Logos: Bizzarro bazar
Il sorriso rubato
Richard Barnett
Libro
editore: Logos
anno edizione: 2017
pagine: 256
Il sorriso rubato racconta la storia dell'odontoiatria a partire dai rudimentali e strazianti tentativi dei primi cavadenti fino alle procedure agili e indolori di oggi, che sconfinano nell'ambito della chirurgia estetica. Illustrazioni spaventose e tuttavia affascinanti che raffigurano tecniche e strumenti sono affiancate da caricature e dipinti a tema, nonché dai volumi e reperti più rari dello straordinario archivio della Wellcome Collection di Londra, un museo che, attraverso attrezzature mediche e opere d'arte, indaga i rapporti tra medicina, vita e arte nel passato, presente e futuro. I testi chiari e coinvolgenti firmati dallo storico della medicina Richard Barnett ripercorrono gli sviluppi della figura e della pratica del dentista, un tempo ciarlatano e fenomeno da baraccone e oggi professionista altamente qualificato. Il libro mette inoltre in luce come la società abbia mutato atteggiamento nei confronti dell'odontoiatria, ormai deputata non tanto all'estrazione di denti marci quanto alla ricerca del sorriso perfetto.
La veille eternelle. Catacombes des Capucines de Palerme-Die Ewige Wacht. Die Kapuzinerkatakomben von Palermo
Ivan Cenzi, Carlo Vannini
Libro: Copertina rigida
editore: Logos
anno edizione: 2020
pagine: 144
Il lettore viene accompagnato a scendere i gradini che conducono alle catacombe e, oltrepassato il cancello, eccole: le mummie. Riposano in piedi nelle nicchie bianche, nei loro antichi abiti, e assomigliano a una versione macabra delle vecchie foto in bianco e nero, in cui uomini con grandi baffi e donne con grandi sottane se ne stavano in posa, impalati come manichini. Tra queste spicca la piccola Rosalia, dolcemente adagiata nella sua minuscola bara: il suo volto è sereno, la pelle appare morbida e distesa, e le lunghe ciocche di capelli biondi raccolte in un fiocco giallo le donano un'incredibile sensazione di vita. Se Rosalia Lombardo è stata imbalsamata, come altri corpi presenti nelle Catacombe, la maggior parte delle salme ha invece subìto un processo di mummificazione naturale - vale a dire senza che fossero eliminati viscere e cervello oppure iniettati particolari liquidi conservanti. La mummificazione è una tradizione antichissima in Europa, che in Sicilia ha preso particolarmente piede, e le Catacombe di Palermo rimangono l'espressione più straordinaria di questa tradizione, in ragione del numero di corpi conservati al loro interno (1252 corpi e 600 bare in legno, alcune delle quali vuote, secondo un recente censimento). Pagina dopo pagina, il libro si offre come una guida storica e storicoartistica alla più grande collezione di mummie spontanee e artificiali al mondo. I Frati Cappuccini si stabilirono a Palermo, presso la chiesa di Santa Maria della Pace, nel 1534. Inizialmente furono gli unici a essere sepolti in loco anche se, più che una vera e propria sepoltura, si trattava piuttosto di una fossa comune, o "carnaia", com'era chiamata al tempo: i corpi venivano calati dall'alto avvolti in un lenzuolo, e adagiati in questa fossa sotterranea che si apriva, come una grossa cisterna, sotto l'altare di Sant'Anna. Dato che la comunità dei Cappuccini a Palermo stava crescendo, per motivi di salubrità e questioni di spazio c'era bisogno di un cimitero più grande. Così qualche tempo prima del 1599 vennero avviati degli scavi per costruire un luogo di sepoltura sotterraneo, dove per prima cosa sarebbero stati spostati i resti umani contenuti nella vecchia "carnaia" ormai stracolma. Ma, una volta aperta la pietra che sigillava la fossa comune, ecco la sorpresa: quarantacinque cadaveri, buttati là sotto - senza casse e sovrapposti gli uni agli altri - furono ritrovati praticamente intatti. Il fatto aveva senza dubbio un che di prodigioso, e si decise pertanto di esporre quaranta di queste salme nel nuovo vano scavato nella terra, collocandole tutte attorno alle pareti, e ponendo un'effigie della Madonna in una nicchia al centro. Le cinque salme incorrotte che non trovarono spazio lì dentro probabilmente ritornarono nella fossa comune. La notizia dei corpi ritrovati intatti portò una certa fama al convento: a poco a poco, i Cappuccini cominciarono ad accogliere un numero sempre maggiore di salme di "secolari" finché, nel 1783, decisero di concedere la sepoltura a chiunque ne facesse richiesta. Da allora il cimitero conventuale divenne una specie di zona franca, sempre esplicitamente escluso da tutte le leggi civili emanate in materia di sepolcri, finché venne chiuso nel 1880, salvo accettare in via eccezionale ancora due salme perfettamente conservate rispetto alle altre deposizioni nei primi anni del XX Secolo; la prima, nel 1911, fu quella di Giovanni Paterniti, viceconsole degli Stati Uniti. La seconda fu quella di Rosalia Lombardo, una bambina di due anni morta nel 1920 e oggi nota come "la mummia più bella del mondo".
Società segrete e culti oscuri. La storia di sette e confraternite nei secoli
Jonathan J. Moore
Libro: Libro in brossura
editore: Logos
anno edizione: 2020
pagine: 224
Una sorprendente storia delle organizzazioni segrete più pericolose. Società segrete e culti oscuri è un inquietante viaggio nel misterioso mondo dei movimenti più pericolosi e riservati della storia. Dalle sette religiose in attesa della fine del mondo alle moderne organizzazioni criminali che operano al di fuori dei confini della legge, il volume fa luce sui gruppi che vogliono rimanere nell’ombra. Che cosa ha portato gli uomini a riunirsi in segreto fin dalla notte dei tempi, nascondendo le loro attività agli altri? Partendo dall’Età del ferro, il volume traccia una storia ricca di sacrifici umani, omicidi politici, sacerdoti zelanti e profeti mistici. Dagli ordini clandestini ai deliranti culti assassini, l’autore prende in esame tutti i tipi di organizzazioni segrete, siano esse confinate ai margini della società o insediate nei centri di potere. In queste pagine, scopriremo culti apocalittici come i Taiping, le cui credenze scatenarono una rivoluzione nella Cina imperiale, le agghiaccianti attività dei culti assassini, come la Famiglia di Manson, e degli ordini che impongono il suicidio ai propri membri. Infine, uno sguardo alle società segrete contemporanee ci svelerà che queste organizzazioni sono tutt’altro che un ricordo del passato. Ricco di illustrazioni e di scioccanti aneddoti, il volume è un’occasione per venire finalmente a conoscenza di ciò che si muove nell’ombra.
Malattie terribili e atroci cure. La storia della medicina attraverso i secoli
Jonathan J. Moore
Libro: Copertina morbida
editore: Logos
anno edizione: 2020
pagine: 256
La lunga notte della medicina in tutti i suoi raccapriccianti dettagli. Malattie terribili e atroci cure ripercorre la battaglia ingaggiata dal genere umano contro la malattia dal Medioevo fino al XX secolo. Il libro spazia dalla descrizione dei disturbi più comuni alle epidemie più letali. Parassiti, pustole e bubboni, cancrene e diarree infestano le sue pagine, condite di vividi dettagli. Non di rado, in passato, le cure si rivelavano devastanti quanto la malattia che avrebbero dovuto curare. I medici spesso dimostravano un'agghiacciante e creativa incompetenza, cimentandosi in interventi dentistici catastrofici o improvvisando lobotomie con un rompighiaccio. In queste pagine, troverete alcune delle cure più disastrose degli annali della storia della medicina: dalle lancette alle sanguisughe, dal riposo forzato ai rimedi fecali. Le malattie si sono ritagliate un ruolo fondamentale nella storia umana; basti pensare all'effetto sconvolgente di morbillo e vaiolo sulle popolazioni native americane, o al ruolo determinante giocato dal tifo nella disfatta napoleonica. Gli aneddoti non mancano, dalla vicenda dell'untrice Mary Mallon a quella della vacca Blossom, salvatrice dell'umanità. Questo studio, ricco di sorprendenti illustrazioni mediche, vi catturerà con il suo fascino morboso sin dalla prima pagina, spingendovi a correre in cerca del disinfettante.
La grande illusione. Magia, paranormale e inganni della mente
Matthew L. Tompkins
Libro: Copertina rigida
editore: Logos
anno edizione: 2019
pagine: 224
Redatto da Matthew L. Tompkins, ex mago illusionista convertitosi alla psicologia sperimentale, e pubblicato in collaborazione con la prestigiosa Wellcome Collection, questo suggestivo volume ci rivela quanto le nostre menti possano essere inaffidabili e addirittura complici nel perpetuarsi delle illusioni. La grandissima illusione è un'investigazione dell'arte dell'inganno come veniva praticata e diffusa fin dall'inizio del XVIII secolo. Dopo una prima sezione dedicata ai fenomeni del mesmerismo e dello spiritismo, tra guaritori magnetici, sedute spiritiche psicografiche e spregiudicati medium, il libro prende in considerazione l'opera di alcuni leggendari illusionisti a cavallo tra Otto e Novecento come John Nevil Maskelyne e Harry Houdini, che si impegnarono a sfidare e sfatare le affermazioni di ciarlatani e sostenitori del paranormale. Illustra inoltre le relazioni tra illusionisti, sensitivi e scienziati nel corso degli ultimi 200 anni, rivelando come gli stessi ricercatori che hanno investigato i fenomeni paranormali e di magia si siano a loro volta lasciati ingannare. Organizzato su base tematica e con un'approfondita contestualizzazione storica, La grandissima illusione ci illustra anche come i fenomeni di illusionismo praticati da maghi e sensitivi fraudolenti, oltre a ingannare i nostri sensi, possano insegnarci molto sul funzionamento della nostra mente, al punto che gli scienziati moderni si avvalgono sempre più di frequente dei trucchi di magia per sviluppare nuove tecniche che permettano di esaminare i meccanismi della percezione, della memoria e della fede. Ricchissimo di illustrazioni provenienti da archivi finora inaccessibili e inesplorati - tra i quali la Wellcome Collection, la Harry Price Library, la Society for Physical Research e, non da ultima, la collezione gelosamente custodita del Magic Circle - questo libro passa in rassegna sgargianti manifesti di spettacoli di magia, fotografie spiritiche realizzate tramite doppia esposizione e scatti di cucchiai che si piegano, oltre a immagini appositamente realizzate di planchettes, mani spiritiche per battere colpi, tavoli levitanti, ectoplasmi, automi e scatole magiche. Un'analisi moderna della scienza della magia e dell'illusione conclude il volume e prende in considerazione fenomeni strani e sorprendenti come l'effetto ideomotorio, la paralisi nel sonno, la cecità alla scelta e la psicologia della diversione.
Forche, roghi e ghigliottine. La pena di morte attraverso i secoli
Jonathan J. Moore
Libro: Copertina morbida
editore: Logos
anno edizione: 2019
pagine: 256
Per secoli le esecuzioni capitali sono stati eventi pubblici, e le folle assetate di sangue si accalcavano per assistervi. Questa storia "senza esclusione di colpi" della pena di morte nella storia inizia dagli spettacoli del Colosseo, dove le vittime venivano sbranate dalle belve, per poi passare al Medioevo, quando i criminali si potevano sventrare, bruciare sul rogo, bollire vivi, squartare, annegare e impalare a piacimento. Dopo aver esaminato l'arte dell'impiccagione, il volume ci porta in Francia per approfondire il ruolo della ghigliottina nella Rivoluzione francese, mentre venendo al XX secolo non manca di trattare sedia elettrica, camera a gas e iniezione letale, ricordandoci che la pena capitale è purtroppo tuttora in vigore in diversi stati. Ricco di illustrazioni squisitamente raccapriccianti, questo libro presenta i numerosi e ingegnosi metodi concepiti dall'essere umano per spegnere il soffio vitale nei propri simili, risponde a molte domande bizzarre (per esempio, quanto tempo resta cosciente la testa dopo essere stata mozzata) e svela una serie di aneddoti gustosi, come la storia del boia che morì cadendo dal patibolo mentre reggeva la testa di una vittima per mostrarla al pubblico. Corredato da suggestivi dipinti e fotografie d'epoca, e non adatto ai deboli di cuore, «Forche, roghi e ghigliottine» è senza dubbio una lettura per soli adulti.
Pistole, pugnali e veleni. Delitti illustri e assassini efferati
Jonathan J. Moore
Libro: Copertina morbida
editore: Logos
anno edizione: 2019
pagine: 224
«Pistole, pugnali e veleni» ripercorre una serie di delitti eccellenti, dall'antica Grecia al mondo moderno, soffermandosi sui casi più interessanti e raccapriccianti, sulle loro ragioni e le loro conseguenze, e prendendo in esame tanto le vittime - che spaziano da sovrani e rivoluzionari alle celebrità - quanto gli omicidi - tra individui famosi e anonimi agenti al soldo di organizzazioni criminali. Vi stupiranno il coraggio e la determinazione di alcuni di questi assassini e trasalirete per gli eccessi commessi da altri. Pistole e pugnali, ma anche una piccozza e un attizzatoio arroventato, penne avvelenate, un ombrello e una teiera al polonio-210: i più celebri assassini della storia hanno dato prova di inventiva nell'utilizzare armi diverse e inconsuete, anche se non sempre efficaci. Il libro svela i moventi che hanno indotto alcune persone a commettere atti di una violenza talvolta inimmaginabile e si chiede se in certi casi abbiano contribuito o meno al bene comune, chiarendo i retroscena e rivelando particolari da far gelare il sangue. Non tutti i tentati omicidi, del resto, sono andati a buon fine, ma anche le operazioni più raffazzonate, a modo loro, hanno influito sul corso della storia. Cosa sarebbe successo se Adolf Hitler fosse stato assassinato nel 1933? L'Europa orientale sarebbe ancora dominata dall'URSS se Ronald Reagan fosse morto nel 1981? Se è vero che non potremo mai conoscere la risposta a questi interrogativi, una cosa è certa: gli intenti omicidi di una manciata di persone possono cambiare il destino di milioni di altre. Corredato da suggestivi dipinti e fotografie d'epoca, e non adatto ai deboli di cuore, «Pistole, pugnali e veleni» è senza dubbio una lettura per soli adulti.
London mirabilia. Viaggio nell'insolito incanto
Ivan Cenzi, Carlo Vannini
Libro: Copertina morbida
editore: Logos
anno edizione: 2018
pagine: 160
Alla scoperta dei più eccentrici splendori della City Non bisogna lasciarsi ingannare dal cliché del cielo perennemente plumbeo, o dal fantasma dei moralismi vittoriani, né limitarsi a vedere nella sobria e classica architettura londinese un'espressione della severità anglosassone. Ben più di altre metropoli, infatti, Londra è una sconfinata moltitudine che vive di contrasti. Solo qui - forse proprio per reazione al congenito, misurato contegno - hanno potuto fiorire l'iconoclastia dandy, la scorrettezza senza tabù del British humour, le esplosioni estatiche di Blake e il nichilismo punk. Solo qui i più avveniristici palazzi si innalzano senza vergogna di fianco a filari di villette a schiera o ad antiche chiese. E solo qui si può contemplare un tramonto su una caotica stazione ferroviaria, e sentirsi "in paradiso", come recita Waterloo Sunset dei Kinks, forse la più bella canzone che sia mai stata dedicata alla città. "London mirabilia" propone un'immersione negli inaspettati colori, nelle contraddizioni e negli splendori meno noti della City. 17 location eccentriche ed eleganti attendono il lettore che - accompagnato dai testi Ivan Cenzi, l'esploratore del bizzarro, e dalle suggestive fotografie di Carlo Vannini - potrà visitare i più reconditi musei, ammirando di volta in volta la delicatezza di antichi ventagli istoriati o la terribile maestosità delle macchine da guerra che conquistarono il cielo e il mare. Sorseggerà l'immancabile pinta di real ale in un classico pub londinese che conserva macabre reliquie di una vicenda straordinaria; scoprirà sontuose dimore arabescate dissimulate dietro a facciate ordinarie, e collezioni fluorescenti di insegne al neon; si aggirerà tra le lapidi inghiottite dalla vegetazione nei romantici cimiteri inglesi; varcherà la soglia di interni fiabeschi e di autentiche wunderkammer moderne.
London mirabilia. Journey through a rare enchantment
Ivan Cenzi, Carlo Vannini
Libro: Copertina morbida
editore: Logos
anno edizione: 2018
pagine: 160
Alla scoperta dei più eccentrici splendori della City Non bisogna lasciarsi ingannare dal cliché del cielo perennemente plumbeo, o dal fantasma dei moralismi vittoriani, né limitarsi a vedere nella sobria e classica architettura londinese un'espressione della severità anglosassone. Ben più di altre metropoli, infatti, Londra è una sconfinata moltitudine che vive di contrasti. Solo qui - forse proprio per reazione al congenito, misurato contegno - hanno potuto fiorire l'iconoclastia dandy, la scorrettezza senza tabù del British humour, le esplosioni estatiche di Blake e il nichilismo punk. Solo qui i più avveniristici palazzi si innalzano senza vergogna di fianco a filari di villette a schiera o ad antiche chiese. E solo qui si può contemplare un tramonto su una caotica stazione ferroviaria, e sentirsi "in paradiso", come recita Waterloo Sunset dei Kinks, forse la più bella canzone che sia mai stata dedicata alla città. "London mirabilia" propone un'immersione negli inaspettati colori, nelle contraddizioni e negli splendori meno noti della City. 17 location eccentriche ed eleganti attendono il lettore che - accompagnato dai testi Ivan Cenzi, l'esploratore del bizzarro, e dalle suggestive fotografie di Carlo Vannini - potrà visitare i più reconditi musei, ammirando di volta in volta la delicatezza di antichi ventagli istoriati o la terribile maestosità delle macchine da guerra che conquistarono il cielo e il mare. Sorseggerà l'immancabile pinta di real ale in un classico pub londinese che conserva macabre reliquie di una vicenda straordinaria; scoprirà sontuose dimore arabescate dissimulate dietro a facciate ordinarie, e collezioni fluorescenti di insegne al neon; si aggirerà tra le lapidi inghiottite dalla vegetazione nei romantici cimiteri inglesi; varcherà la soglia di interni fiabeschi e di autentiche wunderkammer moderne.
Il pietrificatore. La collezione anatomica «Paolo Gorini». Ediz. italiana e inglese
Ivan Cenzi, Carlo Vannini
Libro: Copertina rigida
editore: Logos
anno edizione: 2018
pagine: 128
Corpi interi, teste, neonati, giovani donne, contadini, la loro carne mutata in pietra, immune alla putredine: sono i "morti di Gorini", fissati per sempre in un'eternità lapidea che li salva dalla famelica devastazione del Verme Conquistatore. Li troviamo a Lodi, in un piccolo museo che raccoglie, sotto la volta cinquecentesca affrescata a grottesche, una collezione unica al mondo, lo straordinario lascito di Paolo Gorini (1813-1881). Personaggio eccentrico, dai forti contrasti, Gorini si occupò di matematica, vulcanologia, geologia sperimentale, conservazione delle salme (imbalsamando quelle illustri di Mazzini e di Rovani) ma anche della progettazione di uno dei primi forni crematori italiani. Schivo eremita nel suo laboratorio ricavato da una vecchia chiesa sconsacrata, eppure amante delle donne e uomo di scienza capace di intrecciare stretti rapporti con i letterati del suo tempo, nell'immaginario popolare Gorini rimane ancora in bilico tra la figura del negromante e il cliché romantico dello "scienziato pazzo", amato e temuto al tempo stesso. Proprio a causa dei suoi misteriosi procedimenti e delle segretissime formule in grado di "pietrificare" i cadaveri, la vita di Paolo Gorini è stata spesso offuscata da un alone di leggenda. Questo libro ricostruisce, grazie anche ai contributi del curatore museale Alberto Carli e dell'antropologo Dario Piombino-Mascali, il peculiare periodo storico in cui il metodo della pietrificazione poté godere di una certa fortuna, nonché l'interesse e il valore che la collezione di Lodi riveste oggi. Perché questi preparati non sono affatto testimoni muti: raccontano la storia dell'antica ossessione umana per la conservazione delle spoglie documentando un momento seminale in cui il rapporto con la morte, in Occidente, si preparava a cambiare. E svelano, infine, l'enigma di Paolo Gorini stesso: "mago", uomo e scienziato, che sconvolto in tenera età dalla morte del padre passerà tutta la vita a cercare di penetrare i segreti della Natura e sconfiggere il decadimento. La serie: Questo libro porta avanti la pubblicazione della collana #BizzarroBazar, curata da Ivan Cenzi. La serie, che comprende testi bilingue italiano-inglese, ha l'obiettivo di valorizzare ed esplorare alcune meraviglie nascoste della nostra penisola e stimolare la riflessione sul suo patrimonio artistico e culturale donando al lettore quel senso di stupore e di incanto che si prova a entrare in una Wunderkammer. Protagoniste assolute sono le splendide fotografie di Carlo Vannini, uno dei fotografi d'arte più apprezzati del nostro paese, che si offrono al lettore come vera e propria guida alla visione.
Paris mirabilia. Viaggio nell'insolito incanto
Ivan Cenzi, Carlo Vannini
Libro: Libro in brossura
editore: Logos
anno edizione: 2017
pagine: 128
Tutti conosciamo i fasti del Louvre, le folle che risalgono la Torre Eiffel, gli assiepati scalini di Montmartre, il sorriso beffardo della Gioconda o lo shopping di lusso sugli Champs-Elisées, ma, al di là delle sue principali attrazioni, quella che è nota come “la città delle luci” cela gelosamente un lato oscuro, che per moltissime persone è ancora tutto da scoprire. In effetti, la capitale francese coltiva da sempre il gusto per il bizzarro, per lo straordinario. Come scriveva Balzac, nel Père Goriot, “Parigi è un vero oceano. Gettateci uno scandaglio, non ne conoscerete mai la profondità. Percorretelo, descrivetelo: per quanta cura poniate nel percorrerlo, nel descriverlo; per quanto numerosi e interessati siano gli esploratori di questo mare, vi si troverà sempre un luogo vergine, un antro sconosciuto, fiori, perle, mostri, qualcosa d’inaudito, d’obliato dai palombari letterari.” Se ancora esiste qualche vero, moderno flâneur – seppur armato di macchina fotografica, smartphone o tablet – che sappia lasciarsi andare alla deriva sui moli della Senna, lungo gli ampi boulevard o nei vicoli più profondi, magari alle ore meno consuete della giornata, soltanto per notare i dettagli inusitati, le boutique particolari, gli angoli nascosti... scegliendo il proprio percorso, come proponeva Guy Debord, non in base a ciò che si sa, ma a ciò che si vede intorno... ecco, allora quel passeggiatore avrà d’un tratto l’impressione straniante di trovarsi in una città sconosciuta. Questo volume invita a graffiare la superficie di un simile, gigantesco enigma attraverso quindici esperienze, ognuna a suo modo affascinante; quindici inviti all’incanto e alla riflessione, per cominciare a scoprire i segreti che punteggiano le luci scintillanti della Ville Lumière. Ammirerete un’enorme collezione di grammofoni e giradischi d’epoca; varcherete la soglia di un museo in cui sono esposti vitelli a due teste e corpi scorticati; passeggerete fra le lapidi di un commovente cimitero dei cuccioli; riscoprirete l’antico e malizioso erotismo della Belle Époque; vi farete ammaliare da maghi e automi, strane botteghe stracolme di animali imbalsamati e meravigliose giostre dell’Ottocento. Tutti tesori sommersi in attesa di essere trovati, se non da quelli “letterari” di Balzac, almeno dagli odierni palombari della meraviglia.
Paris mirabilia. Journey through a rare enchantment
Ivan Cenzi, Carlo Vannini
Libro: Libro in brossura
editore: Logos
anno edizione: 2017
pagine: 128
Tutti conosciamo i fasti del Louvre, le folle che risalgono la Torre Eiffel, gli assiepati scalini di Montmartre, il sorriso beffardo della Gioconda o lo shopping di lusso sugli Champs-Elisées, ma, al di là delle sue principali attrazioni, quella che è nota come “la città delle luci” cela gelosamente un lato oscuro, che per moltissime persone è ancora tutto da scoprire. In effetti, la capitale francese coltiva da sempre il gusto per il bizzarro, per lo straordinario. Come scriveva Balzac, nel Père Goriot, “Parigi è un vero oceano. Gettateci uno scandaglio, non ne conoscerete mai la profondità. Percorretelo, descrivetelo: per quanta cura poniate nel percorrerlo, nel descriverlo; per quanto numerosi e interessati siano gli esploratori di questo mare, vi si troverà sempre un luogo vergine, un antro sconosciuto, fiori, perle, mostri, qualcosa d’inaudito, d’obliato dai palombari letterari.” Se ancora esiste qualche vero, moderno flâneur – seppur armato di macchina fotografica, smartphone o tablet – che sappia lasciarsi andare alla deriva sui moli della Senna, lungo gli ampi boulevard o nei vicoli più profondi, magari alle ore meno consuete della giornata, soltanto per notare i dettagli inusitati, le boutique particolari, gli angoli nascosti... scegliendo il proprio percorso, come proponeva Guy Debord, non in base a ciò che si sa, ma a ciò che si vede intorno... ecco, allora quel passeggiatore avrà d’un tratto l’impressione straniante di trovarsi in una città sconosciuta. Questo volume invita a graffiare la superficie di un simile, gigantesco enigma attraverso quindici esperienze, ognuna a suo modo affascinante; quindici inviti all’incanto e alla riflessione, per cominciare a scoprire i segreti che punteggiano le luci scintillanti della Ville Lumière. Ammirerete un’enorme collezione di grammofoni e giradischi d’epoca; varcherete la soglia di un museo in cui sono esposti vitelli a due teste e corpi scorticati; passeggerete fra le lapidi di un commovente cimitero dei cuccioli; riscoprirete l’antico e malizioso erotismo della Belle Époque; vi farete ammaliare da maghi e automi, strane botteghe stracolme di animali imbalsamati e meravigliose giostre dell’Ottocento. Tutti tesori sommersi in attesa di essere trovati, se non da quelli “letterari” di Balzac, almeno dagli odierni palombari della meraviglia.