Einaudi: Piccola biblioteca Einaudi. Big
Storia economica d'Italia. Dall'Ottocento al 2020
Valerio Castronovo
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 616
Affermatasi a partire dal secondo dopoguerra fra le principali potenze industriali, l'Italia rappresenta un caso a sé stante nel quadro delle economie occidentali. Tanto differenti, rispetto a quelle di altri paesi europei, sono state, oltre alle matrici del capitalismo italiano, le risorse materiali, le condizioni strutturali e le caratteristiche sociali della nostra esperienza economica. Ed evidenti sono tuttora alcune sue rilevanti asimmetrie. Sullo sfondo delle vicende della finanza e del mercato internazionale, Castronovo ricostruisce il complesso itinerario dell'economia italiana, intrecciandolo sia agli eventi politici e agli orientamenti culturali sia alle trasformazioni di natura sociale. Vengono così rievocate, insieme all'opera dei principali attori della vita economica e delle diverse componenti del mondo del lavoro, le fasi più significative di un processo di sviluppo e di modernizzazione che non fu né univoco né lineare, ma molto difforme dal punto di vista del territorio ed estremamente accidentato. Dopo aver compiuto rilevanti progressi economici, anche grazie al dinamismo di una miriade di piccole e medie imprese, senza colmare tuttavia il divario fra il Centro-Nord e il Mezzogiorno, l'Italia è oggi di fronte al problema del risanamento di un ingente debito pubblico nell'ambito dell'Unione monetaria europea, e a quello della crescente competitività di grandi paesi emergenti. Nell'epoca della globalizzazione, il nostro Paese si trova dunque a percorrere un tornante cruciale per il suo futuro. Questa edizione ripensa radicalmente gli eventi degli ultimi decenni aggiornando la trattazione alle sfide del 2020.
Sulla viltà. Anatomia e storia di un male comune
Peppino Ortoleva
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 281
A nessuno piace essere definito vigliacco, vile o codardo, parole cariche di disprezzo e di condanna, che stigmatizzano, con un marchio difficile da sopportare, il soldato che fugge in guerra come chi in un rapporto affettivo si sottrae alle proprie responsabilità, o coloro che colpiscono persone più fragili, non in condizione di difendersi. Eppure, ha scritto Kierkegaard, «chiunque si sforzi di conoscere davvero se stesso dovrà ammettere di essersi non di rado colto a mostrarsi codardo». La viltà, male comune che tutti possiamo riconoscere dentro di noi e che incontriamo in ogni ambito del vivere, è uno dei più subdoli veleni della vita collettiva: inquina le relazioni, compromette irreparabilmente la fiducia reciproca. In questo libro, la riflessione etica e la ricerca storica e sociale si integrano in modo originale e spesso sorprendente, per raccontare, attingendo a esempi e figure chiave tratti dalla storia come dalle pagine di poeti e romanzieri, la viltà e il coraggio nelle loro diverse manifestazioni e nelle esperienze, anche emotive, che li muovono e accompagnano. Per mostrare che l'essere vili o non esserlo, alla fine, è sempre frutto di una scelta. E per scoprire che questo male che attraversa l'umanità, presente in tutte le epoche e in culture diversissime, ha conosciuto una trasformazione nel tempo: se la «viltà degli antichi» toccava diversamente i nobili e i plebei, le donne e gli uomini, quella «dei moderni» si è spalmata sull'intera società, dando vita a inedite dinamiche di potere.
Ritorno a Jean-Paul Sartre. Esistenza, infanzia e desiderio
Massimo Recalcati
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: XIV-258
Se pochi intellettuali hanno influito in misura così decisiva nella cultura del Novecento quanto Jean-Paul Sartre, oggi il filosofo francese, per una sorta di vendetta dell'indifferenza, appare messo indebitamente ai margini dal pensiero dominante. Tanto più criticamente suggestivo è per questo il ritratto inedito che ne propone Massimo Recalcati. Al centro il rapporto tra libertà e destino, necessità e contingenza, invenzione e ripetizione, costituzione e personalizzazione. E soprattutto un'idea d'infanzia concepita non tanto come tappa evolutiva o residuo archeologico, quanto piuttosto come presenza inassimilabile che l'esistenza ha il compito di riprendere incessantemente. In tale processo il confronto con Freud e Lacan diventa decisivo: come liberare il desiderio da quel miraggio di totalizzazione compiuta che Sartre definisce «desiderio di essere»? come consegnarlo a una mancanza capace di essere davvero generativa? La filosofia di Sartre è scomparsa dal nostro orizzonte culturale. Con questo libro Massimo Recalcati propone un "ritorno a Sartre". Non tanto rileggendone l'opera alla luce della psicoanalisi, ma mostrando quanto potrebbe essere utile per la psicoanalisi contemporanea non dimenticare la lezione sartriana.
Dante Alighieri. Una vita
Paolo Pellegrini
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 252
Il convenzionale intreccio della figura pubblica e privata di Dante con la sua opera e il contesto storico e culturale dell'Italia tra Due e Trecento ha favorito in passato non poche ingenuità metodologiche e comode semplificazioni che questa nuova vita di Dante evita accuratamente. Combinando, in un linguaggio chiaro e accessibile a un pubblico di lettori non specialisti, le acquisizioni più recenti con gli esiti di ricerche personali e di prima mano, Paolo Pellegrini propone sostanziose novità rispetto alle biografie precedenti. Sia nella scrupolosa ricostruzione dell'esistenza del poeta, sia nell'attenta analisi della tradizione testuale, della cronologia e della stesura delle opere, che passa i più recenti contributi della medievistica moderna al vaglio della migliore filologia novecentesca. Al tempo stesso, attraverso una più solida selezione puntuale della bibliografia dantesca, il saggio intende offrire alle generazioni di studiosi più giovani o ai semplici appassionati un'indicazione di metodo che potrà essere messa a frutto per ulteriori e future ricerche.
L'impero irresistibile. La società dei consumi americana alla conquista del mondo
Victoria De Grazia
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2020
pagine: 621
L'evento più significativo del XX secolo è forse stato il trionfo della società dei consumi americana sulla civiltà borghese europea. È di questa rivoluzione globale che si occupa "L'impero irresistibile", il resoconto di Victoria de Grazia su come lo standard di vita americano abbia sostituito lo stile di vita europeo e raggiunto un'egemonia culturale su scala mondiale. Un impero del mercato che ha assoggettato i suoi sudditi con le armi dei consumi di massa, pacifiche e seducenti. Capitolo dopo capitolo, assistiamo all'imponente campagna condotta per tutto il Novecento da insospettabili eroi dell'imprenditoria e della pubblicità a stelle e strisce per conquistare il Vecchio Continente, esportando prodotti innovativi e tecniche di marketing dirompenti, forme di sociabilità e film hollywoodiani, nuovi stili di vita e inediti desideri. Con lo scopo di aprire nuovi mercati previa l'imposizione di nuovi modelli culturali. E tentando di superare le enormi differenze sociali, politiche, di gusto e cultura che caratterizzavano un'Europa variegata, tradizionalista e profondamente segnata da due conflitti mondiali, dai totalitarismi e dalle perenni disunioni. Ne risulta una storia, che ci riguarda ancora oggi, dei rapporti tra Europa e America all'epoca dell'avvento della società dei consumi.
Mecenati e pittori. L'arte e la società italiana nell'epoca barocca
Francis Haskell
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2020
pagine: 696
Storia dell'arte, storia degli uomini, storia delle idee: nelle pagine di "Mecenati e pittori" queste e altre storie si intrecciano, formando una fittissima rete di connessioni grazie alla quale dipinti, sculture, architetture riacquistano i loro significati. Una rete tanto estesa da restituire l'immagine di una intera società, quella dell'Italia nell'età barocca. Una rete così originale e carica di futuro da rivelare il profilo di uno studioso tra i più curiosi e innovativi del Novecento europeo. Haskell era profondamente convinto non solo che la storia dell'arte dovesse esser presa e praticata tutta intera, ma soprattutto che non la si potesse sradicare dal suo vasto, complicato e affascinante intreccio con la più ampia storia della cultura. Proprio per questo "Mecenati e pittori" costituisce un riferimento esemplare di metodo. Ripubblicarlo significa rimettere uno strumento essenziale nelle mani degli studenti e degli storici dell'arte, degli storici e degli umanisti in genere. E anche di quel largo pubblico che cerca di stabilire su solide basi un rapporto con la civiltà artistica. Perché "Mecenati e pittori", ancor più che per aver aperto nuove strade alla storia dell'arte come disciplina scientifica, ha allargato e approfondito la nostra capacità di guardare, di godere e di comprendere le opere contenute nelle chiese e nelle gallerie italiane (Tomaso Montanari).
Le virtù del buon musulmano
Ida Zilio-Grandi
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2020
pagine: 192
Ida Zilio-Grandi evidenzia la varietà di concezioni e valori espressi dalla fede islamica, sostenendo la sua indagine attraverso il sapiente utilizzo di diverse fonti, tutte appartenenti al vasto contenitore della letteratura religiosa. Il lettore ritroverà in ognuna di queste virtù gli stessi ideali riconosciuti da altre tradizioni religiose, quei valori comuni indispensabili sia a una convivenza serena tra le diverse fedi, sia a un reale confronto con il mondo secolare.
Io, Pierre Rivière, avendo sgozzato mia madre, mia sorella e mio fratello... Un caso di parricidio nel XIX secolo
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2020
pagine: 338
Nel giugno 1835 un giovane contadino normanno che passa per l'idiota del villaggio, Pierre Rivière, sgozza una sorella, un fratello e la madre per «liberare » il padre dalle persecuzioni della moglie. Perché? Attraverso le perizie medico-legali, le dichiarazioni dei testimoni, gli articoli dei giornali, la «memoria» dello stesso Rivière, Michel Foucault e i suoi collaboratori al seminario del Collège de France raccontano la storia della sua famiglia e provano a spiegare i moventi dell'insano gesto, rinunciando di proposito agli scandagli delle varie forme di psicologia e dell'antropologia culturale per concentrare la loro analisi sui rapporti tra scienza e potere, tra individuo e strutture sociali di controllo. Per questa via il libro offre un contributo originale al dibattito sulle grandi istituzioni custodialistiche e repressive, cui lo stesso Foucault ha partecipato da protagonista con le sue magistrali ricerche sulla clinica, il manicomio, la prigione. A distanza di quasi mezzo secolo, ritorna in una nuova edizione, accompagnato da un saggio di Mauro Bertani, uno dei libri più emblematici del grande filosofo francese, punto di partenza di molte delle sue ricerche ulteriori.
Pensiero istituente. Tre paradigmi di ontologia politica
Roberto Esposito
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2020
pagine: 264
Oggetto di questo libro è la crisi profonda della politica contemporanea, ma anche delle filosofie che la interrogano senza riuscire a lasciarsela alle spalle e anzi contribuendo a intensificarla. Ciò accade ai due paradigmi ontologico-politici più influenti nel dibattito filosofico continentale, nati, rispettivamente, dal pensiero di Heidegger e da quello di Deleuze. Opposti nella loro tonalità - impolitico il primo e iperpolitico il secondo -, nessuno dei due sfugge all'orizzonte teologico-politico di cui da tempo il nostro linguaggio concettuale è ostaggio. A questi due paradigmi fondamentali - esaminati nelle loro singolari risorse teoretiche, ma anche nei loro scompensi politici - Roberto Esposito contrappone un terzo filone di pensiero, che può definirsi «istituente» o «post-machiavelliano», inaugurato da Claude Lefort. Lontano sia dal presupposto negativo del lessico post-heideggeriano sia dall'euforia affermativa degli eredi di Deleuze, esso riconosce nella prassi istituente la strada, realistica e innovativa, per riconfigurare una relazione produttiva tra ontologia e politica. A differenza dagli altri paradigmi, per il pensiero istituente, nell'elaborazione originale che ne propone Roberto Esposito, l'essere sociale non è né univoco né plurivoco, ma tagliato dalla semantica duale del conflitto politico.
Il comportamento in pubblico. L'interazione sociale nei luoghi di riunione
Erving Goffman
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2019
pagine: 284
«Le regole di condotta in strade, parchi, ristoranti, teatri, negozi, sale da ballo, sale di riunioni e altri luoghi di incontro tipici di una comunità, possono dire molto sulle forme di organizzazione sociale in essa più diffuse». Guidato da questa idea, Erving Goffman si avventura negli spazi urbani per posare il suo sguardo di acuto osservatore sulle interazioni faccia a faccia, cioè quelle situazioni in cui due o più persone sono alla presenza una dell'altra. La riflessione sulle regole dell'incontro umano e sull'idioma rituale che disciplina il comportamento interpersonale permette di delineare la «religione dell'individuo», una tutela della privacy incorporata nelle varie situazioni sociali. In questo classico del pensiero sociologico, il quotidiano cessa di essere banale e diventa il luogo dove si riproduce l'ordine che governa ogni interazione, restituendo responsabilità ai cittadini impegnati a dare forma alla convivenza collettiva, fatta sì di pratiche di adattamento ma pure di atti inventivi. L'attenzione su piccoli gesti di deferenza e contegno - con le relative trasgressioni e profanazioni da parte di «vandali relazionali» - permette di intravedere alcune ragioni dello spaesamento che caratterizza la condizione contemporanea, dove la perdita di riferimenti sicuri riguarda anche le regole del rispetto reciproco tra sconosciuti in luoghi pubblici.
Saggezza straniera. L'ellenismo e le altre culture
Arnaldo Momigliano
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2019
pagine: 210
Quale fu l'atteggiamento dei Greci nei confronti delle civiltà dei Celti, degli Ebrei, dei Romani e degli Iranici con le quali essi entrarono in contatto, soprattutto nella fase declinante della loro storia politica? E quali le acquisizioni culturali che quei tre secoli (dal quarto al primo avanti Cristo), sotto la spinta della dinamica potenza romana, vennero definitivamente consegnate in eredità alla successiva civiltà europea? A distanza di circa quarant'anni dalla prima edizione, il saggio dedicato da Arnaldo Momigliano alla formazione della civiltà occidentale non ha perso nulla della sua esemplare originalità e forza di penetrazione, individuando, da un'angolazione storica e antropologica insieme, nodi e nessi cruciali per la comprensione globale del mondo antico.
Il mondo dell'Illuminismo. Storia di una rivoluzione culturale
Vincenzo Ferrone
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2019
pagine: XIV-240
Che cosa è stato l'Illuminismo? Una rivoluzione culturale che ha lasciato sul campo un'eredità di valori che vive ancora oggi: un laboratorio della modernità che ha mutato la storia dell'Occidente e della prima globalizzazione; la creazione di un formidabile potere intellettuale, e di quella radicale critica epistemologica di tutti i saperi allora dominanti realizzata dall'opera-manifesto dei Lumi, l'Encyclopédie. Il mondo dell'Illuminismo reinterpretò metodi e compiti della rivoluzione scientifica e li allargò alle scienze dell'uomo, interrogandosi però con spirito critico sulle loro potenzialità emancipatorie e discriminatorie, sulle perverse logiche di dominio e di esclusione corporativa che da esse potevano derivare. Ne nacque un nuovo empirismo scientifico organicamente legato a un umanesimo dei moderni che teneva al centro l'individuo e i suoi diritti, come pure le sue facoltà — memoria, ragione, immaginazione. L'Illuminismo fu un progetto universalistico di ricerca e promozione dell'«umanità dell'uomo» che, durante la sua stagione più matura e feconda (il Tardo Illuminismo), sperimentò i propri valori e i propri ideali politici libertari, repubblicani e costituzionali nel dramma della lotta contro l'Antico Regime, contro la tratta degli schiavi, contro il moderno imperialismo coloniale e i tradimenti inattesi delle rivoluzioni atlantiche.