Effatà Editrice: Studia Taurinensia. San Massimo
Misericordia e verità s'incontreranno (Sal 84,11). Dodici omelie
Renzo Savarino
Libro: Libro in brossura
editore: Effatà Editrice
anno edizione: 2019
pagine: 112
"In sessant’anni di ministero sacerdotale, don Renzo ha donato molto alla Chiesa: la sua grande competenza nel campo della storia civile ed ecclesiastica, il suo esempio di genuina fedeltà alla Chiesa, la sua generosità nell’esercizio del ministero sacerdotale. Gli auguro che possa ancora a lungo essere al servizio del Regno di Dio. Piergiorgio Micchiardi È difficile poterlo ringraziare per i doni che ci ha dato: il nostro affetto – l’affetto di tutti i fedeli – è sintetizzato in questa breve silloge di Sue omelie, dalle quali emerge la sua raffinata sapienza teologica e la sua profonda umanità. Grazie don Renzo! Alberto Tealdi Le dodici omelie pronunciate da don Renzo Savarino che qui si pubblicano costituiscono un ideale percorso parenetico attraverso cui il lettore è accompagnato nella riflessione lungo un arco cronologico che si sovrappone ai dodici mesi dell’anno, ma che, a ben leggere, travalica il tempo per attingere – e far attingere – alla dimensione dell’eterno." (Valerio Gigliotti)
Studi di storia monastica medievale piemontese
Giampietro Casiraghi
Libro: Libro in brossura
editore: Effatà Editrice
anno edizione: 2019
pagine: 288
Ad arricchire la Chiesa piemontese nel medioevo furono soprattutto i monaci, nei loro vari ordini religiosi: i Benedettini nella valle di Susa, nei luoghi di Novalesa e di San Michele della Chiusa, i Cistercensi nei monasteri maschili e femminili sparsi un po’ ovunque, i Vallombrosani alla periferia di Torino e nella valle della Stura di Lanzo con il loro slancio religioso, ed infine i Templari disseminati in piccoli nuclei sulla collina torinese e nel Chierese. Per l’organizzazione diocesana la loro presenza fu sicuramente un bene che assicurò nuovo slancio alla religiosità del tempo, ma anche alla vita sociale con la loro presenza attiva nei territori soggetti alla loro giurisdizione monastica. È questo il quadro dentro il quale si sviluppa il presente volume: alcune abbazie sono ampiamente studiate come la Sacra di San Michele, altre sono appena toccate come la Novalesa. Di queste ed altre abbazie nel volume si sottolineano l’ambiente in cui sono nate e vissute e soprattutto la rete delle loro dipendenze costituite da beni e chiese.
Santa Rita a Torino. Frammenti e tracce del cammino centenario di una singolare parrocchia-santuario
Giuseppe Tuninetti
Libro: Libro in brossura
editore: Effatà Editrice
anno edizione: 2025
pagine: 320
È il sottotitolo a esprimere al meglio il contenuto del presente volume: Frammenti e tracce del cammino centenario di una singolare parrocchia-santuario. I due sostantivi iniziali esprimono la consapevolezza che quanto qui è scritto è pochissimo (appunto soltanto frammenti e tracce, per di più labili) rispetto alla complessità e alla ricchezza, umana, morale, spirituale delle singole persone e della comunità di Santa Rita nel suo insieme. Si tratta dell'esistenza personale e comunitaria di centinaia di migliaia di persone, che appartiene in pienezza soltanto alle singole coscienze, finché si è in vita, note in pienezza (ritiene il credente) a Dio solo. Di fronte alla complessità e al mistero dell'esistenza delle persone, delle comunità e dei popoli – sulla luce di fatto prevale di gran lunga l'oscurità – lo storico dunque non può che essere umile: il passato, piccolo o grande, non può mai essere ricostruito pienamente: restano – nella documentazione e nella memoria storica – soltanto «frammenti e tracce» appunto, su cui si cerca di gettare sprazzi di luce. Quel poco, tuttavia, è simile a una reliquia, oggetto di venerazione; è un resto, ma è qualcosa di grande e di importante, se quel poco è caro e apprezzabile, come la comunità di Santa Rita. A conferma, ci conforta una frase attribuita al grande storico greco, Erodoto, vissuto nel V secolo a.C.: «Un fatto muore [e quindi anche una persona], quando più nessuno lo racconta». Anche per questo è nato il presente libro.
Servire la speranza degli uomini
Giovanni Saldarini
Libro: Libro in brossura
editore: Effatà Editrice
anno edizione: 2024
pagine: 64
Nel centenario della nascita, l'arcidiocesi di Torino pubblica un testo inedito del card. Giovanni Saldarini. La fede nel Cristo risorto è fonte di speranza per il cristiano e per questo uno dei compiti del fedele nel mondo è di portare una speranza affidabile. In questa meditazione, come nota Mons. Roberto Repole, suo successore come arcivescovo di Torino, ci viene ricordato il rischio di appiattirci su obiettivi solo terreni, cancellando Dio dall'orizzonte, e vengono ripercorse varie pagine delle Scritture. «Perché le speranze degli uomini non vadano deluse – spiega Saldarini – il cristiano offre la sua speranza, che non si ferma mai a nessun progetto di liberazione terrestre, pur collaborando a tutti i progetti onesti e veri di liberazione umana, ma senza mai proporne nessuno come definitivo ed esaustivo. Nel preciso momento in cui questo avvenisse si creerebbe il mito e quindi una nuova schiavitù».
Le origini del convitto ecclesiastico di S. Francesco d'Assisi in Torino. Una pagina incisiva nella storia della Chiesa (non solo) locale
Mario Rossino
Libro: Libro in brossura
editore: Effatà Editrice
anno edizione: 2024
pagine: 576
San Giovanni Bosco, confrontando il Seminario con il Convitto di S. Francesco d'Assisi, riconosce che è lì che imparò ad essere prete. Storici della Chiesa di valore come Roger Aubert e Giacomo Martina hanno ascritto a merito del Convitto se il clero torinese in una certa epoca «spiccava sul clero di tutta l'Italia per zelo pastorale, santità di costumi e fecondità di intelligenti iniziative». Ma in realtà come e quando nasce il Convitto Ecclesiastico di S. Francesco d'Assisi? Quali sono le caratteristiche e il ruolo preciso dei protagonisti del suo nascere: il teol. Pio Brunone Lanteri (1759-1830) e il teol. Luigi Fortunato Maria Guala (1775- 1848)? Come si consolida questo Convitto ai livelli istituzionale, edilizio, patrimoniale, amministrativo? Chi e quanti sono i superiori che lo dirigono, i convittori che lo frequentano? Da quale regolamento è guidato e quali sono le attività sue più specifiche? A quale ideale di sacerdote si ispira nella sua opera formativa? Che rilevanza ha nel tessuto ecclesiale torinese? Quali simpatie lo sostengono e quali ostilità lo contrastano? A queste domande si propone di rispondere la presente ricerca.
Atti del Convegno nazionale di studi eusebiani. Nel 1650° anniversario della morte di S. Eusebio di Vercelli
Libro: Libro in brossura
editore: Effatà Editrice
anno edizione: 2023
pagine: 192
Il volume raccoglie gli Atti del CONVEGNO NAZIONALE DI STUDI EUSEBIANI organizzato a Vercelli l'8 ottobre 2022 nel quadro degli eventi culturali e religiosi promossi dalla Arcidiocesi di Vercelli e dal Centro Europeo di Studi Umanistici «Erasmo da Rotterdam» di Torino per celebrare il 1650° anniversario della morte di S. Eusebio di Vercelli (1° agosto 371), protovescovo e patrono della Arcidiocesi Metropolitana di Vercelli e della Regione Ecclesiastica Piemontese. Il volume si articola in due parti. La prima parte contiene le relazioni tenute al convegno, la seconda una serie di contributi e recensioni alla nuova edizione dell'epistolario eusebiano uscita in tale occasione (Eusebio di Vercelli, Lettere e antiche testimonianze, introduzione, testo critico, traduzione italiana e commento a cura di Renato Uglione, Corona Patrvm Erasmiana, Series Patristica n. 5, Torino 2021). L'organizzazione del convegno vercellese e la pubblicazione della nuova edizione dell'epistolario eusebiano intendono rispondere all'esigenza di offrire degli strumenti di lavoro utili e criticamente aggiornati a quanti desiderano approfondire la conoscenza delle complesse questioni relative alla vita, alle opere, al pensiero di questo intrepido confessore e difensore della fede nicena e, più in generale, al dibattito teologico dei suoi tempi.
La religione a scuola. L'abilitazione degli insegnanti laici nella diocesi di Torino (1923-1984)
Libro: Libro in brossura
editore: Effatà Editrice
anno edizione: 2023
pagine: 272
Questo libro contiene e racconta tante storie. Anzitutto, quella del ritrovamento, all'interno di 300 impolverati scatoloni dell'archivio dell'Ufficio scolastico territoriale di Torino (ex Provveditorato), di una serie di diplomi di abilitazione all'insegnamento della religione nelle scuole, risalenti al periodo che va dagli anni Trenta del Novecento in poi. Perché erano rilasciati tali diplomi? Chi li rilasciava? Le risposte a queste domande tracciano una seconda storia, quella della collaborazione nella ricerca tra l'Ufficio scolastico e l'Istituto Superiore di Scienze Religiose di Torino, che oggi si occupa di formare gli insegnanti di religione cattolica. Da qui, emergono ancora altre storie: quella quasi avventurosa della figura dell'insegnante di religione in Italia, da inizio Ottocento ai giorni nostri; quella, finora rimasta celata nella Biblioteca del Polo Teologico Torinese e nell'Archivio arcivescovile di Torino, di materiali inediti e curiosi che vengono pubblicati in questo volume; quella degli illustratori e degli stampatori di quei diplomi antichi e belli; infine, le storie, i nomi e i volti degli studenti che li conseguirono e dei loro docenti. Tante storie che si intrecciano, svelando una pagina inesplorata, affascinante e luminosa del mondo della scuola e dell'insegnamento della religione a Torino e non solo.
Don Francesco Sanmartino. Parroco e Vicario Foraneo a Venaria Reale 1946-1962. Volume Vol. 1
Libro: Libro in brossura
editore: Effatà Editrice
anno edizione: 2022
pagine: 608
Don Francesco Sanmartino (1911-1983), professore, parroco, vicario generale e vescovo ausiliare del cardinale Michele Pellegrino: una vita speciale dedicata alla chiesa torinese. A settantacinque anni dalla sua nomina a parroco a Venaria Reale si riportano alla luce i suoi scritti già pubblicati nei bollettini parrocchiali, dal 1948 al 1962. Si tratta di una vera e propria miniera di informazioni ed insegnamenti che vanno al di là della sfera locale: gli argomenti trattati, la vastità del materiale, i valori affrontati fanno emergere la straordinaria figura di questo sacerdote che, con fiducia, si è lasciato guidare dal Signore in ogni istante della vita. Grande innamorato di Dio, devotissimo della Madonna, con determinazione e rettitudine, nell'arco di pochi anni, seppe rinnovare e trasformare la chiesa a lui affidata, lasciando un segno profondo nei suoi parrocchiani e nell'intera cittadinanza. La storia di quest'uomo e della sua comunità, anche a distanza di tempo, costituisce un prezioso modello di riferimento per tutti per costruire il futuro. «Signore, vorrei imitare la scopa! che non si lamenta mai; che accetta di stare nascosta negli angoli, nel buio e nel silenzio; che accetta di compiere qualunque servizio anche il più umile; che sta dove la metti; che si consuma per servire senza chiedere ricompensa. Signore, io accetto di imitare la scopa, anzi voglio imitare la scopa, ma io la ricompensa la voglio! E la mia ricompensa sei Tu, mia gioia e mio tutto». Don Francesco Sanmartino
Don Francesco Sanmartino. Parroco e Vicario Foraneo a Venaria Reale 1946-1962. Volume Vol. 2
Libro: Libro in brossura
editore: Effatà Editrice
anno edizione: 2022
pagine: 576
Don Francesco Sanmartino (1911-1983), professore, parroco, vicario generale e vescovo ausiliare del cardinale Michele Pellegrino: una vita speciale dedicata alla chiesa torinese. A settantacinque anni dalla sua nomina a parroco a Venaria Reale si riportano alla luce i suoi scritti già pubblicati nei bollettini parrocchiali, dal 1948 al 1962. Si tratta di una vera e propria miniera di informazioni ed insegnamenti che vanno al di là della sfera locale: gli argomenti trattati, la vastità del materiale, i valori affrontati fanno emergere la straordinaria figura di questo sacerdote che, con fiducia, si è lasciato guidare dal Signore in ogni istante della vita. Grande innamorato di Dio, devotissimo della Madonna, con determinazione e rettitudine, nell'arco di pochi anni, seppe rinnovare e trasformare la chiesa a lui affidata, lasciando un segno profondo nei suoi parrocchiani e nell'intera cittadinanza. La storia di quest'uomo e della sua comunità, anche a distanza di tempo, costituisce un prezioso modello di riferimento per tutti per costruire il futuro. «Signore, vorrei imitare la scopa! che non si lamenta mai; che accetta di stare nascosta negli angoli, nel buio e nel silenzio; che accetta di compiere qualunque servizio anche il più umile; che sta dove la metti; che si consuma per servire senza chiedere ricompensa. Signore, io accetto di imitare la scopa, anzi voglio imitare la scopa, ma io la ricompensa la voglio! E la mia ricompensa sei Tu, mia gioia e mio tutto». Don Francesco Sanmartino.
Fidei donum torinesi. In America Latina dal 1961 e don Ennio Bossù in Guatemala dal 1973 al 2016, per annunciare il Vangelo
Giuseppe Tuninetti
Libro: Libro in brossura
editore: Effatà Editrice
anno edizione: 2022
pagine: 368
Sono trascorsi 60 anni dall'inizio dell'esperienza dei fidei donum torinesi. Infatti, l'11 settembre 1961, don Giulio Cigliutti, primo di tutti, spiccava il volo per la Patagonia, in Argentina. Da quel giorno sono partiti da Torino per tutti i continenti 45 preti, un diacono permanente con la moglie, 13 laici/laiche. Furono chiamati fidei donum, perché accolsero l'invito della omonima enciclica di Pio XII del 21 aprile 1957 di prestare per qualche tempo il ministero pastorale alle Chiese del terzo mondo – a cominciare dall'Africa – povere di preti. Queste sono le ragioni per cui il volume si limita all'America Latina: nel primo ventennio (1961-1981) i nostri preti raggiunsero soltanto l'America Latina, ossia Argentina, Guatemala e Brasile. Tale continente poi presentava omogeneità geografica, storica, culturale, politica ed ecclesiale. Infine si disponeva di una qualificata documentazione archivistica. Diversi furono i tipi di fidei donum torinesi, dovuti a personalità e attitudini differenti, ma anche alla varietà di situazioni e alla libertà di iniziative pastorali che il continente offriva. L'impressione d'insieme è molto positiva e ha suscitato in chi scrive stima e ammirazione. I fidei donum hanno scritto forse la più bella pagina della Chiesa torinese postconciliare.
Villa S. Pio X. Casa del Clero a Torino-Mirafiori 1959-2019
Giuseppe Tuninetti
Libro: Libro in brossura
editore: Effatà Editrice
anno edizione: 2020
pagine: 144
Quella della «Villa S. Pio X» Casa del Clero è una «microstoria» all’interno della storia della diocesi di Torino negli ultimi sessant’anni, collocata nella cornice politico-sociale-religiosa, ancora più ampia e antica, di Torino-Mirafiori. Il triennio del progetto e della costruzione, 1959-1960-1961, si inserisce nel contesto esaltante della Torino del miracolo economico, trasformata in un laborioso cantiere, con il quale la diocesi di Torino si pose in sintonia costruendo oltre un centinaio di edifici di culto e le rispettive strutture pastorali in tutta la città e nella cintura. Il punto di partenza del volume sono la progettazione e la costruzione, per volontà del cardinale arcivescovo Maurilio Fossati. Poi, un flash-back storico con la costruzione (a partire dal 1585) della Reggia di Miraflores (da cui il toponimo Mirafiori) da parte del duca Carlo Emanuele I per la consorte spagnola Caterina Michela d’Asburgo, per arrivare nel primo Novecento al rilancio della Mirafiori moderna con l’ippodromo, l’aeroporto e la FIAT. Tornando alla Villa Casa del Clero, si presentano i profili dei direttori e delle due congregazioni di suore, che si sono succedute (con dedizione) nella Casa, con un accenno al personale laico e ai numerosi volontari, senza dimenticarne le importanti trasformazioni strutturali, per rendere sempre più funzionale la Casa; non mancano infine alcune pennellate sulla vita della comunità dei preti ospiti.
Indimenticabile priore. Teologo Francesco Saglietti
Umberto Casale
Libro: Libro in brossura
editore: Effatà Editrice
anno edizione: 2020
pagine: 112
L’affetto quasi nostalgico e la perspicacia dello studioso connotano il profilo di don Francesco Saglietti delineato dal teologo racconigese don Umberto Casale. Con il riconoscente affetto filiale, tanti ricordi personali, sentimenti e abbondanza documentaria stanno all’origine di questo bel profilo dell’«indimenticabile priore», parroco di S. Giovanni Battista in Racconigi dal 1937 al 1964. Si tratta di un saggio storico-ecclesiale che delinea la figura di un prete, precisamente di un parroco, responsabile di un’importante comunità cristiana, in un preciso contesto di vita civile e politica, in un momento storico drammatico per l’Europa e per l’Italia: il regime fascista, le leggi razziali, il secondo devastante conflitto mondiale, la Resistenza, la ricostruzione materiale e morale postbellica, le contrapposizioni politiche seguite alla collaborazione resistenziale contro il nazifascismo, anche in Racconigi. Don Saglietti non si sottrasse alle sue responsabilità di parroco e di cittadino. Nel suo stile pastorale il priore si staglia come pastor bonus e defensor civitatis. Ne emerge una spiccata personalità, di uomo e di prete. Temperamento forte e signorile, cordiale e socievole, dotato di buona cultura, sia ecclesiastica sia profana, che lo aiutò a mediare con autorevolezza tra partigiani e nazifascisti nell’aprile del ’45 e a cogliere quelli che papa Giovanni XXIII e il concilio Vaticano II chiamavano «i segni dei tempi», rendendolo aperto alle riforme promosse dallo stesso concilio. Soprattutto un uomo di Dio, di profonda fede, manifestata dal suo abituale sussurrare del «Deo gratias», fonte del suo intenso zelo e affetto per i suoi parrocchiani. Dalla Presentazione di don Giuseppe Tuninetti.