Marsilio: Ancora
La rabbia e l'algoritmo. Il grillismo preso sul serio
Giuliano Da Empoli
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2017
pagine: 91
La rabbia populista che altri paesi stanno scoprendo solo adesso in Italia è la principale motivazione di voto da oltre un quarto di secolo. Oggi, però, ha assunto un volto nuovo, quello del Movimento 5 Stelle, che non è più fantascienza immaginare alla guida del governo. Ecco perché diventa fondamentale ristabilire la differenza tra una «politica dell'algoritmo», che privilegia la quantità e procede aggregando gli umori delle masse, e una politica della qualità, intesa come capacità di formulare una proposta fondata su contenuti e valori condivisi. In questo libro Giuliano da Empoli spiega le ragioni del successo del M5S e indica le tentazioni che le altre parti politiche devono lasciarsi alle spalle se vogliono porsi come alternative: quella giacobina - inseguire i grillini sul loro terreno, quella elitaria - attribuirne il successo all'ignoranza e alla manipolazione, e quella dorotea - asserragliarsi nel bunker del sistema, in un grande revival nostalgico della Prima Repubblica. Una sfida - sostiene l'autore - «ancor più? impegnativa di Trump o del lepenismo perchéé, pur basandosi su umori molto simili, il M5S ha dato loro una forma politica assai più? contemporanea».
Contro l'antisemitismo di oggi
Theodor W. Adorno
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2024
pagine: 80
Nell’autunno del 1962, Theodor Adorno pronunciò un duro intervento sulla lotta all’antisemitismo. La sua analisi, densa ed estremamente accurata, non ha perso nulla dell’efficacia che si esprime in una critica serrata volta a individuare errori e insufficienze. Prendendo le mosse dalla disamina della teoria dell’«antisemitismo occulto» nella società tedesca del dopoguerra, il filosofo riflette su ciò che accomuna i diversi movimenti radicali di destra, le varie correnti del nazionalismo militante ed estremo. È la «diceria sugli ebrei», il pregiudizio bisbigliato sottovoce con cui la personalità autoritaria si presenta come vittima. L’antintellettualismo e il conformismo sono le sue forze motrici e con il razzismo condivide un’identica struttura. Adorno mette in guardia contro i rischi dell’idealizzazione e di una rappresentazione troppo sentimentalistica, «da réclame», degli ebrei e dell’ebraismo. Infine, pone l’accento su due elementi che – oggi come allora – accompagnano e sostengono un cambiamento sociale profondo e duraturo: un programma educativo antiautoritario e il netto contrasto da opporre a qualsiasi focolaio antisemita. Questa nuova edizione del testo è arricchita da una corposa postfazione che lo colloca nella contemporaneità e permette di coglierne il valore non solo e non tanto come documento di un’epoca, ma soprattutto come riflessione senza tempo che ci obbliga a misurarci con le recrudescenze attuali.
Il rimorso di Prometeo. Dal dono del fuoco al grande incendio del pianeta
Peter Sloterdijk
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2024
pagine: 96
Peter Sloterdijk ripercorre il rapporto tra l’uomo e la natura nei secoli, partendo da un semplice assunto: «la storia dell’umanità fino a oggi non ha rappresentato altro se non la storia delle applicazioni del fuoco». Mettendo in relazione la lettura marxista del lavoro e i sistemi di sfruttamento ideati dall’uomo, mostra come calore e movimento possano diventare variabili utili a ripensare il «mito della libertà» legato al graduale affrancamento dalla fatica consentito dalla tecnica, la rinuncia progressiva alla procreazione e la liberazione delle preferenze sessuali, la diffusione dei consumi, una mobilità di merci e persone senza precedenti, la sovrabbondanza di beni e i «fuochi dell’invidia» alimentati dai dispositivi che accrescono a dismisura l’ego. Riflettendo sulla crescita esponenziale degli organismi statali, Sloterdijk ne mette in discussione la sopravvivenza a breve termine e punta il dito contro altri incendi destinati a provocare catastrofi: la fame di carbone di Paesi come Cina, India e Stati Uniti, e il «parassitismo fossile» praticato da Arabia Saudita e Russia. Ancora una volta, uno dei più acuti filosofi del nostro tempo riesce a offrire spunti inediti sui processi in atto, dando vita a un percorso di lettura spiazzante, fino a chiedersi: se Prometeo fosse tra noi oggi, condividerebbe ancora il dono del fuoco?
La democrazia non è gratis. I costi per restare liberi
Luciano Violante
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2023
pagine: 128
Dileggiata e dichiarata «fuori corso» dai nuovi despoti, la democrazia è oggi la principale imputata in un processo collettivo in cui è in gioco il futuro dell’Occidente. Magistrato e a lungo protagonista della vita delle istituzioni, fervente studioso della storia e della cultura classica, Luciano Violante analizza alcune preoccupanti tendenze per fare luce sui rischi reali e smascherare i falsi idoli. Il punto di partenza è il grande malinteso che l’autore individua come causa della situazione attuale: aver limitato il concetto di democrazia a un elenco di diritti da garantire, rimuovendone la naturale contropartita, i doveri a cui adempiere. Attraverso il confronto con contesti politici drammaticamente emergenti – in particolare Russia e Ungheria – scava in un passato comune per ritrovare l’origine dei tanti mali, in primis le «presunzioni» dell’Occidente (dall’esportazione della democrazia all’ingenua equazione tra sviluppo economico e avanzamento dei diritti), per fare i conti con il narcisismo di una civiltà che ha preferito lo scaltro Ulisse all’onesto Palamede. Ripercorre inoltre le tappe della storia italiana recente, alla ricerca di quel che resta dello spirito della Costituzione, per comprendere come si sia arrivati ad attribuire le colpe della politica alla democrazia ridotta a un complesso di regole, a mera «tecnica di governo», alimentando così l’errata convinzione che essa interessi e dipenda solo da chi quelle regole è chiamato a stabilirle e a farle rispettare. Un pamphlet appassionato e severo che pone l’accento sulle responsabilità di ciascuno per rimettere a fuoco e al centro dei comportamenti parole che ritrovino un significato condiviso – diritto e dovere, libertà e uguaglianza, pace e giustizia – e far sorgere una nuova e piena consapevolezza civica.
Il fantasma della nazione. Per una critica del sovranismo
Alessandro Campi
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2023
pagine: 224
Nazione, patria e identità sembrano essere i capisaldi dell’attuale destra italiana, portabandiera di un sovranismo protezionista che inneggia al ritorno a un’unità perduta, schiacciata dall’inesorabile avanzare di una globalizzazione fuori controllo. Lontana dal fervore risorgimentale, democratico e liberale, la propaganda odierna bandisce lo straniero, punta a chiudere le frontiere, canta le lodi del made in Italy in ogni settore. Incapace di tradurre il suo sedicente patriottismo in un progetto politico concreto, nel corso dei secoli la destra si è spesso abbandonata a nostalgici elogi della grandezza passata, disancorati da un disegno comunitario convincente. Sono queste le zone d’ombra messe in luce da Alessandro Campi nel ripercorrere gli approcci e gli snodi del cammino della destra (o meglio, delle destre) nel nostro paese dal primo Novecento a oggi. Attraverso le tappe fondamentali di una querelle che ha dato voce a risentimento e insoddisfazioni collettive, rileggendo teorie e movimenti l’autore si interroga, al di là di stereotipi e derive ideologiche, sul significato che il concetto di nazione può acquisire nello scenario futuro. Se finora nemmeno le forze politiche che rivendicavano la nazione come riferimento preminente sono riuscite a darle corpo e sostanza, la vera sfida è trasformarla in un «obiettivo realistico», in un «programma scientifico» che dia vita a una comunità al contempo particolare e plurale. Nel rispetto della «convivenza sociale», ma in difesa delle proprie specificità.
Non nel mio nome
Michele Santoro
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2022
pagine: 128
«Non ho mai guardato agli eventi dal punto di vista dei governi, sempre con gli occhi dei più umili, di chi ne paga il prezzo in prima persona.» Davanti alle tragedie collettive degli ultimi mesi Michele Santoro sente il bisogno di lanciare un grido d’allarme contro l’orrore che ci lascia ormai indifferenti. In questa sconvolgente e appassionata denuncia non fa sconti e sottopone a una feroce critica tutte le grandi contraddizioni che ci hanno condotto sull’orlo del baratro: una democrazia bloccata da una politica inconcludente e impreparata, che non vede alternative se non affidarsi a tecnici e cavalieri salvifici; la parabola del populismo che ha mostrato tutti i suoi limiti nella disfatta del Movimento 5 Stelle, che pure era emerso come forza dirompente in grado di smuovere le acque di una politica insensibile ai problemi dei cittadini; un’informazione ormai megafono della propaganda, da cui è bandito non solo il dissenso ma qualsiasi interrogativo, e che si riduce a inseguire e ingigantire questioni pretestuose, senza incidere sulle sorti del paese. Un j’accuse che chiama in causa tutti, per ridare un senso alla parola «democrazia» ripartendo dalle domande giuste.
La società chiusa in casa. La libertà dei moderni dopo la pandemia
Alberto Mingardi, Gilberto Corbellini
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2021
pagine: 336
Ogni evento è unico, ma la pandemia che ha stravolto il mondo in questi due anni non è così diversa dalle epidemie che l'hanno preceduta. A essere diverse sono le società umane: mai così progredite. La paura sembra però aver annichilito la nostra razionalità. Davanti al virus ci siamo comportati come i nostri antenati, che non avevano a disposizione le conoscenze scientifiche e la tecnologia del terzo millennio. Abbiamo sostenuto decisioni disastrose, quali le chiusure scolastiche, e ci siamo affidati a riti apotropaici di massa, come la prima vaccinazione in tv. Perché è potuto succedere? È forse l'ennesima conseguenza del tentativo di rimuovere l'incertezza facendo ricorso a spiegazioni semplici e finalistiche? Andando controcorrente, a partire dalla teoria dell'evoluzione e dalla difesa dei valori liberali, gli autori si interrogano sulla centralità nella nostra storia del rapporto fra comunità umane e micro-parassiti. Per avere società aperte, è stato necessario che i rapporti sociali non fossero messi in crisi dalla paura del contagio: progresso scientifico, avanzamenti della medicina e idee liberali sono andati di pari passo. Almeno fino a oggi. Ponendoci di fronte alle domande fondamentali sul mondo che intendiamo costruire, Corbellini e Mingardi provano a salvare quanto è rimasto della responsabilità individuale in un clima di ubriacatura per un ritorno a un'idea antica o collettivista di libertà: quella in vigore ai tempi in cui le società non sapevano e non potevano nulla contro epidemie e pandemie. E davano la caccia ai capri espiatori.
Chi si stanca perde. Diari dalla resistenza venezuelana
Leopoldo Lopez
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2018
pagine: 216
In Venezuela oggi chi manifesta pacificamente il suo pensiero può essere accusato di «istigazione a delinquere». È quanto accaduto a Leopoldo Lopez, diventato l'emblema dell'opposizione a quel regime che, con Hugo Chàvez e il suo successore Nicolas Maduro, ha rimpiazzato la democrazia con il «socialismo del XXI secolo», capace di rendere il Venezuela - scrive Mario Vargas Llosa - «il Paese con la più alta inflazione e il più alto tasso di criminalità del mondo». Consegnatosi spontaneamente alle autorità, Lopez è stato processato e condannato a quasi quattordici anni di carcere. Intorno alla sua vicenda si è creata una poderosa campagna internazionale: le più diverse organizzazioni e personalità ne hanno chiesto la liberazione. Nonostante la sorveglianza continua, i soprusi e le violenze, Lopez è riuscito a scrivere, fissando pensieri e propositi in vista della libertà, e a far uscire dal carcere la testimonianza che consegna a queste pagine. Guardando a Gandhi, a Nelson Mandela e a Martin Luther King, riflette sui suoi ideali politici e sul programma per costruire un Venezuela migliore, con un'incrollabile e trascinante fiducia nel futuro che qui lo spinge a proclamare: «mi sento libero, libero nello spirito e nella mente».