Garzanti: Narratori moderni
Una caffetteria sul mare
Arnold Zable
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2025
pagine: 176
A Melbourne c'è una caffetteria, un crocevia di esuli che vogliono dare una voce a storie che non devono essere dimenticate. Cafe Scheherazade, è così che si chiama. Avram e Masha, i proprietari, hanno voluto omaggiare l'omonima principessa araba che, grazie ai suoi racconti, ha messo in salvo il proprio popolo. Perché credono nel potere salvifico delle parole, capaci di restituire forza a esistenze che, con l'avvento del nazismo, sembravano aver perso qualsiasi significato. A partire dall'amara rinuncia di Avram di crescere nel luogo in cui è nato. Oppure dalla tragica e sofferta esperienza nei lager russi di Masha e Laizer. E, ancora, dal lieto fine al quale è stato fortunosamente destinato Zalman, scampato alla deportazione grazie all'intervento di un ambasciatore giapponese. Davanti a un tè caldo e a dolci preparati con cura, le loro voci si intrecciano in un urlo disperato che chiede di essere ascoltato e compreso. Un coro di speranza si alza verso un cielo che torna sereno dopo anni segnati dallo sconforto. Sullo sfondo, il blu profondo del mare e i raggi di un sole luminosissimo che si riflettono su una distesa d'acqua che brilla, canta, sgomita per essere libera. E bagna i piedi di chi, travolto dalla poeticità del luogo, ha deciso di accomodarsi al Cafe Scheherazade. Una caffetteria sul mare racconta una storia poco conosciuta: quella della diaspora del popolo ebraico verso oriente. Arnold Zable, autore pluripremiato dalla critica e noto attivista, restituisce voce a un popolo sradicato, del quale cerca di tracciare un profilo il più veritiero possibile. Un tentativo perfettamente riuscito di donare ai lettori italiani una nuova prospettiva per guardare alla storia. Una storia che, ora più che mai, abbiamo il dovere di accogliere.
Tutto il mio folle amore
Francesco Carofiglio
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2025
pagine: 368
Luglio 1943, Bari. Un corteo pacifico di studenti che festeggiano la caduta del regime si imbatte in un presidio di soldati e miliziani. Gli spari lacerano l'aria rovente e spezzano decine di giovani vite in marcia per la libertà. Alessandro Latorre, diciassette anni, assiste impotente a una violenza efferata, destinata a segnare per sempre la sua generazione. Per lui, come per tanti altri ragazzi, quella è l'estate in cui l'innocenza finisce. Italo Acquaviva, detto Lallo, è il «cugino gemello» di Ale, nato lo stesso giorno dello stesso anno. Sono opposti e inseparabili. Lallo è un ribelle, campione dello sport, giovane promessa del circolo canottieri della città; Ale, impegnato in politica, frequenta brillantemente il liceo classico e suona nei Jazz Boys, una piccola band clandestina. A settembre, dopo l'armistizio, un gruppo di giovani intellettuali occupa la sede di Radio Bari, e in breve tempo lo strumento di propaganda del Regime si trasforma nella più importante voce della lotta di liberazione in Europa. È proprio negli studi radiofonici che Alessandro incontra Carolina Fitzgerald, una ragazza italo-irlandese rifugiata a Bari con la famiglia dopo il bombardamento di Roma. Carolina è brillante, ironica, bellissima, e canta divinamente. Le vite dei ragazzi, in bilico sullo strapiombo del mondo, stanno per cambiare, per sempre. Francesco Carofiglio ci regala una grande storia di coraggio, amicizia e amore in cui i sogni dell'adolescenza si intrecciano alla realtà dolorosa di un'Italia ferita. Sullo sfondo degli eventi che segnano le sorti del conflitto mondiale, Alessandro, Lallo e Carolina varcano la soglia dell'età adulta, per non voltarsi più indietro. Dai microfoni di Radio Bari suonano le note di una musica nuova. Si alza una voce di speranza, la voce di chi non si arrende e ha deciso di lottare. La resistenza è di tutti.
La casa che attende la notte
Clara Sánchez
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2025
pagine: 208
Madrid. Un debole sole fa capolino fra i tetti del quartiere di Calle de Velázquez. Una luce che basta a creare un gioco di colori sul portone del civico 39. È il luogo in cui si trova Alicia, una giovane studentessa ventenne che non sa cosa fare della sua vita. Ha un'unica certezza: ogni pomeriggio si ferma davanti a un grande palazzo. Non è una sua decisione. A guidarla lì è Rafael, il bambino a cui fa da babysitter. Rafael ha appena un anno, ma i suoi occhi vedono con più chiarezza di quelli di Alicia e sembrano non essere offuscati dalle incertezze del futuro. Con stupore della ragazza, il bambino le indica a parole e gesti l'ingresso dell'edificio. All'inizio lei si rifiuta di credergli, fino a quando, dopo insistenze e capricci, decide di mettere da parte lo scetticismo. Quando entra, Rafael punta l'indice verso un appartamento al quinto piano dove si è consumata una tragedia. Qualche tempo prima, un ragazzo di nome Hugo è uscito di casa e non ha più fatto ritorno. Di quel mistero nessuno sa niente. Eppure, Rafael le sta chiedendo a modo suo di scavare in quella scomparsa. Di non fermarsi alle apparenze. Alicia sente di doverlo ascoltare. Perché a volte gli sconosciuti possono essere uniti dal destino. E l'unico modo di trovare una direzione è abbandonare la luce e scegliere la notte, lasciandosi guidare dal nostro istinto più nascosto.