Edizioni ETS: La modernità letteraria
La modernità letteraria e le declinazioni del visivo. Arti, cinema, fotografia e nuove tecnologie. Volume Vol. 1
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2020
pagine: 474
I due volumi de "La modernità letteraria e le declinazioni del visivo. Arti, cinema, fotografia e nuove tecnologie" raccolgono i contribuiti e gli atti del Convegno annuale della MOD, dedicato alla Modernità letteraria e le declinazioni del visivo che si è svolto presso l’Università Alma Mater di Bologna dal 22 al 24 giugno 2017. L’incontro ha visto la partecipazione di numerosi studiosi italiani e internazionali che si sono confrontati sulla centralità del rapporto tra la letteratura, le arti, il cinema, la fotografia e le nuove tecnologie. Mai come nel Novecento e negli anni Zero gli artisti hanno cercato un’interazione dialettica, fatta di complementarietà o opposizione, tra la parola scritta e il segno visivo. Questa nuova sperimentazione di linguaggi può diventare uno dei nuclei costitutivi della scrittura moderna e irradiarsi nella complessità dei diversi generi letterari e delle loro strutture. La relazione tra immagine e parola, infatti, diventa necessaria o addirittura pervasiva e si ripercuote sulla fisionomia stessa dell’opera letteraria, che può essere accompagnata da immagini, illustrata da esse, tradotta in segno grafico o divenire costruzione filmica.
Il romanzo d'amore
Vittorio Spinazzola
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2017
pagine: 112
Il modello tipico del romanzo d'amore, nella stagione della modernità, si fonda sul protagonismo di coppia; racconta una vicenda destinata a svilupparsi, nella duttilità apertissima del genere, sulla dinamica antagonistica e complementare che si instaura tra i comprimari, animati dall'ansia di appagamento affettivo e dalle pulsioni indomabili dell'eros. Un bifrontismo costitutivo che presuppone il declino dell'ordine familistico patriarcale e l'avvento di una concezione più libera e paritaria fra i sessi. In una struttura ad alta tensione romanzesca, la narrazione oscilla fra la volontà angosciata di scandalo e i ripiegamenti su una serenità sconsolata: nella varietà morfologica delle tipologie contemporanee, il romanzo sentimentale trapassa nel romanzo erotico e sconfina nella serialità del rosa -e del rosso spinto. Vittorio Spinazzola ripercorre le metamorfosi del romanzo d'amore in Italia, rileggendo i classici otto-novecenteschi, da Manzoni a De Roberto da Nievo a D'annunzio, e via via gli inquieti scrittori a noi più vicini, Moravia, Cassola, Morante, Testori e Pasolini, senza trascurare le prime avventure di sesso, a firma Da Verona, Pitigrilli, Liala, fino alle sfumature accese di fine secolo.
Montale anglista. Il critico, il traduttore e la «fine del mondo»
Francesco Sielo
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2016
pagine: 193
Partendo da una formazione fortemente legata ai modelli francesi, Montale si avvicina gradualmente alla cultura anglosassone, complice la sua forzata e non sempre gradita attività di traduttore. Anche in veste di corrispondente giornalistico le sue osservazioni di cronista e interprete della società contemporanea si soffermano spesso sui paesi d'oltremanica e d'oltreoceano per indagarne il ruolo nel sistema culturale d'Occidente. Viste da una prospettiva d'insieme, opere apparentemente slegate come traduzioni, prose critiche, prose narrative e poesie in qualche modo di ambientazione angloamericana fanno straordinariamente corpo e rivelano molteplici interconnessioni. Di particolare interesse i lavori dedicati ad Eliot, a Shakespeare, a Dickinson, a Pound e molti altri. Un suggestivo percorso critico porta Montale a riscoprire, «fuori di casa», frammenti della propria tradizione letteraria (a rileggere, ad esempio, Dante attraverso Eliot e Pound). Visti come «acme indiscusso» della civiltà occidentale, Inghilterra e Stati Uniti mostrano più chiaramente i pericoli della tecnocrazia e della disumanizzazione configurate come vera e propria Apocalisse, tematica fondamentale per comprendere l'ultima produzione in versi e in prosa di Montale. Per questo motivo le lucide analisi dei modelli letterari inglesi, accompagnate spesso da traduzioni elettive di straordinario spessore poetico, diventano sede di una riflessione quanto mai serrata e attuale sul ruolo della cultura in Europa, sulla circolazione di idee e opere letterarie e forse sul destino stesso dell'arte in un mondo sempre più governato dalla pervasiva sovranità tecnologica.
«Un'altra via, in arte». Saggi pirandelliani
Aldo Maria Morace
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2025
pagine: 344
Frutto di un trentennale ma intermittente lavoro, questa raccolta di saggi ha una struttura modulare che privilegia la focalizzazione per genere letterario come strumento per penetrare nell'universo profondo della scrittura pirandelliana, svincolatasi decisamente dalle linfe veriste per perseguire una strada solitaria e genialmente sperimentativa. Ne scaturisce una sequenza di nuove chiavi interpretative: il sottosuolo infero e la struttura maniacalmente perseguita delle bemporadiane Novelle per un anno; la filologia d'autore applicata a due romanzi e al testo fondamentale del teatro mondiale, i Sei personaggi in cerca d'autore, epicentro anche del Pirandello régisseur; e, infine, le radici magnogreche e insulari, messe in luce da tre suoi lettori d'eccezione.
Curzio Malaparte. L'Opera
Luigi Martellini
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2025
pagine: 1196
Autore tra i più discussi della letteratura italiana del Novecento, Curzio Malaparte (1898-1957) è un letterato di fama mondiale tradotto in tutte le lingue. Pochi scrittori possono vantare l'intelligenza, la sottigliezza surreale, le atmosfere magiche, la perizia, l'eleganza dello stile, la tecnica formale, la complessità, la matrice classica, l'ironia, la preparazione storica e letteraria di un Malaparte, paragonato a Chateaubriand, Proust, Malraux, ad Hemingway, Steinbeck, a Drieu La Rochelle ed altri. Testimone (scomodo al regime) in prima persona di due guerre mondiali e di un'epoca, tra gli anni Venti e Cinquanta, tutta da riscrivere, l'imponente sua opera (spesso sequestrata o messa all'indice dalla Chiesa) viene qui ricostruita per liberarla dalle ormai individuate confusioni interpretative (che nulla hanno a che vedere con l'arte). Tra le illeggibili superficialità nostrane e i ritardi culturali, Malaparte è stato uno dei più acuti interpreti della malattia e della nevrosi di questo vecchio continente (che definiva "marcio") e la sua sincerità letteraria, l'ideale di libertà, il sogno umanitario, la visione cristiana, l'insofferenza al potere (le rivoluzioni trasformate in dittature e le dittature fatte passare per rivoluzioni), il coraggio di parlare, il senso analitico della realtà, sono stati svisati dalla critica che ha emarginato il suo nome, deformato il senso dei contenuti e manipolato le vicende esistenziali. Non è con l'omertà culturale e le etichette politiche che restituiremo quel "capitolo a sé della nostra recente letteratura" di cui parlava Montale, dove Malaparte a fatica era riuscito ad inserirsi "con caratteri tutti suoi". L.M.
Complessità Gadda. Complessità Novecento
Clelia Martignoni
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2024
pagine: 252
Carlo Emilio Gadda, narratore instabile, antilineare, contraddittorio eppure coerente, innovativo e legato alla tradizione, tragico e ironico-satirico, sollecita interrogazioni continue. La sua vocazione verso complessità e molteplicità non è generica, ma è indagata dall'autore con insistenza negli scritti d'esordio per rifulgere poi corruscamente nelle grandi opere della maturità, L'Adalgisa 1944, i tormentati romanzi La cognizione del dolore e il Pasticciaccio, e i bellissimi saggi. Già nel multiforme cantiere del romanzo giovanile (Racconto italiano di ignoto del Novecento, 1924-'25), autodefinito in itinere «psicopatico e caravaggesco», di poco successivo al trauma bellico che pesa sul suo intero tragitto, Gadda percepisce un "reale" plurale e complesso, e così vorrebbe il romanzo progettato. Complessità e molteplicità sono analizzate tra contaminazioni e sprezzature nell'elaborazione epistemologica del 1928, la Meditazione milanese. Anche le vicende elaborative ed editoriali gaddiane sono spesso interrotte, e travagliate tra edito, inedito, postumo. Su esse gravano chimere del potenziale, movimenti fantastici e funerei, ambizioni magnanime e sfiducie rovinose, nonché i faticosi conti con la professione ingegneristica (lasciata solo nel 1940). Vale la pena di ripercorrerne puntualmente alcuni aspetti per cercare di cogliere, con lo sguardo moltiplicato della contemporaneità, le singolarità e il genio "imperfetto" dello scrittore.
Pirandello e l'immaginazione. Con un prologo verghiano
Nicola Merola
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2024
pagine: 288
In Pirandello e l'immaginazione, Nicola Merola raccoglie, riveduti e corretti, alcuni dei suoi saggi usciti negli ultimi quindici anni. Dopo un prologo di argomento verghiano sulla reticenza metodica e funzionale di un'opera capace di valorizzare il complemento della lettura, si sviluppa un'organica riflessione sulla narrativa di Pirandello e soprattutto sulle sue novelle, considerate il crogiolo di una lenta elaborazione, da cui sarebbe infine nato il suo teatro nel teatro. La rivendicazione dell'identità complessiva del corpus delle novelle si fonda tra l'altro sul ruolo che in esse e, più che negli altri romanzi, nei Vecchi e i giovani, sostiene l'autonoma vitalità attribuita ai personaggi e governata da un'immaginazione criticamente ponderata. La stessa che a sorpresa si intravede già nell'esuberanza fantastica dei giochi infantili e negli adulti assegna una funzione terapeutica all'alternanza delle focalizzazioni o senz'altro alla distrazione.
Per una «trasformazione delle forme epiche». La prosa di Anna Seghers dagli esordi al termine dell’esilio
Paola Gheri
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2024
pagine: 188
Considerata una delle maggiori narratrici del Novecento tedesco, Anna Seghers (1900-1983) offre alla critica e ai lettori un'opera ineguale. L'adesione della scrittrice di Mainz al socialismo della ex Repubblica Democratica Tedesca, di cui negli anni Cinquanta diviene una delle rappresentanti ufficiali, ha pesantemente influenzato sia l'estetica di ciò che scriverà da ora in poi, sia la ricezione della sua intera produzione letteraria. Con l'intenzione di proporre un'ipotesi interpretativa libera da ogni condizionamento ideologico, il presente volume prende in esame una scelta di testi che, anteriori alla decisione di Seghers di abbracciare il socialismo, si collocano fra gli inizi letterari e il suo rientro in Germania dall'esilio. Senza abbandonare modelli narrativi tradizionali, queste opere sviluppano un'idea poetica fortemente unitaria e innovativa, grazie alla quale, in sintonia con la "crisi del libro" teorizzata da Walter Benjamin, s'inseriscono a tutti gli effetti in quel decisivo processo di rinnovamento delle forme epiche che contraddistingue la modernità letteraria europea.
Penultimi saggi brevi su poeti italiani moderni e contemporanei
Silvio Ramat
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2023
pagine: 256
Questi «saggi brevi» di uno studioso di lungo corso come Silvio Ramat ne confermano innanzitutto la fedeltà ad alcuni fra i poeti che gli furono pane quotidiano fin dalla giovinezza (Montale, qui schedato nelle sue varianti; Campana, con la sua sopravvivenza nella posterità; Luzi, scrutato da più angolazioni). Si acuisce l'attitudine del critico a considerare da vicino aspetti specifici di un autore o di un'opera, evitando sia le troppo larghe panoramiche sia le connessioni troppo serrate fra lo "spirito del tempo" (con i suoi vincoli ideali o ideologici) e gli esiti di processi elaborativi generatori di poesie che s'inventano di volta in volta i propri codici. Accertata l'intempestività del rilancio di generi ormai caduchi (tentato da Fogazzaro con Miranda), gli albori del secolo XX registrano fra l'altro la propensione visionaria del giovane Saba e l'altalenante esordio di Sbarbaro, mentre la "toscanità" di Campana e di Soffici si dispiega tanto nel mistico-onirico viaggio alla Verna quanto nella rivelazione della virtuosa schiettezza del nostro popolo in armi (verificata, nel medesimo quadro storico, anche da Jahier). Frattanto il più impeccabile tra i nostri poeti, Gozzano, empie di creature in volo le sue pagine. Significativo il recupero di Giorgio Chiesura: il suo diario in versi descrive un'esperienza di prigionia simile a quella su cui, dopo il 1945, s'innesta la genesi del nuovo libro di Sereni, Gli strumenti umani, destinato a imporsi tra i memorabili dell'intero secolo. Secolo esemplarmente coronato da una voce di straordinaria eleganza, Fernando Bandini: la sua civilissima interpretazione del ruolo di maestro di scuola non gli impedisce di dare ascolto al proprio intimo demone, la "creatività", dono e dote su cui liberamente ragiona l'ultimo dei saggi qui raccolti.
«Certe ideuccie che ci capitano nel riposo». Italo Svevo e il sottosuolo della scrittura
Natàlia Vacante
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2023
pagine: 160
I saggi raccolti riaffrontano con nuovi riscontri e nuove verifiche, in un disteso arco temporale, il problema critico della formazione intellettuale e della complessa officina letteraria dello scrittore triestino. Da un attento esame in controluce della trama delle scritture sveviane (dagli articoli giornalistici alle opere narrative) si conferma il profilo di un autore teso sin dalle prime prove a seguire un resistente filo di ricerca e di scavo analitico, sia pur attraverso un percorso di studio irregolare, costantemente perseguito negli spazi di libertà dagli impegni della vita borghese e volto a sperimentare e testare nel tempo le proprie risorse espressive.
Contronarrazioni. Il racconto del potere nella modernità letteraria. Volume Vol. 2
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2023
pagine: 696
Questo volume raccoglie le relazioni e le comunicazioni presentate nel corso del XXII Convegno internazionale della MOD (Società italiana per lo studio della modernità letteraria) organizzato dalle università romane Sapienza e Roma Tre e dedicato a un tema tanto complesso e problematico quanto ricco di suggestioni: Contronarrazioni. Il racconto del potere nella modernità letteraria. Nel corso di tutte le epoche storiche il rapporto tra la letteratura e il potere ha avuto una significativa evoluzione nel panorama letterario italiano, soprattutto considerando la frammentaria storia del nostro Paese, dove letterati e intellettuali hanno svolto, in più occasioni, il ruolo di coscienza critica e collante identitario. Nel Novecento e nel nuovo Millennio, le scritture critiche, narrative e liriche appaiono orientate più che in altri periodi verso una contestazione delle logiche del potere per seguire una vocazione alla denuncia e al rifiuto. Tale rapporto, su cui tanto hanno riflettuto scrittori e intellettuali, conosce oggi nuove e inedite narrazioni che nell'Otto e nel Novecento hanno le loro radici. Da d'Annunzio a Moravia, da Morante a Pasolini, dalle scritture degli anni Trenta alla letteratura degli anni di piombo fino agli autori del nuovo Millennio, centinaia di interventi analizzano la letteratura italiana del XX e del XXI secolo.
Contronarrazioni. Il racconto del potere nella modernità letteraria. Volume Vol. 1
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2023
pagine: 600
Questo volume raccoglie le relazioni e le comunicazioni presentate nel corso del XXII Convegno internazionale della MOD (Società italiana per lo studio della modernità letteraria) 17-19 giugno 2021, organizzato dalle università romane Sapienza e Roma Tre e dedicato a un tema tanto complesso e problematico quanto ricco di suggestioni: «Contronarrazioni. Il racconto del potere nella modernità letteraria». Nel corso di tutte le epoche storiche il rapporto tra la letteratura e il potere ha avuto una significativa evoluzione nel panorama letterario italiano, soprattutto considerando la frammentaria storia del nostro Paese, dove letterati e intellettuali hanno svolto, in più occasioni, il ruolo di coscienza critica e collante identitario. Nel Novecento e nel nuovo Millennio, le scritture critiche, narrative e liriche appaiono orientate più che in altri periodi verso una contestazione delle logiche del potere per seguire una vocazione alla denuncia e al rifiuto. Tale rapporto, su cui tanto hanno riflettuto scrittori e intellettuali, conosce oggi nuove e inedite narrazioni che nell'Otto e nel Novecento hanno le loro radici. Da d'Annunzio a Moravia, da Morante a Pasolini, dalle scritture degli anni Trenta alla letteratura degli anni di piombo fino agli autori del nuovo Millennio, centinaia di interventi analizzano la letteratura italiana del XX e del XXI secolo.