La Scuola SEI: Fenomenologie
Lezioni sulla sintesi passiva
Edmund Husserl
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola SEI
anno edizione: 2016
pagine: 327
Tra il 1920 e il 1926 Husserl dedicò tre corsi universitari all'analisi dello strutturarsi passivo dell'esperienza, dunque a quelle sintesi che si costituiscono prima del volgersi attivo dell'io e prima della spontaneità. Le forme che ritroviamo nel pensiero e nel giudizio possono infatti essere rinvenute già sul terreno dell'esperienza antepredicativa. Pertanto, le categorie non vanno dedotte, ma legittimate mostrando i processi che, dal terreno dell'esperienza, conducono agli enunciati logico-predicativi. Su questa base può svilupparsi il tema della giustificazione della realtà del mondo esterno, che risulta credibile sin quanto la credenza è sostenuta da determinati decorsi di esperienza. Husserl ridefinisce qui anche il senso complessivo della sua impostazione filosofica. A partire dalla nozione di passività, di associazione e di affezione egli riformula il senso trascendentale della fenomenologia. Gli atti del soggetto non sono più atti che conferiscono un senso, ma una risposta al darsi dell'essere. Su questa base Husserl può sviluppare una complessiva teoria della coscienza, sviluppando prima una teoria della percezione e successivamente una teoria del ricordo e dell'inconscio, e dare così ragione dell'autocostituzione del soggetto, della sua vita stratificata e complessa ma non caotica, poiché governata da regole mancando le quali la vita soggettiva si dissolverebbe e niente più apparirebbe.
Idealismo-realismo
Max Scheler
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola SEI
anno edizione: 2018
pagine: 160
In quest'opera del 1928, testo chiave per eomprendere la peculiare forma di realismo difesa da Max Scheler, l'autore affronta nodi essenziali, come il nesso sistematico tra ontologia, metafisica e teoria della conoscenza; la teoria della relatività esistenziale; la concezione della riduzione fenomenologica come tecnica della conoscenza essenziale; l'esperienza della realtà nel vissuto. Lo fa discutendo criticamente le posizioni di Husserl, Dilthey, Hartmann, in un serrato confronto che reca gli effetti della lettura di "Essere e tempo" di Heidegger. Questa nuova edizione, corredata da un Saggio introduttivo di Giuliana Maneuso, non solo documenta gli esiti della riflessione del filosofo negli ultimi anni della sua vita, ma costituisce anche uno strumento per comprendere come il dibattito filosofico di inizio XX secolo abbia declinato il conflitto tra idealismo e realismo, opzioni fondamentali che tornano puntualmente a fronteggiarsi nella storia della filosofìa.
Meditazioni cartesiane e Lezioni parigine
Edmund Husserl
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola SEI
anno edizione: 2017
pagine: 288
Le “Meditazioni cartesiane”, ampliamento delle “Lezioni parigine” tenute da Husserl il 23 e 25 febbraio 1929 alla Sorbonne, rappresentano un vertice dell'elaborazione della fenomenologia trascendentale e rendono possibile afferrare l'articolazione sistematica che unisce in una totalità coerente le analisi specifiche condotte da Husserl. Esse, delineando l'intero arco delle ricerche fenomenologiche, indicano con chiarezza le stratificazioni dell'esperienza e fanno emergere gli intrecci tra questioni apparentemente diverse, come i piani di fondazione dei problemi filosofici da un punto di vista fenomcnologico-trascendentale. Vengono così presentati nel loro nesso unitario i problemi della percezione, delle oggettualità ideali, la questione teleologica, gli strati che costituiscono la vita egologica, il rapporto tra passività e attività e, infine, il tema dell'alterità e della costituzione intersoggettiva. In questo modo le Meditazioni cartesiane offrono il quadro d’insieme che collega le singole ricerche e permettono di cogliere l'unità del progetto fenomenologico nelle sue autentiche ambizioni filosofiche.
La fenomenologia e la chiusura della metafisica. Introduzione al pensiero di Husserl
Jacques Derrida
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola SEI
anno edizione: 2016
pagine: 106
Questo volume raccoglie alcuni testi giovanili di Derrida: un saggio importante - "La fenomenologia e la chiusura della metafisica" (1966), a cui l'autore rimanda ne "La voce e il fenomeno" - e cinque recensioni di testi relativi all'interpretazione di Husserl, nelle quali emergono la prospettiva interpretativa e le preoccupazioni che non cesseranno di animare il percorso del filosofo francese. Questi testi - a cura di Vittorio Perego, con Postfazione di Vincenzo Costa - ci permettono di accedere all'officina al cui interno Derrida forgiò la propria originale proposta filosofica. In essi sono preparate le idee fondamentali che non cesseranno di guidare il suo percorso e viene definita la sua posizione riguardo alla questione della metafisica.