LIM: Connotazioni
Alla Signoria Vostra Illustrissima. La dedica nei libri di musica stampati in Italia fra Cinquecento e Seicento
Marco Di Pasquale
Libro: Libro in brossura
editore: LIM
anno edizione: 2023
pagine: 210
La dedica nel libro per musica della prima età moderna è un dispositivo votato ad assolvere funzioni plurime, che regolano i mutevoli rapporti tra il compositore, il patrocinatore e l'editore. Con flemma certosina, Marco Di Pasquale ha schedato migliaia di esemplari per rispondere a tre quesiti fondamentali: chi dedica? chi sono i dedicatari? cosa si dedica? A scanso di equivoci, il libro non contempla nuove descrizioni di una modalità del mecenatismo in Italia, ma offre una tassonomia sinora intentata di un fenomeno nel quale si incrociano, e talvolta si elidono, i desiderata di chi entrò nel vivace agone della musica a stampa tra il 1540 e il 1630, per motivi di promozione sociale o di autorappresentazione.
Nata per morire. Memoria della musica e musica della memoria in età moderna
Stefano Lorenzetti
Libro: Libro in brossura
editore: LIM
anno edizione: 2023
pagine: 594
Questo libro è un tentativo di comprensione nutrito dall'utopia di riportare alla luce aspetti nascosti e rimossi dei sistemi di conoscenze che legittimano l'esistenza della musica come pensiero e come azione. Il cammino intrapreso è di natura teoretica per cercare di ricostruire uno sguardo d'insieme, una veduta dall'alto di processi che si estendono nello spazio e nel tempo, uno spazio che non si può comprendere se non astraendo da ogni rigida localizzazione geografica e un tempo che non si può, parimenti, comprendere se non astraendo da ogni rigida misurazione cronologica. La prima parte del libro è dedicata allo studio della dimensione simbolica della musica. La seconda parte cerca di testimoniare il processo di visualizzazione del sapere musicale, senza il quale la musica non avrebbe potuto costituirsi in disciplina. La terza parte si rivolge al mondo invisibile della sonorità, per tentare di comprendere la natura della musica in quanto lingua significante.
Monteverdi a San Marco. Venezia 1613-1643
Libro: Libro in brossura
editore: LIM
anno edizione: 2020
pagine: 447
Un nobile veneziano in Europa. Teatro e musica nelle carte di Giovanni Battista Perucchini
Libro: Libro in brossura
editore: LIM
anno edizione: 2019
pagine: 188
Appartenente solo a un patriziato veneto di Terraferma (uno status riconosciuto anche dal nuovo Imperial Regio Governo, comunque: «confermato nobile con Sovrana Risoluzione 18 ottobre 1823»), Perucchini era nobile in dosi omeopatiche. Quanto bastava per avere in casa — forse — un’educazione, e sicuramente ottime frequentazioni intellettuali, ma in seguito con la necessità di un impiego (nella Pubblica Amministrazione): dunque, a mezza strada fra i blasoni dell’aristocrazia e gli stili di vita borghesi. […] Giovanni Battista era filarmonico appassionato, come tanti: in più, però, capace di durature relazioni coi compositori che transitavano a Venezia (non però con Donizetti, curiosamente, nonostante questi vi fosse stato più volte: nel 1818–19, e nel 1836–38), per tacere di personaggi altolocati, quando non addirittura di vertice (lo zar). Per chi si recava in Laguna, Perucchini rappresentava un punto di riferimento cui indirizzare una raccomandazione o semplicemente un biglietto da visita quale strumento per propiziare un invito, come usavano le élites in trasferta (fino a tutto il primo Novecento: lo faceva ancora il giovane Moravia, nei suoi primi soggiorni all’estero).
La virtù in corte. Bernardo Pasquini (1637-1710)
Arnaldo Morelli
Libro: Libro in brossura
editore: LIM
anno edizione: 2016
I teatri di Ferrara. Il Tosi-Borghi (1857-1912)
Maria Chiara Bertieri
Libro: Libro in brossura
editore: LIM
anno edizione: 2012
pagine: LXXX-640
Grazie a un’indefessa e capillare indagine sulle fonti, Maria Chiara Bertieri ha potuto delineare in tutti i dettagli costruzione e variopinti cartelloni di un luogo di spettacolo che ha sempre conservato l’impronta popolare della sua nascita. Nata come arena diurna ed estiva dedicata a intrattenimenti circensi e al teatro parlato, poi raffinatasi in sala per tutte le stagioni e ogni repertorio (compreso quello nobilissimo dell’opera in musica), nel tardo Ottocento il Tosi-Borghi è stato il teatro della città molto più di quanto lo sia stato il Comunale: perché molto più aperto (letteralmente, cioè per più tempo, ma anche in senso figurato: dal punto di vista sociale), e con un’offerta infinitamente più varia che contemplava «ogni ben di Dio», come scriverà nel 1876 un giornalista, vero «Eldorado» per un pubblico spesso fin troppo partecipe.
I teatri di Ferrara. Il comunale
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: LIM
anno edizione: 2004
pagine: XXXIV-900
I teatri di Ferrara. Commedia, opera e ballo nel Sei e Settecento
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: LIM
anno edizione: 2002
pagine: XLVII-730
Rossini nelle raccolte Piancastelli di Forlì
Paolo Fabbri
Libro
editore: LIM
anno edizione: 2001
pagine: LVI-354
L'orto dell'Esperidi. Musici, attori e artisti nel patrocinio della famiglia Bentivoglio (1646-1685)
Sergio Monaldini
Libro
editore: LIM
anno edizione: 2001
pagine: IX-722
Se Ferrara riuscì a mantenere un ruolo di rilievo nel panorama teatrale e musicale italiano del XVII secolo, nonostante la perdita della corte ed il progressivo declino delle fortune municipali, ciò fu dovuto in gran parte alla presenza di alcuni esponenti della nobiltà locale, che seppero assumersi e proseguire assai degnamente la prestigiosa eredità culturale estense. Un ruolo preminente ebbe in ciò la famiglia Bentivoglio, nella quale l’attività mecenatesca costituì una sorta di tradizione familiare, coltivata con una costanza ed un dispendio di mezzi che in qualche caso pare addirittura sproporzionato alle sue pur non trascurabili potenzialità economiche. Divisi equamente secondo l’uso del tempo tra la carriera militare ed ecclesiastica, più volte chiamati a ricoprire incarichi di primo piano nel governo della loro città, i Bentivoglio seppero sfruttare la loro competenza in campo musicale e teatrale come strumento di una accorta politica di immagine, per guadagnare prestigio ed annodare vincoli con la migliore aristocrazia italiana del tempo e con le varie corti europee. Ben nota è sotto questo aspetto la figura di Enzo Bentivoglio, tra i principali animatori a Ferrara dell’accademia degli Intrepidi, cultore di spettacoli cavallereschi, protettore di importanti musicisti e riferimento fondamentale delle compagnie comiche professionistiche nella ‘piazza’ ferrarese. La sua fama tra gli studiosi è legata in particolare all’essere stato protagonista di uno degli episodi topici della storia dello spettacolo primo-seicentesco italiano: la costruzione e l’inaugurazione del teatro Farnese di Parma.