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Einaudi: I millenni

Fiabe giapponesi

Fiabe giapponesi

Libro

editore: Einaudi

anno edizione: 1997

pagine: 403

Una raccolta di fiabe presentate da Maria Teresa Orsi. Sono testi di vario tipo, principalmente apologhi morali, non raramente percorsi da una vena metafisica e surreale come in questo caso. Divise per provenienza geografica (Nord-Est, Centro e Sud-Ovest del Giappone, con forti differenze di temi e di stile), danno un quadro affascinante di un patrimonio favolistico peculiare e assai diverso dalla tradizione occidentale.
80,00

Storia naturale. Con testo latino a fronte

Plinio il Vecchio

Libro

editore: Einaudi

anno edizione: 1997

pagine: 645

90,00 85,50

Odissea. Testo greco a fronte

Odissea. Testo greco a fronte

Omero

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2010

pagine: LII-810

Una nuova traduzione di Omero non è mai un evento neutrale nella cultura di un'epoca. Le traduzioni dell'Iliade e dell'Odissea sono sempre state cartine di tornasole riguardo a tendenze e atmosfere letterarie. E in effetti questa edizione a cura di Guido Paduano è figlia degli studi di un grande grecista, ma non potrebbe essere pensata fuori dal nostro tempo, dominato dalle narrazioni, dalla sempre più profonda attenzione ai loro meccanismi e alle dinamiche autoriali (filologia d'autore, intertestualità, ecc.). La traduzione di Paduano, ma anche la sua densa introduzione e l'apparato di note, mettono in rilievo come mai prima la figura di Omero autore, lo stretto rapporto fra i suoi due poemi al di là di tutte le questioni omeriche discusse in passato, lo straordinario e organico controllo narrativo che si manifesta in tutti gli episodi dell'Odissea, anche nei minimi atteggiamenti psicologici e comportamentali dei vari personaggi. Dunque, si riparte da Omero. Che non può essere un semplice collettore di tradizioni orali e che neppure potrà essere il prestanome di un lavoro collettivo. È l'autore alla base della letteratura occidentale, il grande archetipo di tutte le nostre narrazioni.
85,00

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene. Con uno scritto di Emilio Tadini

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene. Con uno scritto di Emilio Tadini

Pellegrino Artusi

Libro

editore: Einaudi

anno edizione: 2001

pagine: LXXXI-776

Per oltre vent'anni Pellegrino Artusi raccolse le ricette di tutte le cucine italiane, mescolò assieme tutti i riti reciprocamente esotici, la polenta e la pasta con le sarde. Entrò da laico nel corpo misto del mangiare collettivo italiano. Ogni ricetta di questo volume evoca una serie di figure. Ma queste figure non sono destinate a rendere astratto ciò che si dà come concreto, cioè gli elementi naturali e la procedura mediante la quale quegli elementi naturali si sono trasformati dalla cucina in cibo. Si può leggere una di queste ricette, ogni tanto anche per il solo piacere di leggere, considerando lo stile linguistico con cui sono scritte, oppure seguire le vie del gusto e cucinare i piatti proposti.
90,00

Fiabe campane. I novantanove racconti delle dieci notti

Fiabe campane. I novantanove racconti delle dieci notti

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Einaudi

anno edizione: 1997

pagine: XV-1487

Fino a quarant'anni fa nella provincia di Caserta, in particolari periodi festivi la gente si raccoglieva di sera nei cortili intorno al fuoco. Si consumava una rituale pietanza fatta di pasta asciutta e castagne, dopodiché i narratori ufficiali intrattenevano i presenti fino a tarda notte con storie di maghi, di orchi, di santi. La manifestazione si protraeva per dieci notti dal giorno successivo all'Epifania fino alla vigilia di Sant'Antonio Abate con la partecipazione dei più dotati narratori della zona. Novantanove racconti, che fanno capo unicamente alla tradizione orale della Campania, sono stati raccolti in un lavoro ventennale di ricerca che De Simone ha registrato e trascritto.
130,00

La fortuna di essere donna. E altre storie per il cinema

Suso Cecchi D'Amico

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2025

pagine: 824

Per quanto dietro le quinte, Suso Cecchi d’Amico è stata una protagonista del cinema italiano per oltre mezzo secolo, dall’immediato dopoguerra fino ai primi anni Duemila. Ha scritto piú di centoventi sceneggiature per registi come De Sica, Visconti, Antonioni, Comencini, Monicelli e tanti altri. Per dare un’idea dell’opera complessiva di Suso, ma anche per dare un’idea della varietà delle scritture per il cinema, Caterina d’Amico e Francesco Piccolo hanno scelto quattro sceneggiature, sei soggetti e un trattamento (che è una via di mezzo tra il soggetto e la sceneggiatura), e anche un racconto focalizzato su un solo personaggio (la Nadia di “Rocco e i suoi fratelli”) e una lettera al regista Michalkov in cui c’è già l’idea di “Oci ciornie” per come verrà poi effettivamente realizzato. Insomma, il volume si propone come ritratto di una grande scrittrice ma anche come repertorio delle forme di scrittura cinematografica. L’intento è quello di rivalutare la scrittura per il cinema, finora considerata unicamente ancillare nei confronti del lavoro registico. Gli sceneggiatori sono stati e sono scrittori “tout court”. Questo vale senza alcun dubbio per Suso e tanti suoi colleghi che hanno costruito, insieme ai registi, la leggenda del cinema italiano del dopoguerra. Un discorso a parte meriterebbe il fatto che ai tempi di Suso “la fortuna di essere donna” non si abbinava al fare fortuna nel mondo del cinema (attrici a parte). Il caso di Suso è stato più unico che raro nel mondo della sceneggiatura italiana. Oggi la situazione è molto diversa, ma la carriera di Suso va considerata per certi versi pionieristica da questo punto di vista e dunque porta con sé un valore aggiunto. Da film come “Bellissima” e “Speriamo che sia femmina” a una sceneggiatura e tre soggetti inediti, il campione qui proposto spazia dai lavori più noti a quelli sconosciuti e copre pressoché l’intero arco della carriera di Suso. Con un apparato di foto tratte dai film, dai backstage e dall’archivio di famiglia.
90,00 85,50

La sposa mistica. Corpi terreni, erotismo divino. Dal «Cantico dei cantici» a Paul Celan

Giulio Busi

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2025

pagine: 544

Ripetuta nelle sinagoghe e nei chiostri, centellinata dagli esegeti, scandagliata dai cabbalisti, vagheggiata dai poeti, la tradizione della sposa mistica, così estesa, variegata, lussureggiante, non esisterebbe senza il “Cantico dei cantici”, che avvolge, nella sua energia, dimensione fisica e simbolismo cosmico. Ma la mistica erotica non si ferma certo al “Cantico dei cantici”: il tema dell’amplesso fra due coniugi distanti, diseguali, incompatibili, uno in cielo e uno in terra, si fa largo nelle antiche culture orientali, nella filosofia antica, medievale e rinascimentale, e attraversa via via epoche e culture diverse fino ai giorni nostri. Per la prima volta, grazie a Giulio Busi, abbiamo un’antologia di questo universo tematico che comprende testi ebraici, egizi, mesopotamici, gnostici greci e latini, mistici medievali. E non mancano i sufi, alcuni poeti indiani, e una scelta di brani dalle letterature europee otto e novecentesche, fino ai versi di Paul Celan e Cristina Campo. Il volume non segue un freddo ordine cronologico, ma cerca il calore dei corpi, dei gesti, dei desideri. La sposa mistica anticipa, di millenni, la moderna fluidità di genere. È femmina, è maschio, è femmina e maschio assieme, amante binaria e omoerotica, incerta su tutto tranne che sulla sua passione. I testi raccolti da Busi sfiorano il suo viso, il ventre, le gambe, i piedi. La mostrano quando è sdegnosa oppure ha paura. La descrivono mentre danza, ci dicono come bacia, il modo in cui si vela e quello che usa per togliersi il velo. Una fenomenologia della sposa mistica a partire dai testi che l’hanno cercata e hanno saputo raggiungerla, grazie all’inarrestabile onda di desiderio che coinvolge ogni grado dell’essere.
80,00 76,00

Trattati rinascimentali di architettura

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2024

pagine: 1000

Questo volume antologico è destinato a chi desideri leggere, l'uno accanto all'altro, e almeno per parti, i principali trattati italiani d'architettura: dal "De re aedificatoria" di Leon Battista Alberti fino ai "Quattro libri dell'architettura" del Palladio e all'"Idea dell'architettura universale" di Scamozzi, passando per il Filarete, Francesco di Giorgio, Serlio, Vignola... Durante il Rinascimento, ognuno di questi trattati divenne il mezzo per elaborare e diffondere una nuova cultura e trasmettere specifiche ragioni dell'operare. Portatori di teorie, norme e proposte destinate alla diffusione, questi testi, insieme alle illustrazioni che li accompagnano e ne sono parte integrante, hanno condizionato secoli di produzione architettonica e sono una chiave per entrare nella dimensione storico-artistica del periodo. Il volume, organizzato secondo i principali temi allora in discussione - cosa siano architettura e architetto; l'esempio degli antichi; l'ambiente e la scelta del sito; la città; le fortificazioni; il tempio e la chiesa; la casa e la villa; gli ordini e le proporzioni; gli strumenti e le macchine -, permette al lettore di comprendere i contenuti e i limiti della sintesi raggiunta dai vari autori, per lo più architetti, nel trattare le diverse componenti dell'architettura, trasmettere teorie e modelli da imitare, promuovere sé stessi e la disciplina; comunicando un'ideale di architettura che intendeva rinnovare e superare la grandezza dell'architettura antica e rispondere, allo stesso tempo, a una società in trasformazione.
95,00 90,25

Da Cimabue a Morandi

Roberto Longhi

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2024

pagine: 1200

La più famosa antologia degli scritti di Roberto Longhi uscì nel 1973, curata da Gianfranco Contini, nei «Meridiani» Mondadori. Ora quella stessa scelta di scritti viene riproposta in un’edizione completamente rinnovata. Ogni saggio longhiano viene introdotto da uno storico dell’arte specialista dell’argomento trattato: in questo modo i saggi vengono contestualizzati nel percorso di studi di Longhi, con riferimenti alle eventuali mostre da cui scaturivano, e soprattutto vengono evidenziate le intuizioni del critico che hanno influenzato gli studi successivi e che “fanno testo” ancora oggi, o viceversa gli atteggiamenti critici (e le proposte di attribuzione) che sono stati superati nel tempo. Più di trenta gli studiosi che hanno collaborato a questa nuova edizione, e più di cinquanta le immagini a colori riprodotte. Rispetto all’edizione di Contini, questa è dunque più focalizzata sul valore e sull’attualità dei saggi di Longhi dal punto di vista storico artistico, ma ciò non vuol dire dimenticare i pregi della sua scrittura, così sostanzialmente intrecciati al discorso critico. Molte delle introduzioni ai saggi evidenziano come le intuizioni critiche di Longhi fossero tutt’uno con le metafore che usava e con il suo stile a volte arduo ma sempre affascinante. Ma c’è anche uno scritto introduttivo di Lina Bolzoni che, tra le altre cose, mette in luce la vena teatrale della lingua di Longhi, che gli permetteva di essere straordinariamente icastico nelle sue descrizioni e nelle sue valutazioni, tanto più se limitative. Se oggi Caravaggio è considerato uno dei grandi artisti di tutte le epoche, se Morandi è una delle vette della pittura italiana del Novecento, lo dobbiamo al magistero critico di Longhi. Ma leggendo o rileggendo i saggi di questo libro si potrà vedere quanto ampio sia stato il raggio dei suoi studi e quanto innovative siano state le sue posizioni su tutta la storia dell’arte italiana.
100,00 95,00

Il capitale. Volume Libro 1

Karl Marx

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2024

pagine: 1336

Se per un certo periodo “Il capitale” è potuto sembrare un testo superato, gli attuali andamenti delle società e dell’economia mondiale sembrano invece avvalorare alcune intuizioni di Marx. Del resto, la teoria marxiana del capitale resta una delle poche a proporre spiegazioni organiche a molti dei fenomeni storico-economico-sociali in atto. Dunque un grande classico e insieme un’utile chiave di lettura del mondo contemporaneo. Il primo libro, l’unico scritto integralmente da Marx, è dedicato all’analisi del processo di produzione del capitale, esamina la base dei meccanismi economici delle società moderne, la loro complessiva struttura di funzionamento. È un testo che ha avuto una genesi travagliata e molte edizioni, vivo Marx e postume. Partendo dalla più recente edizione storico-critica, viene qui tradotta la quarta edizione tedesca del 1890, messa insieme da Engels tenendo conto degli appunti di Marx e delle sue postille alle edizioni precedenti. Dando però in apparato le varianti significative delle prime tre edizioni tedesche e della traduzione francese. Molte le variazioni nella struttura del libro e nell’elaborazione concettuale di alcuni nodi importanti, come la distinzione tra valore e valore di scambio, tra lavoro e processo lavorativo, o riguardanti la teoria del plusvalore. D’altronde quella di Marx era una riflessione in fieri, perennemente provvisoria, in costante elaborazione. E questa nuova traduzione permette per la prima volta di seguirne gli sviluppi, gli scarti e i ripensamenti.
95,00 90,25

Il Bel Paese

Antonio Stoppani

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2024

pagine: 648

“Il Bel Paese” è un capolavoro della divulgazione scientifica italiana del secondo Ottocento. In ventinove «conversazioni» serali, davanti al caminetto, uno zio molto colto che tanto ha viaggiato racconta ai nipoti, in maniera affabile e accattivante, la geologia e le bellezze naturalistiche dell’Italia. E le mille meraviglie del paesaggio italiano diventano un elemento fondante dell’identità nazionale. Insieme a “Pinocchio” e a “Cuore”, “Il Bel Paese” contribuì a forgiare cittadini consapevoli, educati all’amor di patria e alla solidarietà. Dalla sua prima edizione del 1876, il libro ebbe una vasta diffusione nell’Italia da poco unita, contribuendo a formare negli italiani i presupposti di una cultura scientifica da affiancare a quella filosofica, letteraria e religiosa. Dagli scorci più suggestivi del Lago Maggiore alle colline toscane, dalle marine allora incontaminate alle amate montagne degli Appennini e delle Alpi – Stoppani fu il primo presidente della neonata sezione milanese del Club alpino italiano – fino ai crateri del Vesuvio e dell’Etna, il libro racconta con competenza e amore il nostro territorio rendendolo per la prima volta un patrimonio per i nuovi italiani. L’introduzione di Walter Barberis da un lato contestualizza storicamente l’operazione di Stoppani, dall’altro sottolinea alcuni temi, come la riduzione dei ghiacciai e i pericoli del turismo di massa, che incredibilmente sono già in nuce nel libro. Il volume riproduce la versione e le incisioni originali della prima edizione nonché, in una serie di tavole fuori testo, sedici dipinti paesaggistici di alcuni fra i maggiori pittori dell’Ottocento.
85,00 80,75

Inni cristiani d'Occidente

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2023

pagine: 1048

Questo «Millennio» rappresenta la prima edizione integralmente tradotta dal latino, annotata e con apparati filologici, di un’ampia selezione dell’innografia cristiana d’Occidente costituitasi a partire dal IV secolo e proseguita poi in età moderna fino ai nostri giorni. Si tratta dei testi entrati nella Liturgia horarum iuxta Ritum Romanum, cioè nel corpus approvato e utilizzato nella liturgia delle Ore dalla Chiesa cattolica di rito romano. A parte Ilario di Poitiers, della cui produzione sono stati tramandati solo sparuti inni frammentari, il più antico innografo è sant’Ambrogio, vescovo di Milano, operante negli ultimi decenni del IV secolo. I suoi testi poetici e quelli dei primi secoli dell’innografia cristiana sono preghiere in metrica latina, ma con caratteristiche già volte a ritmi di indole più popolare. Gli inni cristiani d’Occidente coniugano forme della poesia latina classica con i temi e i contenuti più cari al Cristianesimo. Per questa mescolanza di sacro e profano non hanno avuto vita facile in alcuni periodi, soprattutto nell’alto Medioevo, avversati talvolta dagli ordini monastici più rigidi e anche dalle autorità ecclesiastiche, che in certe fasi storiche ritenevano solo la parola di Dio, dunque solo Antico e Nuovo Testamento insieme, degna di essere pronunciata o cantata nella liturgia. Ciò nonostante, la tradizione innografica si è via via consolidata, anche per la sua grande forza di coinvolgimento dei fedeli. Ed è interessante vedere come gli inni cambino il loro aspetto letterario nel corso dei secoli. Per esempio nel Rinascimento, a parte il ricorso a forme metriche più eleganti e ricercate, entrano in gioco addirittura personaggi della mitologia classica accanto alle figure della religione cristiana. Dunque la stratificazione del corpus innografico è arrivata a contenere tutti gli aspetti della spiritualità e della devozione cristiane assunti nel trascorrere dei secoli, nelle forme che la sensibilità culturale dei vari periodi storici ha richiesto. Nel XVII secolo gli inni vengono ordinati e attentamente revisionati da una commissione istituita da papa Urbano VIII. Questa fase di assestamento è anche il momento in cui avvengono gli ultimi ingressi di rilievo nel corpus, che comunque ha continuato, seppur più sporadicamente, ad arricchirsi fino al Concilio Vaticano II. Il volume è curato da Federico Giuntoli, che già è stato fra i curatori della “Bibbia” nei «Millenni» (ora anche in edizione economica). Oltre al delicato lavoro di traduzione, ha cercato di attribuire ogni inno al suo autore e di descrivere i processi editoriali delle singole tradizioni testuali. Completano il volume una serie di indici e un ricco apparato iconografico: ogni inno viene infatti illustrato con gli incipit delle sue notazioni gregoriane originali, e undici tavole fuori testo riproducono pagine di innari e antifonari da manoscritti medievali.
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