Servizi sociali, assistenza sociale e criminologia
La cura ai tempi del Covid-19
Antonio Pinna
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2020
pagine: 144
Le restrizioni dell’isolamento obbligatorio a causa della pandemia hanno acuito le sofferenze di anziani, disabili e caregiver familiari, tutti spesso lasciati soli. Ma nella tempesta le associazioni di volontariato e le famiglie hanno mostrato tutta la loro resilienza. Il volume percorre un viaggio nel nostro Paese tra le persone con disabilità, anche non autosufficienti, evidenziando i problemi non risolti del sistema e del lavoro privato di cura. Il percorso si sviluppa tra vari tipi di pazienti: con malattie neurodegenerative, demenze, disturbi psichici, malattie psichiatriche, persone Down, sindromi dello spettro autistico, ciechi, sordi, sordociechi, malattie rare. Sui problemi dei caregiver familiari il libro fornisce un quadro del dibattito parlamentare e pubblico in vista dell’approvazione della legge specifica. Su questo tema l’autore presenta le esperienze e le soluzioni adottate recentemente in Germania e Francia. Il volume affronta il tema della qualità dell’assistenza territoriale e familiare con la valutazione di esperti e famiglie. Illustra un modello regionale ben strutturato ed efficace nella prossimità dei servizi e nel sostegno ai caregiver: l’Emilia-Romagna. Il libro si chiude con alcune domande legate alla prospettiva del notevole invecchiamento della popolazione italiana e del conseguente aumento del numero degli anziani non autosufficienti.
La forza di polizia. Uno studio criminologico sulla violenza
Roberto Cornelli
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2020
pagine: 222
La forza di polizia serve a imporre l'osservanza della legge e a contenere la violenza sociale, ma è essa stessa violenza che va contenuta e canalizzata in funzione del progetto di società che s'intende affermare. Soprattutto nelle democrazie contemporanee, l'uso della forza comporta dilemmi etico-politici che, in assenza di una cornice entro cui interpretare i significati del "fare polizia", appaiono interessare esclusivamente il singolo agente. In un percorso di ricerca che, a partire dai recenti episodi di police brutality, affronta in modo interdisciplinare i principali nodi teorici che intrecciano l'agire di polizia col tema della violenza, l'Autore propone una lettura della forza di polizia che prende le distanze dalla vulgata delle mele marce (o delle piante malate), per mettere in risalto la semantica del gesto violento che emerge nell'intersezione tra diversi processi di legittimazione dell'azione di polizia. L'adozione di questa prospettiva d'analisi amplia le possibilità di riforma del comparto sicurezza, tenendo conto, in particolare, di come il sistema culturale, le politiche di polizia e i saperi professionali attraversano le soggettività degli operatori che si trovano a "scegliere" se usare o meno la forza in situazioni contingenti.
40 passi. L'omicidio di Antonella Di Veroli
Mauro Valentini
Libro: Copertina morbida
editore: Armando Editore
anno edizione: 2020
pagine: 188
Il 12 aprile 1994 viene trovata morta a Roma Antonella Di Veroli, affermata consulente del lavoro, uccisa con due colpi di pistola e poi chiusa in un armadio sigillato con della colla. Un omicidio con molti possibili moventi ma con un solo accusato, un uomo che aveva avuto una relazione con la donna e che fu processato e assolto in tre gradi di giudizio e in un iter giudiziario lungo 7 anni. Che cosa è successo dopo quegli ultimi 40 passi percorsi dalla vittima dal garage alla porta del suo appartamento? Quali misteri ancora sono nascosti? Mauro Valentini, con questo libro inchiesta, ripercorre le tappe di una storia di cronaca che ha appassionato l'opinione pubblica e che i giornali battezzarono come "il caso della donna nell'armadio". Prefazione di Marco Marra.
Il libro nero della magistratura. I peccati inconfessati delle toghe italiane nelle sentenze della Sezione disciplinare del CSM
Stefano Zurlo
Libro: Copertina rigida
editore: Baldini + Castoldi
anno edizione: 2020
pagine: 224
Nomine, spartizioni, accordi sottobanco fra le correnti. Tutto avvilente, per carità. Ma c'è ben altro, ben altre infezioni, nel corpo malato della corporazione togata. Comportamenti e azioni davanti a cui si resta interdetti e si fatica a trovare parole adeguate. Ci sono giudici che hanno depositato sentenze con mesi e mesi di ritardo e altri che hanno dimenticato in cella gli imputati per 51 giorni. Ci sono giudici che hanno chiamato i carabinieri per non pagare il conto al ristorante e altri che hanno smarrito pratiche e fascicoli, vanificando anni di processi. Tutti giudici processati dalla Sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura. Molti sono stati assolti perché c'è quasi sempre una scappatoia: troppo lavoro, il sistema che non funziona, la separazione dalla moglie, la malattia grave di un congiunto. Altri, invece, non sono sfuggiti alla condanna del «Tribunale» dei colleghi con verdetti più di una volta di manica extralarge: l'ammonimento o la censura. Più di rado ecco la perdita di anzianità e, ancora meno, l'espulsione dalla categoria. Sono centinaia i procedimenti disciplinari che si svolgono davanti al CSM: a volte i media ne parlano, della maggior parte invece si tace. Processi celebrati nel silenzio e che nel silenzio si chiudono. "Il libro nero della magistratura", il nuovo libro di Stefano Zurlo, traducendo dal burocratese le sentenze della Sezione disciplinare del CSM, illumina un versante sconosciuto della giustizia italiana: i peccati inconfessati delle toghe.
Dodici passi nell'Arma dei Carabinieri. Un percorso tra storia, tradizione, letteratura e testimonianze
Gaetano Maruccia
Libro: Copertina morbida
editore: Cairo
anno edizione: 2020
pagine: 192
Un curioso viaggio nell'essenza della figura del Carabiniere. Oltre due secoli di storia italiana raccontati con originalità in cui l'autore ha cercato di trasmettere la propria esperienza maturata nell'Arma in più di quarant'anni di servizio. La fedeltà e l'amore per l'Arma è sempre presente: nel più piccolo e sperduto paese di montagna e nei grandi eventi, al fianco delle comunità flagellate da una calamità o travolte da una guerra, nelle missioni di pace e internazionali o nell'afflato quasi intimo delle storie raccontate. Attraverso documenti, testimonianze, momenti di vita vissuta, citazioni celebri e riferimenti cinematografici, tra dramma e leggerezza, il generale Gaetano Angelo Maruccia fa conoscere l'Arma passo per passo, nella sua quotidianità e nelle sue peculiarità, prima tra tutte una tenace dedizione saldamente ancorata ai valori della tradizione e dell'umanità, al bene comune, espressa sempre con grande generosità a tutela dei cittadini e a difesa delle istituzioni.
Roma 2000 anni di corruzione. Dall'Impero romano a Mafia capitale
Federica Angeli
Libro: Libro rilegato
editore: Baldini + Castoldi
anno edizione: 2020
pagine: 304
La storia di Mafia Capitale non è solo una storia visibile, territorio della politica e La storia di Mafia Capitale non è solo una storia visibile, territorio della politica e dell’amministrazione, né corrisponde soltanto alle vicende torbide di corruzione e malaffare che lentamente e a fatica emergono: le ragioni della sua forza e della sua pericolosità affondano nel terreno dei quartieri e delle periferie, e risalgono a una storia antichissima. Nel suo nuovo libro, che contiene uno stralcio della sentenza della Cassazione del processo Mafia Capitale, Federica Angeli indaga la lunga storia della corruzione e della mafia a Roma: dalla vischiosità della pratica clientelare in età romana alla compravendita dei voti, dalle Verrine di Cicerone alle tangenti per gli appalti, fino all’ordinanza «Mondo di Mezzo» contro Massimo Carminati e Salvatore Buzzi. Una linea ininterrotta di fenomeni di concussione, di mazzette, estorsioni e comportamenti criminali che dall’Impero romano conduce fino a oggi, fino a noi. Un’inchiesta che svela, passo dopo passo, come le tessere di un mosaico oscuro e vivo, il volto di una Roma di cui molti non vogliono ancora sapere nulla.
Storie stupefacenti. Cronache di grandi e piccole operazioni antidroga
Giampaolo Pinna
Libro
editore: Paesi Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 224
Questo libro racconta episodi realmente accaduti della vita operativa di un manipolo di giovani militari della Guardia di Finanza, in forza al Gruppo Operativo Antidroga (GOA). I fatti sono narrati attraverso i ricordi dell'autore Giampaolo Pinna, Comandante del GOA negli anni Novanta: vengono ripercorsi così gli inizi della lotta condotta dalle forze dell'ordine per intercettare e fermare i grandi traffici di cocaina, marijuana, ecstasy e altre sostanze, gestiti tra l'Italia, il Nord Europa e l'America Latina da organizzazioni criminali nostrane e cartelli della droga sudamericani. Prefazione di Giuseppe Cucchiara, Direttore Centrale per i Servizi Antidroga della Polizia di Stato.
ASST Franciacorta. Concorso 82 operatori socio sanitari. Kit di preparazione. Manuale + Quiz professionali
320/3 SIMONE
Libro
editore: Edizioni Giuridiche Simone
anno edizione: 2020
pagine: 1344
L'ASST Franciacorta ha bandito un Concorso per 82 Operatori Socio Sanitari. Il Kit comprende: "L'Operatore Socio-Sanitario OSS e OSSS. Manuale Manuale per i concorsi e la formazione professionale di O.S.S., O.S.S.S., A.S.A. e O.S.A. Teoria e Quiz" e "L'Operatore Socio-Sanitario OSS e OSSS. Quiz (3300 Quiz a risposta multipla, svolti e commentati per tutte le prove concorsuali)".
El me indiriss, Ortles 69
Cinzia Morselli
Libro: Copertina morbida
editore: Il Castello
anno edizione: 2020
pagine: 189
"El me indiriss, Ortles 69" come urlo di incitamento. Una squadra di calcio: l'orgoglio di far parte di una comunità. Per anni il numero 69 di Viale Ortles è stato considerato una zona degradata della città di Milano: il dormitorio per persone senza dimora. Il lettore, sin dalle prime pagine, potrà scoprire come questo servizio del Comune di Milano sia cambiato e stia continuando a cambiare aprendosi alla città e all'accoglienza. È questo che racconta il libro: le storie della trasformazione di Viale Ortles 69 da dormitorio pubblico a Casa dell'Accoglienza Enzo Jannacci. Le foto sono state realizzate dall'APS Witness Journal nell'ambito del progetto RITRATTI che ha coinvolto gli ospiti, gli operatori, i volontari e gli "amici" della Casa dell'Accoglienza Enzo Jannacci. Foto a cura di: Isabella Balena, Alessandro Barile, Diego Cantore, Alessio Chiodi, Zerina Koci, Maurizio Landriscina, Camilla Mallone, Andrea Mancuso, Marina Mussapi, Nicola Sacco e Paola Tarroni. Prefazione di Pierfrancesco Majorino.
Ossigeno illegale. Come le mafie approfitteranno dell'emergenza Covid-19 per radicarsi nel territorio italiano
Nicola Gratteri, Antonio Nicaso
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2020
pagine: 156
I corsi e i ricorsi della storia ci insegnano che le mafie da sempre sfruttano eventi drammatici e crisi per incrementare il proprio giro di affari, dall'epidemia di colera che nell'Ottocento decimò la popolazione di Palermo e Napoli, fino ai più recenti terremoti da cui l'Italia si sta ancora rialzando. L'attuale emergenza economico-sanitaria innescata dall'epidemia da Covid-19 rappresenta quindi per le mafie un'occasione: oggi come ieri, ma con metodi sempre più sofisticati, cercheranno di trarne vantaggio usando la corruzione per infiltrarsi nelle tante increspature dell'economia legale e soprattutto della politica. Secondo l'Istat, già nel giugno 2020 il 38 per cento delle aziende italiane segnalava rischi di sostenibilità della propria attività, mentre il 51,5 per cento prevedeva di avere problemi di liquidità entro la fine dell'anno. Le uniche «aziende» a non aver risentito minimamente della crisi, come rivelano i dati forniti dal ministero dell'Interno, sono proprio le mafie. Anzi, tra marzo e luglio 2020, i reati ascrivibili a organizzazioni criminali sono sensibilmente aumentati rispetto allo stesso periodo del 2019, toccando un picco del +17 per cento per quanto riguarda il riciclaggio e il reimpiego dei capitali. «Le mafie sono sempre state considerate un problema di ordine pubblico, da contrastare con manette e sentenze» osservano Nicola Gratteri e Antonio Nicaso. «Purtroppo, sono ben altro e andrebbero combattute anche sul piano culturale, sociale ed economico.» È questo lo snodo centrale su cui Gratteri e Nicaso insistono, perché «sono in molti a essere avvezzi alla logica della corruzione, ovvero a quella forma di "ossigeno illegale" che altera le regole del mercato e stravolge i principi della democrazia». Per fermare questo scandaloso e letale fenomeno, che non riguarda soltanto il nostro Paese ma è ormai di portata globale, è necessario proporre riforme e leggi più incisive, condivise dall'intera Europa, che possano finalmente liberarci «da quelle ambigue articolazioni di potere dedite alla propria conservazione, pronte a saccheggiare qualsiasi risorsa calpestando ogni cosa, anche la pietà».
Favole da incubo. Dieci (più una) storie di femminicidi da raccontare per impedire che accadano ancora
Roberta Bruzzone, Emanuela Valente
Libro: Libro in brossura
editore: De Agostini
anno edizione: 2020
pagine: 304
Dieci casi di cronaca nera tra i più sconvolgenti degli ultimi anni. Una criminologa e una giornalista da sempre in prima linea contro la violenza sulle donne. Un'analisi lucida e necessaria degli stereotipi di genere che hanno provocato queste tragedie annunciate, per sconfiggerli una volta per tutte. I maschi sono intelligenti, le femmine sono utili. I maschi sono “progettati” per comandare, le femmine per accudire. Gli uomini devono provvedere economicamente alla famiglia e realizzarsi nel lavoro, le donne devono stare a casa. Questi sono solo alcuni degli stereotipi di genere più comuni che ancora permeano la nostra cultura. Pensate che siano in gran parte retaggi di un passato ormai superato? Questo libro ci dice che non è affatto così. Gli stereotipi di genere sono tra noi, ogni giorno. E no, non sono affatto “innocui”, come molti sembrano considerarli. Attraverso la ricostruzione di dieci casi di femminicidio tra i più sconvolgenti degli ultimi anni, Roberta Bruzzone ed Emanuela Valente analizzano i principali preconcetti culturali e sociali che hanno operato in queste vicende inconcepibili, eppure reali. Stereotipi, pregiudizi e tabù a cui hanno obbedito un po' tutti: le vittime, gli assassini, l'opinione pubblica e perfino i media che ne hanno parlato. Il quadro che ne emerge non è consolatorio: le idee sessiste sono ancora molto radicate, in ognuno di noi, senza distinzioni di condizione economica e culturale. Lungi dal voler giudicare, ma con lucidità e senza fare sconti a nessuno, "Favole da incubo" intende aiutarci a prendere coscienza di quelle voci che parlano dentro di noi, spingendoci ancora, nostro malgrado, a fare distinzioni di genere nella vita di ogni giorno. Perché la presa di coscienza è il primo, necessario passo per cominciare a scardinare questi schemi mentali e fare in modo che crimini tanto orribili non trovino più un terreno in cui mettere radici, crescere e riprodursi. Intervenire in tempo per fermare l'escalation è possibile, e soprattutto è possibile innescare quel profondo cambiamento culturale che può mettere fine una volta per tutte alla violenza sulle donne.
Vivere in RSA
Libro: Libro in brossura
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2020
pagine: 154
Vivere in RSA, vivere nella quotidianità di un servizio residenziale è la questione su cui lavora il libro. Un vivere che riporta al senso di ogni vita, al di là delle patologie da cui si è affetti e delle categorie in cui si è classificati. Quali strutture e interazioni consentono ad anziani e anziane di continuare a vivere fino al momento di morire? Per produrre servizi che servano è necessario conoscere le persone, conoscersi, capire che cosa può essere soddisfacente, gradito, utile, positivo per i singoli e per il contesto. E per questo è fondamentale il riconoscimento delle soggettività, che è qualcosa di più complesso della stesura di un PAI e anche di un progetto personalizzato. Disagi e sofferenze di varia natura possono essere affrontati se le persone stesse e le loro famiglie riescono a riconoscerli e a vedersi non azzerati, atterrati e atterriti, ancora portatori di qualche sprazzo di energia, di desiderio, di comprensione, di interesse. Si tratta di portare attenzione a quello che esiste, che c’è e che è vitale, cogliendolo attraverso ascolto, osservazione, affinamento di sguardi, più che rilevare e accentuare quello che manca. Da qui anche l’importanza di orientare le RSA come servizi più aperti e interattivi con le famiglie e in generale con i territori. Un’impostazione che richiede di investire nei rapporti con il personale di base, con gli operatori sanitari e socio-sanitari che è importante siano portati a condividere l’impostazione del funzionamento della RSA, che si valorizzino nuove dinamiche tra i saperi e le conoscenze che si possono produrre nelle quotidiane interazioni tra le diverse figure e ruoli professionali.