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Luni Editrice: Il sogno di Gutenberg

Vita di George Sand

André Maurois

Libro: Libro in brossura

editore: Luni Editrice

anno edizione: 2025

pagine: 640

Vita di George Sand di André Maurois offre un ritratto vivido e sfaccettato di una delle figure più complesse del XIX secolo. Aurore Dupin, nota con lo pseudonimo di George Sand (Parigi 1804 – Nohant-Vic 1876), figura centrale nel panorama culturale europeo dell’Ottocento, non è solo una scrittrice, ma un’interprete radicale della modernità, capace di infrangere convenzioni letterarie, morali e politiche. Attraverso un costante dialogo con le fonti – lettere, diari, testimonianze coeve – Maurois evita ogni forma di idealizzazione restituendo una personalità complessa, segnata da tensioni tra aspirazioni universali e contingenze storiche: emerge il profilo di un’intellettuale che, pur operando entro le strutture della società borghese, seppe forzare i limiti imposti al discorso femminile e politico. Attraverso amori celebri, battaglie ideologiche, romanzi sperimentali, la produzione narrativa, l’impegno pubblico, le relazioni personali e l’autocostruzione identitaria della scrittrice, l’autore indaga l’identità di una donna che fu, insieme, simbolo romantico e antesignana del femminismo. La prosa limpida di Maurois rivela con grazia l’inesauribile contraddizione che abita George Sand: ribelle e materna, mistica e razionale, anarchica e nostalgica. Frutto di rigorosa ricerca storica e di profondo intuito psicologico, quest’opera non si limita a raccontare una vita straordinaria, ma invita a interrogarsi sul rapporto tra libertà individuale e struttura sociale, tra ispirazione artistica e impegno politico; una biografia che si legge come un romanzo d’idee, dove ogni dettaglio è un frammento di storia.
30,00

Raffaele Mattioli oltre la banca

Elena Grazioli

Libro: Libro in brossura

editore: Luni Editrice

anno edizione: 2025

pagine: 352

Che cosa aveva fatto di Raffaele Mattioli (Vasto 1895 - Roma 1973) la figura insostituibile che era? Perché se ne sente la mancanza, in banca e fuori dalla banca? Mattioli è stato definito il “banchiere umanista” per antonomasia, ma la sua personalità è troppo multiforme per lasciarsi racchiudere in una formula abusata come questa. «Per dirla con Charles Percy Snow (1959)», afferma Sandro Gerbi, «in lui le “due culture” – quella umanistico-letteraria e quella tecnico-scientifica – riescono a convivere in modo armonioso, sono un tutt’uno, e si traducono in una costante tensione intellettuale, in un’inusuale capacità di ascolto dell’altro, in una riaffermata attenzione verso l’interesse generale». Raffaele Mattioli oltre la banca propone un ritratto inedito, costruito attraverso un filo rosso che collega i tanti ricordi degli amici a lui più cari, dei suoi famigliari, delle persone che lo hanno incontrato lungo il proprio cammino, dei grandi letterati e personaggi di spicco di quel periodo dell’Italia dove spesso i sogni riuscivano a diventare realtà: Riccardo Bacchelli, Enrico Cuccia, Guido Carli, Mario Soldati, Giovanni Arpino, Sergio Solmi… Questo che ci rende Elena Grazioli è un ritratto meno “tecnico” e più umano di tanti altri, attento soprattutto a dare a questo personaggio lo spessore che lo ha caratterizzato, come attestano pressoché unanimemente tutti coloro che hanno avuto occasione di frequentarlo. Ma le immagini di Mattioli che si vogliono restituire sono anche quelle che, negli anni, sono arrivate al largo pubblico attraverso i giornali, in occasione e dopo la sua scomparsa. Un mosaico di voci e fotogrammi che restituisce, nella sua complessità, l’umanità profonda di «un uomo di lettere e di cifre», come lo ha definito Benedetto Croce.
26,00 24,70

Vita di Dostoevskij narrata da sua figlia

Ljubov'Fëdorovna Dostoevskaja

Libro: Libro in brossura

editore: Luni Editrice

anno edizione: 2025

pagine: 368

"Vita di Dostoevskij narrata da sua figlia" rappresenta un documento biografico e storico-letterario di eccezionale valore: lontana dalle analisi critiche e accademiche, Ljubov’ disegna un affresco familiare che restituisce il lato più umano del celebre scrittore. Pubblicata originariamente in francese, testimonia una volontà di rivolgersi a un pubblico internazionale e una tensione tra appartenenza russa e aspirazione europea, l'esigenza memorialistica e affettiva, ma anche la volontà di fissare in forma narrativa le esperienze familiari e l’eredità paterna. Questa Vita di Dostoevskij narrata da sua figlia è al tempo stesso biografia, confessione, atto d’amore e testimonianza storica; il volume mescola memoria familiare e introspezione, offrendo al lettore un ritratto profondo, intimo e spesso struggente di Dostoevskij: qui non è il gigante letterario, ma il padre fragile, a volte duro, sempre assorbito dal pensiero e dalla creazione. Ljubov’, mentre racconta la fatica della scrittura, i debiti, la malattia, l’amore per la famiglia, e quella fede che arde sotto la superficie delle sue opere, ci regala anche scene domestiche, dettagli affettuosi, il suono delle sue rare risate e fornisce informazioni di prima mano, spesso assenti nelle fonti ufficiali, rivelando lati inediti della personalità dostoevskiana: in pratica ci svela un Dostoevskij inedito. Ogni pagina è un frammento d’anima, che racconta silenzi, timidezze, sorrisi appena accennati. Ljubov’ non vuole spiegare, ma evocare. Questo libro commuove e informa, è una porta che si apre sull’universo dostoevskiano da dentro, con la luce soffusa di un affetto che non giudica ma contempla, è la luce tremolante che si accende quando l’amore cerca di trattenere ciò che fugge. Una lettura da ascoltare con il cuore.
25,00 23,75

Italo Svevo mio marito

Livia Veneziani Svevo

Libro: Libro in brossura

editore: Luni Editrice

anno edizione: 2025

pagine: 176

Italo Svevo mio marito è un documento letterario e biografico di primaria importanza, una fonte quasi essenziale per comprendere la dimensione privata, intellettuale e relazionale di Italo Svevo. Attraverso un racconto lineare, sobrio e attento, l’autrice documenta le tappe principali della vita coniugale e letteraria dell’autore triestino, offrendo al lettore elementi inediti sul contesto familiare e sulla ricezione dell’opera sveviana, nonché uno sguardo unico e umano dell’uomo dietro l’autore. Il libro è molto più che un ricordo familiare, è un diario in filigrana di un’intera epoca, in cui il silenzio borghese si infrange sotto il peso della letteratura e della ricerca interiore; è un viaggio nella Trieste del primo Novecento, tra lettere, salotti, sogni letterari e amicizie immortali come quella con James Joyce e Valéry Larbaud, ci aiuta a comprendere lo sviluppo della coscienza sveviana, il suo rapporto con la critica, con l’Europa, con il proprio tempo, un tassello imprescindibile per la ricostruzione del clima intellettuale mitteleuropeo di inizio secolo. Livia osserva, comprende, accompagna. Il tono equilibrato e la profondità della riflessione autobiografica restituiscono uno sguardo interno alla genesi e alla ricezione dei testi sveviani. Non racconta Italo Svevo come mito, non indulge mai all’aneddoto facile, scrive con voce limpida e ci porta ai giorni condivisi con suo marito nel loro appartamento di Trieste, tra i rifiuti degli editori e la tenacia di uno scrittore che, per lunghi anni, visse nell’ombra e, così facendo, con un ritratto toccante e vero, ci presenta il grande scrittore come uomo, ironico, fragile, inquieto. Italo Svevo mio marito non è solo memoria privata, ma testimonianza culturale viva, un canto discreto che accarezza le ombre e restituisce, nella forma più pura, il senso del vivere accanto a un grande scrittore.
20,00 19,00

Hugo Pratt e Corto Maltese

Daniele Clarizia

Libro: Libro in brossura

editore: Luni Editrice

anno edizione: 2025

pagine: 176

Alla fine degli anni Sessanta un narratore prima di tutti in Italia incarna il nuovo spirito del fumetto, o meglio del graphic novel, e un personaggio a partire dalla sua apparizione gioca un ruolo fondamentale nella trasformazione dell’immaginario del racconto moderno d’avventura: sono Hugo Pratt e il suo Corto Maltese, gentiluomo di fortuna dalla lunga vita libraria. La vicenda editoriale della Ballata del mare salato – qui ricostruita anche grazie ad alcune testimonianze dirette, come quella di Marco Steiner, storico collaboratore di Pratt – nasce nel 1967 su rivista, diventa un best seller in Italia e in Francia rivoluzionando il genere del fumetto, ma sarà anche un vero e proprio romanzo edito da Einaudi nel 1995, compiendo un percorso inverso rispetto a quello tipico dell’illustrazione dei classici, che aveva informato l’immaginario visivo di intere generazioni di adolescenti e adulti. La scrittura di Pratt, «autore imperfettamente enciclopedico», è intessuta di letteratura, di storie tra le storie: dal titolo che rimanda alla Ballata del vecchio marinaio di Coleridge, ai personaggi, che citano, leggono, vivono tra i libri. Una biblioteca da scoprire che si intreccia con innovazioni tecniche, curiosità linguistiche (come i papua che parlano in veneziano), evoluzioni editoriali, che ne fanno un caso esemplare di come le scelte ai «bordi del testo» possano essere utili alla comprensione della storia di un’opera, quando addirittura non influiscano sullo sguardo del lettore, invitandolo a nuove scoperte.
21,00 19,95

Amici, amici degli amici, maestri

Oreste Del Buono

Libro: Libro in brossura

editore: Luni Editrice

anno edizione: 2025

pagine: 304

Oreste Del Buono ci introduce in una epopea fatta di storie, avventurieri, eroi e sovversivi, trasgressori e anarchici, di santi e di infelici e dei «bravi, quindi disposti a cacciarsi nei guai»: in trentacinque bellissimi ritratti scrive la storia mai scritta dell'industria editoriale in Italia. Sono amici e nemici personali che tra scrittori, grafici, agenti letterari, editori, giornalisti, umoristi e vignettisti, romanzieri rosa e neri, maestri morali o satirici, mediatori culturali: tutte figure essenziali, sempre rimosse dalla storia letteraria ufficiale. Del Buono scrive anche due capitoli “speciali”: la nascita dell'odio, che narra la vicenda della rivalità a vita e a morte dei due massimi editori italiani, Mondadori e Rizzoli; e Infanzia di un capo, esemplare giovinezza contraddittoria del maggior inventore nell'editoria, Elio Vittorini. Durante la lettura si viene trasportati in un presente che pare quasi immaginario, tanto è ricco di informazioni biografiche sconosciute dei trentacinque personaggi qui presentati; l’autore arriva a costruire con eleganza e leggerezza una analisi e una controstoria della cultura italiana e dei suoi rapporti con il potere economico e politico, memoria dell'amicizia, al tempo stesso commedia e testimonianza di gratitudine che diviene, in filigrana, un involontario romanzo d’appendice dell’Italia trasformista e disattenta alle più preziose e interessanti figure che la hanno resa il Grande Paese che è oggi.
24,00 22,80

Einaudi Letteratura (1969-1984)

Claudio Pavese, Andrea Tomasetig

Libro: Libro in brossura

editore: Luni Editrice

anno edizione: 2025

pagine: 208

Il pieghevole inserito all’interno del primo volume della collana “Einaudi Letteratura”, pubblicato nel 1969, si proponeva di offrire “il senso, variegato e tumultuante, della esperienza” delle avanguardie storiche e al tempo stesso quello delle giovani generazioni. Va dato atto che “Einaudi Letteratura” ha mantenuto le sue promesse fino all’ultimo titolo, il settantottesimo, stampato nel 1984. Non era facile vincere la sfida, offrendo ai lettori degli anni Settanta e dei primi anni Ottanta i testi e le opere delle avanguardie letterario-artistiche di inizio Novecento e contemporanee. La collana, ideata dal giovane acuto critico Paolo Fossati, con il sostegno di Giulio Bollati, rispondeva appieno a quella “fame” di letture e di immagini prima in larga parte inaccessibili, proponendo Surrealismo, Futurismo, Bauhaus insieme a Beat Generation, Arte povera e tanto altro ancora, in una serie di volumi capaci di spaziare dai romanzi, racconti, poesie, testi teatrali e prose autobiografiche a musica, disegno, fotografia, ricerca visiva. La sequenza integrale dei 78 titoli qui riprodotti, con tutte le copertine e le brillanti sintesi delle controcopertine, lascia sbalorditi per la solidità di un progetto editoriale, valido tuttora, che allinea opere fondamentali della cultura italiana e internazionale del Novecento, spesso proposte per la prima volta in Italia, di autori che non possono mancare in una biblioteca. La veste grafica, spigliata e modernissima, ideata da Bruno Munari, è un esempio di design editoriale la cui eleganza rimane insuperata, un modello di riferimento a livello mondiale. Vedere i volumi allineati uno dopo l’altro in ordine di uscita è compiere un vero e proprio viaggio nella migliore grafica editoriale italiana, capace di far dialogare gli autori di una collana fuori dal comune con “l’oggetto” libro ideato dal grande artista. Andrea Tomasetig, Ambrogio Borsani e Claudio Pavese inquadrano la collana da vari punti di vista (collezionistico, letterario-artistico e grafico), restituendola nella sua freschezza originaria.
26,00 24,70

Nate per scrivere. Quaranta scrittrici da tutto il mondo

Annalisa Bellerio

Libro: Libro in brossura

editore: Luni Editrice

anno edizione: 2025

pagine: 192

Quale storia personale si nasconde dietro le pagine che amiamo leggere, di narrativa, di poesia, di saggistica? Che cosa sappiamo di chi le ha scritte, facendoci commuovere, sognare o riflettere? Questo libro offre una galleria di ritratti di autrici che hanno lasciato o stanno lasciando una traccia nella letteratura e nell’immaginario collettivo. È un volo sopra un paesaggio senza confini geografici né temporali, che mette a fuoco quaranta figure ora lontane nel tempo, ora a noi vicine o contemporanee, spaziando tra luoghi e culture assai diversi tra loro. Sono ritratti femminili, perché la vita delle donne è più segreta, come scrisse Marguerite Yourcenar, qui presente accanto a Saffo e Tony Morrison, Vittoria Colonna e Dacia Maraini, Emily Dickinson, Isabel Allende e le altre, presentate privilegiandone l’aspetto umano, puntando lo sguardo sulle atmosfere, i gusti, gli umori, non solo del loro stile letterario, ma anche del loro stile di vita. Compaiono nomi di fama consolidata, che vantano biografie e studi critici sterminati, e altri ancora poco noti, per mancanza di fonti o perché appartenenti a contesti con cui abbiamo scarsa familiarità. Differiscono i temi, i linguaggi, le inclinazioni: si va dal romanticismo alla sperimentazione, dall’isolamento all’impegno sociale, dall’ironia alla solennità, dalla storia magica alla magia della storia. Ad accomunare queste signore della penna è la stessa grande passione per la scrittura e il talento con cui hanno colpito il nostro intelletto e catturato il nostro animo.
20,00 19,00

Apparizione e visione. Vita e opere di Anna Maria Ortese

Luca Clerici

Libro: Libro in brossura

editore: Luni Editrice

anno edizione: 2025

pagine: 752

Che Anna Maria Ortese fosse riservata e schiva lo si è sempre saputo, e proprio perciò la sua biografia sorprende e conquista: dietro all’immagine pubblica di una donna emarginata e solitaria, estranea alla società letteraria, si nasconde un personaggio straordinario. Nata a Roma, ma subito strappata alla Capitale «fra le braccia fiammanti di raso rosso e oro della mia nutrice», eccola raminga con la famiglia al gelo di Potenza e poi a Tripoli, ai margini del deserto in un’abitazione senza finestre. Dall’Africa a Napoli, città d’adozione amata e odiata, distrutta dalla guerra. E allora occorre impegnarsi: con la rivista «SUD», ma anche accompagnando i bambini indigenti e denutriti sui “treni della felicità” diretti a Modena e a Bologna per essere accolti in famiglie ospitali. E poi Milano, perché per chi vuole vivere solo scrivendo la capitale dell’editoria e del giornalismo è una meta obbligata, e quindi Roma e infine Rapallo, quando dopo aver cambiato una sessantina di domicili e superato momenti di indigenza Anna Maria – finalmente – una casa riesce a comperarsela. Autodidatta (si è fermata alle elementari), scrive da sempre e inizia presto a pubblicare. La raccolta di racconti dell’esordio, "Angelici dolori" (1937), la proietta al centro della scena letteraria, mentre la denuncia dell’ignavia della classe dirigente partenopea e dello spaventoso degrado sociale della città rappresentate nel "Mare non bagna Napoli" (1953) non le verrà mai perdonata. Successivamente ecco "Poveri e semplici" (1967), premio Strega, "Il Porto di Toledo" (1975), un inno alla magia della giovinezza, fino al romanzo che mette d’accordo tutti, "Il cardillo addolorato" (1993). A queste opere se ne aggiungono tante altre, e un’infinità di articoli giornalistici: racconti, poesie, divagazioni, recensioni e memorabili reportage. E poi i suoi due grandi e insospettabili amori, e la rete di relazioni pervicacemente coltivate in silenzio con migliaia di lettere a editori, scrittori, politici di primissimo piano e cari amici sconosciuti. Una storia appassionante e imprevedibile, quella di Anna Maria, raccontata come un romanzo in cui parla anche lei in moltissimi inediti, ma con particolare riguardo all’interpretazione critica di un’opera originale e visionaria che trasfigura la dimensione autobiografica, finalmente evidente, in emozioni indimenticabili.
32,00 30,40

Dostoevskij inedito. Quaderni e taccuini (1860-1881)

Dostoevskij inedito. Quaderni e taccuini (1860-1881)

Libro: Libro in brossura

editore: Luni Editrice

anno edizione: 2025

pagine: 720

Le fondamentali questioni del secolo, gli echi di eventi nazionali e europei, le aspre polemiche e la strenua lotta per le proprie idee e ideali, sono una vivida testimonianza della vivace partecipazione di Dostoevskij ai tumulti della sua epoca, come traspare dalle pagine dei Quaderni e taccuini inediti, pubblicati nella “vecchia” Unione Sovietica nel 1971 e qui tradotti dal russo e presentati dopo molti anni dalla loro apparizione. Per comprendere Dostoevskij è fondamentale conoscere i conflitti ideologici e personali dai quali lo scrittore discende: il segreto del suo genio sta nell'eccezionale capacità di assimilare idee contraddittorie e di evocare le aspirazioni più recondite dell'anima russa. Perennemente alla ricerca di una sintesi del pensiero russo e animato dall'ideale messianico del cristianesimo universale, Dostoevskij è al centro di un conflitto drammatico e irriducibile. I materiali qui presentati rispecchiano due decenni della febbrile e incredibile attività dello scrittore; egli si esprime con assoluta libertà ed è prodigo di notazioni e riferimenti autobiografici: queste pagine concorrono a creare una immagine dell’evoluzione personale e del cammino artistico del grande scrittore russo e “maestro della psiche”, confermandosi come un profeta dei tempi moderni, molto più prossimo a noi di quanto non fosse ai suoi contemporanei.
30,00

Le strenne Cariplo (1955-2000). Il gioiello dell'editoria bancaria italiana

Andrea Tomasetig

Libro: Libro in brossura

editore: Luni Editrice

anno edizione: 2024

pagine: 112

L’editoria aziendale italiana si dispiega lungo tutto il Novecento con produzioni molto spesso di pregevole qualità, sia per quanto riguarda il materiale iconografico proposto, sia per la cura dei testi affidati a penne esperte del giornalismo e della storia economica. Era un modo attraverso il quale l’imprenditoria si autocelebrava contribuendo alla costruzione e divulgazione della cultura materiale, economica anche del made in Italy, tanto che, nel suo insieme, è considerata la più importante al mondo. Si aggiunga che queste pubblicazioni, che tuttora continuano, sono per loro natura rare, perché prevalentemente fuori commercio. Il fiore all’occhiello del settore è rappresentato dall’editoria bancaria, ancora più elegante nella veste e più nota al grande pubblico perché associata alle famose strenne natalizie, offerte un tempo dalle banche in omaggio alla migliore clientela; e, come affermava Umberto Eco, il fenomeno delle “strenne bancarie” è unico al mondo. L’autore di questo volume, studioso di vecchia data di editoria e cultura d’impresa, presenta per la prima volta l’intera produzione delle strenne Cariplo – la Cassa di Risparmio delle Province Lombarde –, pubblicate dal 1955 al 2000, riproducendo tutte le copertine originali che hanno rappresentato, per quel genere di editoria, un vero e proprio vertice, sia per la ricercatezza dei contenuti, sia per l’estrema cura grafica. "Le strenne Cariplo (1955–2000). Il gioiello dell’editoria bancaria italiana" è un documento straordinariamente importante perché permette, da un lato, di vedere come si sia evoluta e ampliata la ricerca culturale di un istituto bancario di altissimo livello nel corso del tempo, dall’altro, grazie a una bibliografia ragionata, è uno strumento destinato a essere una guida fondamentale per gli studiosi di editoria. Questo volume, che è allo stesso tempo memoria della cultura editoriale della Cariplo e catalogo della mostra di tutto il pubblicato, ha potuto vedere la luce grazie all’acquisizione dell’intera collezione delle strenne da parte della Biblioteca di via Senato di Milano. L’acquisizione va ad aggiungersi allo straordinario Fondo di Storia dell’Impresa Italiana dall’Unità a oggi, già presente nella stessa Biblioteca, organizzatrice anche della mostra.
24,00 22,80

Incontro con Primo Levi

Attilio Zambon

Libro: Libro in brossura

editore: Luni Editrice

anno edizione: 2024

pagine: 48

In questo libro viene pubblicata la trascrizione inedita di un incontro con Primo Levi, organizzato nella primavera del 1975 da Attilio Zambon presso il Liceo Classico Pietro Orseolo II, di cui era allora preside, in occasione delle celebrazioni per il ventesimo Anniversario della Liberazione. Questo incontro è prezioso per diverse ragioni: innanzitutto si tratta di un documento particolarmente raro nel suo genere, perché è una delle poche e più antiche testimonianze pubblicate di quello che Levi chiamava il suo "terzo mestiere", quello di "presentatore di se stesso" in incontri con gli studenti. Solo l'anno successivo egli risponderà alle domande che più frequentemente gli venivano rivolte in queste occasioni nella Appendice del 1976 all'edizione scolastica di Se questo è un uomo. Ma un motivo di particolare interesse sta anche nella figura del promotore dell'evento e suo principale interlocutore. Attilio Zambon aveva infatti vissuto durante l'ultima guerra un'esperienza analoga a quella di Levi, la detenzione (nel suo caso per più di un anno) in campo concentramento; e il suo interminabile viaggio di ritorno attraverso tutta l'Europa centrale dopo la fuga dal campo di Taucha – descritto in una breve relazione qui riportata – è molto simile a quello narrato dallo scrittore nella Tregua. Inoltre, a differenza della quasi totalità degli intervistatori o interlocutori di Levi che erano letterati o giornalisti, anche Attilio Zambon era come lui un uomo di scienza, e quindi a lui intellettualmente affine. Quanto ai temi affrontati durante l'incontro, sono naturalmente in primo luogo quelli legati all'esperienza di Auschwitz, da lui trattati in numerosissime altre occasioni. Inoltre sono qui abbozzate, in risposta alle domande degli studenti, anche riflessioni che egli approfondirà solo in seguito: come quelle sulla natura buona o malvagia dell'uomo, oppure sulla figura del criminale nazista Herbert Kappler, che allora non era ancora evaso dal Celio.
10,00 9,50

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