Iacobellieditore: Frammenti di memoria
Le ciociare di Capizzi
Marinella Fiume
Libro: Libro in brossura
editore: Iacobellieditore
anno edizione: 2020
pagine: 128
Lo stupro a danno delle popolazioni civili durante i conflitti armati è strumento di guerra, anche se spesso nascosto e ignorato come crimine di guerra. Le donne sono considerate parte del bottino di guerra, lo stupro viene minimizzato come naturale conseguenza del fatto che gli uomini sul fronte sono lontani dalle loro famiglie, che i soldati meritano un compenso alle loro fatiche, un sollievo allo stress. È un modo “naturale” di dimostrare il loro coraggio e la loro virilità. Il fenomeno diffuso dei bordelli di guerra al seguito degli eserciti ne è una dimostrazione. Insomma il fenomeno è ancora una volta frutto dello stereotipo patriarcale secondo cui la violenza appartiene al maschio e subirla è destino delle donne, sempre inevitabili vittime. A raccontare tutto questo non sono le carte degli archivi, né gli scrittori o i registi, ma le nipoti e i nipoti di quelle donne, quelle che, in Sicilia, non hanno mai raccontato né denunciato e si sono portate nella tomba il peso del macigno che ha gravato per tutta la vita sul loro cuore.
Colpevole d'innocenza
Fabrizio De Prophetis
Libro: Libro in brossura
editore: Iacobellieditore
anno edizione: 2020
pagine: 192
Con un blitz, all'improvviso, in una normale giornata di lavoro, l'autore di questo libro, in qualità di ispettore generale della Cassa depositi e prestiti, viene arrestato dalla Guardia di finanza con l'accusa di aver percepito bustarelle per trattare più velocemente le pratiche relative ai pagamenti per lavori di opere pubbliche, cioè corruzione. L'accusa si basa su una precisa dichiarazione di un pentito: il ragioniere capo del comune di Nuoro a sua volta colpevole di peculato, falso ideologico, corruzione, concussione ed emissione di assegni a vuoto. Fabrizio viene arrestato: fotografie, impronte digitali, firme e infine una indagine corporale per com¬pletare l'umiliazione. Trascorre 5 giorni nel carcere di Regina Coeli a Roma, 10 giorni nel carcere di Badu e Carru a Nuoro e 45 giorni agli arresti domiciliari. Attimi di terrore, si pensa sempre che simili eventi non possano capitare a noi stessi... le cose brutte e tristi possono succedere solo agli altri. Ma purtroppo non è così. I fatti che racconta de Prophetis mettono in evidenza come la vita di tutti noi sia in balia di eventi imprevedibili a volte uniti all'ignoranza e all'impreparazione di chi dovrebbe difenderci e tutelarci.
Oltre il respiro. Massimo Troisi, mio fratello
Rosaria Troisi, Lilly Ippoliti
Libro: Libro in brossura
editore: Iacobellieditore
anno edizione: 2020
pagine: 136
A diciotto anni dalla scomparsa di Massimo Troisi, sua sorella Rosaria riapre lo scrigno dei ricordi. Attraverso i racconti sull'infanzia e sulla famiglia, emergono le figure che hanno plasmato la sensibilità dell'attore napoletano, insieme ai personaggi e ai contesti che hanno ispirato la sua arte. Ma emerge anche il ritratto di un uomo che ha affrontato gli ostacoli della vita con determinazione, sfidando con coraggio la sua malattia e il suo destino. Dai primi passi in palcoscenico alla Smorfia, fino alla fine della sua carriera cinematografica, l'arte di Troisi è stata sorretta da una profonda sensibilità sociale che, abbattendo gli stereotipi sulla meridionalità, lo ha reso beniamino di tutto il Paese. Il racconto omaggio di Lilly Ippoliti testimonia il legame viscerale che l'artista seppe instaurare col suo pubblico. Il volume è corredato da molte fotografie inedite provenienti dall'archivio di Rosaria Troisi e da estratti di interviste e dichiarazioni dell'attore, oltre a una cartella contenente 10 incisioni tratte da foto di scena, appositamente realizzate da Rancho.
L'ultima pagina. Da Vladimir Majakovskij a David Foster Wallace, da Cesare Pavese a Virginia Woolf, storie di scrittori che hanno deciso di togliersi la vita
Susanna Schimperna
Libro: Copertina morbida
editore: Iacobellieditore
anno edizione: 2020
pagine: 204
Persone molto diverse tra loro anche rispetto al tema della morte. C'è chi aveva perseguito razionalmente l'atto finale del suicidio passando il tempo a teorizzarlo; chi sembra non aver resistito a una serie di disgrazie terribili; chi portava in sé un dolore emotivo che temeva inguaribile. Elemento comune, una insopportabile sofferenza che troppo spesso e irrispettosamente è stata etichettata come "depressione". Raccontare queste esistenze è un atto di riconoscenza per gli scritti che ci sono stati lasciati, e insieme un atto di riparazione per l'ipocrisia di una società che ritenendo il suicidio un gesto inaccettabile continua a operare intorno a esso ogni sorta di manipolazione, dall'occultamento alla sottovalutazione, quando non arriva addirittura all'ostracismo riguardo alle opere e alle figure dei suicidi.
Come in un labirinto di specchi
Silvana Mazzocchi
Libro: Copertina morbida
editore: Iacobellieditore
anno edizione: 2020
pagine: 192
Le due protagoniste del romanzo, Emma e Luisa sono cresciute insieme nella Roma quieta dei quartieri borghesi. Quando esplode il '68 le loro esistenze si separano: Luisa studia, va all'estero, lascia la famiglia d'origine con cui ha sempre avuto un rapporto conflittuale, mentre Emma s'immerge completamente nelle logiche della contestazione. Abbandona l'università e sceglie la politica, quella a rischio dei primi anni Settanta, quando la fine dei gruppi extraparlamentari lascia spazio a un processo che coinvolgerà migliaia di giovani in una nebulosa ambigua e pericolosa, una "zona grigia", terreno di coltura del terrorismo ormai alle porte. Nonostante tutto, però l'amicizia tra le due ragazze rimane a lungo solida, abitano insieme, litigano, si ritrovano... Fino alla separazione definitiva, quando le loro scelte, diverse, cambiano per sempre i loro destini. È Luisa, dopo quarant'anni, a raccontare quel comune passato. Tornata nella casa di campagna dei suoi genitori e, grazie a una lettera di Emma mai ricevuta, guarda con occhi inediti alla loro amicizia e alle illusioni perdute della giovinezza e i ricordi e le emozioni del presente si mischiano alla cronaca del passato narrata in terza persona. Lo sfondo è il magma sociale e politico di quegli anni, popolato da giovani resi ciechi da un'ideologia che porterà a un epilogo dannoso e tragico. Un'amicizia che si ricompone in un enigmatico gioco di specchi la cui soluzione è nella lettera di Emma.
Quella voce poco fa
Saveria Chemotti
Libro: Copertina morbida
editore: Iacobellieditore
anno edizione: 2019
pagine: 205
La piccola Tilde nasce malformata da una misera donna che i paesani considerano una fattucchiera ma, contro ogni pronostico, sopravvive a ogni avversità con l'aiuto di alcuni personaggi fiabeschi: un cacciatore di frodo dal cuore d'oro e in odore di anarchia, una paesana zitella senza dote, una insegnante che poi fonderà l'Onmi, una maestra di canto che le educa la voce meravigliosa. Siamo nel 1914, circa un secolo fa, in una sperduta valle tra Verona e il Trentino e potrebbe sembrare una storia che affonda le sue radici in un mitico mondo contadino fermo nel tempo. Ma è la Grande Storia a non fermarsi: tra la Prima e la Seconda guerra mondiale, quando troppi uomini sono morti in guerra e le donne devono ingegnarsi per sopravvivere, loro e i figli, il Fascismo nasce e si rafforza improntando di sé ogni angolo del Paese, con la sua retorica, i suoi gerarchi spesso corrotti, le sue milizie prepotenti. Tilde, segnata e rassegnata alla sua "diversità", se ne sta sui monti cercando di sopravvivere come tutti ma la Storia bussa prepotentemente alla sua porta quando incontra un brigante gentile, una sorta di Robin Hood che vive rubando e poi distribuendo ai contadini affamati cibo e generi di prima necessità. Lui, Adamo, saprà vedere oltre la bruttezza del corpo di Tilde e per lei si arruolerà come volontario per la guerra di Abissinia in cambio del perdono dei suoi reati.
Quella notte a Roma. Biografia di Luigi Di Sarro
Carla Cucchiarelli
Libro: Copertina morbida
editore: Iacobellieditore
anno edizione: 2019
pagine: 152
Avrebbe avuto davanti a sé un futuro radioso, Luigi Di Sarro, e invece tutto si fermò la notte del 24 febbraio 1979, quando venne ucciso. Era la Roma cupa degli anni di piombo. A due passi da San Pietro, in un tragico incidente a un posto di blocco, la sua vita fu spezzata da alcuni colpi di pistola. Aveva solo 37 anni e non fu l'unica vittima innocente della legge Reale. 254 morti e 371 feriti sono il tragico bilancio delle vittime di questa legge nei primi quindici anni della sua applicazione, dal 1975 al 1990. Artista di pregio e di sicuro avvenire, Luigi Di Sarro era contemporaneamente anche un medico coscienzioso, che viveva la sua professione come missione. Amante di viaggi, sempre pronto a cogliere il segno dei tempi, era stato tra i primi in Italia a praticare l'agopuntura. La sua grande passione era però l'arte nelle sue molteplici declinazioni. A questa febbre dedicò gran parte della sua breve ma intensa vita: artista sperimentale di grande coraggio, fu capace di esprimersi in diversi linguaggi, attraversando con lo stesso impeto il disegno, la pittura, la scultura, la grafica e la fotografia. Attraverso i ricordi di familiari, amici, studenti e colleghi che hanno nel cuore il ragazzo sempre allegro e spensierato. Prefazione di Maurizio Fiasco. Postafazione Alessandra Atti Di Sarro.
Voce di sale. Un viaggio nel mondo dell'autismo
Luisa Sordillo
Libro: Copertina morbida
editore: Iacobellieditore
anno edizione: 2019
pagine: 317
Un libro sull'autismo e in particolare, tra storie di amore e di amicizia, sull'effetto collaterale che produce quando scaraventa all'aria una famiglia: la solitudine. Una domanda, apparentemente innocua, buttata lì in una mattina qualunque da un bambino di 9 anni, Adriano, innesca un marasma di pensieri e riflessioni in sua madre, che ruzzola così tra i suoi ricordi. Il racconto traghetta il lettore dalla spensieratezza dell'adolescenza all'incontro con il grande amore e alla nascita dei figli, dall'ansia del sospetto al dolore della certezza: l'autismo del figlio. Ed è una rivoluzione all'interno della famiglia e fuori, uno scontrarsi con un mondo non ancora sufficientemente informato e pronto all'accoglienza. Una chiusura che spintona nell'angolo della solitudine, tra lacrime e rabbia. Perfino il marito non riesce a fronteggiare la situazione e, vilmente, si allontana. Gli incontri con una pittrice eclettica e il primo amore riconsegnano alla madre, Aurelia, gli strumenti per aprire un varco tra pregiudizi e disinformazione e soprattutto la spingono a corpose riflessioni e nuove consapevolezze. È in grado di amare suo figlio per quel che è e non per quello che avrebbe voluto che fosse. Un assioma, faticosamente conquistato, sovrasta tutti: l'autismo e l'autistico sono due entità differenti e mentre il primo si odia, l'altro si può riuscire ad amare.
La casa di Matteo. Storia di un legame
Luigi Volpe
Libro: Libro in brossura
editore: Iacobellieditore
anno edizione: 2019
pagine: 192
La Casa di Matteo prima di essere un libro è un progetto speciale che prevede la realizzazione di due case di accoglienza per bambini orfani con disabilità, gravi malformazioni, tumori, patologie che necessitano non solo di cure particolari ma soprattutto di un amore familiare e di un accompagnamento alla morte. Progetto e libro nascono da un'esperienza vera. Quando nacque, Matteo fu abbandonato in ospedale dalle persone che lo avevano messo al mondo. Una mamma e un papà lo hanno adottato, con la promessa di essere per lui la famiglia che non aveva. Poco dopo un anno dalla sua adozione, Matteo inizia a soffrire di forti mal di testa e, in seguito a una serie di visite, si scopre che ha un terribile cancro. Lotta come un guerriero fino alla fine insieme alla mamma e al papà. La missione di Matteo era di essere figlio, anche se per poco, e di diventare un esempio. I suoi genitori adottivi, insieme ai nonni e agli zii, sono stati uno strumento, avevano il compito di amarlo, di donargli una famiglia, di accompagnarlo per mano nel suo nuovo mondo. Forse, se Matteo non fosse stato adottato prima che il cancro fosse sopraggiunto, non avrebbe mai avuto nessuna famiglia. I bambini che nascono nei nostri ospedali e che, a causa di gravi malformazioni, disabilità odi terribili tumori, vengono lasciati alle cure dei medici perché nessuno può o vuole prendersene cura, sono molti di più di quanto si pensi. Prefazione di Luigi De Magistris.
La donna capovolta
Titti Marrone
Libro: Copertina morbida
editore: Iacobellieditore
anno edizione: 2019
pagine: 175
Eleonora è una filosofa, insegna studi di genere, frequenta amici intellettuali e progressisti, ha un marito narciso e una figlia all'estero. Tutto bene? No, non proprio, perché - complice l'età che avanza - Eleonora si trova in preda a una sorta di spaesamento interiore. Forse perché ha un'anziana madre demente da accudire. Alina è una efficientissima badante moldava ingaggiata per alleviare Eleonora dalle incombenze di cura della madre. Il confronto tra le due donne - che fanne entrambe perno sulla terza, la vecchia madre - è come una deflagrazione: si specchiano l'una nell'altra e si detestano per questo. Pensano di essere diversissime e invece sono legate da una reciproca dipendenza che non riescono a tollerare. Entrambe si trovano d'un tratto, a essere tradite, deluse dove meno se l'aspettavano. E nel romanzo di Titti Marrone ciascuna racconta la sua esistenza direttamente, per la sua parte, in brevi, spietati e a volte ironici lampi di coscienza contrapposti: un susseguirsi di personaggi e d'involontaria feroce comicità sulla vecchiaia, la malattia, i piccoli trucchi per fuggire dalle responsabilità.
La mente nel pozzo. Storia di una depressione
Roberta Rubini
Libro: Libro in brossura
editore: Iacobellieditore
anno edizione: 2018
pagine: 134
Un racconto in cui il lettore viene preso per mano e condotto in un viaggio all'interno della malattia psichica, in cui la protagonista si racconta senza reticenze. Leggendo "La mente nel pozzo" ci immergiamo in una confessione che emoziona e che spazzando via la retorica dietro la quale si nasconde il mondo psichiatrico, ce ne dona una prospettiva nuova e affascinante. Filo conduttore del testo è l'amore da cui non si può prescindere per rimanere in contatto con la vita nei momenti in cui la morte appare come unica via di salvezza. L'autrice ha scritto questo libro fortemente motivata a fornire la sua esperienza a chi dovesse trovarsi nella stessa situazione.
La ragazza che ero, la riconosco. Schegge di autobiografie femministe
Libro: Copertina morbida
editore: Iacobellieditore
anno edizione: 2018
pagine: 249
Genova, anni Settanta: molte donne, come in altre città italiane, partecipano al movimento femminista che riempie le piazze. Ma fanno contemporaneamente anche un lavoro più nascosto, riunendosi in collettivi nelle case e nelle sedi più o meno provvisorie che la politica povera della sinistra extraparlamentare poteva mettere a disposizione in quegli anni. Quel lavoro, vera e propria pratica politica definita "autocoscienza", ha segnato la vita di tutte ed è l'eredità che le ragazze del '68 lasciano alle donne venute dopo. A quarant'anni di distanza, otto protagoniste di quel collettivo femminista genovese si sono reincontrate, per provare a raccontare che cosa è successo nel frattempo a ciascuna di loro e al mondo. Questi frammenti di biografie femministe illuminano una stagione di forte impegno ancora troppo lacunosamente ricostruita, affondando nella storia personale di ognuna, nelle differenze di classe e collocazione, nelle reciproche relazioni e nelle vicende di una città, dal dopoguerra a oggi.