Idea (Roma): Arte contemporanea
L'angelo rovesciato. Quattro saggi sull'11 settembre e la scomparsa della realtà
Attilio Scarpellini
Libro: Libro in brossura
editore: Idea (Roma)
anno edizione: 2009
pagine: 152
L'11 settembre del 2001 il fotoreporter dell'Ap Richard Drew si ritrova a scattare un'immagine che farà epoca: un uomo cade a picco da una delle Torri Gemelle dopo l'attacco contro il Word Trade Center seguendo una linea perfettamente perpendicolare. Attorno a questa immagine "L'angelo rovesciato. Quattro saggi sull'11 settembre e la scomparsa della realtà" condensa una riflessione che si muove senza posa tra l'evento e il segno, tra la realtà e la sua mediatizzazione, analizzando i rapporti tra la violenza e il linguaggio e, soprattutto, tra la violenza e l'immagine. Composto da quattro saggi L'angelo rovesciato, La Maison de Dieu, Immagini che (non) gridano vendetta, More than Reality - il libro ripercorre a ritroso le poetiche del Novecento, soprattutto quelle dell'avanguardia, per esplorare la connessione profonda che lega una politica della distruzione a un'estetica della sparizione. Lungo questo percorso, l'autore riprende alcuni dei temi e degli snodi concettuali che hanno segnato il recente dibattito sulla crisi della contemporaneità: la critica dell'ultimo Baudrillard a un'arte che non si distingue più dal mondo come i media lo presentano, le riflessioni di Paul Virilio sull'alterazione della percezione visiva indotte dalle tecnologie dell'immagine, il tramonto dell'oggettività nelle fotografie di Hiroshima e Nagasaki, le contraddittorie conseguenze di quel processo noto come estetizzazione della vita.
L'artista e i commissari. Quattro saggi non sull'arte contemporanea, ma su chi si occupa di arte contemporanea
Yves Michaud
Libro: Libro rilegato
editore: Idea (Roma)
anno edizione: 2008
pagine: 216
Il XX secolo ci ha insegnato che l'arte è tutto e niente: continuiamo infatti ad assistere al proliferare di correnti, tendenze ed etichette, alla varietà di oggetti considerati «arte», alle nuove categorie artistiche ed estetiche, che si aggiungono senza tregua a quelle tradizionali, per non parlare del movimento di esplorazione delle culture, che ha allargato le frontiere dell'arte, fino a farle straripare. Di fronte a una tanto cospicua varietà di aspetti è evidente che, prima di riflettere sulle qualità, è necessario capire secondo quali paradigmi identifichiamo le opere d'arte. La tesi principale espressa in quest'opera è che se per molto tempo sono stati gli artisti a definire l'arte, oggi questo potere è passato nelle mani del jet-set del mondo dell'arte, ossia di quelle persone che Yves Michaud chiama i «commissari», mentre «gli artisti e le opere sono solo pretesti per far continuare a girare la giostra del mondo dell'arte, un mondo che si stordisce di eventi, scoperte e tattiche comunicazionali», e che si evolve sempre più in direzione della mondanità.
L'arte allo stato gassoso. Saggio sul trionfo dell'estetica
Yves Michaud
Libro: Libro rilegato
editore: Idea (Roma)
anno edizione: 2007
pagine: 147
«Oggi il mondo è straordinariamente bello», così esordisce Yves Michaud. Siamo nell'epoca del trionfo dell'estetica: l'arte è diventata un gas, un profumo che si diffonde ovunque e tutta la nostra esistenza è ormai invasa da un'atmosfera estetica. Ma la bellezza non è nelle cose - ci avverte l'autore bensì nei nostri sguardi. E allora la domanda che dobbiamo porci è: perché guardiamo tutto dal punto di vista estetico? Perché vogliamo che tutto sia bello? Michaud ci fornisce spunti di riflessioni e risposte che riguardano sia lo stato dell'arte, sia l'esistenza dell'uomo contemporaneo. Il XXI secolo è l'epoca dell'adorazione e del culto della bellezza, dove la legge è che tutto deve essere bello; ma è anche l'epoca del paradosso: la bellezza è celebrata in un mondo privo di opere d'arte, se per queste ultime intendiamo quegli oggetti rari che una volta si contemplavano religiosamente nei musei. L'interesse contemporaneo per il design è un sintomo di questo cambiamento di approccio all'arte: il culto dell'opera in sé è morto, mentre l'arte rivive nella cura dell'ambiente, diventando arte da utilizzare e da fruire per rendere piacevole la propria esperienza di vita. In conclusione, di cosa possiamo lamentarci - chiede Michaud - se tutto il mondo è diventato così bello?