Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina
Iscriviti alla newsletter

Lindau: Saggi

Il tempo interiore. L'arte della visione di Andrej Tarkovskij

Filippo Schillaci

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2017

pagine: 303

Un bambino stacca un lume dal soffitto, un altro siede su un lenzuolo disteso sul pavimento. Entra in campo la madre che cammina fra le stanze, si volta indietro, dice alcune parole che non udiamo, esce all'esterno. Rivediamo, al di là di una porta, il primo bambino che armeggia col lume. Rientra in campo la madre, passa davanti a noi ed esce nuovamente. La lasciamo per tornare a rivolgerci all'interno, dove il secondo bambino, immerso nel buio, accende un fiammifero... Il piano sequenza è tutto qui, dal punto di vista narrativo è pressoché inesistente: è vita che scorre nel fluire del tempo. Per Andrej Tarkovskij fare cinema non consiste infatti nel raccontare «piccole 'storie' recitate e filmate». I suoi film si distinguono invece per un uso accentuato delle specificità del cinema, concepito come un'arte più vicina alla musica e alla poesia che alla letteratura. Le sue opere ci immergono in un narrare in cui la rappresentazione della cosiddetta azione, ovvero della parte immanente della vita, si è ineffabilmente rarefatta. La diegesi lascia il posto a meditazioni che si fanno pura immagine, immerse nel silenzio e nel tempo. Un altro tempo. E affinché ciò accada tutto deve fermarsi. Si medita stando immobili, si può ancora meditare in pacato cammino; non si medita in corsa.
24,00 22,80

Il sistema sceneggiatura. Scrivere e descrivere i film

Luca Bandirali, Enrico Terrone

Libro: Copertina morbida

editore: Lindau

anno edizione: 2009

pagine: 327

La sceneggiatura è la premessa essenziale della costruzione delle immagini e dei suoni che costituiranno il film; analogamente il discorso sulla sceneggiatura è la premessa essenziale del lavoro critico sul film. Una sceneggiatura approssimativa genererà dunque, con buona probabilità, un film malfermo; un'analisi approssimativa della sceneggiatura genererà, ancora più probabilmente, una recensione malferma. Per neutralizzare questi rischi, occorre concepire la sceneggiatura come un sistema, cioè come un intero formato da parti essenzialmente connesse fra loro. Tenendo fermo tale principio, questo saggio propone un modello concettuale in grado di spiegare il funzionamento narrativo di qualsiasi film, da "L'arroseur arrosé" dei Lumière a "Tutti pazzi per Mary" dei Farrelly, da "Biancaneve e i sette nani" di Walt Disney a "Goodbye South, Goodbye" di Hou Hsiao-hsien. Non solo: nell'elaborare schemi applicabili a qualsiasi film, "Il sistema sceneggiatura" si rivolge a un qualsiasi potenziale lettore, sia questo sceneggiatore, critico cinematografico, cinéphile, insegnante o studente. Nel suo tentativo di coniugare teoria e pedagogia aggiornando la Poetica di Aristotele all'era delle immagini in movimento, "Il sistema sceneggiatura" ambisce a essere al tempo stesso un manuale per imparare a scrivere i film e un trattato per imparare a capirli.
24,50 23,28

Dal letterario al filmico. Sistema del racconto

André Gaudreault

Libro: Copertina morbida

editore: Lindau

anno edizione: 2007

pagine: 270

Ci sono mille modi di racconatre. Un racconto passa attraverso quella istanza testuale che è il narratore, un altro sembra al contario distillato da colui che l'ha composto, l'autore. Controcorrente rispetto all'ortodossia narratologica in materia, il sistema del racconto su cui si fonda quest'opera pone, indifferentemente dai casi, un'istanza intermedia, il narrator, situata tra l'autore e il suo testo narrativo, che sarebbe fondamentalmente responsabile della comunicazione narrativa. Gaudreault analizza in questo suo saggio le pratiche narrative del romanziere, del drammaturgo e del cineasta, nella prospettiva di una «narratologia dell'espressione», allo scopo di gettare nuova luce sui principi essenziali del racconto. Una rilettura della «Repubblica» di Platone e un riesame «casi» divenuti classici della narratologia permettono di definire i due modi fondamentali della comunicazione narrativa: la narrazione e la mostrazione.
24,00 22,80

Storia e pratiche del documentario

Storia e pratiche del documentario

Guy Gauthier

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2009

pagine: 535

Il documentario è vecchio come il cinema, ma a differenza delle opere di fantasia non ha mai conquistato il grande pubblico e ha occupato uno spazio marginale nella programmazione delle sale o nei palinsesti televisivi. D'altra parte è sempre stato il terreno privilegiato di una riflessione profonda sull'etica, l'estetica e la tecnica del mezzo cinematografico e ha impegnato la creatività di alcuni fra i massimi registi del '900. Recentemente, poi, anche grazie ai progressi della tecnologia che hanno molto semplificato il processo produttivo, ha conosciuto un nuovo sviluppo, accompagnato da una più acuta attenzione di operatori culturali e studiosi. In questo aggiornatissimo volume, Guy Gauthier effettua una ricognizione a 36O gradi, combinando storia e teoria, critica e analisi del documentario. Le questioni che affronta vanno dalla definizione di una terminologia specifica alla poetica dei grandi autori, dall'analisi del ruolo del cineasta al problema dei mezzi tecnici e della fruizione sociale dell'opera. Ne risulta l'articolato ritratto di una forma espressiva in evoluzione costante e ricchissima di voci e di esperienze, come dimostra la filmografia raccolta in appendice, in cui sono registrati quasi trecento registi di ogni continente, dalla Francia all'Italia, dalla Cina all'India, dall'Argentina agli Stati Uniti, agli stati africani.
32,00

Da Caligari a Hitler. Una storia psicologica del cinema tedesco

Da Caligari a Hitler. Una storia psicologica del cinema tedesco

Siegfried Kracauer

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2007

pagine: 512

Uno dei "classici" della storiografia cinematografica, un fondamentale testo di riferimento per la conoscenza dell'evoluzione del cinema tedesco tra le due guerre, uno dei modelli più avanzati sul piano internazionale, in competizione (ma anche in una posizione di continuo interscambio) con quello hollywoodiano. Al contempo è un magistrale contributo teorico, la cui ricchezza metodologica non è stata ancora compiutamente colta e sviluppata. È un saggio di sociologia del cinema, impostato sulla stretta connessione tra film weimariano e situazione del ceto medio tedesco, che finirà col diventare determinante base sociale del regime hitleriano. Propone un'applicazione al cinema della teoria psicanalitica. Ma è anche una lettura del film in chiave fenomenologica, ispirata al pensiero di Simmel. Ed è un saggio di iconografia, ancorato ai più originali fondamenti del metodo di Panofsky. Il libro, pubblicato in Italia nel 1954, viene riproposto in un'edizione interamente rivista, arricchita di un'antologia di recensioni (dedicate ad alcune delle opere più celebri del cinema tedesco) pubblicate dall'autore negli anni '20 e '30.
38,00

I generi del cinema

I generi del cinema

Raphaëlle Moine

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2005

pagine: 294

La nozione di genere cinematografico, fondamentale nella produzione cinematografica e nella storia del cinema, è tema poco frequentato a causa della sua problematicità. Come si definisce infatti un genere cinematografico? Qual è la sua funzione all'interno del processo di creazione e di ricezione di un film? Non interessata a fornire un repertorio dei generi cinematografici, quanto piuttosto a trovare una chiave per il loro riconoscimento, Raphäelle Moine propone in queste pagine una lucida sintesi delle teorie e delle analisi fondate sulla nozione di genere nel cinema, illustrate da numerosi esempi.
24,00

Storia cinematografica della scuola italiana

Davide Boero

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2022

pagine: 200

Tutti condividiamo l’esperienza della scuola, da studenti, da genitori o da fruitori dei media, e in qualche modo tutti ci sentiamo autorizzati a parlarne. Amata acriticamente o criticata costruttivamente, la scuola è stata indagata da molteplici prospettive e particolarmente interessante è quella del cinema: i film documentano l’idea che i registi – così come il pubblico di riferimento – hanno dei processi di insegnamento, con il corredo di luoghi comuni che spesso l’accompagnano. In questo volume Davide Boero, attraverso un percorso filmico organizzato per cicli e cronologico, ci offre uno spaccato di facile consultazione delle numerose rappresentazioni che vedono l’istruzione pubblica primo attore del cast.
18,00 17,10

Il cinema saggistico di Ansano Giannarelli

Antonio Medici

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2017

pagine: 271

Sulla scorta della tradizione letteraria, risalente a Montaigne, la forma saggio richiede anche nel film il radicale mettersi in gioco dell'autore, l'auto-riflessività del linguaggio, l'attraversamento dei generi, l'interpellazione dello spettatore, nel tentativo di restituire sullo schermo il processo, talvolta accidentato, quasi mai lineare, del pensiero. Sono i tratti di una identità che è possibile scoprire nell'opera di Ansano Giannarelli (1933-2011), regista e intellettuale piuttosto anomalo nel panorama italiano: prima in forma embrionale (fin dal suo esordio, nel 1960, con il corto 16 Ottobre 1943), poi in forma pienamente consapevole nei suoi lavori più importanti, Sierra Maestra (1969) e Non ho tempo (1972), notevoli e originali esempi di film-saggio, che si collegano alle più innovative esperienze cinematografiche internazionali degli stessi anni. È proprio usando questa chiave di lettura che il libro intende proporre una riconsiderazione critica del lavoro di Giannarelli, per sottrarlo alla frettolosa rubricazione di cineasta legato alla stagione del '68 (inevitabilmente datato?), e restituirgli tutta l'attualità di una tensione intellettuale, politica e personale volta a sovvertire i linguaggi consolidati, sperimentando forme di cinema inedite e originali.
24,00 22,80

Arte cinematografica. Il ciclo storico del cinema da Argan a Scorsese

Flavio De Bernardinis

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2017

pagine: 480

I rapporti tra il cinema e la storia dell'arte sono stati variamente studiati. Meno indagata, forse, è stata la valutazione del cinema quale momento specifico all'interno della storia dell'arte. Ovvero, nell'istituzione che si chiama «storia dell'arte», quale posizione occupa davvero il cinema? Per tentare di elaborare una risposta, occorre dichiarare il modello selezionato di storia dell'arte, quindi puntualizzare i luoghi di transito di tutto il processo. Noi abbiamo scelto il modello di storia dell'arte di Giulio Carlo Argan, e dunque il contesto storico-culturale dell'Italia dagli anni '30, quello della costruzione di Cinecittà, fino agli anni '60, in cui il cinema inizia a perdere il suo primato di linguaggio audiovisivo dominante. Ma sono anche l'idea di cinema di André Bazin e il sistema hollywoodiano, con Martin Scorsese, a fornire un contributo importante per mettere a fuoco il ruolo che il cinema può svolgere nell'ambito dell'evoluzione storico-artistica contemporanea. Questione tutt'altro che risolta e che contiene al proprio interno non solo valutazioni estetiche, ma anche un problema cruciale di civiltà.
32,00 30,40

Stanley Kubrick. L'umano, né più né meno

Michel Chion

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2016

pagine: 607

Sull'uomo Kubrick - sulla sua personalità complessa ed eccessiva, sull'esilio volontario in Gran Bretagna, sull'apparente megalomania, sul perfezionismo ossessivo - sembra sia stato detto tutto. Ma vale lo stesso per l'opera? In questo saggio - corredato dalla pubblicazione di oltre 750 fotogrammi -, Michel Chion ricostruisce storia, contesto e poetica di tutti i suoi film (dall'"invisibile" Fear and Desire, realizzato nel 1953 e in seguito rinnegato, a Eyes Wide Shut, uscito nel 1999 qualche mese dopo la scomparsa del regista), mettendo in particolare evidenza l'unicità di un'opera che alterna indiscussi capolavori - 2001- Odissea nello spazio, Barry Lyndon e Full Metal Jacket - a fasi di ricerca e transizione. L'approccio rigorosamente cronologico permette di cogliere gli snodi della carriera, l'affacciarsi di nuovi temi, la capacità di strutturare forme cinematografiche inedite (come la coabitazione, senza fusione, di immagini, parole e musica, o la polifonia dei procedimenti narrativi). Ma Kubrick ha voluto prima di tutto raccontare storie centrate sull'Uomo, l'individuo universale, e il suo "slancio vitale". Ha voluto raccontare l'umano, in cui convivono la gioia di esistere e quella di distruggere, con la morte sempre all'orizzonte; l'umano, con le sue aspirazioni di grandezza, le sue infime schiavitù e il suo ambizioso tentativo di appropriarsi di un mondo che oppone resistenza e di un cosmo labirintico.
40,00 38,00

Sex and violence. Percorsi nel cinema estremo

Roberto Curti, Tommaso La Selva

Libro: Copertina morbida

editore: Lindau

anno edizione: 2015

pagine: 691

Torna in una nuova edizione, aggiornata e ampliata, "Sex and Violence", un viaggio in tutto ciò che è estremo al cinema, dai primordi ai giorni nostri: immagini e pellicole oscene, immorali, violente, scioccanti, proibite. Con un approccio trasversale e curioso, privo di pregiudizi e aperto a riflessioni sociologiche, gli autori analizzano cinema d'autore e di genere, arte e pornografia, Occidente e Oriente: l'America puritana e moralista del Codice Hays e la nascita degli horror splatter, l'esplosione dell'hardcore e le provocazioni di autori come Robbe-Grillet, Zulawski, Borowczyk, figure di culto come Jesús Franco, Alberto Cavallone e José Mojica Marins, il cinema italiano dell'eccesso e scandalosi capolavori come "Salò o le 120 giornate di Sodoma" ed "Ecco l'impero dei sensi", le derive più sconvolgenti del cinema orientale, i documentari shock, gli snuff movie. Per interrogarsi infine sugli orizzonti futuri di un laboratorio filmico in perenne mutazione, dai contorni ambigui e spesso indecifrabili.
34,00 32,30

La rivoluzione transmediale. Dal testo audiovisivo alla progettazione crossmediale di mondi narrativi

Erica Negri

Libro: Copertina morbida

editore: Lindau

anno edizione: 2015

pagine: 401

L'industria dei media si trova oggi a vivere una rivoluzione epocale. L'affermazione dei new media, la digitalizzazione e la convergenza dei mercati ne stanno mettendo in discussione le basi tradizionali, e i mezzi che hanno dominato il XX secolo, cinema e televisione, devono lottare per sopravvivere. Questo rapido cambiamento costituisce un fenomeno non solo tecnologico ma anche culturale, che sta avendo importanti ricadute tanto a livello socio-economico quanto a livello narratologico; fra queste la ridefinizione dei concetti di "audience" e di "autorialità", l'emergere di forme narrative fluide e semi-aperte, e la creazione di "ecosistemi narrativi" in cui media e linguaggi diversi partecipano alla costruzione di ambienti narrativi transmediali. La rivoluzione transmediale si propone di indagare l'influsso delle nuove tecnologie e della cultura della convergenza sulle forme narrative, sia attraverso un'approfondita analisi teorica sia attraverso lo studio di diversi prodotti audiovisivi, e in particolare di due casi esemplari: "Collider" e "Heroes."
29,00 27,55

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.