Marietti 1820: Le bussole
Lo sguardo inquieto. Etnografia tra scienza e narrazione
Berardino Palumbo
Libro: Libro in brossura
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2021
pagine: 216
Attraverso la scrittura gli etnografi descrivono i modi in cui le persone, in un qualche luogo e in un certo momento, percepiscono il mondo e vi interagiscono. Più che un metodo o la fase iniziale ed empirica di un procedimento conoscitivo teorico, l’etnografia si configura quindi come un viaggio nelle molteplici sfaccettature dell’esperienza. Dal moltiplicarsi e dal raffinarsi delle rappresentazioni etnografiche emergono anche nuove forme di riconfigurazione teorica del sapere antropologico, generose, aperte, comparative, critiche, ma soprattutto più sensibili alle dinamiche di potere, più attente alla storia e interessate a mettere in discussione le coordinate di fondo di quello stesso spazio pubblico nel quale l'antropologia dovrebbe tornare a coinvolgersi. Il volume offre alcuni modelli di ricerca etnografica nel Sannio, in Sicilia e in Ghana e si conclude con l’edizione critica di un testo poetico.
Abbecedari e figurine. Educare con le immagini da Comenio ai Pokémon
Roberto Farné
Libro: Libro in brossura
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2019
pagine: 230
Dal primo «sussidiario» illustrato, pubblicato da Comenio nel 1658, agli album di figurine, la scuola e i media si sono interrogati sull’utilizzo delle immagini in campo educativo. Abbecedari illustrati, cartelloni, tavole per il gioco dell’oca e figure da collezionare sono accomunati da una più o meno esplicita intenzionalità didattica, cioè dal fatto di voler comunicare informazioni e contenuti culturali, facilitare l’apprendimento di specifiche conoscenze, rendere interessante un argomento storico o un concetto scientifico. Un vasto ambito di indagine che coinvolge la didattica, le scienze della comunicazione, la pedagogia dei media, la letteratura per l’infanzia e le discipline che studiano le immagini.
Poesia italiana dal Novecento a oggi
Alberto Bertoni
Libro: Libro in brossura
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2019
pagine: 236
Rivolto soprattutto agli studenti universitari e a chi desidera farsi un’idea della poesia contemporanea, il volume ripercorre lo sviluppo del genere lirico e le principali trasformazioni della metrica. Un’attenzione particolare è rivolta al destino orale e spettacolare della poesia di oggi, molto più vissuta, ascoltata e «recitata» che letta in silenzio sulle pagine di un libro. L’intento è coinvolgere studenti e docenti in un lavoro che prenda le mosse dalle mutate condizioni ricettive e compositive e rifugga dal dilettantismo sentimentale e linguisticamente povero che costituisce il vero rischio insito nell’approccio dei giovani alla pratica poetica.
Alaturka/alafranga. Interazioni culturali fra Turchia ed Europa mediterranea
Libro: Libro in brossura
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2025
pagine: 240
Suonare, mangiare, vestirsi, fare cinema, scrivere, parlare, produrre oggetti, pensare i rapporti fra stati alafranga o alaturka ha implicato scelte che si sono spinte ben al di là dell’esercizio teorico, ha guidato la riflessione di moltissime persone che spesso hanno fisicamente abitato e attraversato quell’area di condivisione che per secoli è stato l’Impero ottomano, poi Repubblica di Turchia, restituendo le memorie dei propri viaggi, imparando lingue, traducendo testi, componendo musica, dando vita a opere d’arte, modificando il paesaggio architettonico di città, misurandosi quotidianamente con il grande tema dell’identità, del concetto del sé e dell’altro all’interno e al di fuori dei confini del proprio paese.
Egyptian made. Donne, lavoro e una promessa di liberazione
Leslie T. Chang
Libro: Libro in brossura
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2025
pagine: 368
Cosa succede alle donne che lavorano in un paese che fatica a conciliare una cultura tradizionalista con le esigenze di un’economia globalizzata? In questo vivido ritratto della società egiziana, reso con grande precisione e approfondito da due anni di full immersion nel paese, Leslie T. Chang segue l’esperienza di tre donne che con tenacia e perseveranza vivono e lavorano in un contesto che spesso ne ostacola i progressi esistenziali e professionali. A causa delle forti oscillazioni della politica economica, di un sistema educativo in crisi e di un sistema familiare in cui le aspettative matrimoniali sono ancora molto conservatrici, le storie di Riham, Rania e Doaa mostrano il difficile e precario equilibrio a cui sono costantemente costrette le donne egiziane. L’autrice osserva con i propri occhi i rischi e i pregiudizi a cui sono esposte, intrecciando alle loro storie quella di un intero paese e degli eventi che l’hanno plasmato: i tempi di una gloriosa industria manifatturiera, della colonizzazione e dell’indipendenza, la diffusione dell’islam e un secolo di sconvolgimenti politici e di promesse di liberazione fin qui sostanzialmente tradite.
Il trascendente nel cinema
Paul Schrader
Libro: Libro in brossura
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2025
pagine: 284
La domanda che sta all’origine di questo libro è molto semplice: in che modo è possibile (ammesso che lo sia) portare sullo schermo il completamente altro, il divino? A distanza di oltre mezzo secolo dalla sua prima pubblicazione, l’acclamato regista e sceneggiatore Paul Schrader rivisita e aggiorna la sua riflessione sul cinema lento degli ultimi cinquant’anni. L’analisi dello stile cinematografico di tre grandi registi – Yasujirō Ozu, Robert Bresson e Carl Dreyer – si arricchisce di un nuovo quadro teorico, offerto dal pensiero di Gilles Deleuze sul cinema e sulla fenomenologia della percezione attraverso il tempo, espandendo la teoria alle opere, tra gli altri, di Andrej Tarkovskij e Béla Tarr. Con una prosa chiara, l’autore insegna a lettori e spettatori a guardare con occhi nuovi alla cinematografia d’autore, in un’opera che - come sostiene Gabriele Pedullà - non è soltanto «un acuto studio critico» dei capolavori del passato, ma un vero e proprio «manifesto per un cinema diverso»: «un grande classico che continua a tracciare strade, aprire porte, scavare gallerie, costruire ponti che aiutano tutti a pensare più liberamente».
Su Kafka e l'ebraismo. Un carteggio
Max Brod, Hans-Joachim Schoeps
Libro: Libro in brossura
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2024
pagine: 240
Già in adolescenza avido lettore delle opere edite di Franz Kafka, Hans-Joachim Schoeps ne rimase «straordinariamente colpito». Raccolte subito alcune riflessioni in un saggio, ne fece partecipe Max Brod, la cui stima verso Schoeps s’espresse allora anche con l’invito a collaborare con lui alla pubblicazione degli inediti kafkiani (quelli che lo scrittore voleva fossero bruciati!), conservati in condizioni disastrose nel caveau di una banca di Praga. Oltre a essere stato il primo a mettere sistematicamente mano alle tessere di un lascito kafkiano che aveva tutte le sembianze di un puzzle, Schoeps fu anche colui che si premurò, sempre su richiesta di Brod, di trovare un nuovo editore. E grazie a lui nel 1931 il berlinese Gustav Kiepenheuer pubblicò Beim Bau der Chinesischen Mauer, contenente appunto «racconti e prosa dal lascito di Franz Kafka». Il carteggio tra Brod e Schoeps, che qui si propone insieme ad alcuni scritti del secondo sull’ebraismo di Kafka, rappresenta uno straordinario e drammatico documento sulla presenza degli ebrei nell’Europa della prima metà del Novecento. Ragionando intorno all’opera di Kafka, Brod e Schoeps sono stati testimoni di un dibattito sempre vivo su sionismo e integrazione.
Working. Ediz. italiana
Studs Terkel
Libro: Libro in brossura
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2024
pagine: 380
Quando è stato pubblicato per la prima volta, nel 1974, questo libro è diventato subito un bestseller, e pochi mesi dopo è diventato uno show di Broadway. Per decenni ha ispirato generazioni di lettrici e lettori, di studiose e studiosi. Persino Barack e Michelle Obama, nel 2023, hanno ammesso di aver preso spunto da questo testo per girare la docuserie Netflix Working, dedicata alle condizioni di lavoro nell’America contemporanea. Vincitore del Premio Pulitzer nel 1985, Studs Terkel in questo libro intervista un pompiere e una casalinga, un conducente di autobus e una cameriera, un sindacalista e una sex worker, un musicista jazz e il proprietario di una fabbrica, un allenatore di football e un’insegnante, oltre a più di cento altre persone. Come rivela l’analisi di Francesca Coin, il risultato è uno spaccato duro e poetico della vita di chi lavora. In un’epoca che nasconde i volti e le voci delle persone che mandano avanti la nostra società, Terkel strappa all’anonimato i protagonisti del nostro tempo e pone loro una domanda difficile. Qual è il senso del lavoro che facciamo? Portando a galla i malcontenti e le frustrazioni, ma anche i desideri e le aspirazioni di chi lavora, l’autore ci restituisce un mondo ironico e imprevisto. Ne emerge che il lavoro non è solo una specie di morte che accade dal lunedì al venerdì, ma una «ricerca di significato quotidiano oltre che di pane quotidiano, di riconoscimento oltre che di denaro, di stupore piuttosto che di torpore». Persino l’immortalità fa parte di questa ricerca. «Essere ricordati era il desiderio, espresso e non espresso, degli eroi e delle eroine di questo libro».
Racconti di resurrezione. Origine e sviluppo del racconto pasquale in Russia
Antonella Cavazza
Libro: Libro in brossura
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2024
pagine: 240
Fra le feste del calendario ortodosso, la Pasqua ha una risonanza tutta particolare nella storia della cultura e della letteratura russa. Non solo è al centro di importanti testi medievali e perno della cronologia di alcune grandi opere del XIX secolo – ad esempio, Resurrezione di L.N. Tolstoj, Delitto e castigo e I demoni di F.M. Dostoevskij –, ma è anche ispiratrice di un genere letterario a sé stante: «il racconto pasquale». Antonella Cavazza traccia l’evoluzione del genere del racconto pasquale dalle sue origini a oggi, soffermandosi sulla produzione di autori noti come F.M. Dostoevskij, L.N. Tolstoj, A.P. Čechov, I.A. Bunin, V.V. Nabokov e A.I. Solženicyn e altri meno noti o sconosciuti al pubblico italiano, come V.A. Nikiforov-Volgin, M.A. Kučerskaja, S.A. Ščerbakov e A.B. Torik degni di nota, di attenzione e traduzione in lingua italiana. Poiché lo studio del genere del racconto pasquale è inscindibile dalla storia dei costumi e delle tradizioni russe e ortodosse, nel testo viene dedicato ampio spazio anche alle tradizioni popolari legate alla Pasqua. In appendice è proposta la traduzione integrale di cinque racconti, tre dei quali vengono portati alla conoscenza del pubblico italiano per la prima volta.
Il sentimento del ghetto
Luca De Angelis
Libro: Libro in brossura
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2024
pagine: 200
«Io porto perennemente le sbarre in me» confidava Kafka all’amico Gustav Janouch. Questo libro indaga le peculiari modalità di espressione letteraria dell’ebreo, concentrandosi su quel caratteristico sentimento del ghetto che Elena Loewenthal descrive come «un luogo che ognuno di noi porta ancora dentro di sé, che ognuno nasconde nelle pieghe del cuore, nei sogni di notte e in una strana, inappagata sete di spazi aperti». Luca De Angelis rintraccia questa cosmografia interiore viaggiando nella letteratura ebraica fra Otto e Novecento in autori come Kafka, Zangwill, Svevo, Bassani, Saba e molti altri.
Altrove. Scritti di spiritualità e politica 1984-2004
Giuseppe Trotta
Libro: Libro in brossura
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2024
pagine: 292
Gli scritti qui raccolti ripropongono il percorso di una singolare figura di intellettuale militante quale è stato Giuseppe Trotta nel corso della sua breve vita pubblica. Un senso acuto delle discontinuità storiche e politiche, il disincanto di una mente lucida e affilata unito a una disponibilità quasi disarmata di fronte alle provocazioni più radicali, specie di matrice evangelica, l’urgenza di informare e orientare una platea di interlocutori circoscritta ma assai differenziata convergono in ciascuno di questi testi, spesso brevi, sempre sorprendenti. A partire dall’asserita, e sofferta, inconciliabilità tra mondo e vangelo, storia ed escatologia, l’autore si sofferma con autentica pietas sulle testimonianze di fede che una qualche distensione umana pure hanno assunto: un’espressività e visibilità riconosciute, un significato vissuto e condiviso anche dai più semplici. Da Simone Weil alla santa Teresina, da don De Luca a don Milani, da Sturzo a Dossetti, gli scritti di Trotta accompagnano il lettore nella riscoperta del paradosso sempre sconcertante dell’esperienza credente. Prefazione di Salvatore Natoli.
Monte Sole 1944. Un eccidio totale
Giuseppe Dossetti
Libro: Libro in brossura
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2024
pagine: 116
«Uomini come querce», quelli delle comunità che morirono per mano nazista tra Setta e Reno, nel territorio dei comuni di Marzabotto, Grizzana, Monzuno e Vado, sull’Appennino bolognese, nei tragici mesi di settembre e ottobre 1944. Era stato grazie a un fine e paziente lavoro di ricostruzione storica da parte di un prete bolognese, monsignor Luciano Gherardi, che si erano potute riportare alla luce quelle stragi lentamente dimenticate. Una cronaca rigorosa che restituiva nomi, volti e storie alle comunità di Monte Sole e che Gherardi aveva condiviso e discusso con Giuseppe Dossetti. Il dialogo fra i due trovò una sintesi nella pubblicazione del volume Le Querce di Monte Sole che apparve nel 1986 con un lungo saggio introduttorio di Dossetti qui integralmente riproposto. In quello che è uno dei suoi testi di approfondimento storico più denso e compiuto, Dossetti muoveva dalla preoccupazione di comprendere e ricostruire la memoria degli eventi per assolvere a una fondamentale funzione di testimonianza e vigilanza. Un monito, il suo, rivolto a tutti, singoli e istituzioni, ma in particolare ai cristiani e alla chiesa su cui pesava una responsabilità ormai evidente, di omissione e silenzio, rispetto a un corso degli eventi che dopo la Seconda guerra mondiale si sarebbe potuta ancora modificare. Come illustra la postfazione di Enrico Galavotti, proprio lì stava la ragione per cui Dossetti avrebbe scelto i luoghi degli eccidi come luogo della sua sepoltura e come casa della sua Piccola famiglia, a conferma visibile di una vita consegnata «nel silenzio e nella preghiera per i morti e per i vivi».