Franco Angeli: Comunicaz. istituz. mutamento soc. Temi
Potere e mutamento
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2025
pagine: 160
Il concetto di potere è ampiamente dibattuto nella letteratura sociologica, politologica e filosofica sin dai classici ed è centrale nell'ambito della ricerca nelle sue diverse sfaccettature. Eppure continua ad essere essenziale soffermarsi, dal punto di vista teorico ed empirico, su di esso per comprendere le relazioni sociali, non solo nei rapporti di dominio e nei suoi vari ambiti, ma anche in diversi aspetti della vita quotidiana, della costruzione dell'identità e della libertà. Il volume vuole offrire una riflessione sulle connessioni tra le dimensioni del potere e le trasformazioni sociali. Nei capitoli del volume, la centralità del concetto di potere è alimentata non solo dalla riflessione teorica, ma anche da approfondimenti empirici sulla sua distribuzione nella società e sui meccanismi attraverso i quali si manifesta. Le autrici esplorano le metamorfosi del potere (Vinci), il lato oscuro della violenza (Marchetti), le asimmetrie nei processi decisionali deliberativi e nelle consultazioni pubbliche online (Macaluso), il potere dei big data (Sampugnaro), la dimensione temporale del potere (Tumminelli), gli squilibri di potere e le disuguaglianze di genere (Meo, Raffa), il potere patriarcale e la ‘femminizzazione' della società (Giurintano).
Criminalità e criminologia nella società digitale
Andrea Di Nicola
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2022
pagine: 168
Il web, le reti, le tecnologie dell’informazione e della comunicazione rappresentano una nuova frontiera per la criminologia. Il digitale, con i social media, le applicazioni mobili, i big data, le infrastrutture intelligenti, è un nuovo tipo di «fatto sociale totale» che sta provocando profondi mutamenti nella società. Qual è l’impatto di questi cambiamenti sulla criminalità, sulle caratteristiche e sui comportamenti di autori e vittime, nonché sulla reazione sociale alla delinquenza? Stanno avviando una rivoluzione nei metodi, nelle tecniche e nelle fonti della ricerca criminologica? Occorre che la criminologia, a fronte di tutto questo, ripensi paradigmi teorici, postulati epistemologici, oggetti di analisi, strumenti metodologici? Nel rispondere a questi interrogativi, e muovendo dalla nozione di società digitale e dagli studi di sociologia digitale, il lavoro sistematizza i risultati della ricerca sulla cyber-criminalità condotta da quella branca della sociologia della devianza nota come cyber-criminologia e ne mette in evidenza i limiti alla luce delle evoluzioni sociali in atto. Il volume traccia i confini di una nuova «criminologia digitale», una criminologia moderna chiamata ad avere una vocazione sempre più inter e multidisciplinare, capace di far dialogare tra loro tutte le scienze della sicurezza e della criminalità.
Radicamenti, discriminazioni e narrazioni di genere nel Mediterraneo
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 240
Processi di inclusione di genere e pratiche di cittadinanza costituiscono la materia di questo volume collettaneo. I saggi che lo compongono evidenziano come incursioni di razzismo e sessismo trovino un argine simbolico ed effettuale nelle stesse pratiche conciliatorie, nei meccanismi di coinvolgimento botton up, nelle reti solidali, nella partecipazione espressiva che diviene politica. Decostruire l'alterità diviene così un dare spazio alle differenze attraverso modalità inclusive che si definiscono nello sforzo di chi l'esistenza la sconta giorno per giorno, in un'area mediterranea che della pratica delle differenze inclusive fa la propria tabella di marcia verso un "mare nostrum" che è "circuito transfrontaliero ", che è costa ma anche confine aperto.
Letture e riletture sulla Sicilia e sul meridione
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2015
pagine: 304
Il volume raccoglie alcune relazioni presentate in occasione del ciclo di seminari Letture e riletture sulla Sicilia e sul Meridione, inserito nell'ambito del progetto di ricerca FFR dell'Università di Palermo, coordinato da Salvatore Costantino, dal titolo Genesi dei fenomeni e dei comportamenti mafiosi: istituzioni, società civile e modelli teorici in Sicilia tra Otto e Novecento. Il volume sviluppa, attraverso letture e ri-letture di opere di autori passati e recenti, noti e meno noti, l'analisi di vecchie e nuove questioni sulla Sicilia e sul Meridione, argomentate con rigore metodologico, ricchezza di dati e di spunti di policy. Questa impostazione anima i diversi saggi di: E. Felice, S. Costantino, F.M. Lo Verde, C. Giurintano, M, Saija, M.T. Gammona, F. Sidoti, A. Bellavista, P.F. Asso, G. Scichilone, M. Di Figlia, M. Benfante, A. Zanca, G. Cappello, G. Frazzica, R. Foderà, N. Vara. I contributi mostrano, fra l'altro, come sia ancora importante interrogarsi sulla genesi, sulla diffusione e sulla permanenza di categorie subculturali che continuano a prodursi e riprodursi in assenza di politiche integrate, sino a costituire parti di una modalità dell'esistenza culturale che ha plasmato il divenire siciliano.
Violenza di prossimità. La vittima, il carnefice, lo spettatore e il «grande occhio»
Ignazia Bartholini
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2015
pagine: 208
Riflettere oggi sul fenomeno della violenza di prossimità non può che porre in evidenza una categoria delle relazioni e dell'agire che, pur facendo parte della nostra esperienza quotidiana, non è percepita nella sua valenza sostantiva oltre che procedurale. Là dove la violenza irrompe e attecchisce, il conflitto è assente e una stringente oppressione relazionale si è insinuata fra i partner di una relazione, difficilmente sarà possibile trarsi fuori da questo soffocante reticolo di riconoscimento, di disprezzo reciproco e dai rimandi incrociati che ne conseguono. Verrà quindi ritualizzata la pratica della violenza. La violenza, infatti, se da un lato forma lo scheletro stesso di talune relazione intime o di prossimità, dall'altro definisce poco alla volta i confini di quelle identità incerte che trovano, nel ruolo del carnefice e in quello della vittima, le stessa possibilità di manifestarsi spingendosi al di là delle nebbie opache della propria obsolescenza, attraverso l'occhio dello spettatore che è spesso il testimone di pietra di ciò che all'interno della relazione si consuma. La violenza diviene quindi "l'orrore" di una drammaturgia in cui la vittima, il carnefice, gli "spettatori della prima fila e della galleria" e il "grande occhio" dei media fanno sì che lo spettacolo di una "morte annunciata" si replichi ancora una volta, aspettando che sia "l'ultima volta".
Una Sicilia «senza». Atti del Convegno sulle condizioni di vita e salute in zone arretrate della Sicilia occidentale (Palma Montechiaro, 27-29 aprile 1960)
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2014
pagine: 368
Può un'organizzazione sociale come quella meridionale sopravvivere senza uniformarsi "ad alcune basilari modalità di organizzazione sociale di tipo "moderno"? La risposta alla domanda è ovvia: no, una collettività non può sopravvivere, salvo che non riesca a isolarsi drasticamente. Ma l'isolamento stesso, in quanto comporta una capacità di difesa da eventuali tentativi esterni di romperlo, vuole un adeguamento "moderno" di quelle capacità di difesa. Una modernizzazione "subita" di questo tipo ha caratterizzato le politiche di sviluppo del nostro paese, una modernizzazione "senza" appunto. Di ben altra portata e qualità è la "modernizzazione attiva", centrata nell'ambito dei processi identitari nei quali le collettività si riconoscono identificandosi in una determinata cultura, in progetti interessi e valori. La modernità delle collettività così intese ha un fondamento relazionale dal quale trae la forza e il dinamismo competitivo e relazionale. Processi di modernizzazione questo secondo tipo cercavano di portare avanti quanti promossero ed organizzarono col Centro studi e iniziative per la piena occupazione, fondato da Danilo Dolci, il convegno di Palma di Montechiaro del 27-29 aprile 1960. Gli atti di quel convegno offrono, con una straordinaria quantità di dati, analisi, riferimenti e testimonianze, uno spaccato di impressionante rilievo delle condizioni in cui versavano diverse aree della Sicilia.
Cibo e mass media. Analisi delle rappresentazioni del cibo da agricoltura biologica
Vanessa Dioguardi
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2014
pagine: 176
Tra gli attori che, all'interno del più ampio sistema sociale-mercato, contribuiscono a costruire e a diffondere quei significati di cui i beni di consumo sono portatori e che il consumatore cerca di assimilare, una funzione di primo piano viene certamente svolta dai mass-media, capaci di attivare processi attraverso cui un complesso di conoscenze viene ad essere stabilito come reale. Considerata la rilevanza che il consumo di cibo proveniente da agricoltura biologica assume nella società contemporanea, il volume si concentra dunque sull'analisi dell'universo simbolico relativo al cibo biologico rappresentato nei media. Quali sono le rappresentazioni del cibo da agricoltura biologica che circolano sui mezzi di comunicazione di massa? In che modo si parla del biologico, quali temi vengono trattati e quali "discorsi" vengono veicolati? Queste sono le principali domande conoscitive a cui questo libro cerca di rispondere, per meglio comprendere le determinanti della domanda e dell'agire di altri soggetti rilevanti della filiera e, in generale, quella parte di realtà che ruota intorno al "fenomeno sociale del biologico".
Mafia sotto pressione
Antonio La Spina, Annalisa Avitabile, Giovanni Frazzica, Valentina Punzo, Attilio Scaglione
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2013
pagine: 208
Ad oltre 20 anni dalle stragi di Capaci e di via D'Amelio, che portarono alla morte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, quello mafioso rimane un tema purtroppo di drammatica attualità. In questi venti anni, l'azione di contrasto delle istituzioni nei confronti delle organizzazioni criminali di stampo mafioso ha compiuto straordinari passi in avanti e ottenuto successi impensabili fino a poco tempo fa. Le forze dell'ordine hanno arrestato migliaia di mafiosi, catturato i più pericolosi latitanti, sequestrato e poi confiscato, ad appartenenti e prestanome dei clan, beni per centinaia di milioni di euro. Ciononostante, le organizzazioni mafiose appaiono ancora tutt'altro che sconfitte e ancora radicate nel territorio di origine. Obiettivo di questo volume è dunque quello di tratteggiare un bilancio dell'efficacia dell'azione di contrasto, diretta e indiretta, svolta in questo periodo, sia con riferimento alle attività delle istituzioni e delle forze dell'ordine, sia con riferimento alla presa di coscienza del fenomeno da parte della società civile e della collettività più in generale.
L'efficacia dei fondi strutturali europei. Processi e protagonisti al vaglio della sociologia dell'azione pubblica
Fiorella Vinci
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2013
pagine: 224
Perché gli Stati e le Regioni dell'Unione Europea mostrano differenti capacità di utilizzare i fondi strutturali? Quale contributo può apportare la sociologia alla questione del mancato utilizzo dei fondi europei? Muovendo dalla storia della politica europea di coesione e dal dibattito internazionale, l'autore ricostruisce il processo di spesa dei fondi, mettendo in luce i ruoli e le responsabilità dei diversi livelli di governo impegnati nella loro implementazione. La ricerca storico-comparativa rivela l'esistenza nei vari Stati e, in particolare, nelle diverse Regioni italiane di tradizioni politiche e di legittimazioni sociali delle azioni pubbliche molto differenti tra loro. Il coordinamento e la cooperazione intergovernativa caratteristiche fondamentali dei processi implementativi dei fondi strutturali - appaiono processi radicati nelle differenti legittimazioni collettive dell'azione pubblica. La coesione economica, sociale e territoriale da obiettivo precipuo della politica strutturale diviene condizione di possibilità dei suoi processi attuativi. L'analisi storica dei processi attuativi della politica di coesione realizzati dalla Regione Sardegna e dalla Regione Sicilia mostra l'importanza dell'interpretazione regionale dell'autonomia istituzionale nell'attivazione della spesa dei fondi strutturali.
Sovrapposti. Processi di trasformazione degli spazi ad opera degli stranieri
Giuseppina Tumminelli
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 160
Nel corso del tempo le città cambiano aspetto, forma, connotazione estetica. Spesso inesorabilmente, talvolta inaspettatamente. E al loro interno cambiano le funzioni che spazi e tempi assumono nella fruizione pubblica. Ciò che ne modifica le caratteristiche strutturali. È una dinamica di cui chi le abita si rende conto solo parzialmente, tanto è lento a volte questo cambiamento. O, al contrario, tanto repentino da non essere registrato. I luoghi "non sono più gli stessi", e dentro i luoghi coloro che vi abitano. Il che, in un'epoca di nostalgia imperante, può creare disagio. Ma in realtà il cambiamento può generare forme di rivitalizzazione del tutto inattese, soprattutto se effetto dell'insediamento abitativo di nuove popolazioni urbane. Cosa accade quando questa popolazione urbana è composta da migranti? Quali mutamenti genera negli spazi della quotidianità? Questo lavoro nasce dal tentativo di rispondere a queste domande ed è il risultato di una ricerca condotta in uno dei quartieri del centro storico palermitano, da un quindicennio luogo di residenza in cui si concentra la maggior parte della popolazione immigrata.
Il mezzogiorno nel sistema politico italiano. Classi dirigenti, criminalità organizzata, politiche pubbliche
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 272
A sessantasei anni dalla nascita della Repubblica italiana, nonostante più di quarant'anni di intervento straordinario e i successivi venti di aiuti europei e di politiche di sviluppo locale, il problema meridionale rappresenta ancora una questione irrisolta. Ciò, naturalmente, non significa che dal secondo dopoguerra ad oggi il Mezzogiorno non abbia subito profonde trasformazioni e significativi processi di modernizzazione. Tuttavia, il divario rispetto al centro-nord è rimasto pressoché immutato in termini relativi. Dalla produzione agli investimenti, dall'occupazione alle infrastrutture, dai servizi privati a quelli pubblici, dal rendimento della pubblica amministrazione alla protezione dell'ambiente e del territorio, dal sistema sanitario all'istruzione, dalla legalità al senso civico, non c'è indicatore quantitativo o qualitativo che non testimoni la persistenza della questione meridionale. I contributi di politologi e sociologi contenuti in questo volume (presentati al XXV convegno della Società Italiana di Scienza Politica, tenutosi a Palermo nel settembre 2011) si interrogano sulle ragioni di questa lunga persistenza e sull'impatto che essa ha avuto sul funzionamento del sistema politico italiano, nonché sulla sostanziale coincidenza tra la fine della "Prima Repubblica" e la marginalizzazione del Mezzogiorno nell'agenda politica dell'ultimo ventennio, sotto l'incalzare di un'inedita questione settentrionale.
Reti mafiose. Cosa Nostra e Camorra: organizzazioni criminali a confronto
Attilio Scaglione
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2011
pagine: 256
Nella produzione editoriale sul fenomeno mafioso i gruppi criminali sono stati spesso rappresentati come organizzazioni verticistiche, fortemente centralizzate e gerarchizzate. Si è fatto spesso ricorso alla metafora della piramide, della burocrazia o dell'azienda. Pur riconoscendo la persistente attualità di una simile rappresentazione, questo volume guarda alle organizzazioni criminali da un punto di vista differente, adoperando una prospettiva di analisi di tipo relazionale. Le singole cosche possono essere, infatti, concepite come reti di relazioni che si sviluppano a partire da un processo continuo e costante di interazione tra i propri membri, dando luogo ad assetti organizzativi complessi, fluidi e in continua trasformazione. Attraverso l'impiego delle tecniche della social network analysis, e l'utilizzo delle intercettazioni delle conversazioni dei singoli mafiosi, la ricerca ricostruisce e mette a confronto la specifica struttura reticolare di due differenti gruppi criminali: l'uno, espressione della consorteria siciliana Cosa Nostra; l'altro, riconducibile all'interno del più variegato contesto campano della Camorra. L'analisi è stata condotta con rigore metodologico, avvalendosi di contributi teorici mutuati dalla teoria organizzativa. Essa offre non soltanto interessanti spunti di riflessione per lo studio sociologico del fenomeno mafioso, ma suggerisce anche l'utilizzo di strumenti innovativi di indagine per il contrasto alla criminalità organizzata