Inschibboleth: Zeugma. Lineamenti di filosofia italiana
L'escatologia del destino. L’apocalisse del linguaggio nell'opera di Emanuele Severino
Giuseppe Gris
Libro: Libro rilegato
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2020
pagine: 288
Emanuele Severino è stato uno dei più importanti filosofi italiani contemporanei. Ciò che fa scandalo, nel suo pensiero, è sicuramente la negazione del divenire nichilisticamente inteso, e la conseguente condanna di ogni paradigma in cui è stato pensato il rapporto tra tempo e storia, dall’eterno presente della grecità al tempo escatologico del pensiero giudaico e cristiano. È possibile, tuttavia, sostenere che nella riflessione severiniana sulle Cose Ultime permanga un residuo escatologico, in continuità con la tradizione da cui il filosofo vorrebbe invece distanziarsi? L’autore, dopo aver analizzato la particolare configurazione che assumono lo iam e il nondum relativamente al concretarsi del destino, traccia i lineamenti di quella che definisce “l’infinita escatologia del destino”. Di qui l’interrogazione si sposta sulla necessità, per il linguaggio severiniano, di riformularsi in maniera inesausta, per indicare ciò che oltrepassa il linguaggio stesso, prendendo a prestito immagini, rimandi teologici e mitemi apocalittici.
Dell'amicizia. Alcuni inediti giovanili
Antonio Rosmini
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2020
pagine: 127
Antonio Rosmini (1797-1855) si profila come una delle vette filosofiche della prima metà dell'Ottocento europeo. La presente edizione di alcuni suoi inediti giovanili del 1813 (Delle laudi dell'amistà e il Dialogo tra Cieco e Lucillo), consente di gettare nuova luce sulla formazione di un intellettuale dell'epoca e sulla sua nascente sensibilità filosofico-letteraria: dalla ricerca dello stile linguistico all'esposizione delle numerose opere consultate, dal desiderio di condividere con gli altri le proprie passioni al conseguente riflettere sul senso dell'amore e dell'amicizia. Come nota Fulvio De Giorgi nella Prefazione, «grazie a questa importante e accurata edizione di manoscritti giovanili rosminiani, gli storici del pensiero possono disporre di una nuova e significativa documentazione, che indubbiamente entrerà nella bibliografia essenziale delle fonti primarie per lo studio di quella grande figura della cultura italiana contemporanea che è stata Antonio Rosmini».
Il «sistema dei bisogni» in Hegel. Un possibile itinerario
Marco Martino
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2019
pagine: 162
"Apparentemente, il nostro si confronta con una questione di "filosofia politica"; ma in realtà si dimostra perfettamente consapevole del fatto che in Hegel non v'è questione che non rinvii ed obblighi a un confronto rigoroso e radicale con la questione della "verità". E quindi con i nodi speculativi che avrebbero reso imprescindibili per tutta la filosofia a venire le pagine della Scienza della logica. Ad ogni buon conto, la domanda sottesa a tutto il volume è la seguente: come può, dal sistema dei `bisogni' — normato da necessità sostanzialmente organiche e dunque rigorosamente naturali —, scaturire una filosofia che, della scissione originariamente connessa a quel sistema, riuscirebbe a fare una reciprocità affidata a individui liberi e in ogni atto realmente indipendenti?»." (Dalla Prefazione di Massimo Donà)
Deus Terribilis. Quattro studi su onnipotenza e me-ontologia nel Medioevo
Federico Croci
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2018
pagine: 87
«Unde nihil»? Riallacciandosi alla «magna quaestio» che scuote e anima il filosofare, il volume raccoglie quattro studi che indagano il rapporto tra l'onnipotenza divina e la filosofia del linguaggio, nell'alveo della riflessione medievale. Il primo è dedicato alla riproposizione dell'aporetica del nulla da parte di Fredegiso di Tours e all'analisi del tentativo anselmiano di recuperare l'argomentazione di Agostino. Il secondo intende mostrare come il realismo linguistico di Fredegiso di Tours offra la più salda fondazione alla trattazione dell'onnipotenza divina esposta da Pier Damiani. Il terzo e il quarto approfondiscono gli stessi temi nella filosofia di Guglielmo da Ockham e di Nicola di Autrecourt, nelle cui speculazioni si affaccia con sempre maggior vigore una gnoseologia scettica: un'epistemologia che vede nel linguaggio non più il mezzo privilegiato di accesso alla conoscenza di Dio, bensì una trappola insidiosa per i vaniloqui di quelli che Vico definirà, causticamente, i "dotti boriosi".
Segni del presente. Prospettive di filosofia italiana contemporanea
Nicola Magliulo
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2018
pagine: 90
Questo lavoro illustra le tesi filosofiche fondamentali di Emanuele Severino, Vincenzo Vitiello, Massimo Cacciari e Massimo Donà, tra i più rilevanti pensatori contemporanei italiani, contribuendo all'individuazione e alla comprensione delle teorie, delle affinità e delle divergenze speculative, che caratterizzano il loro itinerario filosofico. In particolare vengono esaminate e messe a confronto le concezioni relative a questioni cruciali come: il principio di non contraddizione e la relazione tra verità ed errore; la singolarità, la mortalità e l'eternità degli enti; il concetto di identità oltre ogni apologia della differenza; l'interpretazione del cristianesimo, delle sue "specificità", delle sue aporie, e di quanto appare ancora fecondo, al di là delle sistematizzazioni filosofico-teologiche tradizionali; il nichilismo e la tecnica come destino del moderno-contemporaneo; il dolore della finitezza e la gioia come dimora dell'uomo.
Un pensiero sublime. Saggi su Giovanni Gentile
Massimo Donà
Libro: Copertina morbida
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2018
pagine: 183
"Sessant'anni fa fu ucciso il maggiore filosofo italiano del Novecento, Giovanni Gentile. A differenza del suo fraterno nemico, Benedetto Croce, Gentile fu dannato nella memoria accademica e civile perché fu fascista e da fascista fu ministro della Pubblica istruzione, ispiratore della dottrina fascista, impresario di cultura. (...) Fu ucciso perché non volle cambiare idea né tirarsi indietro di fronte alle responsabilità, al punto da accettare dopo anni di emarginazione dal regime, di assumere la guida dell'Accademia d'Italia al tempo della Repubblica sociale, in piena guerra civile. (...) Infine rivolse, pochi mesi prima di morire, dal Campidoglio, un discorso a tutti gli italiani con un appello accorato alla concordia e al superamento delle fazioni che suscitò l'ammirazione di molti italiani ma anche le ire di fascisti e antifascisti intransigenti. Gentile pensò il fascismo come íl braccio secolare dell'Italia; il fascismo passa, l'Italia resta." (Dalla prefazione di Marcello Veneziani)
Memoria sul sistema di Fichte
Pasquale Galluppi
Libro: Libro rilegato
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2017
pagine: 168
Pasquale Galluppi (Tropea 1770 – Napoli 1846) è stato uno dei più importanti filosofi italiani della prima metà dell’Ottocento. La Memoria sul sistema di Fichte è un documento prezioso, perché costituisce il primo confronto sistematico di un filosofo italiano con l’idealismo trascendentale del grande pensatore tedesco. Ma il testo in questione è un documento importante anche perché permette di mostrare la centralità che nell’ultima fase del suo pensiero Galluppi attribuiva al confronto con l’idealismo tedesco, che egli considera come il legittimo sviluppo del pensiero di Kant e del suo «razionalismo assoluto». In maniera analoga a quanto aveva sostenuto Jacobi, Galluppi vede nell’idealismo una forma estrema di negazione della realtà, che egli non esita a definire come «nichilismo assoluto». Inserendo la sua interpretazione all’interno di un’ampia ricostruzione storico-filosofica, che dall’antichità greca giunge alla filosofia moderna di Cartesio e Leibniz, egli cerca di mostrare che solo la «filosofia dell’esperienza» può recuperare un corretto senso della realtà, e porsi alla base di un coerente «realismo» filosofico.
Dynergis. Lineamenti di fondazione dell'etica
Andrea Munforte
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2023
pagine: 300
Il volume indaga il problema della fondazione dell’etica. In un primo momento si dedica all’analisi e alla critica di tre sistemi etici “laici” che hanno avuto un peso decisivo e dominante nel pensiero morale occidentale: la filosofia pratica di Kant, l’utilitarismo nelle formulazioni di alcuni suoi autori classici (Bentham e Mill) e contemporanei (Hare e Harsanyi), e infine l’“etica delle virtù” di Aristotele. Questo confronto viene condotto non solo per avere una precisa illustrazione dell’area di indagine, ma anche con lo scopo di far propri i risultati più convincenti di ognuna delle riflessioni in esame e di aprire uno spazio teoretico in cui si possano coniugare e rinforzare l’un l’altro. Tale spazio viene cercato muovendo da un ripensamento della logica e della natura dell’etica, a partire dal quale viene avanzata la proposta di postura esistenziale chiamata “dynergismo”. Essa, radicandosi in un orizzonte di pensiero spinoziano, tenta di risolvere le difficoltà e di sintetizzare le virtù dei sistemi analizzati in precedenza.
La Fenomenologia dello Spirito di Hegel
Augusto Vera
Libro: Copertina rigida
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2021
pagine: 320
Augusto Vera (Amelia 1813 - Napoli 1885) è stato uno dei più importanti filosofi italiani della seconda metà dell'Ottocento. Celebre traduttore e divulgatore del pensiero hegeliano (a lui si deve la prima traduzione in francese dell'"Enciclopedia" di Hegel), fu attivo dapprima in Francia e in Inghilterra, dove ebbe contatti con i principali esponenti della scena filosofica dell'epoca. Rientrato in Italia nel 1859, fu chiamato da Francesco De Sanctis sulla cattedra di storia della filosofia dell'Università di Napoli. Il presente volume ripropone il testo integrale dell'ultimo corso che Vera tenne pochi anni prima della sua morte e che dedicò alla "Fenomenologia dello Spirito". Si tratta di una testimonianza preziosa e senz'altro unica dell'interesse di Vera nei confronti dell'opera hegeliana del 1807 fino a quel momento completamente assente dalla sua interpretazione dell'hegelismo, in cui l'"Enciclopedia" (ossia il sistema nella sua forma più compiuta) aveva giocato un ruolo di indiscussa centralità. Il volume è corredato da una serie di contributi critici che inquadrano la riflessione di Vera all'interno del dibattito filosofico del suo tempo e dei motivi principali del pensiero hegeliano, di cui resta uno dei più significativi e rigorosi esegeti di tutti i tempi. Saggi di: S. Achella, A. Bellantone, G. Goria, E. Mirri, M. Moschini, F. Valagussa, V. Vitiello.
Essere epicurei. Divagazioni su Epicuro e noi
Carmelo Marcianò
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2021
pagine: 607
Nei mesi dell’epidemia del coronavirus siamo stati sommersi da ammonimenti e profezie sul “cambiamento della vita”. Ha trovato sfogo, sotto l’impressione della “catastrofe”, tutta la cattiva coscienza per un modo di vita “occidentale” sempre più percepito come insostenibile e “disumano”. Si è invocata una conversione (o un ritorno) alla “saggezza”. C’è stato nell’antica Grecia un filosofo, Epicuro, che ha cercato di elaborare una morale materialistica - non fondata sull’ideale o sull’“utile”, ma su una caratteristica essenziale della natura umana: l’aspirazione a non soffrire, a una naturale felicità. Non una morale per i tempi di catastrofe, ma per il normale tempo degli uomini. L’unica che possa reggere alla crisi del soggetto “razionale”. Essere, nel nostro tempo di catastrofe, attuale.
Immanuel Kant. L'architetto della «Neuzeit». Dall’abisso della ragione il fondamento della morale e della religione
Vincenzo Vitiello
Libro: Libro rilegato
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2021
pagine: 415
La filosofia trascendentale di Kant segna una svolta radicale nella concezione tradizionale del mondo e dell’uomo: il passaggio dalla “necessità” dell’essere alla ‘libertà’ del dovere. Infatti, la dislocazione dello sguardo del filosofo dall’analisi dei concetti che dicono come “è” il mondo, alla operativa dimostrazione del modo in cui l’uomo dà forma al proprio mondo – e cioè: l’“operazione” che caratterizza la logica trascendentale, che Kant paragonò alla “rivoluzione copernicana” – non si arresta alla sfera ‘logica’, ma investe la prassi, il diritto e la morale, quindi l’esperienza religiosa.
Nel castello di Emanuele Severino
Leonardo Messinese
Libro: Libro rilegato
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2021
pagine: 207
Il volume di Leonardo Messinese si propone come una guida accessibile per «capire» un autore il cui pensiero, al di là di alcune semplicistiche raffigurazioni, è estremamente complesso. Il pensiero di Severino può essere paragonato a un grande castello, con una sola porta d’ingresso e dalle dimensioni molto strette. Anche quando si riesce faticosamente ad entrarvi, è difficile riuscire a visitarlo per intero. Accostandosi ai suoi scritti si è condotti a respirare l’aria che avvolge le cime più alte del pensiero filosofico, ad avvicinare le incontaminate e inaccessibili montagne alle quali Heidegger paragonava le «grandi metafisiche». Il libro si rivolge a una duplice tipologia di lettori. Coloro i quali conoscono le tesi di Severino attraverso le pagine dei quotidiani e delle riviste culturali, potranno averne una comprensione più adeguata. Chi, invece, è un «addetto ai lavori» nel campo degli studi filosofici, potrà valutare la bontà del percorso interpretativo che è stato tracciato nel libro e, magari, esserne convinto.