Il Saggiatore: La cultura
Salvare una vita si può. Agire ora per cancellare la povertà
Peter Singer
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2009
pagine: 207
L'obiettivo di sradicare la povertà è per la prima volta concretamente alla nostra portata. Eppure un miliardo di persone patisce ogni giorno cercando di sopravvivere, e dieci milioni di bambini all'anno muoiono di fame. Gli abitanti del mondo sviluppato sono di fronte a una scelta decisiva: per non voltare le spalle a un quinto della popolazione globale dovranno diventare protagonisti della soluzione. Oggi la nostra risposta è non solo insufficiente, ma anche moralmente indifendibile. Lo conferma Peter Singer - uno dei cento uomini più influenti della terra secondo Time - in Salvare una vita si può, attraverso argomenti etici, provocazioni intellettuali, esempi illuminanti, dati puntuali e casi emblematici. Ma Singer non si limita alla critica, propone un cambiamento rivoluzionario e pragmatico nel nostro modo di sentire, pensare e agire per eliminare l'estrema povertà nel mondo. E lo fa con un libro che sa essere contemporaneamente un coraggioso atto d'accusa, un lucido manifesto per una nuova etica solidale e un programma «ragionato» in sette punti - dalle iniziative filantropiche personali all'attivismo sociale, a scelte quotidiane minime - che noi tutti possiamo responsabilmente mettere in pratica senza intaccare il nostro benessere.
Scienza. Next generation. Diciotto giovani scienziati ci parlano del futuro
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2009
pagine: 232
Sono giovani e intelligenti. Intelligentissimi. Sono scienziati. E si chiedono: ragazzi, che direzione vogliamo dare al futuro? Ma non si fermano qui, si pongono quelle domande che l'uomo si fa da sempre. Cosa sta cercando di dirci l'universo? Come possiamo migliorare gli esseri umani? Quanto è importante l'immaginazione? Homo sapiens è destinato a estinguersi? Insomma, domande così... senza pretese. Con nuove risposte. Risposte che nascono dall'osservazione dell'enorme quantità di dati che grazie agli ultimi strumenti di indagine si stanno raccogliendo e che le teorie "classiche" anche le più avanzate - non riescono più a ordinare. Oggi possiamo andare oltre la teoria della relatività di Einstein. L'avreste mai pensato? Le ricerche di questi giovani scienziati riguardano temi fisico-biologici quali l'energia oscura, la virologia e la socialità degli inselli, così come quell'affascinante alambicco di reazioni chimiche, psichiche ed emotive che è il cervello. E poi, il grande "indagato" di sempre: il tempo. Gli esperimenti in corso rispondono al nostro desiderio di comprendere perché, se le leggi fondamentali della fisica ci dicono che il passato e il futuro sono equivalenti, nella nostra esperienza quotidiana tutto ci appare diverso. Di risolvere l'enigma dell'asimmetria temporale. Di capire perché dai banchi di scuola le lancette sono lentissime e in vacanza hanno la velocità di un jet.
Solitudine. L'essere umano e il bisogno dell'altro
John T. Cacioppo, William Patrick
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2009
pagine: 332
Essere soli è diverso dallo stare da soli o dal sentirsi soli. Il dolore cronico della solitudine è una ferita lacerante che può alterare il nostro equilibrio fisiologico. È un giogo che trasforma il bisogno insoddisfatto dell'altro in sensazioni, pensieri e comportamenti ostili. La solitudine non è una sensazione ineffabile, è qualcosa di ben radicato nella nostra biologia, che coinvolge il corpo in maniera totale, dalla circolazione del sangue alla trasmissione degli impulsi nervosi. Le immagini del cervello ottenute con le nuove tecniche di neurovisualizzazione mostrano che le sensazioni di emarginazione sociale e il dolore fisico condividono lo stesso meccanismo fisiologico. Ma per comprendere perché la solitudine ci fa soffrire bisogna scoprire il passaggio evolutivo dal gene egoista all'essere sociale. Perché l'Homo sapiens si è evoluto come specie superiore? John T. Cacioppo trova la soluzione nel "terzo adattamento": i fattori decisivi del successo riproduttivo dell'uomo si fondano sull'empatia, sulla cooperazione e sui legami sociali. Privarsi dello scambio con gli altri provoca uno strappo nel tessuto genetico che si espande nel nostro essere fino a pervadere le emozioni. In "Solitudine", neuroscienze, genetica e psicologia evoluzionistica convergono, proponendo al lettore le acquisizioni più avanzate della ricerca per la diagnosi e la cura di una delle più diffuse malattie del nostro tempo.
Il sarto di Ulm. Una possibile storia del Pci
Lucio Magri
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2009
pagine: 500
Dal xx congresso del 1991, in cui fu decretata la morte del Partito comunista italiano, sono passati diciotto anni. Fu una morte deliberata, accelerata dalla volontà di un "nuovo inizio". Quel nuovo inizio non c'è stato. Al suo posto si è verificata la perdita di un patrimonio politico, organizzativo e teorico fra i più complessi e strutturati del panorama mondiale. Il Pci, dalla sua fondazione nel 1921 alla lotta partigiana, dalla svolta di Salerno del 1944 alla destalinizzazione del 1956, dal lungo Sessantotto al compromesso storico e all'occasione - mancata per sempre - dell'alternanza democratica, ha attraversato e segnato quasi un secolo di storia italiana. Un cammino che Lucio Magri ripercorre senza mai perdere di vista gli ineludibili, spesso fatali, nessi con gli eventi della scena politica internazionale. Negli anni sessanta il partito aveva raggiunto la propria maturità, era in piena ascesa ed era impegnato nell'ambizioso progetto della "via italiana al socialismo". E negli anni ottanta - nonostante inerzie e ritardi - le potenzialità riformatrici, l'influenza e il seguito di questa grande forza progressista erano ancora enormi. Perché allora nel congresso del 1991 prevalse quella decisione? Perché fu imposta una perdita tanto precipitosa quanto assoluta?
Morte e fama. Ultime poesie 1993-1997
Allen Ginsberg
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2009
pagine: 285
Questo è l'ultimo libro del grande poeta americano. Alien Ginsberg, l'uomo simbolo della Beat Generation, maestro di saggezza per generazioni di lettori, straordinariamente curioso e aperto, con "Morte e fama" consegna al lettore gli ultimi respiri poetici che hanno cambiato il ritmo della letteratura americana. Composti tra il 1993 e il 1997, questi versi giocosi, semplificati e provocatori, capaci a volte di far sembrare il mondo la sciocchezza amara che in definitiva è, offrono una caleidoscopica gamma di intonazioni. La protesta, l'ironia, l'eros, la visionarietà whitmaniana, la meditazione buddhista si affidano a un registro nuovo, colmo di intenerita celebrazione della quotidianità che culmina nello struggimento di "Cose che non farò", la poesia con cui Ginsberg, mentre si congeda dal mondo, magnifica ancora una volta il suo attaccamento alla vita.
C'era una volta un paese. Una vita in Palestina
Sari Nusseibeh, Anthony David
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2009
pagine: 356
Discendente di una tra le più colte e illustri famiglie palestinesi, Sari Nusseibeh cresce per le strade di Gerusalemme, di cui beve avidamente lo spirito multiculturale e multireligioso. Diventa testimone e protagonista degli eventi più tragici della sua terra: l'occupazione da parte dei coloni israeliani, l'esilio forzato di migliaia di famiglie palestinesi, le guerre, la nascita dei fronti di liberazione armata, il fallimento degli accordi di pace, le intifade, l'ascesa del fanatismo religioso e il proliferare dei kamikaze, la costruzione del muro. Nel ripercorrere la sua vita, Nusseibeh lega indissolubilmente la saga della sua "eccezionale" famiglia al destino del suo popolo e del suo incompiuto paese, e incarna con la sua esistenza, pubblica e privata, mezzo secolo di storia palestinese. "C'era una volta un paese" è l'autobiografia di un uomo che non ha mai smesso di difendere le ragioni della pace, della democrazia e della tolleranza, alla ricerca di una soluzione non violenta al conflitto israelo-palestinese. Da moderno Don Chisciotte, Nusseibeh si muove con visionaria caparbietà tra battaglie civili, amori letterari, nostalgie familiari e spietati ritratti di guerra, dando vita così al più lucido e commovente dei manifesti contro ogni forma di estremismo.
Achille e la tartaruga. Il paradosso del moto da Zenone a Einstein
Joseph Mazur
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2009
pagine: 266
Tre millenni fa Zenone di Elea costruì una serie di paradossi logici per provare l'impossibilità del movimento. In uno di essi sosteneva che se "congelassimo" una freccia in volo in un qualsiasi istante, essa apparirebbe ferma, e se è ferma in quell'istante lo sarà in qualunque istante. Il "crudele" Zenone (come lo definì Paul Valéry) decretò così la crisi di un basilare modello mentale, al quale continuiamo a fare ricorso per rappresentarci la realtà. L'Eleate, fra i primi, mise in relazione il movimento con lo spazio e il tempo, ponendo una domanda cruciale: il tempo e lo spazio sono continui come una linea ininterrotta oppure risultano dall'accostamento di un insieme di unità discrete come un filo di perle? Nessuna risposta trovata è tuttavia risolutiva. Da Galileo a Einstein, dal piano coordinato di Cartesio all'iperspazio di Calabi, la definizione dell'essenza del movimento ha acceso l'interesse di generazioni di "filosofi naturali", che, con tenacia, hanno provato a colmare il divario tra i loro modelli matematici e la tessitura della realtà. Un problema che il calcolo infinitesimale sembrava avere risolto, ma che nel XX secolo venne riformulato alla luce del dualismo onda-particella e che la fisica del XXI secolo - in particolare la teoria delle stringhe - potrebbe ridefinire dalle fondamenta.
Zig zag. Il romanzo futurista
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2009
pagine: 441
In marcia, da Milano a Parigi, e giù, a perdifiato di nuovo in Italia, a Firenze. Con la pubblicazione del "Manifesto" di Marinetti su "Le Figaro", all'alba del Novecento, i futuristi aprirono gli argini al fluire libero delle arti. Ne sgorgarono tele con vortici colorati, linee continue e spezzate, fiabeschi abiti teatrali, sculture imponenti di specchi e suoni. Il fragore delle parole inondò anche la pagina bianca: lettere enormi e piccolissime, corsive o tonde dettero vita a fantasie e scenari dalle dimensioni ultrareali, dominati da forze sconosciute. Non solo poesia e paroliberismo, anche narrativa, che fu strumento di creatività, per la ricerca e la sperimentazione di nuove forme di linguaggio. Per dar voce al romanzo, a torto ritenuto genere minore, Alessandro Masi ha affondato le mani nella stagione più esplosiva della letteratura italiana, scegliendo otto autori, rappresentanti degli stili espressi dall'avanguardia futurista. "Zig Zag", qui riproposto con una nuova introduzione, è uno scorcio originale della prosa futurista che, dalle prime prove d'inizio secolo, passando per la "seconda stagione" fiorentina, arriva oltre la metà degli anni trenta con la forma dell'"aeroscrittura". Una raccolta eterogenea, come eterogenee furono le invenzioni di uno dei più straordinari movimenti culturali del secolo scorso.
I volti della guerra. Cinquant'anni al fronte
Martha Gellhorn
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2009
pagine: 379
Dalle notti madrilene squarciate dalle bombe della Guerra civile spagnola, nel 1936, alle guerre in America Latina degli anni novanta, percorrendo le paludi del Vietnam e battendo i deserti del Medio Oriente, "I volti della guerra" narra le storie - di ferocia, amore e sofferenza - dei despoti e delle vittime dei conflitti del secolo scorso. Martha Gellhorn - antesignana delle corrispondenti di guerra, tra i primi a testimoniare l'orrore del campo di concentramento di Dachau - ha raccontato, con i suoi reportage, i fronti più caldi del XX secolo. Una scrittura immediata e realistica - sensibile ai suoni, agli odori, alle parole, ai gesti dei luoghi visitati - e un'infallibile capacità di cogliere e custodire l'estrema varietà di esperienze vissute hanno dato forma alla "visione umana del mondo" della grande reporter. Questo libro è ormai un classico del giornalismo moderno. Martha Gellhorn l'ha scritto non perché fosse interessata ai generali e ai politici, ma perché coltivava un forte impegno nei confronti della gente normale che dalle guerre viene schiacciata.
Patria 1978-2008
Enrico Deaglio
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2009
pagine: 939
Ma davvero è successo tutto questo? In un libro di novecento pagine, una cavalcata in quel vero romanzo che è stata l'Italia degli ultimi trent'anni. È come guardare un film sulla nostra vita, in cui gli avvenimenti sono raccontati mentre succedono. Si comincia con Aldo Moro nella prigione del popolo, nell'anno che ha cambiato tutto. E poi, l'ascesa della mafia, il rapporto stretto tra crimine e potere, la guerra e i segreti di Cosa Nostra, i morti e i soldi che li hanno accompagnati. I grandi condottieri dell'industria tra sogni e corruzione, la fine ingloriosa della Prima repubblica, l'ascesa della televisione e del suo magnate, il Nord conquistato dalla Lega, il nuovo potere del Vaticano, la rivalutazione del fascismo, la crisi e la deriva. La nostra storia in cinquecento storie: anno per anno, i protagonisti, i fatti, le parole, le vittime e i vincitori, le resistenze, la musica e le idee che hanno costruito il nostro paese. Un libro per ricordare quanto è successo e per scoprire che - molto spesso - le cose non erano andate proprio così.
Saul Bellow: prima di andarsene. Una conversazione Words & Images con Norman Manea
Saul Bellow, Norman Manea
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2009
pagine: 137
Nel dicembre 1999, a Boston, Saul Bellow incontra Norman Manea, figura fondamentale della cultura ebraica di matrice europea, per realizzare quella che sarà la sua ultima intervista. Un'intervista d'autore, una conversazione che abbraccia tutto il Novecento, dalla fuga dei genitori di Bellow dalla Russia zarista, alla condizione degli emigranti negli Stati Uniti, al rapporto tra cultura e lingua degli avi. È un dialogo sul grande romanzo contemporaneo, su quella letteratura ebraico-americana di cui Bellow fu tra i creatori, sul loro legame con gli altri scrittori, Singer e Roth fra tutti, sul tema - caro a entrambi - del rapporto fra intellettuale e potere. Le voci di Bellow e Manea si fondono nell'intento di riconoscere i nessi tra vita personale, politica, storia e letteratura. I loro toni si fanno seri, arguti, divertiti a volte, mai nostalgici: la forza di questa conversazione nasce dall'incontro fra due persone che hanno avuto destini e percorsi differenti ma che non si sono rassegnati alla propria sorte; la loro certezza, non espressa a parole ma sottesa a ogni battuta, quella di potere contare su un linguaggio comune. "Prima di andarsene" è un documento unico che, partendo dalla vita di uno dei giganti della letteratura del secolo scorso, è anche espressione del confronto tra due diverse facce dell'ebraismo. Quello europeo che ha conosciuto i lager nazisti e l'internamento stalinista, e quello americano, immune dall'orrore dello sterminio ma spasmodicamente alla ricerca delle proprie radici.
La nascita dell'economia europea. Dalla svolta del 1945 alla sfida dell'innovazione
Barry Eichengreen
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2009
pagine: XII-421
Europa 1945, finisce la Seconda guerra mondiale. Il Vecchio continente è devastato, intere città rase al suolo, l'economia azzerata. Prima metà degli anni settanta. Il prodotto interno lordo è decuplicato, la speranza di vita è aumentata di oltre un decennio e il concetto di tempo libero è entrato di diritto nel dizionario dei lavoratori. Come si spiega lo sbalorditivo balzo dell'economia europea? E come mai a quei vent'anni di crescita è seguito un lungo periodo di stagnazione? "La nascita dell'economia europea" è un'analisi puntuale, dalla fine della Seconda guerra mondiale agli anni 2000, dei risvolti politico-economici del nostro continente. Una storia che, secondo Barry Eichengreen, si divide in due grandi periodi: una prima età dell'oro tra il 1945 e il 1973, in cui sindacati, associazioni imprenditoriali, banche e governi lavorarono insieme per valorizzare i risparmi, finanziare gli investimenti e stabilizzare i salari; e una seconda fase di crescita lenta e faticosa, che dal 1973 arriva fino ai nostri giorni, conseguenza dell'incapacità delle istituzioni politiche, dei sistemi finanziari e delle tecnologie di adattarsi all'inevitabile passaggio da una crescita estensiva a una intensiva. Ed è da quell'iniziale slancio collettivo per la ricostruzione del dopoguerra - quel clima di collaborazione internazionale che ha permesso la nascita della Cee e del mercato unico - che ora, secondo Eichengreen, bisogna ripartire per fronteggiare la profonda crisi in atto.