Gabrielli Editori: Educatori/Formatori
La logica del bene comune. Coscienza, memoria, responsabilità, dialogo. Nuova edizione critica dell'opera di Antonio Genovesi, La Logica per i giovanetti
Libro
editore: Gabrielli Editori
anno edizione: 2020
pagine: LXX-346-276
La nuova edizione commentata dell’opera La Logica per i giovanetti di Antonio Genovesi, uno dei fondatori della moderna scienza economica, filosofo e teologo, offre a un più ampio pubblico la possibilità di confrontarsi con un testo profetico (guardando l’anno della prima pubblicazione, 1766) per la formazione a tutto tondo di persone in crescita, i “giovanetti”. Come afferma Roberto Mancini nel suo saggio introduttivo, quella delineata da Genovesi è una logica concreta, una guida per orientarsi nella vita. I “giovanetti” non vanno identificati con studenti inesperti. Leggendo le pagine della Logica si capisce che egli li intende come i veri protagonisti del tempo nuovo, secondo una prospettiva che guarda al progresso qualitativo concepito come piena umanizzazione delle persone e civilizzazione della società. Stefano Zamagni nella Prefazione dichiara che la Logica di Genovesi affronta in modo diretto e metodologicamente robusto la grande questione di cosa significhi educare. Educare significa riconoscere nella persona un’eccedenza rispetto al puro e semplice addestramento. È per questo che l’educazione non può essere ridotta alla mera istruzione: essa, infatti, è ultimamente finalizzata alla manifestazione della libertà. La persona è libera perché sa riconoscere il bene e volgersi verso esso. Il testo potrà senz’altro collocarsi nell’alveo degli strumenti utili al nuovo patto educativo per la cura del creato promosso da papa Francesco (“Ricostruire il patto educativo globale”), come in altri contesti più laici; ossia riflettere su tutto ciò che educhi alla “solidarietà universale” e a “un nuovo umanesimo”, al fine di affrontare le sfide di un mondo in “continua trasformazione” e “attraversato da molteplici crisi”. Antonio Genovesi (Castiglione del Genovesi 1713 – Napoli 1769) fu filosofo ed economista (Preside della prima facoltà in Europa di Economia di cui si abbia traccia). Abate, insegnò per tutta la vita e formò non solo le classi sociali ed imprenditoriali del Regno di Napoli, ma – con le sue Lezioni di Economia Civile – ha segnato la storia dell’economia. Avendo a cuore l’educazione dei giovani (ma anche delle donne e delle classi meno abbienti) scrisse numerosi libri al riguardo, compreso La Logica per i giovanetti. Riccardo Milano, tra gli storici realizzatori di Banca Popolare Etica e socio fondatore della SEC – Scuola di Economia Civile e dopo una più che ventennale attività di operatore finanziario, si è da sempre impegnato nella Finanza Etica, anche insegnandola (unitamente all’Economia Civile), quale docente universitario a contratto sia in Italia che all’estero.
Contraffazione della normalità. Argomentazioni, considerazioni e artifici sociologici
Lorenzo Dani
Libro
editore: Gabrielli Editori
anno edizione: 2004
pagine: 484
Le argomentazioni sulla conoscenza negativa e sulla metodologia di ricerca sociologica, l'esposizione di due ricerche empiriche sulla costruzione sociale delle identità dei devianti e sulla normalità e devianza religiosa - il tutto all'insegna di una rivisitazione della cosiddetta Scuola di Francoforte introducono nel dibattito sociologico italiano un piccolo vento di contestazione del modo in cui la teoria critica è stata per lo più recepita. La finalità del libro è, tuttavia, quella di dimostrare che è possibile 'fare sociologia' in un modo diverso, rispetto a quello più diffuso. E si propone una sorte di statuto etico della sociologia.
Generazioni al margine. Bioetica, globalizzazione, crisi internazionale, mass-media, scuola; come la rivoluzione tecnologica accelera la deriva culturale
Giuseppe Manzato
Libro
editore: Gabrielli Editori
anno edizione: 2002
pagine: 184
Le questioni più scottanti e urgenti illustrate secondo la misura del pamphlet e in modo vivace e drammatico. Il tema etico è al cuore di un ragionare appassionato che obbliga il lettore a riflettere su verità scomode che rimandano, questa la posizione dell'autore, a quell'Umanesimo ad un tempo latino e cristiano, radice, nonostante tutto, della nostra cultura. Le questioni trattate: l'idolatria del corpo; degrado ambientale e disprezzo per la vita; considerazioni sulla globalizzazione; l'Occidente: quali fondamentalismi; noi e l'Islam: un incontro possibile; dall'homo sapiens all'homo videns: la perdita di identità; ripartire dall'educazione: la scuola.
Eiréne. Lo spirito europeo e le sorgenti della pace
Giuseppe Goisis
Libro: Libro in brossura
editore: Gabrielli Editori
anno edizione: 2000
pagine: 378
Ben pochi si sono dichiarati a favore della guerra, quasi nessuno si è proclamato amante della guerra, ma tutti sembrano desiderare ciò che solo con la guerra possono ottenere. Quando a Bismarck chiesero se, allora, voleva la guerra, rispose: “Ovviamente no. Voglio la vittoria!”. Molti capi politici vogliono lo stabilirsi di una pace gravata da vergognose ingiustizie, preferendo entrare nelle Nazioni altrui a poco a poco, senza incontrare resistenza. Da questa paradossale confusione dei valori, dalla loro deformazione e commercializzazione prende avvio il presente volume, per tentare un più sottile discernimento, per cercare di tenere assieme le dimensioni della lucidità disincantata e della passione, che ci fa innamorati delle opere della pace. Questo libro prova a sfatare il mito del primato della guerra e della violenza, mostrandone le connessioni con quell’Occidente che, dall’Iliade alla Guerra del Golfo, da Achille a G. Bush, ha affermato, con ossessiva coerenza, la decisività della forza e, alla bilancia della forza, la decisività della propria potenza. Dall’Occidente si distingue il miglior spirito europeo, giudicato ancora capace di percepire le grandi sfide storiche: non l’Europa soffocata dal costume mercantile, nella quale solo le scogliere di Dover sembrano non ancora in vendita, ma l’Europa dell’Umanesimo dell’altro uomo e della convergenza nella diversità: la “patria delle differenze” che ha messo in evidenza De Rougemont. In colloquio fitto con pensatori appassionati ed influenti (tra gli altri, S. Agostino, Pascal e Dostoevskij), si profila la singolare proposta di un “pacifismo tragico”, fondata su una visione non utilitarista dell’uomo, nemica di ogni semplificazione demagogica e pressappochista. Il lettore troverà in queste pagine – trascorrenti come una cavalcata avventurosa, fra molti temi e personaggi – domande intense e provocatorie, ma anche il delinearsi di significative risposte, che consegnano l’intera questione della pace alla responsabilità, etica e politica, di ognuno.
Scuola e cittadinanza. La libertà di apprendimento oltre la tormentata questione scuola privata-scuola statale
Ernestina Bacchi, Nando Bacchi
Libro
editore: Gabrielli Editori
anno edizione: 1997
pagine: 176
Il testo affronta in modo acuto la questione del rapporto scuola statale scuola privata, fornendo un esauriente percorso storico e offrendo una proposta di soluzione che va oltre il dilemma così semplicemente posto. Gli Autori affermano che non è più il caso di contrapporre scuola statale a scuola privata in quanto è ormai condivisa la distinzione tra funzione pubblica e gestione pubblica, per cui il privato può svolgere in tranquillità una funzione pubblica. Il nodo cruciale tuttavia sta proprio qui: nello stabilire quando la scuola esercita veramente una funzione pubblica nei suoi due compiti fondamentali: quello dell'istruzione e quello dell'educazione. Il volume ruota attorno al concetto "rivoluzionario" che consiste nell'anteporre la libertà di apprendimento alla libertà di insegnamento. L'ultimo capitolo riguarda la posizione degli evangelici in Italia sulla questione dell'ora di religione nelle scuole, e da un elenco completo di tutte le proposte e i disegni di legge finora portati in Parlamento per la riforma del sistema scolastico.
Verso la Scuola di Barbiana. L'esperienza pastorale ed educativa di don Lorenzo Milani a S. Donato di Calenzano
Domenico Simeone
Libro
editore: Gabrielli Editori
anno edizione: 1996
pagine: 234
Questo libro si presenta come uno strumento prezioso per comprendere il cammino percorso da don Lorenzo Milani prima di giungere a Barbiana, in una piccola parrocchia di montagna (dicembre 1954).L'esperienza fatta da don Milani, giovane prete appena ordinato, a S. Donato di Calenzano (dall'ottobre del 1947), viene descritta in questo volume con estrema attenzione. Tramite una rigorosa documentazione analitica e comparativa e con brevi e sicuri riferimenti storici alla diocesi fiorentina, Simeone coglie e segnala, con acuti e minuziosi raffronti, le tappe dell'insegnamento di don Milani, che è stato nelle stesso tempo meditazione ed indagine sociale, amore del prossimo e lezione austera e combattiva. Il testo è arricchito da contributi inediti: lettere di don Milani, testimonianze degli ex alunni e di diversi suoi amici (tra cui p. David Maria Turoldo).L'opera è completata, infine, da un'ampia bibliografia.
Don Primo Mazzolari tra testimonianza e storia. Atti del Convegno (S. Pietro in Cariano, 8-10 ottobre 1993)
Libro
editore: Gabrielli Editori
anno edizione: 1994
pagine: 236
Il libro raccoglie un'ampia serie di interventi, curati dai migliori studiosi di Storia della Chiesa e della società italiana, che propongono la figura di don Primo Mazzolari in tutta la sua complessità umana e pastorale e nella sua grandezza spirituale. L'opera percorre gli aspetti più importanti, a volte anche più sconosciuti, di don Primo Mazzolari: la giustizia, il laicato, l'ecumenismo, la pace e la politica internazionale, i poveri, il modernismo e il Concilio Vaticano II.
Max Weber. I fondamenti della sociologia politica
Anna Pacifico
Libro
editore: Gabrielli Editori
anno edizione: 2002
pagine: 96
Una pubblicazione in cui viene sviluppato il tema dell'insegnamento della Storia nella Scuola, quale disciplina interdisciplinare, aperta e mai definitiva, attraverso la presentazione degli studi più significativi di Max Weber, riconosciuto il fondatore della moderna storiografia. Il libro è arricchito dalla lettura di un testo di Weber "Parlamentarismo e democrazia" (1918) in cui emerge in particolare la visione dell'Autore rispetto alle situazioni sociali, politiche e culturali della Germania del tempo.