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Giappichelli: Itinerari di diritto penale. Sez. saggi

La tutela penale della salute e sicurezza sul lavoro al tempo del Covid-19

La tutela penale della salute e sicurezza sul lavoro al tempo del Covid-19

Amalia Orsina

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2022

pagine: 192

Il rischio da ignoto scientifico-tecnologico come sfida per tutte le imprese al tempo del Covid-19. La pandemia da SARS-CoV-2 costituisce senza dubbio un fenomeno epocale che ha prodotto notevoli ripercussioni sotto molteplici profili, tra i quali certamente viene in rilievo anche quello giuridico, nella misura in cui l’inedita realtà che si è venuta a determinare difficilmente si lascia imbrigliare nelle categorie tradizionali, che come tali necessitano di essere rivisitate. In tal senso una delle categorie maggiormente destinate a subire le conseguenze derivanti dall’avvento di questo fenomeno è la colpa penale. Un settore particolarmente coinvolto da tale sopravvenienza è quello della tutela della salute e sicurezza sul lavoro, atteso che la pandemia ha prodotto un effetto dirompente sulla definizione dell’obbligo di sicurezza in capo al datore di lavoro e sulla correlativa valutazione di colpa nel caso di accadimento di un evento lesivo a danno di un lavoratore. Il riferimento va alla circostanza che per effetto dell’emergenza pandemica la questione della valutazione e gestione del rischio da ignoto scientifico-tecnologico negli ambienti di lavoro ha cessato di essere una tematica di nicchia e ha assunto una valenza di urgente attualità per tutto il mondo imprenditoriale. Non solo le organizzazioni complesse a tecnologia avanzata, operanti in settori d’avanguardia, ma tutte le aziende, a prescindere dalla loro dimensione e dal comparto produttivo di riferimento, sono state investite dall’arduo problema della prevenzione di un rischio scientificamente incerto come quello pandemico. Sul punto si ricorda che nel nostro ordinamento il bene giuridico della salute e sicurezza sul lavoro è oggetto di una complessa disciplina che, stratificatasi nel tempo attraverso un lungo percorso evolutivo, è confluita mediante un duplice intervento riformatore nel Testo Unico della salute e sicurezza sul lavoro (d.lgs. 9 aprile 2008, n. 81, modificato dal d.lgs. 3 agosto 2009, n. 106), il quale assume l’obbligo datoriale di valutazione e gestione dei rischi come baricentro del sistema prevenzionistico.
27,00

Concorso apparente di reati e istanze di «Ne bis in idem» sostanziale

Concorso apparente di reati e istanze di «Ne bis in idem» sostanziale

Ignazio Giacona

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2022

pagine: 192

Dove va il diritto penale, quali sono i suoi itinerari attuali e le sue prevedibili prospettive di sviluppo? Ipertrofia e diritto penale minimo, affermazione simbolica di valori ed efficienza utilitaristica, garantismo individuale e funzionalizzazione politico-criminale nella lotta alle forme di criminalità sistemica, personalismo ed esigenze collettive, sono soltanto alcune delle grandi alternative che l’attuale diritto penale della transizione si trova, oggi più di ieri, a dover affrontare e bilanciare. Senza contare il riproporsi delle tematiche fondamentali relative ai presupposti soggettivi della responsabilità penale, di cui appare necessario un ripensamento in una prospettiva integrata tra dogmatica e scienze empirico-sociali.
26,00

La sequenza causale nella truffa

La sequenza causale nella truffa

Gian Paolo Demuro

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2022

pagine: 144

Dante, dopo aver ripreso quasi alla lettera il De officiis (I 13,41) di Cicerone («Cum autem duobus modis, id est aut vi aut fraude, fiat iniuria, fraus quasi vulpeculae, vis leonis videtur; utrumque homine alienissimum, sed fraus odio digna maiore»), colloca i fraudolenti nel cerchio più profondo dell’abisso infernale, dove sono posti per essere puniti con peggiori tormenti, perché la frode è una prerogativa (negativa) esclusiva dell’uomo (a differenza della forza, che è propria anche del bruto) in quanto richiede l’uso della ragione (dell’intelligenza) e dunque mortifica la più alta qualità umana rendendola uno strumento di malvagità, convertendola al male, ciò spiacendo pertanto maggiormente a Dio e offendendolo più gravemente. La frode poi (Inf. XI, 52 ss.) è divisa in due specie, di diversa gravità, secondo che sia commessa contro chi non si fida, o contro chi, per vincolo speciale di parentela, patria, amicizia o beneficio dato, naturalmente si fida di colui che lo tradisce. La consapevolezza del male e il coinvolgimento della più specifica e nobile qualità umana, la ragione, sono profili che attraversano la considerazione storica (ed etica) della frode, da Aristotele a Sant’Agostino arrivando poi a noi (tecnicamente) attraverso il Diritto comune, e l’accompagnano in fondo anche nella considerazione odierna. La frode si accompagna all’interazione sociale e dunque si sviluppa in parallelo a essa, risultando ancora più grave quando sfrutta la fiducia e la buona fede (e anche questa è costante storica, filosofica ed etica): questo ne spiega la straordinaria attualità e la elevata frequenza pratica. Tra vecchie e moderne forme di comunicazione la frode, l’inganno, trova di continuo nuovi percorsi e purtroppo sempre più numerose vittime, lucrando sulla debolezza umana.
22,00

La proporzionalità della pena. Profili di diritto penale e costituzionale

La proporzionalità della pena. Profili di diritto penale e costituzionale

Francesco Viganò

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2021

pagine: 348

Negli ultimi anni si sono moltiplicate, in Italia, le pronunce di incostituzionalità che si fondano sulla violazione del canone, non scritto, della proporzionalità della pena. Ma qual è il fondamento dell'idea che la pena debba essere "proporzionata" rispetto al delitto, al di fuori della logica arcaica del taglione? Quali sono i criteri che consentono di valutare tale rapporto? È veramente possibile individuare "la" pena proporzionata al reato? E, ancora, qual è il limite del sindacato costituzionale sulle scelte compiute dal legislatore in materia di sanzioni penali, o "quasi-penali"? Questo volume prova a fornire una risposta a questi interrogativi, anche sulla scorta di un'ampia analisi comparata delle giurisprudenze di altre corti omologhe, nazionali e internazionali, che hanno enucleato anch'esse un principio di proporzionalità della pena, pur nel silenzio serbato sul punto dalle rispettive carte dei diritti.
46,00

Immunità della politica e diritti fondamentali. I limiti all’irresponsabilità penale dei ministri
28,00

Dovere e ordine scriminante. Contenuto e limiti dell'art. 51 C.P.

Dovere e ordine scriminante. Contenuto e limiti dell'art. 51 C.P.

Teresa Travaglia Cicirello

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2020

pagine: 160

Dove va il diritto penale, quali sono i suoi itinerari attuali e le sue prevedibili prospettive di sviluppo? Ipertrofia e diritto penale minimo, affermazione simbolica di valori ed efficienza utilitaristica, garantismo individuale e funzionalizzazione politico-criminale nella lotta alle forme di criminalità sistemica, personalismo ed esigenze collettive, sono soltanto alcune delle grandi alternative che l'attuale diritto penale della transizione si trova, oggi più di ieri, a dover affrontare e bilanciare. Senza contare il riproporsi delle tematiche fondamentali relative ai presupposti soggettivi della responsabilità penale, di cui appare necessario un ripensamento in una prospettiva integrata tra dogmatica e scienze empirico-sociali. Gli itinerari della prassi divergono peraltro sempre più da quelli della dogmatica, prospettando un diritto penale "reale" che non è più neppure pallida eco del diritto penale iscritto nei principi e nella legge. Anche su questa frattura occorre interrogarsi, per analizzarne le cause e prospettarne i rimedi. La collana intende raccogliere studi che, nella consapevolezza di questa necessaria ricerca di nuove identità del diritto penale, si propongano percorsi realistici di analisi, aperti anche ad approcci interdisciplinari. In questo unitario intendimento di fondo, la sezione Monografie accoglie quei contributi che guardano alla trama degli itinerari del diritto penale con un più largo giro d'orizzonte e dunque — forse — con una maggiore distanza prospettica verso il passato e verso il futuro, mentre la sezione Saggi accoglie lavori che si concentrano, con dimensioni necessariamente contenute, su momenti attuali o incroci particolari degli itinerari penalistici, per cogliere le loro più significative spezzature, curvature e angolazioni, nelle quali trova espressione il ricorrente trascorrere del "penale".
22,00

Alterazioni emotive e colpevolezza

Alterazioni emotive e colpevolezza

Massimiliano Dova

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2019

pagine: 98

Dove va il diritto penale, quali sono i suoi itinerari attuali e le sue prevedibili prospettive di sviluppo? Ipertrofia e diritto penale minimo, affermazione simbolica di valori ed efficienza utilitaristica, garantismo individuale e funzionalizzazione politico-criminale nella lotta alle forme di criminalità sistemica, personalismo ed esigenze collettive, sono soltanto alcune delle grandi alternative che l'attuale diritto penale della transizione si trova, oggi più di ieri, a dover affrontare e bilanciare. Senza contare il riproporsi delle tematiche fondamentali relative ai presupposti soggettivi della responsabilità penale, di cui appare necessario un ripensamento in una prospettiva integrata tra dogmatica e scienze empirico-sociali. Gli itinerari della prassi divergono peraltro sempre più da quelli della dogmatica, prospettando un diritto penale "reale" che non è più neppure pallida eco del diritto penale iscritto nei principi e nella legge. Anche su questa frattura occorre interrogarsi, per analizzarne le cause e prospettarne i rimedi. La collana intende raccogliere studi che, nella consapevolezza di questa necessaria ricerca di nuove identità del diritto penale, si propongano percorsi realistici di analisi, aperti anche ad approcci interdisciplinari. In questo unitario intendimento di fondo, la sezione Monografie accoglie quei contributi che guardano alla trama degli itinerari del diritto penale con un più largo giro d'orizzonte e dunque — forse — con una maggiore distanza prospettica verso il passato e verso il futuro, mentre la sezione Saggi accoglie lavori che si concentrano, con dimensioni necessariamente contenute, su momenti attuali o incroci particolari degli itinerari penalistici, per cogliere le loro più significative spezzature, curvature e angolazioni, nelle quali trova espressione il ricorrente trascorrere del "penale".
26,00

Ripensare il diritto penale attraverso le (neuro-)scienze?

Ripensare il diritto penale attraverso le (neuro-)scienze?

Ombretta Di Giovine

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2019

pagine: 77

"Ripensare il diritto penale mediante le (neuro-)scienze?" è un saggio in forma monografica diretto agli studiosi del diritto penale e a chiunque abbia interesse a comprendere l’impatto che le scienze possono avere sul sistema giuspenalistico. Il saggio si articola in tre parti: la prima è dedicata alla confutazione della tesi secondo cui le neuroscienze avrebbero ridotto il libero arbitrio a un’illusione, minando il fondamento stesso del diritto penale; la seconda affronta le specificità di questa prova scientifica sul piano dell’ammissione e valutazione nel processo; la terza, più ampia, indaga le mutazioni che i nuovi saperi potrebbero in prospettiva produrre sulla fisionomia di importanti categorie penalistiche. Pur evidenziando gli innegabili benefici che ne deriverebbero in chiave di personalizzazione della responsabilità penale e cercando di confutare alcuni diffusi pregiudizi, "Ripensare il diritto penale attraverso le (neuro-scienze)?" rende ragione della diffidenza che le nuove forme di conoscenza ancora suscitano presso larga parte del mondo giuridico.
12,00

La mens rea nello statuto di Roma. Un'analisi esegetico-sistematica dell'art. 30 in chiave comparata
16,00

Dove passa il confine? Sul divieto di analogia nel diritto penale

Massimo Vogliotti

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2011

pagine: 168

17,00 16,15

La diffamazione come reato debole e incerto

La diffamazione come reato debole e incerto

Alessandro Tesauro

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2005

pagine: VIII-113

Argomenti trattati: l'onore come bene giuridico controverso tra approcci sociologici e normativi; il bilanciamento nella struttura della diffamazione a mezzo stampa tra teoria del reato e teoria dell'argomentazione giudiziale; le prospettive di riforma del reato di diffamazione a mezzo stampa.
13,00

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