Mauro Pagliai Editore: Italianistica nel mondo. Seconda serie
Terra d'umanesimo. Sul pellegrinaggio di Dino Campana alla Verna
Andrea Benati Romagnoli
Libro: Libro in brossura
editore: Mauro Pagliai Editore
anno edizione: 2024
pagine: 224
Il saggio parte dalla premessa che paesaggi e contesti della vita di Dino Campana sono elementi caratterizzanti della sua produzione poetica. Su questa forte simbiosi fra versi e realtà – sia essa oggettiva o da lui “sentita” – sono ormai concordi le voci più autorevoli della critica: lo stesso poeta di Marradi si trovò a esplicitare tale legame davanti al primo dei suoi biografi, Carlo Pariani. La geografia dei Canti orfici e del Più lungo giorno diventa quindi valida chiave di lettura tanto della produzione poetica, quanto dei territori frequentati e descritti. Non si tratta di una guida turistica o escursionistica, né di una sorta di “trekking campaniano”, ma piuttosto di un itinerario tra luoghi e parole sulle tracce di una delle menti poetiche più affascinanti della nostra letteratura.
Così nacque il superuomo. L'avventura del «Convito»
Giovanni Morandi
Libro: Libro in brossura
editore: Mauro Pagliai Editore
anno edizione: 2024
pagine: 80
Fondata a Roma da Adolfo De Bosis, che ne fu anche finanziatore e direttore, la rivista letteraria «Convito» aveva un'ambizione: essere la voce dell'Arte, del Bello, e soprattutto di Gabriele d'Annunzio, principale ispiratore del progetto. Uscì dal 1895 al 1907 a intervalli regolari, riconoscibile per una lussuosa veste tipografica, ed ebbe collaboratori del calibro di Enrico Nencioni, Edoardo Scarfoglio, Giovanni Pascoli. Questo saggio ne ripercorre fortune e sfortune, soffermandosi sugli obiettivi e sulle motivazioni, sulle peculiarità grafiche così come sul pubblico di riferimento. Mostrandoci come il «Convito» non fu soltanto un periodico, ma una vera e propria esperienza culturale: una risposta di scrittori, poeti, artisti, pittori, fotografi, a un'idea di arte intesa come vera e propria ideologia.
Raccontare è testimoniare. Oriana Fallaci e la scrittura del dissenso
Giorgia Medici
Libro: Libro in brossura
editore: Mauro Pagliai Editore
anno edizione: 2020
pagine: 136
Reporter e scrittrice di successo, Oriana Fallaci è uno degli autori italiani più discussi degli ultimi decenni. I suoi lavori sono oggetto ora di lodi smisurate, ora di feroci contestazioni: in ogni caso, non passano inosservati. Tra le tematiche scottanti affrontate nel corso della sua lunga carriera spiccano il ruolo della donna nella società, la maternità il femminismo, come emerge in particolare dal reportage "Il sesso inutile" e dal romanzo dai tratti autobiografici "Lettera a un bambino mai nato". Su questi due testi chiave si concentra il saggio di Giorgia Medici, in cui la produzione letteraria di Oriana assume i contorni di una ampia e acuta riflessione sulla condizione femminile.
Di quei giorni mi ricorderò sempre. Desideri e lontananze in Cesare Pavese
Fiorella Baldinotti
Libro: Libro in brossura
editore: Mauro Pagliai Editore
anno edizione: 2016
pagine: 120
Più che interpretare l'opera di Pavese o ricostruirne il percorso, il saggio si concentra sulla rievocazione leggera e accennata delle immagini più frequenti e importanti della sua poetica, immagini che acquistano un valore paradigmatico e che rappresentano l'universalità della sofferenza di tutti noi che viviamo scissi tra l'essere e il dover essere, tra il desiderio e la rinuncia, tra i ricordi e le attese. I sogni dell'adolescenza, gli amici di una vita, la figura del professore, il conforto della preghiera, l'orizzonte del mare, lo sguardo della luna, la voce della donna amata e il suono del suo nome, il sangue della guerra, la vita. Pavese è stato più coraggioso di noi e di tanti altri, ha chiarito a se stesso il nodo dell'esistenza: accadono fatti ed eventi, sussistono elementi originari che comprendono e determinano tutte le esperienze successive, ma la conoscenza e la consapevolezza del tutto è sempre successiva alla perdita e allo smarrimento dell'oggetto amato. L'inconoscibilità e l'irraggiungibilità dell'essere si traduce allora in un'eterna condanna: vivere di desideri e morire di lontananze.
Voci del Mediterraneo. Aleramo, Buttitta, Campana, Corti, Silone e altri contemporanei
Pierfranco Bruni, Gerardo Picardo
Libro: Copertina morbida
editore: Mauro Pagliai Editore
anno edizione: 2015
pagine: 208
Dal cantastorie Buttitta ai poeti dell'isola e della ricerca, intrecciando mito e memoria con Cesare Pavese, Sibilla Aleramo e altri contemporanei (tra cui Levi, Silone, Soldati, Alvaro, Cassola, Vittorini, Pampaloni, Campana, Cardarelli, Guareschi, Bo, Prezzolini). È il viaggio proposto dalle pagine di Bruni e Picardo che raccontano lotte incompiute e penne tenute controvento da spiriti ribelli. Tra grecità e destino, il Mediterraneo letterario è un lungo racconto. Emergono le voci dei poeti nei mercati e nei porti, l'infinita topologia di un'agorà umanistica dove niente è scontato, il mare aperto è sempre una sfida, tutto è un'inquieta conquista. Scavando nella miniera della letteratura mediterranea si scoprono così volti, storie e voci scomode. Perché spesso scrivere è entrare nella maledizione della solitudine per cercare un senso: la letteratura come anima, non come salvezza dell'anima.
Baretti a Londra e altri saggi su Joseph Tusiani
Cosma Siani
Libro: Copertina morbida
editore: Mauro Pagliai Editore
anno edizione: 2013
pagine: 176
Il volume raccoglie una serie di saggi sullo scrittore italoamericano Joseph Tusiani. Alla collezione hanno concorso due ordini di fattori. In primo luogo, il crescente interesse per la figura e l'opera di questo autore, sia da parte del folto gruppo di estimatori che egli vanta sulle due sponde dell'oceano, sia a livello accademico, come attestano le non poche tesi di laurea svolte sulla sua opera. In secondo luogo, l'impulso che gli studi italoamericani hanno ricevuto anche in Italia nell'ultimo decennio, con la comparsa di studiosi e opere degni di competere con quanto viene studiato e prodotto in terra americana. Ma Tusiani è anche un prolifico traduttore italo-inglese, e autore plurilingue che si esprime in inglese, latino, italiano e dialetto di nascita. E perciò la sua opera abbraccia campi talmente diversi, dalla traduzione d'arte alla poesia neolatina, alla rinascenza dialettale, da non potersi definire meramente "italoamericana", bensì eminentemente letteraria, seppur germogliata sul terreno di una vicenda emigratoria.
Verità per la vita. Autori dimenticati del Novecento
Piero Nicola
Libro: Libro in brossura
editore: Mauro Pagliai Editore
anno edizione: 2012
pagine: 192
Una galleria di ventiquattro preziosi cammei dedicati ad altrettanti protagonisti della cultura italiana del primo Novecento, molti dei quali poco noti o addirittura assenti dalle antologie. Da Ardengo Soffici a Giovanni Mosca, da Bonaventura Tacchi a Bruno Cicognani, da Margherita Sarfatti a Giovanni Papini: l'autore si affida allo stile raffinato e alla profonda conoscenza della nostra letteratura per tracciare i ritratti di grandi scrittori, poeti e giornalisti che sono stati testimoni unici della storia, penetrando con acume nella loro poetica e sottraendo molte opere degne di nota ad un immeritato oblio.
Riappari in forma nuova. Un autocommento inedito di Alessandro Parronchi
Libro: Copertina morbida
editore: Mauro Pagliai Editore
anno edizione: 2012
pagine: 104
Nella casa di Alessandro Parronchi, tra i faldoni gelosamente custoditi nel suo studio, c'è una cartelletta verde contenente un blocco di fogli dattiloscritti con qualche rara annotazione a penna e pochi interventi d'autore: è un commento inizialmente pensato per le liriche della raccolta "Un'attesa" (1962), che comprendeva molti dei versi giovanili del poeta fiorentino. Il testo, rimasto finora inedito e qui riproposto assieme alla raccolta "I giorni sensibili" (1941) in edizione critica con premessa di Silvio Ramat, accompagna le poesie risolvendo dubbi, proponendo modelli e ripercorrendo le occasioni private all'origine delle varie liriche. Il commento è occasione per individuare i motivi ispirativi della poesia giovanile di Parronchi: come afferma il curatore nell'introduzione al volume, "costruisce un ritratto da consegnare ai posteri, un vademecum utile ai lettori che sapranno così sviscerare i motivi degli esordi, molto difformi dall'arioso intimismo delle cose più recenti".
I monti orfici di Dino Campana. Un saggio, dieci passeggiate
Giovanni Cenacchi
Libro: Copertina morbida
editore: Mauro Pagliai Editore
anno edizione: 2011
pagine: 208
Dino Campana visse e scrisse a Marradi, un paese dell'Appennino Tosco-Romagnolo. Nonostante l'influenza di quel paesaggio sia stata notevole sulla biografia, sulla filosofia e su tutta l'opera di Campana, la relazione tra il poeta e i suoi monti risulta a tutt'oggi inesplorata. Dove sono i posti a cui Dino Campana dedicò tante pagine dei Canti Orfici? È ancora possibile visitarli, confrontandoli con le sue descrizioni? Leggere Dino Campana dopo averne ripercorso i sentieri, dopo aver ammirato i suoi stessi panorami, significa avvicinarsi al suo ideale poetico. Quale? La convinzione che ogni letteratura debba guadagnare la qualità dell'esperienza, ed arricchire il suo sénsum ricorrendo alla lezione dei sensi. Tra i frammenti d'esperienza rintracciabili nelle pagine di Campana, quelli relativi alla montagna sembrano oggi i soli in cui sia perseguibile quell'esercizio di identificazione tra vita e opera che il poeta scelse fino alle più estreme conseguenze. I Monti Orfici di Dino Campana, per metà saggio critico e per metà guida escursionistica, segue la traccia di questa risoluzione filosofica e poetica. Grazie a Dino Campana, queste cime appaiono oggi nel paesaggio appenninico.
Tra sogno e realtà. La vita e l'opera di Dino Campana. I canti orfici
Monika Antes
Libro: Libro in brossura
editore: Mauro Pagliai Editore
anno edizione: 2010
pagine: 152
Uno studio sulla complessa personalità di Dino Campana attraverso l'attenta e accurata indagine dei suoi Canti orfici svolta da una delle più importanti studiose del poeta e della letteratura italiana dell'Otto Novecento in genere. Il saggio inizia analizzando la vita del poeta di Marradi, seguendola nella rincorsa alla pazzia, negli intensi amori, nelle fughe all'estero. Si addentra tra le opere dello scrittore facendo il punto sullo stato delle ricerche dei suoi Canti orfici, dalla loro pubblicazione (1914) alla morte dell'autore (1932). E si conclude con un'approfondita analisi dei singoli canti che compongono l'opera, accostandoli alle intense emozioni della sua vita, ai ricorrenti temi espressi nelle sue parole, ai motivi della sua scrittura.
La musa sotto i portici. Caffè e provincia nella narrativa di Piero Chiara e Lucio Mastronardi
Stefano Giannini
Libro: Libro in brossura
editore: Mauro Pagliai Editore
anno edizione: 2010
pagine: 240
Lo studio delle opere di Piero Chiara (1913-1986) e Lucio Mastronardi (1930-1979) parte dall'esame di un topos della cultura novecentesca italiana: il caffè, ma non il caffè letterario, bensì quello della quotidianità, in particolare quello della provincia italiana a cavallo del secolo scorso. Quel caffè, così centrale nei loro scritti, è per Chiara e Mastronardi zona franca, spazio di crescita democratica e palestra retorica in cui gli avventori hanno la possibilità e tentano di guadagnare preminenza e rispetto, contando sulla loro volontà ed intelligenza. Protagonista dei romanzi e racconti di Chiara e Mastronardi, il caffè diventa mezzo privilegiato per entrare nelle officine letterarie dei due scrittori. Le avventure nei caffè della provincia lombarda raccontate da Chiara e Mastronardi mostrano la ricchezza narrativa che una solo apparentemente povera provincia, se osservata con intelligenza e passione, riesce a consegnare al lettore, esaltando la dimensione di reale di quello spazio che Ortega y Gasset riteneva il più adatto per la letteratura. Aldilà delle differenze stilistiche tra Chiara e Mastronardi, ciò che colpisce nell'esame delle loro opere è l'importanza che entrambi attribuiscono al raccontare, non solo come bisogno personale ma come attività di valore etico.
«Amo, dunque sono». Sibilla Aleramo, pioniera del femminismo in Italia
Monika Antes
Libro: Copertina morbida
editore: Mauro Pagliai Editore
anno edizione: 2010
pagine: 144
Ammirata da Gorki, Zweig, Joyce, amata da Cardarelli, Papini, Boccioni, Boine, Quasimodo, Evola: in questo intreccio di stima e passione si compendia la figura di Sibilla Aleramo (1876-1960), protagonista della letteratura italiana ed europea. Nel tracciarne il ritratto, Monika Antes lascia la parola alle sue opere, schiettamente, inesorabilmente autobiografiche: dall'esordio folgorante con Una donna (1906), tradotto in più lingue, agli altri romanzi, Il passaggio (1919), Amo dunque sono (1927), Il frustino (1932), alle prose di Andando e stando (1921) con la novella Trasfigurazione (1922) e il "poema drammatico" Endimione (1923). La relazione con Dino Campana, un legame che ha ispirato cinema e teatro, è narrata dalle lettere scambiate e dai versi di lei, dove la parola d'amore si fa fiamma, luce, sole. Infine, una scelta di brani del Diario dal 1945 al 1960 che ci mostrano, sino agli ultimi giorni, una donna tenace, coraggiosa, sempre alla ricerca dell'autentico, nella vita come nell'arte. Sibilla Aleramo, "libera e forte", ha fatto dell'amore il nucleo rovente della propria esistenza e della propria opera, in un percorso di liberazione per molti aspetti emblematico. Col suo vissuto e col suo talento, nota la Antes, "ha dato espressione umana e letteraria ai desideri di molte donne, realizzandoli nella propria vita, al di là di quanto consentiva la moralità del luogo e del tempo". Per questo è da considerarsi un'antesignana del femminismo in Italia.