Il Polifilo: La biblioteca perduta
Viaggio al Tibet 1738-1745
Cassiano Beligatti
Libro
editore: Il Polifilo
anno edizione: 2008
pagine: 108
La descrizione del Lario
Paolo Giovio
Libro: Libro in brossura
editore: Il Polifilo
anno edizione: 2007
pagine: 120
Paolo Giovio (Como 1483-Firenze 1552), medico e umanista, educato tra Padova e Pavia alla scuola dei più brillanti pensatori aristotelici del primo Cinquecento, scrisse il Larius, come viene abitualmente designato il De chorographia Larii lacus, nell'ultimo scorcio del 1537. Accedeva così alla richiesta dell'amico Francesco Sfondrati, senatore di Milano, in quell'anno investito dall'imperatore Carlo V dei diritti feudali sulla costa orientale del Lario (Mandello, Varenna, Bellano, Corenno e Monte Introzzo). Fondato sul periplo lacustre compiuto dall'autore, il Larius è una descrizione che si avvale di una scrupolosa annotazione e di una accurata misurazione, e vi riveste un ruolo centrale la silente testimonianza delle rovine: come se la nobiltà del feudo toccato allo Sfondrati non potesse essere meglio illuminata che mostrando la densità della storia passata e la lunga durata dell'insediamento umano su di esso. La nuova traduzione è accompagnata dal testo latino e dalle carte del lago del manoscritto braidense e dell'editio princeps.
Passeggiate nel parco di Monza e nel giardino di Desio 1826-1830
Libro: Libro in brossura
editore: Il Polifilo
anno edizione: 2007
pagine: 88
Intorno al 1828 o poco prima, venivano pubblicate le due squisite serie di vedute raccolte in questo libro: nella prima un'ignota, delicatissima mano dipingeva gli scorci del giardino dei marchesi Cusani a Desio, mentre la seconda, che ha per oggetto il Parco di Monza, è illustrata da vedute altrettanto magistrali, delineate ed incise da Carolina e Federico Lose, autori tra l'altro del celebrato Viaggio pittorico nei monti di Brianza. Le due pubblicazioni - chiusa la gloriosa stagione del giardino settecentesco si inseriscono nel dibattito che accompagnava allora la moda del nuovo giardino 'all'inglese'. Mentre classi sociali emergenti, idee, gusti, nuove necessità spingevano a cambiamenti radicali, una schiera di filosofi, poeti, architetti, committenti e giardinieri, in una sorta di grande laboratorio di sperimentazione, provava ogni possibile indirizzo, e dava vita a soluzioni di ogni tipo, tra le quali i due giardini illustrati si collocano a buon diritto tra gli esempi più significativi.