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Inschibboleth: Zeugma. Lineamenti di filosofia italiana

Lucentizie. L'enigma del tempo

Carlo Invernizzi

Libro: Libro rilegato

editore: Inschibboleth

anno edizione: 2017

pagine: 116

Ha perfettamente ragione Vincenzo Vitiello, quando, nell’introduzione a questo volume afferma: “Pochi scrittori – poeti, romanzieri, ma anche critici e storici, filosofi e scienziati – abitano il linguaggio al modo in cui accade a Carlo Invernizzi, poeta”. Le cui parole vogliono davvero essere “cose”. E, proprio per questo, prendono drasticamente le distanze da quelle che tutti pronunciamo ogni giorno... parole vuote, magari efficaci, ma sempre fraintese, impotenti o quanto meno fragili. Carlo Invernizzi cerca, infatti, una parola che sia in grado di essere la cosa stessa. La roccia, l’altura, la luce, il colore, il confine, il dolore, la gioia... devono dunque lasciarsi contorcere, dire, ma anche disdire, dalle parole in cui “dovranno” a tutti i costi trovare casa. Per questo, nessuno dei lemmi “intuiti” dal nostro poeta avrebbe potuto risolversi nella mera conformità a una sintassi e a una concettualità che, del mondo, non sarebbero mai riuscite neppure a lambire il cuore imprendibile. Lo stesso in relazione a cui, invece, Invernizzi osa; azzardando il disegno di uno sguardo che, trapassando inquieto, di soglia in soglia, sappia farsi davvero poesia. Postfazione di Massimo Donà.
14,00 13,30

Trovarsi accanto. Per gli ottant'anni di Vincenzo Vitiello

Libro: Libro rilegato

editore: Inschibboleth

anno edizione: 2017

pagine: 800

Il centro di questo libro è fuori del libro, in altri libri: nell’opera di Vincenzo Vitiello, con la quale gli autori si sono nel tempo confrontati. Per gli ottant’anni del filosofo, hanno accolto volentieri l’idea di proseguire un colloquio, che riprende figure e domande fondamentali del pensiero occidentale – da Platone a Aristotele, da Kant a Hegel, da Nietzsche a Heidegger a molti altri –, in una pluralità di proposte che dimostra la fecondità del dialogo tenuto nel corso di questi anni da alcune delle maggiori voci della filosofia contemporanea.In filosofia non esistono tradizioni che non vengano sempre nuovamente rimesse in questione. La forma stessa del mettere in questione, del logon didonai, ha da essere interrogata circa il suo statuto e la sua legittimità. Una scepsi radicale attraversa dunque il pensiero filosofico. «Chi vuole che la sua parola abbia senso, deve farsi forte di ciò che a tutti è comune e ha senso»: così si legge in un frammento di Eraclito. Nei testi che qui si presentano, la filosofia e i filosofi che la praticano danno forza a ciò che è loro comune, ma sperimentano anche l’infirmitas di questa forza, secondo la lezione più cara a Vincenzo Vitiello. Interventi di: M. Adinolfi, A. Bellantone, S. Benso, G. Bensussan, M. Cacciari, G. Cantillo, G. Carillo, J.-F. Courtine, B. de Giovanni, D. Di Cesare, G. Di Tommaso, M. Donà, F. Duque, R. Esposito, A. Fabris, F. Ferrari, E. Forcellino, B. Forte, R. Gasparotti, G. Giorello, G. Goria, E. Lisciani-Petrini, N. Magliulo, E. Mazzarella, E. Mirri, G. Moro, G. Petrarca, G. Rametta, E. Redaelli, V. Rocco Lozano, R. Ronchi, E. Severino, C. Sini, A. Tagliapietra, L. V. Tarca, F. Tessitore, F. Tomatis, A. Trione, F. Valagussa, C. Invernizzi.
33,00 31,35

27,00 25,65

L'inquietudine dell'altro. Ebraismo e cristianesimo

Guido Bianchini

Libro: Libro rilegato

editore: Inschibboleth

anno edizione: 2017

pagine: 344

È possibile trovare una via d'uscita alla chiusura paradigmatica del logos occidentale, andare oltre l'idea autofondativa ed autoreferenziale della ragione che permetta di riscoprire il senso dialogico e relazionale della filosofia come incontro non polemico e non fagocitante con la verità dell’altro, che aspira ad essere esperienza viva e concreta di compartecipazione delle rispettive “porzioni” di verità? È possibile riscoprire tale alterità come cifra essenziale della spiritualità ebraica e cristiana, come loro punto di incontro e svolta verso un pensiero della responsabilità per l’altro, antecedente ogni libertà e oltre ogni reciprocità,che funga da sprone per la riaffermazione del valore etico dell'umano e la costruzione di rapporti autentici che ci facciano sentire non “monadi” isolate in balia degli eventi, ma individui che, proprio non nella consapevolezza di vivere tempi incerti e inquietanti, provino a riscoprirsi se non “fratelli”, almeno compartecipi di un comune destino d’erranza?
26,00 24,70

Arte e metafisica delle forme. Creazione. Crisi. Destino

Armando D'Ippolito

Libro: Libro rilegato

editore: Inschibboleth

anno edizione: 2016

pagine: 286

In principio è il sorgere del significato filosofico del termine greco, rimarcante la forma, chiara e definita, indicativa dell'aspetto in cui ogni singolo ente del mondo si dà all'apparire. Tale aspetto, nella sua consistenza prima e originaria, viene a coincidere con l'essere, da parte della cosa che appare, un questo qui di cui poter dire: è. Il reale appare come teatro dell'infinito disseminarsi del Tutto in forme intese in siffatta maniera. Dall'antica filosofia greca, i cui riverberi vengono rintracciati, in epoca moderna, presso la critica artistica di J.J. Winckelmann, la letteratura di F. Hölderlin e quella di Novalis, si procede attraverso la poesia di W. Blake, l'estetica di E. Munch e la letteratura di H. von Hofmannsthal, sino ai contributi filosofici e pittorici offerti da V. Kandinskij, A. Schönberg, K. Malevi e F. Marc, rinnovando, ogni volta, l'inquietudine della domanda: si può dimostrare di esser certi della saldezza di questa struttura, per la quale il Tutto sia da pensare già da sempre salvo dalla minaccia dell'indistinto, poiché già da sempre tenuto in forma come da una sorta di giustizia cosmica?
20,00 19,00

Il rovescio del performativo. Studio sulla fenomenologia di Heidegger

Lucilla Guidi

Libro: Copertina rigida

editore: Inschibboleth

anno edizione: 2016

pagine: 452

"Due gli aspetti, o momenti, di questo lavoro: l'uno 'storico-critico', fondamentale per comprendere, con la formazione, l'esito della filosofia di Heidegger; l'altro, 'teoretico', concernente il passaggio dal 'contenuto' del pensiero e del linguaggio alla loro 'pratica'. Un mutamento radicale che riporta la filosofia alla sua dimensione originaria: l'esistenza, fuori della tradizionale partizione 'vita-riflessione', 'io-mondo', 'soggetto-oggetto'. I due aspetti, o momenti, di questo studio si richiamano a vicenda, per cui se l'intento propriamente teoretico - il concetto di 'performatività negativa' regge l'intera ricostruzione storica, questa a sua volta costituisce il terreno su cui quella concezione poggia, avendo avuto in quel pensiero la sua prima origine." (dalla prefazione di V. Vitiello)
28,00 26,60

Verità dell'Europa

Libro: Libro rilegato

editore: Inschibboleth

anno edizione: 2016

pagine: 320

Spaziando tra filosofia, teologia, estetica e politica, gli scritti raccolti in questo libro si misurano con un compito tanto arduo quanto necessario: quello di comprendere, una volta di più, quali e quanti saperi concorrano nella composizione dell'immagine di Europa e della sua sfuggente verità. "A guidare l'articolazione di questi pensieri - che solo in maniera semplificata potremmo ricondurre ad un problema di definizione - è l'idea che quello di Europa sia una sorta di concetto strutturalmente incompiuto, che Europa sia insomma sempre un processo ed un cammino verso la sua stessa verità, piuttosto che il nome con cui sia stata fissata una identità ferma e irrevocabile".
26,00 24,70

Ortologia della contraddizione. Critica di Heidegger interprete di Aristotele

Fabio Vander

Libro: Libro rilegato

editore: Inschibboleth

anno edizione: 2016

pagine: 130

Martin Heidegger nei suoi anni di formazione, che furono anche gli anni di gestazione di Essere e tempo, ebbe un rapporto intenso e decisivo con la grande filosofia greca. I corsi universitari degli anni 20, dedicati particolarmente a Platone ed Aristotele, furono momenti di un processo di fondazione della filosofia come "scienza critica". Secondo Heidegger infatti solo nel "differenziare qualcosa da qualcos'altro si rendono visibili entrambi, il differente e la sua differenza"; un approccio che involgeva evidentemente i grandi temi della filosofia: essere ed ente, identità e differenza, positività e critica. Questo libro indaga però il possibile istituirsi di una aporia fra ontologia e dialettica, fra metafisica e critica. Proprio nella grande Zusammenfassung degli anni '20 con Platone ed Aristotele, pare infatti definirsi quella tensione fra rigore eleatico e apertura al mondo destinata a restare centrale ed irrisolta nell'arco dell'intera vicenda filosofica, morale e politica di Martin Heidegger.
14,00 13,30

La scienza incerta. Vico nel Novecento

Francesco Valagussa

Libro: Copertina rigida

editore: Inschibboleth

anno edizione: 2015

pagine: 170

"La Scienza nuova è una scienza incerta, informe, oscura". Il grande metodo cartesiano di rifondazione del sapere consente un'indagine matematica rigorosa della natura. Vico vuole portare il metodo sul terreno della storia: si tratta di risalire alle origini, di scendere nelle menti dei primi uomini, di rinunciare alle nostre strutture razionali per sforzarci di intendere, a stento, come pensassero i bestioni con la loro corpolentissima fantasia. La luminosità dell'ego cogito si trasforma nel fioco barlume di una lanterna che mentre illumina alcuni oggetti, esclude dalla propria vista quelli circostanti. Il progetto di un sapere unitario, compiuto e sistematico s'infrange: Vico coglie l'occasione per sondare in anteprima un terreno accidentato che verrà percorso nel Novecento dalla filologia, dalla linguistica e dall'antropologia.
16,00 15,20

René Descartes e il teatro della modernità

Alfredo Gatto

Libro: Libro rilegato

editore: Inschibboleth

anno edizione: 2015

pagine: 299

René Descartes è stato tradizionalmente considerato il fondatore di un nuovo paradigma filosofico che ha posto le basi della modernità. Nel presente lavoro, l'autore si interroga sul fondamento di questo comune giudizio, analizzando la riflessione cartesiana alla luce della teoria sulla libera creazione delle verità eterne. In questa dottrina, letteralmente inaudita, Descartes ha dato voce ad un pensiero irriducibile alla tradizione precedente, tracciando le linee guida di un'altra, e ben più radicale, idea di Dio. È significativo, tuttavia, che il filosofo francese si sia limitato ad elaborare ed esporre i presupposti della sua teoria soltanto nel proprio epistolario, e non nelle opere destinate ad un più ampio pubblico. L'analisi delle ragioni di questa scelta intende restituire al lettore la dialettica che ha caratterizzato la riflessione di Descartes, collocandola nell'immaginario barocco cui a pieno titolo apparteneva.
22,00 20,90

L'uno senza fondamento. Cusano tra neoplatonismo ed ermeneutica

Davide Monaco

Libro: Libro rilegato

editore: Inschibboleth

anno edizione: 2023

pagine: 204

Il volume approfondisce, da un lato, il dialogo che Nicolò Cusano (1401-1464) ha intrattenuto con alcuni maestri della tradizione filosofica (come Platone, Aristotele, Proclo, Dionigi Areopagita, Giovanni Scoto, Eckhart) e, dall’altro, le riflessioni che alcuni pensatori contemporanei (in particolare Pareyson e Beierwaltes) hanno sviluppato nelle loro letture della sua opera. Intrecciando queste due dimensioni, il lavoro intende evidenziare le profondità teoretiche della speculazione cusaniana, sviluppando sia la felice intuizione di Luigi Pareyson, secondo cui il filosofo tedesco sarebbe tra quei pensatori che hanno elaborato una concezione dell’Uno come libertà, sia la tesi di Werner Beierwaltes, relativa all’eccedenza dell’henologia cusaniana rispetto a quella tradizione di pensiero che Heidegger ha denominato criticamente “onto-teologia”.
22,00 20,90

On extension. Jean-Luc Nancy in the Wake of Hannah Arendt

Massimo Villani

Libro: Libro in brossura

editore: Inschibboleth

anno edizione: 2023

pagine: 196

22,00 20,90

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