Galzerano: Il laboratorio
Odissea di una famiglia perbene (1940-45)
Giuseppe Lubrano
Libro: Libro in brossura
editore: Galzerano
anno edizione: 2024
pagine: 272
Giuseppe Lubrano, nato a Napoli il 16 aprile 1909, è un antifascista combattivo, audace, fermo e coerente nei propri principi; più volte minacciato dagli squadristi con la somministrazione della purga e dell'olio di ricino non si arrese al fascismo e continuò ad avversarlo, tenendo comizi ai frequentatori della birreria di Miano. In questo diario racconta le peripezie, le lotte e le disgrazie capitategli «a causa della guerra» voluta dal fascismo: parla della barbarie della guerra e dei tedeschi e testimonia le «giornate orrende di vita vissuta» che travolsero la sua famiglia che - desiderosa di pace - fu costretta a lasciare Napoli e a rifugiarsi a Gaeta, mentre Giuseppe Lubrano viene deportato in Germania in un campo di concentramento.
L'uccisione di Rosario Rizzo. Interrogatori
Francesco De Marco
Libro: Libro in brossura
editore: Galzerano
anno edizione: 2023
pagine: 90
Rosario Rizzo - accusato di aver fatto sparire quattro fucili - viene fucilato a Salento (Sa) la mattina del 20 gennaio 1848 dagli uomini di Costabile Carducci durante i moti del Cilento per ottenere la Costituzione dal re di Napoli Ferdinando I. La pubblicazione degli inediti interrogatori di ventisette cittadini (nobili, contadini e donne) di Salento fatti dal giudice istruttore Francesco De Stefano a distanza di oltre un anno nell'ottobre del 1849 per individuare e processare i responsabili, è un'iniziativa culturale e storica che non intende dare adito ad anacronistiche speculazioni né ad antistoriche nostalgie neoborboniche.
Rosa Bronzo. L'ammazzabimbi di Vallo della Lucania
Giuseppe Galzerano
Libro: Libro in brossura
editore: Galzerano
anno edizione: 2022
pagine: 88
Una storia di agghiacciante barbarie del tutto sconosciuta che emerge dal passato del Cilento. Rosa Bronzo, nel 1877, a Vallo della Lucania, dopo essere stata pagata affinché li consegni alla Casa di Maternità di Salerno, uccide e brucia nel forno le bambine e i bambini a lei affidati da donne del luogo, o per motivi di povertà o per essere nati fuori dal matrimonio. Una carneficina incredibile e terrificante desunta dalla stampa italiana e francese dell'epoca.
Contro tutti gli Stati e tutti i governi. Saggi e articoli sull'anarchismo italiano (1900-1945)
Fabrizio Giulietti
Libro: Libro in brossura
editore: Galzerano
anno edizione: 2022
pagine: 322
Attraverso un capillare lavoro di scavo archivistico, giornalistico e bibliografico, il volume propone un sintetico excursus sulle lotte politiche e sociali del movimento anarchico italiano durante la prima metà del XX secolo. Motivo dominante dell’opera, è l’assunzione di una caratterizzazione irriducibilmente antistatalista e antilegalitaria che, in ogni luogo e in ogni tempo, ha contraddistinto l’azione e l’iniziativa anarchica. Molto eloquente, sotto questo profilo, si configura il saggio dedicato ai rapporti con il bolscevismo sovietico. In antitesi a tutte le altre componenti dello schieramento rivoluzionario internazionale, osservatori e commentatori libertari esprimono sin da subito radicali critiche agli orientamenti liberticidi e autoritari del governo Lenin, producendosi, ben prima dell’avvento dello stalinismo, in una denuncia serrata e incalzante sulle degenerazioni accentratrici e dittatoriali della Rivoluzione d’Ottobre e il progressivo annientamento delle ragioni stesse che avevano trascinato alla vittoriosa sollevazione popolare.
La stampa anarchica napoletana. Periodici e numeri unici dal 1900 al 1910
Fabrizio Giulietti
Libro: Libro in brossura
editore: Galzerano
anno edizione: 2021
pagine: 190
Vasta e capillare indagine documentaria, il volume ricostruisce l'attività giornalistica dell'anarchismo napoletano nel primo decennio del Novecento. Con ampie e articolate riflessioni relative all'antimilitarismo, l'antiautoritarismo, l'antiparlamentarismo, la dialettica riforme/rivoluzione, e altro ancora, i periodici partenopei sono di considerevole interesse sia sotto il profilo delle analisi sugli avvenimenti sociopolitici interni e internazionali sia per l'elevato livello delle elaborazioni ideologico-dottrinarie. Un tentativo per restituire alla memoria una dimensione teorica, ideologica e dottrinaria che non aveva finora suscitato alcuno specifico interesse o particolare considerazione storiografica.
Grandi viaggiatori nel Cilento. Rabdomanti di bellezza
Mariella Marchetti
Libro: Libro in brossura
editore: Galzerano
anno edizione: 2021
pagine: 122
Dall’antichità ai giorni nostri in tanti hanno attraversato il Cilento. Mariella Marchetti passa in rapida rassegna alcuni viaggiatori, scrittori, poeti, pittori e politici che, per vari motivi, hanno percorso il Cilento: latini, francesi, inglesi, spagnoli e tedeschi, incantati dal paesaggio e dall’ospitalità cilentana testimoniano il loro rapporto con le donne e gli uomini del Cilento. Da Palinuro a Pier Paolo Pasolini l’elenco, sebbene lungo, è incompleto. A passare nel Cilento e a scriverne sono Ottaviano Augusto, Giorgio Bassani, Marco Tullio Cicerone, Cosimo De Giorgi, Alexandre Dumas, Joahnn Wolfang Goethe, François Lenormant, Ferruccio Parri, Pier Paolo Pasolini, Angelo Raffaele Passaro, Guido Piovene, Quinto Orazio Flacco, José Ortega, Craufurd Tait Ramage, Filippo Rizzi, Giuseppe Stasi, Giuseppe Stifano, Arthur John Strutt, Caio Trebazio Testa, Giuseppe Ungaretti, Virgilio. Con quattordici dipinti a colori di José Ortega, pittore antifranchista spagnolo che scelse di vivere nel Cilento.
Fratello straniero. Al milite ignoto
Elvira Zammarrelli
Libro: Libro in brossura
editore: Galzerano
anno edizione: 2021
pagine: 596
Dal Cilento al Carso con Giuseppe Ungaretti. Il Cilento e i cilentani, spesso, riservano delle sorprese. Nella prima guerra mondiale due soldati cilentani, di San Mauro Cilento, sul Carso furono compagni di trincea e amici del poeta Giuseppe Ungaretti. Sabato Di Maria, nato nel 1888, lo conobbe al 20° Reggimento di Fanteria, brigata Brescia. Muore in guerra per ferite nel 1916 Angelo Raffaele Matonti, nato nel 1889, scrivano per i commilitoni analfabeti al 63° Reggimento Fanteria conobbe Giuseppe Ungaretti al quale si propose per scrivere una lettera. Lo racconta la prof.ssa Elvira Zammarelli, nel suo libro «Fratello straniero». Una «scoperta» umana, culturale e letteraria.
Carlo Melchionna. Anarchismo e lotte sociali 1886-1932
Fabrizio Giulietti
Libro: Libro in brossura
editore: Galzerano
anno edizione: 2019
pagine: 292
L'anarchismo in Italia (1945-1960)
Fabrizio Giulietti
Libro: Libro in brossura
editore: Galzerano
anno edizione: 2018
pagine: 396
Studioso dell’anarchismo italiano dall’età giolittiana al fascismo, nel suo ultimo lavoro Fabrizio Giulietti affronta le vicende del movimento libertario nel delicato passaggio del secondo Dopoguerra. Il contesto è quello dell’impossibilità di una svolta rivoluzionaria e del trionfo dello Stato democratico, ma anche di un’Italia che, nel corso del conflitto, a nord e a sud, aveva vissuto due esperienze diverse che caratterizzarono la ricomposizione stessa del movimento. Difatti, nel Meridione gli ambienti libertari, in particolare grazie all’iniziativa della redazione della rivista «Volontà», proposero un approccio innovativo, dal taglio culturale ed educativo, svincolato da una rigida concezione classista che, invece, contraddistinse i gruppi che andarono ricostituendosi al Nord, maggiormente legati al movimento sindacale e alla dimensione politico-organizzativa. Ciò che più si evidenzia fu la difficoltà dei libertari a ricollocarsi in un mondo diviso in sfere di influenza e in una realtà italiana nella quale, a sinistra, era netta la predominanza del Partito comunista. Gli stessi sforzi di «Volontà», volti a una ridefinizione teorico-pratica capace di confrontarsi con la questione istituzionale in un’accezione non solo negativa, resteranno confinati in una pur preziosa dimensione teoretica, ma senza ricadute effettive nella società italiana. Si rileva così una chiara cesura tra la diffusione dell’anarchismo prima dell’avvento del fascismo e il suo radicamento in età repubblicana. Nonostante la presenza di personalità di una certa levatura e autorevolezza e un accurato impegno pubblicistico, l’anarchismo subì un forte ridimensionamento presentandosi come un’area politico-culturale assai ridotta e sempre sull’orlo della scissione, il più delle volte – ma non sempre – evitata più in ragione della comune, quanto generale, appartenenza dottrinaria che in forza di una effettiva capacità propositiva. Per quanto fosse un ambito dinamico, la scarsa capacità di sperimentazione è testimoniata dal fragile processo compositivo della Federazione anarchica italiana ma anche da una vera e propria ossessione politica e un’ansia organizzativa, che sarebbero sfociate in effimeri tentativi associativi. Si determinò un ristagno operativo e un riflusso dell’iniziativa militante solo in parte superata con la mobilitazione antifascista dell’estate del 1960, durante il governo Tambroni, che permise al movimento antiautoritario di misurare una certa capacità espansiva. Il testo di Giulietti offre un affresco dettagliato sull’insieme dell’anarchismo italiano del secondo dopoguerra, basato prevalentemente su fonti a stampa, con una riflessione incentrata sia sulla dimensione culturale sia sugli istituti politici. Pur evincendosi poco una più precisa dimensione quantitativa, ne esce un ambiente ricco e vivace, testimone della propria incompatibilità con i nuovi assetti statuali postbellici.