Marsilio: Gli specchi
Una passione libera. In forma di autobiografia
Tinto Brass
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2021
pagine: 256
Su Tinto Brass circolano tanti falsi miti. Questa autobiografia si ripropone di sfatarli, per consegnare ai «posteriori» un ritratto intimo, una confessione schietta e irriverente che rimette alla loro «ardua sentenza» l'anima, il pensiero, la vita tutta dell'uomo e del regista. L'occasione per farlo viene dal recupero della memoria perduta, dal ricordo del passato che, grazie all'amorevole aiuto della moglie Caterina, musa e compagna, rivive nelle parole appassionate del «re dell'eros», salvate dall'oblio a cui la malattia ha rischiato di condannarle. Nato a Milano ma profondamente legato a Venezia, città che gli è «madre, moglie e amante», ha fin da piccolo un'indole ribelle. Insofferente a ogni forma di autorità, ben presto rompe con la famiglia, che lo considera un giovane scapestrato e libertino, un viveur che ama dare scandalo. Affacciatosi all'universo cinematografico come proiezionista e assistente al montaggio alla Cinémathèque française di Parigi, di ritorno in Italia entra a gamba tesa nel mondo della regia con Chi lavora è perduto, l'opera d'esordio che segnerà l'inizio delle battaglie contro i critici e la censura. A chi nei suoi film «non vede altro che culi», il «nipotino di Orson Welles» replica con sillogismi aristotelici e decaloghi eticofilosofici, difendendo la sua produzione erotica a suon di stoccate al perbenismo borghese e ai tabù di una società ipocrita e ottusamente bigotta. Forte dell'appoggio di giganti come Rossellini, Fellini e Pasolini, porta in scena una critica politica e sociale che, dal primo all'ultimo film – dai più militanti a quelli accusati di essere «frivoli e superficiali» –, esprime una sete inestinguibile di libertà.
Ragioniamoci sopra. Dalla pandemia all'autonomia
Luca Zaia
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2021
pagine: 208
«Mi definisco "amministratore" perché tale mi sento. Non mi sono mai nascosto: ho avuto anch'io paura, soprattutto nei primi giorni della pandemia; l'ho condivisa con tutti i cittadini e abbiamo capito insieme, strada facendo, che le "istruzioni per l'uso" non le conoscevamo semplicemente perché non c'erano». Il ragazzo della Marca trevigiana diventato ministro delle Politiche agricole a soli quarant'anni è cresciuto. È l'uomo riconfermato alla guida della Regione Veneto per il terzo mandato consecutivo. Riflettere sulle scelte compiute nelle drammatiche ore dell'emergenza Covid-19 gli ha fornito lo slancio per ripercorrere le tappe fondamentali in cui si sono formati e consolidati valori e principi della sua attività istituzionale. Luca Zaia si confronta con le sue umili origini, in una famiglia segnata dall'esperienza dell'emigrazione e del duro lavoro, racconta gli anni degli studi e la scoperta della vocazione al servizio delle istituzioni come riscatto per la sua gente, dall'incontro con la Liga al legame con il territorio, dai successi delle Colline del Prosecco patrimonio Unesco al confronto serrato con le catastrofi climatiche, fino alla gestione di un sistema sanitario d'eccellenza, che ha dato il massimo davanti alle sfide della pandemia ed è stato indicato in ambito internazionale come un esempio da imitare. Infine, ritornando sulle lezioni apprese e sul ruolo trainante del Veneto come laboratorio di buone pratiche e innovazioni, fa il punto sui più importanti cambiamenti in atto, dalla semplificazione amministrativa alla collaborazione tra sindaci e governatori, fino alla madre di tutte le riforme, quell'autonomia che è la chiave per la transizione verso un federalismo regionale e che appare ancora più urgente oggi, per ridare speranza alla comunità e non sprecare una preziosa occasione di rinascita.
Il giornalismo fatto in pezzi
Massimo Fini
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2021
pagine: 600
Trent’anni di storia d’Italia, dai settanta al Duemila e oltre. Uno spaccato di vita e degli eventi cruciali che hanno trasformato la nostra società in senso antropologico, sociologico, psicologico e, più ampiamente, culturale. Attraverso la sua attività di cronista e di inviato Massimo Fini ci racconta storie di vita, testimonianze di uomini e donne dall’estrazione sociale e dalle esperienze più diverse, ritratti di personaggi famosi, politici ma soprattutto artisti e letterati, la cui memoria affonda spesso ancora più lontano, nel periodo fascista e della guerra. Se, come afferma Benedetto Croce, «la Storia è il passato visto con gli occhi del presente», chi legge questo libro potrà, con gli occhi dell’uomo di oggi, trovarvi cosa rimane di quelle stagioni, di quelle speranze, di quelle illusioni e delusioni. Ci sono infine alcuni reportage internazionali – e qui il giornalista si salda con lo scrittore – che nel raffronto fra culture e società a volte omologhe, altre molto diverse, ci aiutano a capire meglio qual è stato, qual è e quale potrà essere il ruolo dell’Italia in un mondo divenuto globale.
Terra nostra. Napoli, la cura e la politica
Antonio Bassolino
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2021
pagine: 176
Un lungo rapporto lega Antonio Bassolino a Napoli, una storia fatta di periodi fecondi e di momenti difficili, che tuttora continua e si rinnova. Divenuto adulto prima del tempo, esponente del Pci appena sedicenne, è segretario di una sezione di operai, dove apprende la passione per la politica reale, capace di influire sulla vita della gente. Dalle varie stagioni della sua attività, in queste pagine si ritrovano avvenimenti e personaggi della scena pubblica italiana. Oggi sceglie di inaugurare un’altra fase del suo impegno a favore della città, confrontandosi con le tante sfide che ha imparato a conoscere dagli esordi nell’amministrazione e con quelle poste dall’emergenza attuale. Tra battaglie condotte sul campo e prospettive sul futuro, sono molti gli spunti e i temi che l’autore affronta: dal bilancio alla struttura del Comune, dal paesaggio urbano al rilancio del porto, dall’annosa vicenda della gestione dei rifiuti al delicato equilibrio tra poteri centrali e locali, perché non vadano sprecate le risorse offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Se cambiano i mezzi attraverso i quali la politica agisce e si fa rapporto con la cittadinanza, immutato è lo slancio con cui, forte dell’esperienza alla guida del Comune e della Regione, superata la lunga vicenda giudiziaria che lo ha visto protagonista di 19 processi finiti con altrettante assoluzioni, Bassolino espone progetti e piani per affrontare con gli strumenti di oggi le questioni che affliggono una terra ricca ma difficile. Una scelta in cui, sottolinea, «non c’è nostalgia o voglia di rivincita personale», ma la consapevolezza che «è attorno a una battaglia per Napoli che bisogna raccogliere forze. Dipende da ciascuno di noi e da tutti quanti noi. Ognuno deve cercare di fare la sua parte per il bene di Napoli, del Mezzogiorno e del paese».
Nathan e invenzione di Roma. Il sindaco che cambiò la Città eterna
Fabio Martini
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2021
pagine: 256
Vaticano e rendita immobiliare. Servizi pubblici. Piano regolatore e standard urbanistici. Questi gli ingredienti di una vicenda inspiegabilmente occultata tra le pieghe della Storia. Con la sua capacità di assumere decisioni innovative e scomode, Ernesto Nathan cambiò per sempre il destino della Capitale (e forse dell'Italia) a cavallo degli anni dieci del Novecento, compiendo un miracolo: fare dell'amministrazione di Roma un modello ancora insuperato, con successi eclatanti, quali la scuola elementare laica per tutti, grazie alla realizzazione di un numero senza precedenti di istituti con una didattica innovativa; un'edilizia pubblica che lascerà un'impronta duratura; concorrenza ai privati con servizi pubblici all'avanguardia; coinvolgimento nella gestione della cosa pubblica di intellettuali «disorganici», come Maria Montessori, Sibilla Aleramo e Vincenzo Cardarelli, ma anche di amministratori che decidono in base a studi e comparazioni con l'estero. Mette in gioco una categoria interclassista e avveniristica, quella dei consumatori, e garantisce il rispetto rigoroso del bilancio unito alla partecipazione dei cittadini, con referendum e comitati di quartiere. Se da sempre la storia di Roma è la storia d'Italia, decifrarne le svolte decisive getta luce su ciò che siamo oggi. Far rivivere l'esperienza di questo personaggio di statura internazionale ne rivela il carattere geniale e anticonformista delle scelte e apre non pochi interrogativi, non ultimo: perché è ricordato solo con una piccola strada periferica nel quartiere degradato della Magliana?
Ettore Bernabei. Il primato della politica. La storia segreta della DC nei diari di un protagonista
Piero Meucci
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2021
pagine: 384
Fiorentino, direttore generale della Rai dal 1961 al 1974 e fondatore della casa di produzione cinematografica Lux Vide, Ettore Bernabei è stato uno dei grandi maestri del giornalismo e della televisione italiana. Ha scoperto volti noti, tra cui Enzo Biagi e Umberto Eco, e ha lavorato con Amintore Fanfani, Aldo Moro, Giorgio La Pira ed Enrico Mattei, orientandone scelte e strategie. Appena ventiseienne, da direttore del quotidiano «Il Popolo», ha dato vita a uno straordinario sodalizio intellettuale tra i leader dei quali condivideva filosofia e politica. Partecipando, da fervente cattolico, a battaglie e sconfitte della Democrazia cristiana, ha incantato subito il partito. Mosso da un autentico interesse per il bene comune, Bernabei vedeva la sua carriera come una missione e ricopriva il suo ruolo con modestia, prudenza e risoluzione. In mezzo secolo di permanenza nella cabina di regia del potere non ha mai smesso di tenere un diario quotidiano, in cui si intersecano giudizi perentori, ritratti, dubbi e testimonianze eccezionali, dalle lotte interne alla DC fino ai giorni del rapimento di Moro e allo scontro con le forze laiche nella stagione del referendum sul divorzio. A cento anni dalla nascita, questi scritti vengono pubblicati in una raccolta inedita che attraversa il secondo Novecento italiano, in cui Bernabei delinea che cos'è davvero la politica e le dinamiche che la governano, annotando eventi e indiscrezioni di un Paese giovane invecchiato troppo velocemente, dove però il potere era ancora sinonimo di privilegio, sacrificio e servizio per la comunità.
Anime nere. Due donne e due destini nella Roma nazista
Anna Foa, Lucetta Scaraffia
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2021
pagine: 208
Roma, 23 marzo 1944. A via Rasella esplode una bomba che uccide trentatré soldati tedeschi. Da Berlino un ordine atroce: per ogni membro delle SS, Hitler vuole la testa di dieci italiani. Celeste Di Porto, giovane ebrea amante di un fascista, aiuta a scovare nel Ghetto i suoi stessi vicini di casa, che con disprezzo la chiamano «Pantera Nera». Nella città liberata una ricca donna tedesca, Elena Hoehn, viene accusata di spionaggio, colpevole di aver dato rifugio a un carabiniere ricercato per aver arrestato Mussolini dopo la sua destituzione. Nello stesso carcere, alle Mantellate, le due inizieranno un percorso che le porterà a cercare, con sorti alterne, una nuova avventura nel solco di Chiara Lubich e dell’emergente ideale focolarino. Ma sono davvero due donne che affrontano un viaggio spirituale o si tratta di due carnefici dalle mani insanguinate? Corrisponde a verità la leggenda che vuole Celeste rancorosa e incapace di discernere tra il bene e il male, salvata da un’anima pia e compassionevole come Elena? Il desiderio ostinato di entrambe di riscattarsi e calcare il «palcoscenico del mondo» e la brama di riscrivere il proprio trascorso gettano ombre sulle conversioni religiose. Tra delazioni, tradimenti e tentativi di redenzione, attraverso le vicende di figure ai margini della Storia, Anna Foa e Lucetta Scaraffia si addentrano in territori inesplorati del nostro passato e restituiscono, nell’ambiguo rapporto di amicizia fra Celeste ed Elena e nella loro ricerca tormentata di una nuova vita, lo specchio di una società che, sebbene anelante a un rinnovamento spirituale, tendeva a dimenticare le colpe e a rimuovere i delitti.
San Totò
Paolo Isotta
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 2021
pagine: 320
«Chi non ha visto Totò a teatro non ha visto Totò», si è sempre sentito dire Paolo Isotta da suo padre. Noi ci troviamo tutti, ora, in questa situazione: di Totò abbiamo solo le interpretazioni cinematografiche, molte delle quali contengono spezzoni di Rivista, il che faceva indignare i critici puristi. L'autore la ritiene invece una fortuna, perché si può così tentare di ricostruire un'immagine intera del sommo attore. Di Totò hanno scritto storici del cinema, del teatro, antropologi, studiosi della lingua italiana e latina, filologi classici e filosofi della politica... ma mai uno storico della musica come Paolo Isotta, che dichiara di aver affrontato l'impresa non da esperto ma in quanto innamorato di Totò. Nella prima parte del volume si tenta un ardito ritratto, completo e sintetico, del principe de Curtis. La seconda, che rappresenta a modo suo una novità, è costituita da «una scheda per film», raccontato ora analiticamente, ora brevemente. Il talento di Totò emerge non solo e non tanto nella recitazione, ma nella creazione, attraverso battute memorabili «ai vertici della metafisica». Egli non temeva la competizione, comprendendo che, quanto meglio veniva accompagnato, tanto meglio il suo genio ne sarebbe emerso, in una sorta d'opera d'arte collettiva. Così, fra teatro e cinema, tra spalle e comprimari, sfilano sotto i nostri occhi grandi personaggi dello spettacolo come Aldo Fabrizi, Mario Castellani, Nino Taranto, Aroldo Tieri, Raimondo Vianello, Paolo Stoppa, Macario, Carlo Croccolo. E poi Peppino («la più naturale intesa e unico alla sua altezza»), Alberto Sordi e Titina De Filippo, Franca Valeri e Franca Faldini, che di Totò fu l'ultima compagna. Un tributo raffinato e giocoso a colui che «affermava di ritenersi lieto di avere fatto per mestiere il comico perché la comicità aiuta la gente a prendere la vita come viene e gliela rende più accettabile. Che altro fanno, i Santi?».
La banca della gente. Lo straordinario percorso della Banca di Credito Cooperativo di Roma
Francesco Liberati
Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio
anno edizione: 2019
pagine: 264
Fondata nel 1954 con un solo piccolo sportello nell’estrema periferia romana, la Bcc di Roma è diventata la maggiore banca di credito cooperativo d’Italia. Le tappe di questo straordinario percorso rivivono nella testimonianza di Francesco Liberati. Nelle vicende della Banca s’intrecciano storie di vita di persone semplici dell’Italia del secondo dopoguerra e di figure come Pietro Campilli ed Enzo Badioli, uomini che in modo diverso sono stati punti di riferimento della cooperazione di credito nel nostro Paese. Il racconto procede descrivendo il grande sviluppo della Banca dagli anni ottanta sino a oggi. Questo libro vuole essere anche un invito all’ottimismo in tempi difficili come i nostri, un’esortazione a impegnarsi e a non darsi per vinti, con la consapevolezza che il lavoro, fatto con serietà e capacità di visione, paga sempre. Prefazione di Gianni Letta. Postfazione di Alessandro Azzi.
Il principe rosso
Xiaolong Qiu
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2017
pagine: 384
Per anni, Chen Cao ha cercato di mantenersi in equilibrio tra gli interessi del Partito e il suo ruolo di poliziotto alla guida di indagini politicamente sensibili. Sulle tracce di un misterioso Principe Rosso - un potente ed enigmatico membro del Partito che sembra avere il controllo dell'intera Shanghai - viene improvvisamente sollevato dai suoi incarichi ed è costretto ad abbandonare il caso di cui ha da poco iniziato a occuparsi. Qualcuno sta cercando di incastrarlo, mettendogli nel letto disinibite ragazze gatto o nascondendo le prove dell'omicidio di una nota cantante d'opera e, questione molto delicata, di un cittadino americano. Mentre il paese sembra acceso da una rinnovata nostalgia per gli anni della Rivoluzione, d'un tratto l'ex ispettore capo si ritrova completamente isolato, al centro di una diabolica macchinazione che chiaramente punta a distruggere la sua credibilità. Ispirandosi all'affare Bo Xilai, il clamoroso scandalo che di recente è arrivato a minare gli equilibri diplomatici della Cina, nella sua consueta miscela di giallo, poesia, filosofia e cibo, Qiu affronta lo spinoso tema della giustizia in un paese dove tutto ha a che fare con la politica e deve essere in linea con gli interessi delle autorità. Per un uomo d'onore come Chen, che cerca di sopravvivere in un mondo dominato dall'inganno e dal tradimento, è il caso più difficile: non si tratta più solo della carriera, ora è in pericolo la sua stessa vita.
Tra terra e cielo. Vita di Francesca Cabrini
Lucetta Scaraffia
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2017
pagine: 208
La Chiesa cattolica celebra Francesca Cabrini come santa patrona dei migranti. La sua avventurosa vicenda, che questo libro ripercorre a un secolo dalla morte, resta fonte di ispirazione e di ammirato stupore. Maestra lombarda, alla fine dell'Ottocento Francesca scelse per sé il destino della missionaria, dedicandosi all'assistenza degli emigranti italiani negli Stati Uniti e raggiungendo risultati sorprendenti. Affrontando saldamente le difficoltà di chi attraversava l'oceano, seppe unire - scrive Papa Francesco nella prefazione a questo volume - «una grande carità con uno spirito profetico che le ha fatto comprendere la modernità nei suoi aspetti meno positivi, quelli che coinvolgevano i miserabili della terra e che intellettuali e politici non volevano vedere». Dolcissima e animata da un inesauribile amore per il prossimo, Francesca, obbediente alla Chiesa e ai suoi superiori, fu al tempo stesso donna creativa e indipendente. Non parlò di emancipazione, ma lanciò uno dei programmi più rivoluzionari in questo senso, creando un modello di vita religiosa femminile nuovo e autonomo. Postfazione di Liliana Cavani.
Elio, l'ultimo dei Giusti. Una storia dimenticata di resistenza
Frediano Sessi
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2017
pagine: 160
Protagonista di questa storia è un contadino toscano di vent'anni che si è sempre dichiarato «fuori dalla contesa» e non ha scelto di unirsi alla resistenza. Nella primavera del 1944 Elio assiste a uno scontro tra fascisti e partigiani. Tra questi, due restano feriti. Quella sera vengono portati alla sua cascina. Nonostante il coprifuoco, Elio è deciso a salvarli. Attacca i buoi a un carro e nella notte percorre molti chilometri per portarli al sicuro. Quando fa ritorno a casa, la trova circondata dai fascisti. Qualcuno ha fatto la spia. Elio sa chi è stato. Viene imprigionato e torturato, ma non parla. Internato a Fossoli, poi a Bolzano-Gries, è deportato a Mauthausen. Dopo alcuni giorni al campo principale, finisce nell'inferno di Gusen. La dura prigionia non lo piega e anche nel lager la sua condotta rimane coerente: aiutare chi può a sopravvivere è un punto fermo. Dopo la liberazione, Elio riprende lentamente la sua vita in campagna. Incontra spesso chi lo ha tradito e fatto deportare, ma sceglie di non denunciarlo. Non protesta nemmeno quando il suo nome sparisce dalle commemorazioni della battaglia di Montorsoli e il suo atto eroico cade nell'oblio. Dimenticato da molti, muore nel gennaio del 2004. Frediano Sessi restituisce alla memoria collettiva una storia di resistenza civile rimasta nascosta sotto la polvere del silenzio. La vicenda di un uomo per cui resistere non ha voluto dire schierarsi ma «rischiare la propria vita per proteggere altri che non facevano parte della sua famiglia e dei suoi amici o conoscenti».