Narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945)

Francesco, è il personaggio della storia che, per originalità e concezioni di vita, s'identifica quale discendente di Caino, nella cui Genesi, è raccontato in modo errato e fazioso. In questo caso invece, unica differenza, non uccide nessuno, se non quello di strangolare, piano piano, i concetti che la Chiesa, attraverso i suoi ministri e la loro demagogia, è sempre andata divulgando dalla sua fondazione ad oggi. Egli vive apparentemente una vita familiare normale, come lo è anche quella di essere un operaio in un'azienda metalmeccanica, ma affiancando al vivere quotidiano, la poliedrica attività artistica e con essa tutte le sue stravaganti idee, col fine di realizzare un proprio modello di vita, fatto di esperienze spirituali, da lui stesso provate e anche di concetti metafisici universali. In quel conturbante vivere di trasgressione, erotismo, sentimento e alta spiritualità, il protagonista tocca vertici spirituali molto alti, per soddisfare l'anelito della sua anima, come pure quelli bassi del vivere attraverso le passioni dei sensi elementari e dei piaceri materiali, esprimendo a tal modo, il proprio ideale di vita.

Francesco, dopo lo scampato pericolo, così almeno pensava, di vedere il proprio matrimonio finire in quella maniera, stava già pensando ancora al modo di realizzare quel suo concetto di unione a tre, nella simbologia della lucerna da lui concepita. Mosso come sempre da sentimento e ragione, si spinge a fare delle audaci quanto trasgressive proposte, sia a Sara, sia a Stella, ben sapendo però, che quelle sue intenzioni-azioni, sarebbero ritornate a lui in concrete reazioni karmiche e in quale modo non poteva saperlo. Infatti, il fato aveva in serbo per lui e di conseguenza anche per quelli ad egli vicino nello stretto familiare, delle inaspettate sorprese e, se fauste o infauste, lo avrebbe scoperto vivendo nel suo modo unico e originale, tra alti e bassi, tra luci e ombre, ma sempre col fine di soddisfare l'anelito della sua anima per un'unione spirituale indivisibile, però non sapeva se con una o con due donne.

Una domanda del genere, sembra semplice, un sì o un no e tutto è risolto, ma non è così. La questione è piuttosto complessa, perché c'è chi crede, chi dubita e chi non crede affatto, ma io devo e voglio sapere. Le difficoltà che incontrerò saranno tante. Ognuno ha le proprie idee, ma dove stia e se ci sia una verità vera, nessuno me lo saprà dire. Questo mio libro arriverà alla conclusione, per avvenuti fatti contingenti, o come pensate voi, accidentali e inaspettati. Fortunato? Non so, se sia la parola giusta. Un incontro casuale e imprevedibile con lei: Giuliana. Chi sia veramente lo scoprirò durante la mia latitanza. Questa irreale situazione, verrà chiarita, soltanto, se sarà necessario. Quando sarà non lo so. Forse alla fine della nostra intrigata situazione, o alla dipartita, ma di chi? "Chi lo sa?" Io, sono riuscito a finirlo di scrivere, ma voi dovete terminare di leggerlo, per scoprire la verità. I lupi e la giacca insanguinata: un delitto, un situazione scabrosa e anomala? Vorrei tanto saperlo anch'io. Di che cosa stiamo parlando, se non dell'esistenza di Dio?

La raccolta "La Puglia in tasca" è composta da una sequenza di racconti che spazia tra i temi letterari dell'amore, della crescita personale, del viaggio e della famiglia immersi nella sconfinata scenografia delle terre del Sud. La Puglia, crocevia di popoli avviluppato tra due mari, diventa così lo spazio privilegiato per cullare tutte queste storie, cadenzate dal ritmo dei dialetti e delle tradizioni attorno al camino, di chi parte e di chi resta.

Una pattuglia di sminatori USAF rinviene, sepolta dalle sabbie del deserto iracheno, la testimonianza di un dramma ancestrale.

Quest’antologia raccoglie i dieci migliori racconti selezionati nell’ambito della seconda edizione del “Premio Letterario Nazionale Ercole Patti, Racconti inediti – Città di Trecastagni”. Racconti di Giusi Arimatea, Consuelo Consoli, Carlo Monteleone, Daniela Pellegrino, Sandra Puccini, Andrea Puglisi, Marco Rinaldi, Lucia Russo, Loredana Trovato, Giuseppe Vetromile.

In questo romanzo l'Autrice ci presenta personaggi che fanno vibrare la storia perché mostrano di essere alla ricerca di una vita migliore ma in effetti scoprono il loro male di vivere, la povertà spirituale, il conformismo, e l'ambizione di dare senso alla propria vita mossi dal narcisismo anestetizzante le proprie insicurezze, la propria fragilità, incapaci di farsi delle domande e riconoscere i propri limiti come punto di partenza per scoprire il valore costruttivo delle proprie passioni e viverle come leva per migliorare la qualità della propria vita.

In questa Opera vengono presentati sei ritratti di italiani: elbani di nascita, origine e ‘stranieri-residenti’, tutti accomunati dalla stessa passione per questa magnifica isola. Alcuni di essi erano già presenti nel precedente libro dell’Autore dal titolo “Incontri elbani”, pubblicato nel 2004 da Gianni Iuculano Editore Così, dopo quasi venti anni, alcuni di questi personaggi vengono ulteriormente caratterizzati da Dieter Allers in veri e propri racconti a loro dedicati. Le fotografie di Gabriello Salvi rivelano il passato di Capoliveri che orgogliosamente rimane ‘Caput Liberum’.

Inizio anni Ottanta: Agro Pontino. Diego Vitali è un cronista d’assalto. Fa casualmente amicizia con Roldano Innocenti il quale, poco dopo, diviene l’uomo di fiducia dell’onorevole Susanna Giusti, meglio conosciuta con l’appellativo di Vergine di ferro, che la dice lunga sul suo contegno e sul suo abituale modo di essere. I tre protagonisti, anagraficamente ancora intrisi dell’esuberanza giovanile, vengono piacevolmente coinvolti nelle iniziative di tempo libero di un consolidato gruppo di amici. Le responsabilità dell’età matura non sminuiscono il loro desiderio di sano divertimento e di burle spassose, viste comunque nell’ottica del rispetto reciproco e della sacralità dell’amicizia… Ma non tutte le favole si prestano, obbligatoriamente, ad un lieto fine.