Les Flâneurs Edizioni: Passages
Il gruppo 63. 60 anni dopo
Libro: Libro in brossura
editore: Les Flâneurs Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 398
Quattro sono le sezioni in cui il volume si articola – Moltiplicazioni, Resti, Addizioni & Sottrazioni, Numeri primi – e diciannove gli autori di questa ricca antologia di testi. Una architettura complessa e dinamica per illuminare da vicino e a fondo la più sperimentale delle stagioni artistiche del nostro Novecento, gli anni Sessanta e i suoi postumi, che videro nascere il Gruppo 63, un’eterogenea costellazione di scrittori, artisti, pittori, musicisti, animati dalla volontà di sperimentare le soluzioni artistiche più innovative, lasciandosi dietro il passato, e intrecciando linguaggi e codici formali. Il volume ospita le voci di due generazioni di critici alle prese con le opere di scrittori e artisti più e meno noti con l’intenzione di restituire un panorama ampio e articolato di quella che è stata la più innovativa delle stagioni artistico-letterarie del nostro recente Novecento. Un invito alla lettura e l’auspicio di una riscoperta.
Mario Pomilio. Interviste (1956-1989)
Libro: Libro in brossura
editore: Les Flâneurs Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 318
La scelta delle interviste concesse da Mario Pomilio nell’arco di oltre un trentennio (dal 1956 del romanzo Il testimone al 1989, l’anno precedente la morte dello scrittore abruzzese) restituisce il vivido ritratto intellettuale e umano di un «quinto Pomilio», come scrive Paola Villani nel saggio introduttivo, che si affianca al narratore, al poeta, al professore universitario e critico militante e al giornalista. L’ineguagliata consapevolezza delle responsabilità dell’uomo di cultura, congiunta in Pomilio con un’idea nobile di letteratura – aperta ai grandi temi della contemporaneità e perennemente in tensione interrogativa rispetto ai valori e alle crisi dell’uomo del Novecento – fa della successione dei colloqui (testimonianze del timbro pomiliano, della sua indole al confronto) una confessione che si dipana tra questioni di poetica, riflessioni sulla storia, sulla religione e sul costume, e al contempo un racconto in cui si avvicendano le voci dei personaggi dei suoi romanzi, convocate dall’autore per un’estrema verifica. In questi dialoghi Pomilio dischiude l’accesso al suo laboratorio di scrittore e prosegue idealmente l’itinerario di ricerca e di speranza dei suoi libri.
Gli amori difficili di uno spettatore. Italo Calvino e il cinema
Vito Santoro
Libro: Libro in brossura
editore: Les Flâneurs Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 262
Italo Calvino ha spesso diffuso di sé l’immagine di uno spettatore medio, appassionato, ma poco interessato alla storia e alla teorica del film. Pochi peraltro gli adattamenti cinematografici dei suoi lavori, quasi tutti irrealizzati, come il Marco Polo per Mario Monicelli, o appena abbozzati come Tecnicamente dolce e Il guidatore notturno per Michelangelo Antonioni, per non parlare del progetto a lungo accarezzato con Federico Fellini di portare sullo schermo Le fiabe italiane. Eppure la lezione di Calvino ha avuto e continua ad avere un’influenza fortissima e duratura sul cinema internazionale contemporaneo, di cui spesso ha anticipato temi e fascinazioni. Pensiamo all’attenzione quasi ossessiva per la divaricazione e moltiplicazione dei punti di vista, la rielaborazione ironica del mondo medievale, la narrativa come processo combinatorio di elementi preesistenti, i labirinti spazio-temporali, gli universi paralleli, le architetture vertiginose delle “città invisibili”.