Fiorina Edizioni: Isolario
Per fuoco non per tempo
Margherita Federica Corpina
Libro
editore: Fiorina Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 24
Il libro si compone di cinque sezioni – "Esilità", "Pelle", "Cartilagine", "Ossa", "Cenere" – attraverso le quali il corpo adolescenziale si trasforma e si scompone. Un corpo, dunque, che si consuma non per colpa del tempo, ma per colpa del fuoco: il fuoco sacro dei mistici e dei poeti. Domina il colore bianco, un bianco che divora; come un’acrobata, la poetessa raggiunge una via d’uscita e nel silenzio nasconde al lettore la sua verità. Ad accompagnare visivamente i versi sono i disegni realizzati dagli studenti del Liceo Artistico “Lucio Piccolo” di Capo d’Orlando.
Cercando l'isola
Salvatore Ritrovato
Libro
editore: Fiorina Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 24
La navigazione come metafora di un viaggio nella vita e nella poesia: è questo il tema che attraversa la piccola silloge di Cercando l'isola, cui Salvatore Ritrovato ha lavorato per anni, riallacciandosi idealmente alla sua raccolta di esordio "Quanta vita" (1997), in cui la sua ricerca poetica salpava verso una mèta tanto urgente e necessaria, quanto in prima istanza intimamente legata a un bisogno di mistero. Da quegli anni, la mèta si presenta finalmente come una “isola”. Ma ecco che di fronte a questa si aprono gli abissi, si fermano le bussole, e come se le carte nautiche non l'avessero mai segnalata l'isola cambia aspetta, da isola-balena (un nuovo Moby Dick) a isola-oasi, dove il poeta-Ulisse lasciò il sogno di un amore. Gli acquarelli di Sighanda illustrano e accompagnano splendidamente la lettura di questa drammatica cronaca interiore, con una gentilezza e una delicatezza di tratto che riporta subito il lettore al cospetto di una sirena che inaugura la serie, donando il suo canto a chi ne serberà memoria.
Etcetera
Maria Grazia Insinga
Libro: Libro rilegato
editore: Fiorina Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 24
"L’abbattimento delle cesure tra sacro e profano, bestiale e umano, libera le reliquie e i simboli prima imprigionati nelle classificazioni metafisiche; e in tal modo coralli, cuori, seni, mostri non trovano più posizione nel paesaggio personale. La scena è non più umana né divina, il divino vi appare come ciò che è ridimensionato rispetto all’umano, ma anche l’umano, senza l’aiuto dei precedenti recinti, smarrisce la possibilità di finire e la capacità di pensare l’inizio." (Rosa Pierno, 17 febbraio 2017)