Giuliano Ladolfi Editore: Opale
Herbae surdae
Lucrezia Lombardo
Libro: Libro in brossura
editore: Giuliano Ladolfi Editore
anno edizione: 2025
pagine: 44
Se la poetica di Lucrezia Lombardo si è caratterizzata sinora per un intreccio tra riflessione filosofico-esistenziale e ricerca di un linguaggio capace di esplorare la dimensione dell'interiorità umana, e la sua scrittura in versi ne districa la rappresentazione più concreta, possiamo asserire che, con "Herbae surdae", siamo alla presenza di un locus tanto profondamente indagato dalla poetessa, quanto trasformato nel complesso dell'opera poetica dell'autrice - sia per quanto riguarda l'aspetto formale e stilistico, sia per il gusto fortemente gnomico del dettato. Non ci sembra infatti un errore l'affermazione per cui la ricerca dell'aretina si concretizzi nello studio delle sfumature della quotidianità, non fuggendo anche le tensioni e le contraddizioni dell'essere. Tuttavia quel più ci interessa è assicurare il lettore che quest'ultimo testo ci sembra un momento di svolta nella poetica personale dell'autrice: infatti, mai la poesia di Lombardo si sottrae alla complessità del mondo; anzi, la poetessa si impone di affrontarla con una facies lirica che spinge sul versante della sostanza il lettore a riflettere sulla fragilità dell'esistenza e sull'ineluttabilità della condizione umana (Carlo Ragliani).
Il gioco uno a cinque del tamburo
Claudia Maria Franchina
Libro: Libro in brossura
editore: Giuliano Ladolfi Editore
anno edizione: 2024
pagine: 80
"Quest'opera si pone in totale oscultazione della sofferenza dell'essere umano, soprattutto quella femminile: ne tocca la materia sudicia e gravissima, e non teme di verificarne e manifestarne le conseguenze palmari in un 'chi' solcato da una profonda emarginazione; la cui comprensione pertiene alla regola dell'amore abissale, in un mondo ricolmo della propria vuotezza." (Carlo Ragliani)
Contaminazione
Cristiana Lucidi
Libro: Libro in brossura
editore: Giuliano Ladolfi Editore
anno edizione: 2024
pagine: 80
In forza di ciò, della propria γλῶσσα - e, per sineddoche, del proprio canto - l'autrice propone l'atto logorante; invero il gesto poetico conserva uno stato di coscienza prolungativa di un orrore e di un raccapriccio abituale; i quali concorrono nel fondare una campitura esistenziale in cui la quotidianità si contestualizza come catabasi nell'atropo, consistente a sua volta nel tartaro diabolico della res e del φαινόμενον. Non meno debitrice alla cultura classica tradizionalmente condivisa, il dire della poetessa instaura, caricandolo del πάθος tragico e senza nugae insignificanti a cui dar peso, un πάθει μάθος che, avvalendosi della figurazione mitologica e simbolica anche nei soggetti che introduce nella scrittura, diviene il vero e proprio strumento di misura dell'esperibilità - mai caducandone, tuttavia, la valenza pragmatica, da intendersi come spossessamento e disappartenenza cosmica (Carlo Ragliani).
Fuoco greco. Appunti per un poema insulare
Francesco Costa
Libro: Libro in brossura
editore: Giuliano Ladolfi Editore
anno edizione: 2024
pagine: 60
Tra illuminazioni liriche, idilli risolti nella malinconia berciante e rimpianti dai risvolti tragici sulla campitura di una Venezia cadaverica, la voce narrante si districa nella brulicante sequela di stimoli esterni che, nel loro costante e doloroso trapungere la coscienza poetica dell'autore, sono trasportati in un gorgo di rammarico e disinganno per poi giungere alla consumazione conseguente rivolta verso ogni limite e vestigio di umanità (Carlo Ragliani).
Autofiction. Poesie 1982-2019
Gian Mario Villalta
Libro: Libro in brossura
editore: Giuliano Ladolfi Editore
anno edizione: 2022
pagine: 134
Che cos'è un'autoantologia? E come si fa? A quali criteri potrà mai obbedire? Se la poesia è una possibilità di diventare se stessi, e di incontrare gli altri, in una dimensione che è quella della forma, dell'immaginazione, dell'altrove che ci abita, come si può ricostruire e selezionare qualcosa che è nei libri, oramai, in una dimensione che, per l'autore, non è più appropriabile di quanto lo sia per un qualunque lettore? A meno che l'autore non accetti di dare voce "all'esile mito" che ha perseguito e dal quale è stato più volte tradito sullo sfondo degli anni, della cronaca e degli incontri, e decida di raccontare ciò che oggi gli appare ancora essenziale per quello che ha scritto. Per le dinamiche proprie della memoria e per il semplice fatto che tutto il tempo è il presente, tutto ciò non può che diventare Autofiction. Solo le poesie restano le stesse di quando sono state scritte e pubblicate.
Un tempo nel tempo (Poesie 1983-2021)
Marco Munaro
Libro: Libro in brossura
editore: Giuliano Ladolfi Editore
anno edizione: 2021
pagine: 192
"Un tempo nel tempo, Poesie 1983-2021" di Marco Munaro, insegue il filo di un percorso unico e, a suo modo, esemplare nel panorama della poesia contemporanea. Formatosi sullo studio amorevole dei maestri, Zanzotto e Bino Rebellato, immerso nel dialogo ininterrotto con la natura, Munaro si muove in luoghi tanto più reali (tra il Polesine, i Colli Euganei e il mare) quanto più sognati o inventati "nel corpo vivo dell'aria", dentro "il labirinto del mondo". Così, se da un lato questa auto-antologia si presenta come parte di un libro che il lettore è invitato a ricostruire o a immaginare, dall'altro è un'opera godibile in sé, nella sua architettura e nei suoi passi, nel respiro di una voce fedele alla vita e al suo canto.
Come tornare a casa. Antologia delle collezioni Parsifal/Macadamia
Libro: Copertina morbida
editore: Giuliano Ladolfi Editore
anno edizione: 2021
pagine: 86
Inauguriamo questa nuova collezione tracciando una sorta di bilancio, che inevitabilmente si tramuta in un rilancio. Ripercorrere il sentiero delle prime storiche pubblicazioni legate alla rivista «Atelier» significa attraversare la selva oscura della poesia contemporanea e trovare una direzione, magari per provare ad aprire nuovi scenari, nuovi panorami. Nei titoli delle serie "Parsifal" e "Macadamia" c'era la scommessa verso autori per lo più esordienti, che portavano opere magari ancora "grezze", segnate dalle tensioni interne fra rielaborazione della tradizione e scoperta della propria voce, ma significative e belle proprio per quello, ancor più in una rilettura a distanza di anni, con la possibilità di riconsiderare quei primi posizionamenti alla luce delle tappe successive. Sporadicamente in quelle collane si dava spazio ad autori con un percorso già più identificabile, ma di cui si voleva favorire l'emersione da un contesto sempre troppo complesso e iper-affollato.