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Lindau: Saggi

Il cerchio e la spada. Lettura de «I sette samurai» di Kurosawa Akira

Dario Tomasi

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2008

pagine: 240

Nel Giappone del '500 sconvolto dalle guerre civili, Kurosawa ambienta una storia di solidarietà tra uomini, al di là delle barriere sociali: un inno intenso alla solidarietà e all'amicizia. Le riprese del film si protrassero molto più del previsto e il budget crebbe a dismisura. I produttori fecero buon viso a cattivo gioco, ma prepararono la vendetta. La versione integrae del film è distributia nel 1954 solo nelle maggiori città giapponesi, mentre nelle seconde e terze visioni passa una copia ridotta e una versione di 160 minuti viene preparata per l'esportazione. Le copie che circolano in quegli anni non danno così che una pallida idea di quello che era il film nella sua versione originale. In Occidente dovremo aspettare gli anni '80 perché l'edizione integrale si possa finalmente vedere. Eppure non vi sono dubbi che quest'opera sia una delle testimonianze più affascinanti della storia dei rapporti fra l'arte occidentale e quella orientale nel corso del XX secolo, oltre che, naturalmente, un film di eccezionale complessità e bellezza.
19,50 18,53

Sulle strade della fiction. Le serie poliziesche americane nella storia della televisione

Roberto Pastore

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2008

pagine: 267

Dopo un inquadramento storico del fenomeno della fiction televisiva americana a partire dagli primissimi anni '50, il libro passa in rassegna tutti i polizieschi americani, giunti o meno nel nostro Paese. Per fare solo qualche nome, si va dagli investigatori antieroi (il tenente Colombo, Ellery Queen, Jim Rockford) ai poliziotti nelle metropoli (McCloud, Baretta, Serpico, Kojak), dai detective edonisti (Mart Helm, le Charlie's Angels) ai piedipiatti tutti da ridere (Barney Miller), fino al caso di questi ultimi anni: CSI: Crime Scene Investigation.
19,00 18,05

Storia del cinema tedesco. Dalle origini alla riunificazione

Bernard Eisenschitz

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2008

pagine: 208

La storia del cinema tedesco inizia in concomitanza con le sperimentazioni del "precinema", raggiunge un primo momento cruciale durante Weimar prima e il Terzo Reich dopo (sotto il rigido controllo di Goebbels). Negli anni '60 e '70 fioriscono personalità complesse quali Kluge, Wenders, Fassbinder, Schlòndorff, Straub e Thome, che riportano il cinema nazionale all'attenzione del mondo, per le soluzione stilistiche e le problematiche denunciate.
19,00 18,05

Peter Greenaway

Domenico De Gaetano

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2008

pagine: 240

II volume ripercorre cronologicamente, per temi e scelte estetiche, l'intera carriera del geniale regista gallese: dai primi esperimenti narrativi autoprodotti all'inizio degli anni '60 al vero esordio nel cinema, il film "Windows" (1975), sulle vite di 37 persone che nel 1973 morirono nel distretto di Wardour precipitando dalla finestra, fino al recente "Nightwatching" dedicato a Rembrandt. De Gaetano si sofferma anche sull'attività espositiva che ha conosciuto negli ultimi anni un forte impulso e che ha portato spesso il regista in Italia.
24,00 22,80

Un'odissea del cinema. Il «2001» di Kubrick

Michel Chion

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2008

pagine: 229

Opera mitica, nonché annoverata da molti tra i dieci capolavori del grande schermo, "2001: Odissea nello spazio" di Kubrick è, sin dalla sua uscita nel 1968, un film emblematico sotto diversi aspetti: non soltanto dà una nuova dimensione al cinema di fantascienza (sebbene ci fosse già stato qualche successo in quest'ambito prima del 1968), ma riannoda anche i molteplici fili sottesi tra il grande cinema spettacolare e le ricerche sul cinema "puro". Per la scarsezza di dialoghi (tuttavia determinanti) e per il modo in cui privilegia i mezzi propri del cinema - suono, luce, movimento e montaggio 2007 è anche il capostipite e il capolavoro di quella che può essere definita "film-experience", in cui la proiezione del film è assimilabile a un rituale. Attinge in tal senso sia alle ricerche sonore e ottiche dell'ultimo periodo del cinema muto sia alla modernità degli anni '60 (Antonioni, Tati) da cui è nato. Incarna un sogno di cinema assoluto, che mira a un'esperienza non-verbale e universale. È uno dei film più personali e audaci del suo regista e allo stesso tempo un'opera che ci parla in una maniera straordinariamente forte della condizione umana nel cosmo.
19,50 18,53

Nell'occhio, nel cielo. Teoria e storia del cinema di fantascienza

Luca Bandirali, Enrico Terrone

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2008

pagine: 479

Da "Il viaggio nella Luna" di Georges Méliès ai mondi lontanissimi di George Lucas, dalle architetture avveniristiche di Fritz Lang ai replicanti di Ridley Scott, dai mostri invasori degli anni '50 ai benevoli visitatori spielberghiani, dalle visioni allucinatene di Kubrick e Tarkovskij alle illusioni di Matrix, il cinema di fantascienza ha dato vita alle più spettacolari allegorie del XX secolo, influenzando in misura decisiva l'immaginario contemporaneo. Di tale centralità rende ragione questo saggio, che si candida a essere un testo definitivo sul genere. Non soltanto, infatti, elabora una mappa dettagliata del "territorio" (attraverso una filmografia che supera gli 800 titoli), ma propone una nuova definizione del film fantascientifico e ne indaga con perspicacia e rigore le strutture profonde. "Nell'occhio, nel cielo" - scrive Maurizio Ferraris nella prefazione - "ha tanto da insegnarci sul nostro mondo, oltre che su altri mondi possibili, ed è per questo che considero la sua lettura importante non solo per chi si occupa di cinema, ma anche per quelli che, volenti o nolenti, si occupano di realtà, ossia per tutti".
26,00 24,70

Passo uno. L'immagine animata dal cinema al digitale

Giaime Alonge, Alessandro Amaducci

Libro: Copertina morbida

editore: Lindau

anno edizione: 2007

pagine: 169

Il volume di Alonge e Amaducci non è una storia del cinema d'animazione. Si tratta piuttosto di una riflessione teorica sull'animazione, costruita attraverso l'analisi di una serie di opere, tendenze, autori particolarmente interessanti e significativi. La prima parte è incentrata sull'animazione "industriale" dei grandi studios americani, dall'epoca del muto sino ai lungometraggi in digitale, mentre la seconda è dedicata alle diverse correnti sperimentali, dalle avanguardie storiche sino alle esperienze più recenti. Ma in realtà non è possibile tracciare una netta linea di separazione tra i due ambiti, perché i rapporti, gli scambi, le contaminazioni, tra il lavoro delle équipe degli animation departments di Hollywood e quello degli artisti solitari dell'avanguardia (europea e nord-americana) sono stati frequenti e intensi. L'introduzione della tecnologia digitale ha poi rivoluzionato il panorama dell'animazione, mettendo radicalmente in discussione l'opposizione canonica tra cinema dal vero e cinema d'animazione, nonché la stessa nozione di cinema. Questo libro, dunque, prende le mosse dai primi disegni animati degli inizi del XX secolo, per arrivare alla computer grafica degli inizi del XXI, costruendo un percorso articolato in cui si incontrano oggetti tra loro assai diversi: prodotti di consumo e opere d'avanguardia, immagine cinematografica e immagine digitale, tradizione europea e tradizione americana.
16,50 15,68

L'idea documentaria. Altri sguardi dal cinema italiano

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2007

pagine: 380

Attraverso interventi di autori, critici, operatori culturali il testo esplora l'orizzonte documentario del cinema italiano, evidenziandone le potenzialità formali e i paradossi produttivi. Al di là di rassicuranti etimologie pseudoscientifiche, l'idea documentaria costituisce oggi una delle esperienze creative più interessanti per la riflessione sulle nuove forme cinematografiche. Eppure, nonostante risulti luogo di ricerca e di espressione, di impegno e di testimonianza, continua a brillare quale magnifica assenza dai circuiti distributivi e dall'immaginario dello spettatore. Dopo il "cinecidio" degli anni '80, mentre la grancassa di "realtà televisive" completava la riduzione antropologica del cittadino italiano, il documentario ha rischiato l'estinzione: oggi la situazione sta lentamente cambiando ma mancano ancora referenti istituzionali capaci di promuovere adeguate politiche culturali. Nonostante tutto una domanda si impone: l'idea documentaria sta forse diventando luogo privilegiato per una più vasta riflessione estetica sul cinema italiano?
32,00 30,40

Fritz Lang. Metropolis

Paolo Bertetto

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2007

pagine: 235

Della grande stagione del cinema muto "Metropolis" è forse il film più famoso, l'unico che è diventato parte integrante dell'immaginario collettivo. Accolto con giudizi contrastanti, è un film complesso e misterioso su cui pesa ancora l'ammirazione particolare di due spettatori d'eccezione, Hitler e Goebbels. Grande scenario del mondo tecnologico e della civiltà industriale, Metropolis è anche un discorso sul doppio e sui simulacri, sulla magia e sull'esoterismo, sull'Apocalisse e sul male. Ed è allo stesso tempo un'esperienza tecnica e formale di grande raffinatezza che intreccia il gigantismo spaziale con la più difficile sperimentazione visiva, la comunicazione intellettuale con il pathos dello sguardo. Paolo Bertetto elabora un'interpretazione caratterizzata dalla voglia di sondare e dalla capacità di scoprire i segreti di "Metropolis", analizzando i caratteri e la qualità della messa in scena di Lang, la cui regia è stata definita da Truffaut "assolutamente inesorabile".
21,00 19,95

Storia del cinema indiano

Elena Aime

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2007

pagine: 272

Con una produzione di circa 800 film all'anno, quella indiana è una delle cinematografie più prolifiche del mondo. Al centro del sistema sta un pubblico di 13 milioni di spettatori al giorno, per il quale il cinema rappresenta uno dei pochi mezzi d'intrattenimento e, insieme alle festività religiose, uno dei principali momenti di aggregazione sociale. Negli ultimi anni le pellicole indiane hanno cominciato a farsi apprezzare anche in Occidente, riscuotendo un notevole successo grazie a registe quali Deepa Mehta e Mira Nair e alla riscoperta di autori come Satyajit Ray e Mrinal Sen. In questo libro Elena Aime traccia un profilo di questo fenomeno affascinante e complesso. L'edizione è aggiornata al 2007.
19,50 18,53

Tim Burton

Antoine de Baecque

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2007

pagine: 172

Tim Burton è ormai considerato uno dei registi più importanti del cinema contemporaneo. L'autore dei due Batman ha saputo dare forma al suo personale universo in opere come Beetlejuice, Edward mani di forbice, The Nightmare Before Christmas, Ed Wood, Big Fish, La fabbrica di cioccolato e La sposa cadavere, riuscendo a conciliare l'eccentricità del suo talento visionario con le ragioni economiche dell'industria di Hollywood, il cinema di genere con l'opera d'autore. I film di Burton offrono una visione cupa e disperata, ma anche ironica e surreale, della realtà della vita americana, di cui raccontano gli aspetti più segreti, oscuri e grotteschi. In questo saggio critico-biografico, Antoine de Baecque ripercorre l'intera vicenda esistenziale e artistica del cineasta, analizza le sue opere - da Vincent (1982) a La sposa cadavere (2005) -, ne individua temi e motivi ricorrenti, e ricostruisce con ricchezza di dettagli il processo creativo che va dalla stesura della sceneggiatura al final cut. In particolare, attraverso il montaggio di una serie di conversazioni avute con il regista negli ultimi anni, alternate a stralci di interviste ai suoi attori feticcio (soprattutto Johnny Depp), Antoine de Baecque ci offre informazioni di prima mano su varie fasi della carriera di Burton, rintraccia diversi episodi autobiografici che sono alla base della sua ispirazione, e raccoglie molti aneddoti inediti del backstage dei suoi film.
18,50 17,58

Andy Warhol. Il cinema della vana vita

Mirco Melanco

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2006

pagine: 183

La produzione cinematografica di Warhol è una dell'espressioni più tipiche e interessanti dell'underground statunitense. In particolare è importante il suo lavoro sui generi, trasgrediti e sovvertiti fino all'annichilimento. Se il suo pubblico ha difficilmente oltrepassato la cerchia degli appassionati e degli studiosi, e innegabile che la produzione dell'artista americano ha costituito il retroterra culturale e linguistico di molto cinema indipendente a partire dagli anni '60.
19,50 18,53

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