «Rivoluzione Liberale». Se il fascismo era stato il giovanilismo di chi aveva fatto la guerra e ora era al potere, pure Cappa non assimilava la generazione dei giovanissimi, la sua, con la classe che ormai sedeva al governo, perché la loro inquietudine avrebbe potuto presto volgersi in opposizione. «Unilaterale e paradossale» commentò Filippo Turati, e Anna Kuliscioff aggiunse: come i Padri e figli di Turgenev.
15,00

Antologia dei poeti catalani contemporanei (1845-1925)

Antologia dei poeti catalani contemporanei (1845-1925)

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2018

pagine: 320

A Cesare Giardini (1893-1970) studioso, narratore e traduttore si deve molto, non ultimo il fatto di aver portato in Italia, con il titolo "Gatsby il Magnifico", il capolavoro di Fitzgerald. La curatela di questa "Antologia dei poeti catalani contemporanei" ha, tuttavia, il valore di un'azione politica necessaria: quando viene data alle stampe, nel 1926, il dittatore Primo de Rivera ha appena soppresso l'autonomia amministrativa delle province catalane e proibito l'uso del catalano nell'istruzione e nella vita pubblica. La selezione poetica di Giardini propone così un percorso che, dalla metà dell'Ottocento agli inizi del Ventesimo secolo, pone in evidenza il tentativo storico di rivendicazione dell'identità catalana contro la volontà accentratrice prima della Corona, poi delle dittature spagnole novecentesche.
32,00

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