Il Mulino: Collezione di testi e di studi
L'Africa e gli africani nella formazione del mondo atlantico. 1400-1800
John Thornton
Libro: Libro rilegato
editore: Il Mulino
anno edizione: 2010
pagine: 497
Uscito qualche anno fa negli Stati Uniti, questo studio è considerato una pietra miliare sulla via di una nuova valutazione del ruolo giocato dall'Africa nello sviluppo del "mondo atlantico", cioè della rete di rapporti fra Europa, America e Africa che andò formandosi nel corso dell'età moderna, e che nella tratta degli schiavi ebbe una delle sue componenti più importanti. Due sono gli aspetti messi in luce da Thornton: da un lato il ruolo pienamente attivo giocato dagli stati africani nei rapporti con l'Europa e nella stessa tratta degli schiavi, dall'altro la diffusa e forte influenza che nel Nuovo Mondo gli africani ebbero dal punto di vista sociale e culturale. La lettura di Thornton contesta dunque la visione tradizionale di un'Africa puramente passiva, vittima dell'iniziativa europea.
Le nuove frontiere della giustizia. Disabilità, nazionalità, appartenenza di specie
Martha C. Nussbaum
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2007
pagine: 449
In questo volume Martha Nussbaum torna ad occuparsi del liberalismo politico e della teoria del contratto sociale nella versione attualizzata di John Rawls, alla cui memoria il libro è dedicato. L'assunto principale è quello di utilizzare la propria teoria delle capacità, già messa alla prova in "Diventare persone" con le tematiche di genere, per risolvere tre punti deboli della teoria politica di Rawls, fonte di forti asimmetrie sociali: come trattare le persone con disabilità fisiche o psichiche e garantire la loro piena realizzazione come esseri umani, come estendere la giustizia a tutti gli abitanti del pianeta prescindendo dal posto in cui vivono e non discriminandoli per la provenienza, e come conciliare i propri standard di giustizia con il maltrattamento inflitto, soprattutto nella catena alimentare e industriale, agli animali per soddisfare i propri bisogni consumistici. In tutti tre i casi si tratta di soggetti che, contrattualisticamente parlando, non sono "liberi, eguali e indipendenti" né incarnano quella razionalità che il modello del contratto presuppone.
Dominio e sottomissione. Schiavi, animali, macchine, Intelligenza Artificiale
Remo Bodei
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2019
pagine: 408
Dominio e sottomissione sono i due termini di un rapporto di potere fortemente asimmetrico che innerva la storia dell'umanità e che nella civiltà occidentale ha conosciuto numerose metamorfosi. Di questa vicenda millenaria Remo Bodei offre qui una ricostruzione, mettendo a fuoco alcuni momenti esemplari e sempre soffermandosi sulle teorie filosofiche che hanno plasmato i nostri modi di pensare, sentire, agire, e sulle implicazioni antropologiche, politiche e culturali connesse ai cambiamenti. A partire dalla tradizione antica della schiavitù che trova in Aristotele la sua più potente legittimazione, il racconto si snoda lungo i secoli per concentrarsi sull'evoluzione delle macchine chiamate a sottrarre il lavoro umano prima agli sforzi fisici più pesanti, poi a quelli mentali più impegnativi. Un processo che continua oggi con i prodigiosi sviluppi dei robot e degli apparecchi dotati di Intelligenza Artificiale o, detto altrimenti, con il trasferimento extracorporeo di facoltà umane come l'intelligenza e la volontà, e il loro insediamento in dispositivi autonomi.
Rinascimento perduto. La letteratura italiana sotto gli occhi dei censori (secoli XV-XVII)
Gigliola Fragnito
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2019
pagine: 325
Anche se gli indici romani dei libri proibiti del Cinquecento registrano un numero esiguo di autori e di opere letterarie, gli interventi sulla letteratura di svago furono molto ampi. Dalla novellistica al romanzo cavalleresco, al poema biblico, alla satira: i censori individuavano ovunque segni di anticlericalismo, lascivia e oscenità, o commistione fra sacro e profano, fra pagano e cristiano. Il libro ricostruisce i meccanismi che portarono alla distruzione di un vastissimo patrimonio culturale, alla manipolazione di opere mediante l'espurgazione, a profonde trasformazioni di generi letterari, come pure alla prassi dell'autocensura. Se lo scopo dell'azione repressiva era la moralizzazione dei fedeli, non vi è dubbio che, unita alla rimozione della Sacra Scrittura e dei libri di contenuto biblico in volgare, alla liturgia e alla recita delle preghiere in latino, essa consentì alla Chiesa di esercitare più facilmente il suo potere sulle menti e sulle coscienze, riducendo i fedeli a «minorenni perpetui».
Una cultura della crescita. Le origini dell'economia moderna
Joel Mokyr
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2018
pagine: 550
Sappiamo bene ormai come la Rivoluzione industriale abbia innescato l'economia moderna; ma l'interrogativo avvincente su cui gli storici continuano a dibattere è sempre lo stesso: perché è accaduta proprio qui, in Europa, e non altrove? Grazie a una estesa e approfondita analisi, l'autore mostra come sia stata la cultura a fare la differenza. Fra Cinque e Settecento in Europa crebbe infatti una cultura volta al miglioramento della vita, all'acquisizione e alla circolazione di conoscenze nuove e alla loro messa in pratica: un «mercato delle idee» competitivo, favorito dalla stessa frammentazione politica del continente. La Rivoluzione industriale potè avviarsi in Europa perché solo qui due secoli di mentalità aperta al cambiamento e alla crescita, di scoperte scientifiche, di invenzioni, l'avevano preparata.
La macchina imperfetta. Immagine e realtà dello Stato fascista
Guido Melis
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2018
pagine: 616
Lo Stato fascista è studiato qui nei suoi meccanismi essenziali. I cambiamenti e le continuità che lo caratterizzano: nei ministeri, nei nuovi enti pubblici, nel rapporto contraddittorio fra centro e periferia. E in primo piano il nuovo soggetto che ambiguamente penetra nello Stato e al tempo stesso se ne lascia penetrare, statalizzandosi: il Partito fascista. E poi le élites, fra continuità e innovazione: burocrazie, gerarchie politiche centrali e periferiche, magistrature ordinaria e amministrativa, podestà, sindacalisti e capi delle corporazioni, autorità scolastiche, sovrintendenti alle belle arti, uomini dell'impresa pubblica e del parastato. Uno Stato ben lontano dall'essere la «macchina perfetta» che vorrebbe sembrare. Nell'affresco, ricco di particolari, emerge una visione complessa di quel che volle e non riuscì a essere lo Stato. Stato «fascista» ma al tempo stesso Stato «nel fascismo».
La libertà negli altri. Saggi di filosofia sociale
Axel Honneth
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2017
pagine: 316
In continuità con la Scuola di Francoforte Axel Honneth, fra i più influenti pensatori contemporanei, pone al centro della propria ricerca il ruolo della critica come denuncia delle patologie sociali. Un percorso teorico che viene delineandosi a partire dal concetto hegeliano di «riconoscimento» fino all'idea di «libertà sociale», intesa come il valore che riunisce e fonda le condizioni individuali e collettive della giustizia sociale. Su ciascuno di questi temi l'autore apre suggestive piste di approfondimento, in cui i problemi della società contemporanea vengono affrontati dialogando con grandi classici come Rousseau, Hegel e Freud, con interlocutori contemporanei come Nancy Fraser o Michael Walzer, ma anche con le canzoni di Bob Dylan.
Sulla linea del colore. Razza e democrazia negli Stati Uniti e nel mondo
William E. Du Bois
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2010
pagine: 456
Storico e sociologo, teorico politico e romanziere, William Edward Burghardt Du Bois (1868-1963) è stato non soltanto la più importante figura nella politica e nella cultura afroamericana del Novecento, ma a tutti gli effetti uno dei più grandi intellettuali statunitensi del secolo: un "gigante", come lo definì Martin Luther King nel suo ultimo discorso pubblico prima di essere assassinato. Du Bois fu anche tra i fondatori della più importante organizzazione americana per i diritti civili e padre del movimento panafricano. A lui si devono concetti divenuti ormai d'uso corrente nel mondo anglosassone,da quello di "doppia coscienza" a quello della "linea del colore". Il volume presenta per la prima volta al lettore italiano un'ampia raccolta degli scritti politici del sociologo afroamericano, documentando l'intera parabola di sviluppo del suo pensiero. A guidare la lettura, l'introduzione di Sandro Mezzadra, che colloca l'opera e l'azione politica di Du Bois nel contesto della storia afroamericana del Novecento.
La rifondazione dell'Europa borghese. Francia, Germania e Italia nel decennio successivo alla prima guerra mondiale
Charles S. Maier
Libro
editore: Il Mulino
anno edizione: 1999
pagine: 704
Uscito negli Stati Uniti nel 1975 questo libro è uno dei monumenti della storiografia contemporanea. In Italia venne pubblicato nel 1979 e manca nelle librerie da molti anni. Nel frattempo l'autore ha pubblicato una nuova edizione con una nuova introduzione. Il volume riprende la seconda edizione americana e, con il consenso dell'autore, è stata anche in parte snellita.
Il lavoratore sovrano. Lavoro e cittadinanza democratica
Axel Honneth
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2025
pagine: 280
«Il nostro tempo, con le sue potenti tendenze all'autoritarismo politico, al ritorno di un nazionalismo a lungo creduto estinto e alla soppressione neoliberista di ogni limitazione dei mercati, va nella direzione addirittura contraria a qualsiasi sforzo di riforma radicale dei rapporti di lavoro, e sembra deludere rapidamente ogni speranza di conseguire miglioramenti nel breve periodo». Una tesi chiara e coraggiosa: la partecipazione alla formazione della volontà democratica può procedere solo da una divisione del lavoro trasparente ed equamente regolamentata. Trascorriamo gran parte del nostro tempo nel mondo sociale del lavoro, uno spazio unico, dove viviamo esperienze e impariamo lezioni utili ad agire sugli assetti di una comunità politica. Solo intervenendo sulle condizioni lavorative abbiamo la possibilità di promuovere forme di comportamento cooperativo che giovano alla convivenza collettiva. Un lavoro non può essere tanto faticoso da impedire al lavoratore di pensare alla realtà circostante; non può essere retribuito così poco da negare l'intervento nella vita politica; non può richiedere la subordinazione totale ai propri superiori. L'indipendenza economica, l'autonomia intellettuale e fisica, la riduzione delle tensioni e delle routine, il tempo libero, il rispetto di sé e la fiducia nella propria voce: sono tutte opportunità decisive per accedere all'esercizio della sovranità politica. In quest'epoca di polarizzazione e di crescente autoritarismo, Honneth sostiene con forza la necessità di puntare sul lavoro per rivitalizzare la democrazia.
In difesa del debito pubblico. Le lezioni della storia
Barry Eichengreen, Asmaa El-Ganainy, Rui Esteves, Kris James Mitchener
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2024
pagine: 448
«Le origini, la gestione, gli usi e gli abusi del debito sovrano attraverso i secoli» L'esplosione del debito pubblico, a livelli senza precedenti anche in seguito alla pandemia, ha suscitato allarmi apocalittici sul peso che porrà sulla crescita economica, in particolare a carico delle generazioni future. In realtà, se ben utilizzato, il debito è stato ed è prezioso. Ha svolto un ruolo fondamentale nell'affrontare le emergenze, dalle guerre e le pandemie alle crisi economiche e finanziarie, e nel finanziare beni e servizi pubblici essenziali come i trasporti, l'istruzione e l'assistenza sanitaria. Per questo si può affermare che la capacità di emettere debito è stata parte integrante della costruzione dello Stato e della sua sopravvivenza. Tutto ciò non significa però negare che esistano crisi del debito e possibili inadempienze. Ma questi eventi drammatici, che attirano ovviamente molta attenzione nell'opinione pubblica, non esauriscono l'intera storia: questo libro vuole ristabilire un equilibrio e guarda avanti, suggerendo una via da seguire una volta che i governi, ora più pesantemente indebitati di prima, emergeranno finalmente dalla crisi.
Principati e repubbliche. Azioni individuali e forme di governo
Angelo Panebianco
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2024
pagine: 760
È possibile studiare le forme di governo che si sono succedute nella storia umana senza limitarsi a un'erudita descrizione di regole e istituzioni e senza presumere che a contare, a dare vita a quelle forme di governo, siano soltanto principi, re, imperatori, condottieri, capi-partito? Cosa collega l'agire delle persone comuni alla nascita e all'evoluzione delle forme di governo che nella storia si sono succedute innumerevoli? Utilizzando fonti archeologiche, antropologiche e storiografiche e rileggendole alla luce di uno schema interpretativo che considera le forme di governo come il prodotto di una pluralità di azioni umane, il libro tratta di stati arcaici, di imperi e di repubbliche (antiche, medievali, rinascimentali) nonché di quelle loro dirette filiazioni che sono i dispotismi e le democrazie contemporanee. Studiare le forme di governo mostra quanto sia grande la capacità degli esseri umani di dare vita a modi di organizzazione della vita sociale complessi e differenziati. E mostra che se le élite e, talvolta, certi leader dotati di particolari qualità, hanno un potere condizionante nella formazione e nella evoluzione di stati e regimi politici, coloro che delle élite non fanno parte non sono mai semplici comparse.