Le Lettere: Il tesoro nascosto
L'anima e Dio sono una cosa sola
Meister Eckhart
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2020
pagine: 208
Vissuto al culmine della civiltà medievale, negli anni in cui Dante scriveva la sua Commedia, il tedesco Eckhart (1260-1328 ca.) è unanimemente riconosciuto come il più profondo mistico occidentale e, insieme, come grandissimo pensatore. Non a caso i contemporanei lo chiamarono meister, ovvero magister, non tanto per la cattedra universitaria che aveva tenuto a Parigi, quanto per la sapienza dispiegata sul tema cruciale per ogni intelligenza umana: conoscenza dell’anima e conoscenza di Dio. Eckhart infatti da un lato recepisce in pieno la lezione della filosofia classica: conosci te stesso e conoscerai anche Dio, perché uno solo è il logos, umano e divino; dall’altro rivendica per ogni cristiano quel che Gesù afferma di sé stesso: l’essere una cosa sola col Padre. Rovesciando così completamente il dualismo biblico, per cui c’è un Dio lassù nei cieli e un uomo quaggiù in terra, il maestro domenicano insegna invece che l’anima e Dio sono una cosa sola. Questa paradossale verità la comprende però soltanto l’uomo interiore, ovvero l’uomo completamente distaccato, che ha evangelicamente rinunciato a sé stesso e ha così scoperto l’essenza dell’anima, il suo ”fondo”, ove essa diventa spirito, così come Dio è spirito. Si apre allora per lui, ”uomo nobile”, già qui nel tempo la luce abbagliante dell’eternità, e già qui nel molteplice la dimensione beatificante dell’Uno.
Procedete nello spirito. Sermoni
Niccolò Cusano
Libro: Copertina morbida
editore: Le Lettere
anno edizione: 2020
pagine: 150
Quella di Niccolò Cusano (Cues, o Kues, sulla Mosella, 1401 - Todi, 1464) fu una personalità poliedrica eccezionale. Dottissimo umanista, giurista, diplomatico, matematico, studioso di scienze della natura, filosofo - da molti considerato il padre della filosofia moderna - egli fu però soprattutto un teologo, erede della grande tradizione mistica medievale germanica, che proprio con lui sviluppò tutta la sua potenza speculativa. Se la riscoperta dell'importanza delle sue opere per la filosofia e la scienza moderna è cosa relativamente recente - dai primi del XX secolo - recentissima è quella del corpus dei Sermoni, imponente non solo per il numero, quasi trecento, ma anche per il valore teologico: ciascuno di essi, infatti, pronunciato in volgare tedesco ma poi ampliato e rielaborato in latino, è un vero e proprio piccolo trattato teologico. I Sermoni sono però innanzitutto testimonianza di quell'indefesso impegno pastorale che Cusano, vescovo di Bressanone, poi cardinale del titolo di San Pietro in Vincoli, sentì per tutta la vita come dovere primario. Conscio della crisi della cristianità del suo tempo, e persuaso, insieme, della sostanziale armonia tra filosofia e religione, Cusano cercò infatti di portare avanti una radicale azione riformatrice della Chiesa in capite et membris, in accordo con i papi Eugenio IV, Niccolò V, e soprattutto con l'amico Enea Silvio Piccolomini, papa Pio II. La riforma auspicata, come è noto, non vi fu; sempre a partire dalla mistica medievale tedesca, una ben diversa - lacerante - Riforma avverrà però comunque, mezzo secolo più tardi. Sono qui presentati, in prima traduzione italiana, dieci tra i più interessanti Sermoni predicati da Cusano tra il 1428 e il 1459, dunque lungo tutto l'arco della sua vita religiosa, in Renania, nella diocesi di Bressanone e a Roma.
La rivelazione indiana
Simone Weil
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2020
pagine: 216
Persuasa che la rivelazione divina non sia esclusiva di un popolo e di un tempo, Simone dedicò gli ultimi anni della sua breve vita (1909-1943) a un'indagine nelle tradizioni religiose di tutto il mondo, alla ricerca di cosa unisce nella verità le diverse rivelazioni. Particolare rilievo in questa indagine lo ebbero le grandi filosofie e religioni dell'India: l'induismo, esaminato nei suoi principali testi - le Upanishad e la Bhagavad-Grta — per le quali Simone studiò intensamente il sanscrito; il buddhismo, soprattutto nella sua forma Zen, e, di riflesso, anche il taoismo cinese. Nella "rivelazione indiana" Simone trovò quegli elementi essenziali che non aveva trovato in quella biblico-cristiana: il distacco dall'ego, con la conseguente identificazione con l'Uno-Tutto; il concetto impersonale e, insieme, personale di Dio, una cosa sola con l'anima. Sul piano morale, trovò la risposta al problema dell'azione e della forza, tanto più scottante durante la guerra: come Krishna insegna ad Arjuna, l'azione è buona se compiuta senza guardare ai frutti, "senza perché", come dicono i mistici cristiani. Simone si convinse infatti che la verità delle religioni non sta nelle rappresentazioni teologiche, ma nella mistica. Le mistiche — scrisse — si rassomigliano tutte, fin quasi all'identità. Cogliere questa identità, ma anche il rilievo di quel "quasi", fu l'impegno che assolse fino alla morte.
I sermoni latini
Meister Eckhart
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2019
pagine: 336
Il testo contiene il materiale preparatorio — in certo senso gli abbozzi — di una grande opera di predicazione ("Opus Sermonum") progettata dal Maestro domenicano (1260-1328 ca.) che però non ci è giunta. Ci troviamo così in presenza di un caso unico nella storia del pensiero e della spiritualità: nella officina, per così dire, di un intellettuale medievale, di fronte alla testimonianza viva del suo metodo di lavoro, nella fase di preparazione di un'opera. L'importanza eccezionale di questi abbozzi — peraltro sviluppati spesso come un'intera predica — sta nel fatto che essi mostrano in tutta evidenza i temi principali che Eckhart ha avuto sempre in mente e che intendeva trattare. Ritroviamo qui perciò, in primo luogo, la concezione dell'uomo distaccato, che nel distacco è fatto una cosa sola con Dio: in cui soltanto, per grazia, assume reale consistenza, davvero è, non più smarrito nell'oceano doloroso della lontananza dall'essere, dal Bene.
Lo specchio delle anime semplici. Testo mediofrancese a fronte
Margherita Porete
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2018
pagine: 467
Solo ai nostri giorni lo "Specchio delle anime semplici" è stato attribuito a Margherita Porete, straordinaria personalità di donna, di cui, peraltro, sappiamo solo quel poco che risulta dal processo per eresia, per il quale fu bruciata a Parigi nel 1310. Tra prosa e poesia, in forma di dialogo - anzi, di "contrasto" - il libro descrive i gradi del cammino d'amore dell'anima che cerca Dio, scoprendo la necessità di andare, per amore, oltre l'amore, ovvero, per Dio, oltre Dio, finché, nel completo distacco da se stessa, fattasi nulla, si trasforma in Dio stesso. Giudicata pericolosa e perciò occultata per secoli dalla condanna ecclesiastica, l'opera fu però nota ed amata da alcune grandi personalità della storia della mistica, come ad esempio santa Caterina da Genova, ed oggi, libera da censure, appare in tutto il suo rilievo. Non a caso anche Meister Eckhart, presente a Parigi nel medesimo periodo del processo e della morte di Margherita, trasse proprio dallo 'Specchio' alcune delle sue tesi più radicali e paradossali sul nulla dell'anima e sul nulla divino. La presente versione in lingua italiana, con originale a fronte, introduzione e un ricchissimo apparato di note, permette al lettore l'incontro con un libro ai vertici della spiritualità cristiana.
La vita interiore
François Fénelon
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2024
pagine: 220
Al culmine di quella disputa sul quietismo che lo vide opposto a Bossuet e che rappresenta una delle pagine cruciali della storia della Chiesa nonché dell'intera vicenda culturale dell'Occidente, Fénelon scrive nel 1696 una Spiegazione delle massime dei santi sulla vita interiore, vera e propria apologia della mistica e, per unanime giudizio, preziosa espressione della letteratura spirituale del tempo. Delineando con finezza e chiarezza straordinarie la distinzione tra vero e falso nelle profondità dell'anima, ove l'evangelica libertà dello spirito rischia sempre di scadere nell'arbitrio amorale del "libero spirito", l'arcivescovo di Cambrai traccia infatti la cornice di quella vita nel "puro amore" che riassume e corona l'esperienza spirituale del cristiano. La condanna papale del libro, alla fine del Seicento, segnò una sconfitta della mistica, ovvero una sua emarginazione dal tessuto vivo della religione e della società, con le gravi conseguenze che stiamo ancora vivendo. Questa prima edizione italiana dell'opera di Fénelon non colma perciò solo una notevole lacuna culturale, ma offre anche un contributo essenziale alla riflessione religiosa, filosofica, psicologica del nostro tempo.
Swedenborg
Taitaro Suzuki Daisetz
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2024
pagine: 136
L’opera di Daisetz Teitarō Suzuki è nota in Occidente per i suoi numerosi contributi in materia di buddhismo. Meno noto è lo studio, capillare e attento, a cui si dedicò ben prima della sua pionieristica e instancabile opera di divulgazione di tale sapere: quello riguardante il mistico svedese Emanuel Swedenborg (1688-1772). Suzuki fu, infatti, un suo devoto estimatore, identificando negli scritti e nella figura dell’autore europeo un significativo punto di riferimento per il superamento della profonda crisi spirituale dilagante nel Giappone dell’epoca. Egli, per questo, si prodigò per la diffusione del pensiero di Swedenborg sia attraverso la traduzione di alcune delle sue più significative opere mistiche in lingua giapponese, sia tramite i propri scritti: Swedenborg e Swedenborg: la sua concezione di Reame celeste e il “potere dell’Altro”. Essi offrono contributi originali in tema di pensiero filosofico-religioso, oltre che una brillante rivalutazione della figura del mistico svedese, nota in Europa forse più per la critica mossagli da Kant che per i suoi contenuti in ambito teologico. Tradotti per la prima volta in italiano, tali scritti sono raccolti in questo volume al fine di presentare al pubblico un nuovo e inedito volto di Suzuki, nonché una preziosa rilettura della mistica di Swedenborg in chiave buddhista.
Nella caverna del cuore
Henri Le Saux
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2022
pagine: 300
Henri Le Saux, monaco benedettino bretone (1910-1973), giunse in India nel 1948 per affiancare il suo connazionale Jules Monchanin nella fondazione di un ashram (monastero) cristiano-indù nel Tamil Nadu. Prese il nome indù di Abhishiktananda e si immerse nella spiritualità indiana, lasciando la guida dell’ashram per ritirarsi in un eremo vicino alle sorgenti del Gange dove, poco prima di morire, ebbe una profonda e sconvolgente esperienza di “risveglio”. Un evento fondamentale del suo cammino spirituale fu l’incontro con il santo indù Ramana Maharshi e il periodo che trascorse come eremita nelle grotte della montagna sacra Arunachala. Le Saux raccolse le riflessioni maturate nel silenzio delle viscere della montagna in un’unica opera firmata con lo pseudonimo di Guhantara (colui che abita nella grotta) che però non fu mai pubblicata per intero. Questa traduzione italiana, condotta sul dattiloscritto originale, ricompone per la prima volta questo lavoro di rara profondità nella sua interezza,includendo parti inedite anche in lingua originale.
Liber de spiritu et anima
Libro: Copertina morbida
editore: Le Lettere
anno edizione: 2021
pagine: 252
Verso la metà del XII secolo, un ancora per noi sconosciuto autore - probabilmente un monaco cisterciense - raccolse in un libro tutto il sapere allora noto, tanto dei classici quanto della tradizione cristiana, sulla cruciale questione di cosa l'anima sia, quale sia la sua essenza, quali le sue facoltà, quale il suo rapporto con il corpo e quale quello con la sua parte più alta - lo spirito, appunto - in relazione con Dio. Per molto tempo creduto opera di sant'Agostino, di cui in effetti utilizza molte pagine, il Liber de spiritu et anima godette di grandissima fortuna, fornendo il materiale necessario alla discussione sull'anima, in un tempo in cui la nuova scienza di impronta aristotelica cominciava ad affacciarsi sulla scena culturale dell'Occidente. Come si può leggere qui nell'Appendice, lo stesso Tommaso d'Aquino lo cita, con approvazione o no, moltissime volte. Il fine che l'anonimo autore si proponeva, infatti, era senza dubbio quello di consegnare al suo tempo una sintesi delle conoscenze disponibili sull'argomento, quasi una sorta di manuale, ma anche, e probabilmente in primo luogo, quello di far presente la ricchezza di esperienza che proveniva dalla tradizione mistica monastica, cui era ben nota la realtà spirituale dell'anima, che rischiava di andare perduta. Il Liber de spiritu et anima, qui presentato nella prima traduzione italiana, è perciò di grande importanza, tanto storica, quanto filosofica. In un tempo quale quello attuale, in cui le neuroscienze ci pongono di fronte al cosiddetto body-mind problem e a tematiche assai simili a quelle affrontate in questo straordinario testo, mentre anima e spirito sembrano concetti obsoleti, il suo interesse è infatti duplice: imprescindibile sotto il profilo della storia della scienza e delle idee, ma anche sotto quello, ben più importante, della conoscenza di sé stessi.
Istruzioni spirituali. Dal cuore di un Maestro Mah?mudr?
Gendün (Rinpoche)
Libro: Copertina morbida
editore: Le Lettere
anno edizione: 2021
pagine: 250
Il Grande Sigillo (Mah?mudr?) è un profondo percorso realizzativo del buddhismo tibetano: un cammino spirituale che porta dalla liberazione dal dominio dei sensi e all'illuminazione. Aprire il cuore, sviluppare compassione e devozione, oltre a rilassarsi profondamente e lasciare andare ogni egocentrismo: questi sono i prerequisiti per la vera felicità e la vera liberazione di cui Gendün Rinpoche tratta nelle sue Istruzioni spirituali. Gendün Rinpoche (1918-1997) è stato un Maestro tibetano completamente realizzato di meditazione Mah?mudr?, si dedicò per molti anni a lunghi ritiri di meditazione nei luoghi sacri e remoti del Tibet. Nel secolo scorso guidò migliaia di discepoli all'illuminazione, per il loro beneficio e per il beneficio di tutti gli esseri senzienti. In questo libro, Lama Sönam Lhündrup (Tilmann Borghardt), uno dei suoi più qualificati discepoli (a sua volta maestro di meditazione Mah?mudr?), ha raccolto il nettare dei suoi insegnamenti: «Trarremo grande profitto da queste pagine se, dopo la loro attenta lettura, le terremmo presenti, lasciando agire il loro contenuto, mettendolo in relazione con i nostri pensieri e le esperienze della pratica spirituale. Il vero significato delle spiegazioni si rivelerà solo attraverso la meditazione personale». Gendün Rinpoche spiega aspetti centrali del nostro sviluppo spirituale come la differenza sottile tra gli stadi meditativi, la loro progressione, gli ostacoli e gli antidoti per il loro superamento. Conclude il libro un capitolo dedicato alla preparazione della morte: meditazione fondamentale e preziosa per tutti, in modo particolare per chiunque intraprenda il cammino realizzativo del risveglio perfetto.
La liberazione spontanea. Insegnamenti sui sei bardo. Un completamento del Libro tibetano dei morti
Padmasambhava
Libro: Copertina morbida
editore: Le Lettere
anno edizione: 2021
pagine: 354
Nella vita e nella morte, nella meditazione e nel sonno, ogni fase transizionale della coscienza, o bardo, offre un'opportunità per superare limitazioni, frustrazioni, e paure. I profondi insegnamenti di questo libro offrono le istruzioni e la conoscenza necessarie per trasformare ogni fase della vita in un'opportunità di liberazione naturale, non forzata. Come il Libro tibetano dei morti, Liberazione Naturale è un terma, un "tesoro nascosto" attribuito al maestro dell'VIII secolo noto come Padmasambhava. Il lucido commento di Gyatrul Rinpoche accompagna il testo, chiarendo il sentiero che porta all'illuminazione perfetta. Liberazione Naturale è un contributo essenziale sia per praticanti che per studiosi del buddhismo tibetano.
La liberazione spontanea. Insegnamenti sui sei bardo. Un completamento del Libro tibetano dei morti
Padmasambhava
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2019
pagine: 351
Nella vita e nella morte, nella meditazione e nel sonno, ogni fase transizionale della coscienza, o bardo, offre un’opportunità per superare limitazioni, frustrazioni, e paure. I profondi insegnamenti di questo libro offrono le istruzioni e la conoscenza necessarie per trasformare ogni fase della vita in un’opportunità di liberazione naturale, non forzata. Come il Libro tibetano dei morti, Liberazione Naturale è un terma, un “tesoro nascosto” attribuito al maestro dell’VIII secolo noto come Padmasambhava. Il lucido commento di Gyatrul Rinpoche accompagna il testo, chiarendo il sentiero che porta all’illuminazione perfetta. Liberazione Naturale è un contributo essenziale sia per praticanti che per studiosi del buddhismo tibetano.