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Fausto Lupetti Editore: SAGGISTICA

Partigiani a tavola. Storie di cibo resistente e ricette di libertà

Lorena Carrara, Elisabetta Salvini

Libro: Libro in brossura

editore: Fausto Lupetti Editore

anno edizione: 2015

pagine: 274

Dai 380 chili di pasta al burro offerti dai fratelli Cervi a tutto il paese di Campegine per festeggiare la caduta del regime, passando per le lasagne della ricostruzione gustate da Teresa Noce di ritorno dai campi della morte, fino ai 35.000 bambini nutriti dalle donne emiliane nel duro inverno del '45: questa è l'inusuale prospettiva che adotteremo per parlare di Resistenza attraverso il cibo. L'Agnese della Vigano, il partigiano Johnny di Fenoglio, Pin di Calvino, Enne2 di Vittorini, i "piccoli maestri" di Meneghello e tanti altri personaggi della letteratura ci accompagneranno in una narrazione del tutto inedita, fatta di pasti consumati in fretta, di fame di libertà, del bisogno spasmodico di nutrirsi e delle tante, troppe difficoltà nell'organizzare l'approvvigionamento quotidiano delle risorse. Rispondendo all'interesse crescente che suscita il tema dell'alimentazione, abbiamo voluto metterlo al centro di una lettura obliqua della guerra di Liberazione, per recuperare il valore intimamente politico del partecipare alla stessa tavola e per riscoprire che, in fondo, l'etimo della parola "compagno" deriva dal più solidale dei gesti umani: condividere il pane.
15,00 14,25

In cerca del vero. Tra cronaca e storia

Franco Biancacci

Libro: Copertina rigida

editore: Fausto Lupetti Editore

anno edizione: 2015

pagine: 326

Strutturato come un itinerario tra città, incontri ravvicinati, impressioni e stati d'animo, il Libro si può leggere dal principio, da metà o dalla fine trattandosi di un contenitore di eventi e di personaggi, di fatti vissuti in oltre trentanni di attività professionale sintetizzati in poche righe dove l'autore evita false profondità. Usando una prosa breve e incisiva per la sintesi di un diario denso, come questo, di storie e personaggi.
15,00 14,25

«Non è vero ma ci credo». Osservazioni storico antropologiche sulle superstizioni

Roberto Spingardi, Maurizio Ortolani

Libro: Copertina morbida

editore: Fausto Lupetti Editore

anno edizione: 2013

pagine: 168

Potrà parere solo una ricerca di ghiotti modi di dire tradizionali e di credenze popolari, non è solo così. Chi va oltre la scorsa delle apparenze viene largamente compensato. Nonostante il progressivo sviluppo tecnologico, le statistiche continuano a confermare l'aumento piuttosto che la diminuzione di coloro che subiscono il fascino della divinazione, della magia, della superstizione. Alla base c'è la curiosità propria dell'uomo e la grande insicurezza rispetto all'ignoto. Si va dalle forme più leggere, molto vicine al gioco e allo scherzo, fino a vere e proprie manie, morbose superstizioni, deleteri pregiudizi, credulità e dabbenaggine difficili da debellare. Questa raccolta intende soddisfare alcune curiosità e rappresentare lo spunto per sorridere alla scoperta di aspetti divertenti nel campo della superstizione, invitando ad evitare ciarlatani, fattucchiere e cartomanti che, spesso in cambio di molto denaro, promettono di allontanare la sfortuna e realizzare un desiderio o una minaccia. Lo si può fare da soli, con il sorriso, gettando un pizzico di sale dietro la propria schiena per esorcizzare la caduta dell'olio, oppure infilarsi un indumento al rovescio per propiziare la buona sorte. Prefazione di Franco Ferrarotti.
15,00 14,25

Un nuovo paradigma di libertà. Come sconfiggere l'estetica dell'abominazione e la cultura della «fast obsolescence»

François Zille

Libro: Libro in brossura

editore: Fausto Lupetti Editore

anno edizione: 2013

pagine: 113

Il testo nasce da un "energico" intervento di François Zille quale relatore internazionale invitato nel contesto del Convegno Internazionale di Studi "Modernità liquida in difesa del paesaggio solido", incentrato sulla Lectio Magistrale di Zygmunt Bauman (Siracusa, 9-10 Marzo 2012). L'autore, figlio di un minatore-cuoco-pasticciere friulano e di una mondina ferrarese, è stato sin dall'infanzia costretto al culto del linguaggio, della dialettica e dell'eccellenza per sopravvivere da figlio di immigrati italiani nella Francia del dopoguerra, autoforgiandosi quotidianamente una solida identità mutante, favorito in questo dalla vena progettuale e creativa tutta italica e dalla innata vocazione alla irriverenza e alla ribellione, fecondate da un assai precoce incontro ravvicinato con Voltaire, Francois Rabelais, Antoine de Saint Exupéry e Frédéric Dard. La dimensione acquisita di Antropologo visivo è una felice conseguenza della poliomielite contratta a undici anni e mezzo, in quanto costretto ad immaginare e visualizzare il cibo sulle pareti della sua stanza. Obiettivo di tale rito propiziatorio era l'esorcizzare le frustrazioni delle sue papille gustative private del contatto diretto con il cibo poiché, per numerosi mesi, egli venne alimentato unicamente via sonda gastrica. Da allora, FZ tende ad esprimere la forte tensione ermeneutica e psico-filosofica che lo caratterizza mediante l'uso di un linguaggio logo-iconico originale e sorprendente, unico nell'ambito accademico-professional-artistico.
12,00 11,40

Il sistema del cibo

Domenico Pasquariello Dègo

Libro: Libro in brossura

editore: Fausto Lupetti Editore

anno edizione: 2012

pagine: 250

"Il cibo è fondamento di relazionalità che crea comunicazione". Da questa verità molte sono le domande che si pongono. Chi sa se è ancora possibile rinunciare al valore di scambio del proprio vissuto quotidiano, per un attimo di valore d'uso del tempo da vivere, in pura perdita, ma all'insegna della spensieratezza del cibo buono, di cui i profumi e i sapori si colgono per quello che sono della natura donata e anche delle cure dei campi? Chi sa se appena il ricordo riesca all'intento, perché la questione rimanga quel tempo felice senza necessità, che la vita attiva e riuscita non degna e che il riposo rifugge come la fine? Chi sa? L'interrogativo vale la pena, se non altro si può sempre cercare, chiedere intorno, tentare con altre persone di valutare l'importanza e la pertinenza della domanda, fare opinione insomma, operare così sul tempo per deviarlo dalla sua assurda precipitazione, perché è il tempo la ragione della banalità del cibo non appena s'intuisce che l'ingestione del cibo è richiesta dalla domanda della società costituita per la riproduzione delle proprie forze, ecco che scadono i termini del desiderio, cioè di quella sensazione originaria intrinseca all'umanità in quanto tale, perché in quel gesto necessario si realizza un atto dovuto, si assimila il tempo da spendere, il tempo come merce. La vita come merce.
18,00 17,10

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