Edizioni ETS: La modernità letteraria
Costellazioni siciliane. Undici visioni da Verga a Camilleri
Giuseppe Lo Castro
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2018
pagine: 194
Dopo il 1860 irrompe nella letteratura nazionale la scrittura narrativa dei siciliani. E per molti versi un fatto nuovo: prima di quella data la produzione letteraria dell'isola è relativamente marginale; al contrario, a partire dall'Unità fino ad oggi, non si può leggere la letteratura italiana senza la tradizione moderna inaugurata dagli autori di Sicilia. Questi narratori costituiscono una sorta di moderna scuola siciliana, che privilegia le forme del romanzo e del racconto per mettere sotto inchiesta gli uomini e la società. Il loro sguardo non teme le verità difficili e sfida le finzioni morali. Per questa via la letteratura dei siciliani nasce da una spinta poco "letteraria", mossa piuttosto da un'urgenza del comprendere che da un bisogno di riconoscersi nel mondo delle lettere. Verga, Capuana, De Roberto, Pirandello e i loro eredi, al di là dei peculiari caratteri individuali, disegnano una costellazione di voci, formano un mosaico di intarsi e richiami che si inseguono a distanza e si ricongiungono nello spazio testuale. Così Giuseppe Lo Castro ripercorre alcuni temi dell'opera di Verga; altresì esplora rifrangenze e legami mostrando il riemergere di trame, motivi e situazioni narrative: è un dialogo serrato che gli autori siciliani tracciano con i loro conterranei percependosi parte di una tradizione comune.
Nascondimento e rivelazione. Parole di Manzoni poeta
Giuseppe Palazzolo
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2018
pagine: 132
Nascondimento e rivelazione sono le due figure attorno a cui si raccolgono i significati della scrittura del Manzoni lirico. Dal giovanile 'ritrarsi' fino al confronto maturo con il Dio che si rivela e si nasconde, l'opera manzoniana trova nella poesia la propria 'via regia' all'inquieta ricerca del vero. Da questo orizzonte originario, presto condensato nell'emblema del 'sentire e meditare', si sviluppa una parola che vuole essere profezia e testimonianza, preghiera e meditazione della sublime ironie della croce, scenario tragico e spazio di affidamento a una grazia dai contorni 'materni'. Manzoni attraversa la frattura del Romanticismo senza tentazioni nostalgiche, ma volgendo lo sguardo a Gerusalemme, masticando e rimasticando la parola delle Scritture fino ad interiorizzarla e restituirla alla compagnia degli uomini. II poeta si riappropria così del tempo attraverso la riscoperta della tensione apocalittica giudaico-cristiana e in tale prospettiva escatologica declina il proprio impegno di poeta 'civile', dando forma altresì ad un diverso linguaggio dell'esperienza lirica.
La letteratura della letteratura. Volume Vol. 1-2
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2017
pagine: 1200
Geografie della modernità letteraria. Atti del Convegno internazionale della Mod (Perugia, 10-13 giugno 2015). Volume Vol. 1
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2017
pagine: 644
Gli atti del convegno annuale della Mod dedicato a “Geografie della modernità letteraria”, che si è svolto nell'Università per stranieri di Perugia e nell'Università di Perugia dal 10 al 13 giugno 2015, raccolgono contributi di studiosi contemporaneisti italiani e stranieri intorno a una prospettiva di ricerca che, discussa in Italia in particolare negli ultimi venti anni, e con esiti differenti, evidenzia l'esigenza di un'attenzione nuova alla spazialità geografica come strumento di indagine per rileggere la storia letteraria, tenendo conto anche delle dinamiche geopolitiche attraverso le quali nell'attualità si ridefiniscono i paradigmi dell'identità culturale nazionale. In questa prospettiva le relazioni presentate al convegno hanno affrontano il rapporto letteratura-geografia da punti di vista metodologicamente differenti, valorizzando di volta in volta la tradizione policentrica e plurilinguistica della tradizione letteraria italiana, anche nella prospettiva della geocritica; le tipologie spaziali-antropologiche che risultano metaforizzate nella scrittura di romanzo; l'attenzione ai procedimenti retorici, stilistici, intertestuali del discorso sui luoghi nella poesia; il rapporto centri-periferie, capitali e province del modernismo; la discussione sui nonluoghi e sulle iperperiferie del postmoderno; il dibattito intorno allo “spatial turn” e agli approcci "nomadici" nelle filosofie della narrazione del femminismo; il metodo geostorico nella didattica; la fortuna e la promozione all'estero della letteratura italiana. Allo scopo di testimoniare il vivace confronto fra i diversi metodi di ricerca e di interpretazione le comunicazioni compaiono nel libro organizzate in sezioni tematiche che attraverso parole-chiave segnalano i diversi ambiti di approfondimento.
Geografie della modernità letteraria. Atti del Convegno internazionale della Mod (Perugia, 10-13 giugno 2015). Volume Vol. 2
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2017
pagine: 736
Gli atti del convegno annuale della Mod dedicato a “Geografie della modernità letteraria”, che si è svolto nell'Università per stranieri di Perugia e nell'Università di Perugia dal 10 al 13 giugno 2015, raccolgono contributi di studiosi contemporaneisti italiani e stranieri intorno a una prospettiva di ricerca che, discussa in Italia in particolare negli ultimi venti anni, e con esiti differenti, evidenzia l'esigenza di un'attenzione nuova alla spazialità geografica come strumento di indagine per rileggere la storia letteraria, tenendo conto anche delle dinamiche geopolitiche attraverso le quali nell'attualità si ridefiniscono i paradigmi dell'identità culturale nazionale. In questa prospettiva le relazioni presentate al convegno hanno affrontano il rapporto letteratura-geografia da punti di vista metodologicamente differenti, valorizzando di volta in volta la tradizione policentrica e plurilinguistica della tradizione letteraria italiana, anche nella prospettiva della geocritica; le tipologie spaziali-antropologiche che risultano metaforizzate nella scrittura di romanzo; l'attenzione ai procedimenti retorici, stilistici, intertestuali del discorso sui luoghi nella poesia; il rapporto centri-periferie, capitali e province del modernismo; la discussione sui nonluoghi e sulle iperperiferie del postmoderno; il dibattito intorno allo “spatial turn” e agli approcci "nomadici" nelle filosofie della narrazione del femminismo; il metodo geostorico nella didattica; la fortuna e la promozione all'estero della letteratura italiana. Allo scopo di testimoniare il vivace confronto fra i diversi metodi di ricerca e di interpretazione le comunicazioni compaiono nel libro organizzate in sezioni tematiche che attraverso parole-chiave segnalano i diversi ambiti di approfondimento.
La letteratura della letteratura. Atti del XV Convegno internazionale della MOD (Sassari, 12-15 giugno 2013). Volume Vol. 1
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2017
pagine: 640
Primo dei due volumi in cui si raccolgono, gli atti del XV Convegno della MOD (Società Italiana per lo Studio della Modernità Letteraria), che si è svolto a Sassari e ad Alghero, dal 12 al 15 giugno 2013. Il tema prescelto, la “letteratura della letteratura”, è stato indagato con angolature e metodologie differenziate, ma muovendo sempre dalla constatazione della dimensione intrinsecamente palinsestica di ogni opera letteraria. Alle relazioni plenarie si sommano le dodici sezioni tematiche (costituite dai panel delle comunicazioni), dove i giovani studiosi hanno avuto la possibilità di confrontarsi e di osmotizzarsi con le voci più conosciute di tutti gli atenei. I due tomi propongono la viva testimonianza di un momento importante di stimolo, di scambio e di riflessione.
La letteratura della letteratura. Atti del XV Convegno internazionale della MOD (Sassari, 12-15 giugno 2013). Volume Vol. 2
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2017
pagine: VI-612
Secondo dei due volumi in cui si raccolgono, gli atti del XV Convegno della MOD (Società Italiana per lo Studio della Modernità Letteraria), che si è svolto a Sassari e ad Alghero, dal 12 al 15 giugno 2013. Il tema prescelto, la “letteratura della letteratura”, è stato indagato con angolature e metodologie differenziate, ma muovendo sempre dalla constatazione della dimensione intrinsecamente palinsestica di ogni opera letteraria. Alle relazioni plenarie si sommano le dodici sezioni tematiche (costituite dai panel delle comunicazioni), dove i giovani studiosi hanno avuto la possibilità di confrontarsi e di osmotizzarsi con le voci più conosciute di tutti gli atenei. I due tomi propongono la viva testimonianza di un momento importante di stimolo, di scambio e di riflessione.
Insegnare letteratura nell'era digitale
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2017
pagine: 158
Volente o nolente, anche la scuola deve fare i conti con la rivoluzione digitale, che sta modificando sensibilmente l'immaginario e l'esperienza del mondo. Il fenomeno è di tale portata sul piano antropologico e culturale, che non è più pensabile continuare a proporre la letteratura con le stesse modalità sperimentate con successo prima dell'avvento del web, dei social network, dei motori di ricerca. Peraltro, il varo di un piano strategico nazionale finalizzato al lancio di una scuola 2.0 ha determinato una serie di innovazioni a catena: l'editoria di settore ha creato delle vere e proprie piattaforme digitali, molti edifici scolastici si sono dotati di aule attrezzate e collegamenti wireless, apparecchiature e dispositivi tecnologici ad alta prestanza, dalle LlM ai tablet, stanno entrando nelle aule, con un impatto inevitabile sulla pratica didattica. Si tratta di trovare, come sempre, il giusto punto di equilibrio fra la fanatica idolatria di questi mezzi e la loro aprioristica demonizzazione. In questo volume il lettore troverà molte informazioni sui sussidi didattici disponibili, numerosi spunti metodologici e diversi esempi pratici di utilizzo di materiali online e di programmi ad hoc: un contributo, insomma, ragionato e insieme concreto, per accostarsi consapevolmente alla scuola digitale di domani come a una pacifica risorsa. Alcune di queste applicazioni didattiche riguardano proposte di lavoro interdisciplinare tra Letteratura e Geografia. L'affermarsi nell'area delle scienze umane di quello che è stato definito lo spatial turn apre infatti, anche in questo campo, tutto un ventaglio di incroci interessanti, come quello di sfruttare l'estrema versatilità delle opere letterarie per veicolare - insieme ad altro, s'intende - nozioni e competenze di area geografica.
Tra cielo e inferno. Arrigo Boito e il mito di Faust
Virginia Di Martino
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2016
pagine: 138
Il mito di Faust che, per sete di conoscenza, cede l'anima al diavolo, ha conosciuto nei secoli le più diverse metamorfosi: dal racconto edificante alla ballata popolare, dalla tragedia alla farsa, dal romanzo al poema. Protagonista della vicenda è sempre l'uomo, esempio di hybris punita o eroe della ricerca di un sapere che continua a sfuggirgli. Quando si accosta alla storia di Faust, Arrigo Boito sceglie di rappresentare l'incontro (e lo scontro) tra cielo ed inferno, sublime ed antisublime, facendone protagonista, a pari titolo con il dottor Faust, il suo 'doppio', Mefistofele. Sia il dottore che il diavolo simboleggiano istanze eternamente presenti nell'animo umano, incarnando, l'uno, l'inesausta tensione al superamento dei propri limiti, l'altro, la critica corrosiva di ogni valore che si presuma eterno. Al centro dell'indagine è richiamata la concezione boitiana dell'arte melodrammatica e del suo necessario rinnovamento. In particolare si analizza il libretto del Mefistofele nella sua versione originaria, attraverso il quale Boito si inserisce con la propria rielaborazione personale nel solco della tradizione faustiana. Pur avendo presente principalmente il modello goethiano, il giovane poeta e compositore non manca di accostarsi, con personali declinazioni, ad altre fonti, aggiungendo così importanti tessere al mosaico di riscritture tramate su Faust e Mefistofele.
Il moto immobile. Nostoi, sonni e sogni nella letteratura siciliana del '900
Marina Paino
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2014
pagine: 246
Sulla scia dell'ostrica verghiana, ideale nucleo fondativo di una precisa mitografia isolana della modernità, la letteratura siciliana del '900 ha variamente argomentato la resistenza (subita o voluta) ad ogni forma di mutamento e di movimento, declinando insistentemente una esibita refrattarietà al divenire stesso della storia che, come notava Sciascia, è un'apparenza, un'illusione, sorta però dalla realtà ("e dunque ne è parte, intrinsecamente"). Il corteggiamento della stasi e del tempo fermo, la metaforica invalicabilità dei confini di una terra che si fa tana e prigione, la vocazione al nostos come unica forma possibile di viaggio si impongono nella narrazione dell'isola, coniugandosi con istanze regressive, di cui, parimenti distanti da un confronto diretto col vero, diventano volti altri il sonno e il sogno. La rappresentazione di questo suggestivo moto immobile ha puntualmente tentato in modi diversi i più importanti scrittori della Sicilia novecentesca (da Vittorini a Bufalino, da Brancati a Sciascia, da Tomasi di Lampedusa a Consolo), in un dialogo tutto letterario che coinvolge a vario titolo quelli tra di loro che hanno scelto di rimanere e quelli che hanno scelto di andar via; quelli che hanno coraggiosamente coltivato l'impegno e quelli che ne hanno preso le distanze con indolenza; quelli che hanno raccontato di una terra senza più margini di possibile salvezza e quelli che ne hanno trasfigurato il destino in un'utopia senza tempo lontano.
Verità e visioni. Poesia, pittura, cinema, politica
Carlo A. Madrignani
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2013
pagine: 208
"Verità e visioni" raccoglie saggi su poesia, pittura, cinema e politica, sparsi in riviste, miscellanee e cataloghi. Scritti d'occasione, dunque, esterni agli interessi più immediati dell'autore, che si incentravano in particolare sulla narrativa dell'Ottocento. Vi splende tuttavia la stessa intelligenza delle opere di maggiore impegno, articolata come al solito in un pensiero consequenziale, definito e coerente, benché non sistematico. Montale e Prati, Fortini 'figurativo' e Ingrao poeta, Antonioni e Fellini, Sebastiano Timpanaro e Ivan Della Mea, Antonio Possenti e Milena Moriani sfilano in queste pagine, catturati da un occhio 'curioso' che si interessa a tutto tondo della realtà e delle arti. L'oltranza è insieme fine e strumento di un esercizio critico, che va oltre visioni del mondo tradizionali o espressioni di una cultura dominante, alla ricerca di opere che rivelino aspetti inediti, verità problematiche e scomode. In questa tensione a cogliere il 'nuovo' o il 'diverso' soprattutto di autori 'irregolari' e minoritari si riconosce lo spessore di un 'gusto' affinatosi negli anni, in una misura di eleganza e di verità interpretative.
Le metamorfosi del romanzo sociale
Vittorio Spinazzola
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2012
pagine: 160
Figlio della modernità, il romanzo sociale ha per protagonisti i soggetti collettivi della vita pubblica: le classi, le categorie, le corporazioni. La forma preferita è quella dell'affresco di dimensioni vaste, a colori forti, dove i personaggi si affollano e più dei grandi avvenimenti storici contano i dinamismi delle vicende economiche, le logiche dei conflitti di interessi. Nel passato, il romanzo sociale ha esplorato i "misteri" esotici delle metropoli nell'universo industriale in espansione. Oggi, a tenere il campo sono le preoccupazioni del cittadino massificato di fronte allo strapotere dei mercati finanziari. Vittorio Spinazzola passa in rassegna con acume spregiudicato e scioltezza di linguaggio le fortune del romanzo sociale in Italia, da Verga e De Roberto a Pirandello e Vittorini e Cassola, sino a Balestrini, Morante, Volponi, Nove. I loro stili variano dal realistico al visionario, le tecniche di racconto sono le più diverse, i valori di riferimento mutano radicalmente: le denunce dell'arretratezza si trasformano nelle critiche alla modernizzazione. Ma resta fermo il proposito di attenersi a una idea di letteratura partecipe delle inquietudini che agitano la coscienza contemporanea.

