Meltemi: Biblioteca/antropologia
Etnografie in bottiglia. Apprendere per relazioni nei contesti educativi
Roberta Bonetti
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2019
pagine: 336
Il volume, attraverso un caso di ricerca-azione, illustra i temi dell’etnografia della scuola, dell’approccio interdisciplinare all’educazione alla complessità e allo sviluppo delle competenze individuali, e offre strumenti teorici e metodologici per affrontare le questioni della diversità e dei processi interculturali, così centrali nella scuola di oggi. Con preciso riferimento alla recente normativa ministeriale, il volume intende servire da strumento di formazione per i docenti di tutte le classi di insegnamento, fornendo conoscenze e competenze metodologiche per la promozione della cittadinanza attiva e dell’interculturalità come esperienza di relazione. Il libro racconta come, attraverso strumenti quali l’antropologia applicata, il design partecipativo, le tecnologie digitali e le “geografi e del quotidiano”, i partecipanti al progetto di ricerca-azione Sguardi Oltre abbiano potuto considerare in modo nuovo e trasformativo il problema pressante e ubiquo delle discriminazioni multiple e del bullismo, e comprendere i processi relazionali, affettivi e socioculturali che li sottendono.
Sardi, italiani? Europei. Tredici conversazioni sulla Sardegna e le sue identità
Giacomo Casti
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2018
pagine: 328
Antropologia pop? Può darsi. Tentativo di auto-etno-analisi? Anche. Trattatello cultural-esistenziale sotto forma dialogica? Perché no. Ciò che è certo è che queste conversazioni, registrate e trascritte tra il 2014 e il 2017, vanno nella direzione opposta alla lamentela, alla recriminazione sterile, al rimpianto. Dall’indipendenza dell’Isola al problema della lingua e della cultura sarda, dalla questione generazionale alle utopie e le distopie possibili nel proprio luogo, Casti contribuisce, in dialogo con tredici scrittori, intellettuali e artisti sardi, a una riflessione collettiva su cosa significhi essere, oggi, sardi, italiani, europei.
Islam africani. La preferenza sufi
Jean-Loup Amselle
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2018
pagine: 143
Da profondo conoscitore delle civiltà dell'Africa occidentale, e del Mali in particolare, in questo libro, Jean-Loup Amselle sconfessa l'idea diffusa che esista, per natura o per storia, un Islam buono, quello spirituale e newage dei sufi, e un Islam cattivo, quello dei "radicalizzati", salafiti e wahhabiti. Questa ripartizione di comodo non sarebbe altro che l'ennesima riproposizione di un discorso colonialista di lunga durata che, dapprima, ha cercato di rimuovere totalmente la presenza dell'Islam in Africa per dipingerci un continente animista, feticista, ottimamente predisposto alla civilizzazione dei paesi europei, e ora, sempre in un'ottica di delegittimazione delle società africane, e per giustificare l'interventismo occidentale, ce lo ritrae come attaccato da un movimento folle e fanatico sorto dal nulla. La stessa antropologia non è una scienza sociale neutrale in questo gioco e Amselle ci dà una lezione magistrale di come essere antropologi impegnati e militanti.
Senza governo. Un 'antropologia dell'anarchismo
Harold B. Barclay
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2017
pagine: 238
Se pensiamo alla caduta di Adamo ed Eva ci vengono subito alla mente i grandi affreschi sul peccato originale e sulla cacciata dall'Eden e non possiamo non considerare quella storia nei termini del mito, o della favola. C'è però molto altro, perché la caduta dei progenitori è stata concepita per molti secoli, e fin dentro la modernità, come il preambolo per comprendere la natura umana, da quel momento preda di passioni antisociali. Che cosa sarebbe successo alla nostra convivenza se Adamo ed Eva non fossero caduti, se fossero rimasti nello stato di innocenza? E questa la sorprendente domanda controfattuale che filosofi, teologi, intellettuali si sono posti non per immaginare un mondo perduto, ma per poter meglio capire il nostro. Dal rigore di Agostino alle narrazioni storiche di Tolomeo da Lucca, dal sempre innovatore Tommaso d'Aquino al francescano Ockham, da Wyclif a Suàrez e a molti altri, in un conflitto continuo e creativo di idee, di teorie, di immagini, di posizioni irriducibili e di aperture sempre nuove, lo stato d'innocenza è il luogo paradossale per pensare l'ambiguità della convivenza, l'ambivalenza della politica, il perimetro della natura umana. Tutt'altro che semplice favola, stato d'innocenza è uno dei nomi della realtà. Prefazione di Alex Comfort.
Nisa. La vita e le parole di una donna !kung
Marjorie Shostak
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2017
pagine: 453
Nisa è una donna africana di circa cinquant’anni che vive in un remoto angolo del Botswana, nella fascia settentrionale del deserto del Kalahari. Ha avuto quattro mariti, molti amanti e quattro figli, nessuno dei quali è sopravvissuto. Il suo popolo, i !kung san (anche noti come boscimani), ha abbandonato solo di recente i propri tradizionali mezzi di sussistenza: la caccia e la raccolta di piante selvatiche, nell’ambiente semiarido della savana. Marjorie Shostak, un’antropologa che ha vissuto insieme ai !kung per diverso tempo, ci offre un resoconto della loro vita e ci consegna soprattutto il racconto che la stessa Nisa le ha fatto della sua difficile esistenza.
Oltre Adriatico e ritorno. Percorsi antropologici tra Italia e Sudest Europa
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2017
pagine: 247
L’ultimo ventennio ha visto la rinascita, all'interno dell'antropologia italiana, di un interesse per il sudest Europa, in linea con una diffusa attenzione dell’opinione pubblica, stimolata dai drammatici accadimenti successivi alla fine della Guerra fredda. Il volume è un inedito tentativo di riflettere sulle ragioni di questo rinnovato interesse, attraverso percorsi di ricerca che esplorano lo scenario mobile in cui si ridefiniscono le relazioni e gli equilibri tra le due sponde dell’Adriatico. I contributi spaziano dalla cooperazione internazionale agli interventi militari, dalle strategie produttive alle migrazioni e al turismo, fino alla più recente crisi economica. A fare da filo conduttore è il comune approccio etnografico-riflessivo, attento ai rapporti di potere, ai processi e agli ordini discorsivi che configurano l’interesse per uno spazio geopolitico e culturale spesso percepito attraverso il doppio registro della prossimità e della distanza.
L'invenzione dell'Africa
Valentin Y. Mudimbe
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2017
pagine: 319
Qual è il significato dell'Africa e dell'essere africani? Cos'è la filosofia africana e cosa invece non è? La filosofia è parte dell'"africanismo"? Queste sono alcune delle domande fondamentali poste da "L'invenzione dell'Africa". Valentin Y. Mudimbe dimostra che sono i diversi discorsi a fondare gli universi di pensiero all'interno dei quali le persone concepiscono la propria identità. Gli antropologi e i missionari occidentali hanno dato origine a distorsioni che operano non soltanto sullo sguardo esterno, ma anche su quello degli africani che tentano di comprendere se stessi. Mudimbe si spinge oltre le questioni classiche dell'antropologia o della storia africane. Il libro, scrive, tenta "un'archeologia della gnosi africana intesa come sistema di conoscenza nell'ambito del quale sono sorte, di recente, questioni filosofiche di fondamentale importanza: in primo luogo, la questione relativa alla forma, al contenuto e allo stile del sapere 'africanizzante'; in secondo luogo quella relativa allo status dei sistemi tradizionali di pensiero". Il suo interesse si concentra soprattutto sui processi di trasformazione dei diversi tipi di sapere.
Il museo in scena. L'alterità culturale e la sua rappresentazione negli spazi espositivi
Jean-Loup Amselle
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2017
pagine: 114
Il museo sta entrando in una nuova epoca, quella del decentramento fuori dall'Occidente, in cui lo spazio espositivo diviene luogo di attrazione turistica, non solo per le opere d'arte ospitate, ma in quanto esso stesso opera d'arte architettonica. Di fronte all'inaugurazione del Louvre di Abu Dhabi e alle controversie che questa ha generato, come si plasma l'interpretazione che occorre dare alla forma del museo in quanto tale e, in particolar modo, al modello occidentale di un museo che si vuole "universale" anche fuori dall'Occidente? Sulla scia di Foucault e delle sue "eterotopie", Jean-Loup Amselle esamina la condizione carceraria delle opere d'arte, in particolare di quelle di cui l'Occidente si è appropriato e che ha imprigionato nel corso della sua lunga storia coloniale. L'autore dimostra come il museo costituisca una vera e propria "eterotopia", ovvero un luogo di extraterritorialità, come la prigione o il manicomio, che priva di senso le culture che vi sono esposte, raccolte dalla cultura occidentale in modo totalmente arbitrario, e celate sotto la maschera dell'universalità. L'esportazione del museo fuori dai confini occidentali costringe a porsi la questione della legittimità di questa forma di esposizione in quanto lecita rappresentazione dell'alterità.
Jet-lag. Antropologia e altri disturbi da viaggio
Franco La Cecla
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2017
pagine: 160
Viaggiare oggi è diventato più rischioso e soprattutto più fastidioso. I cento disturbi che assediano il viaggiatore contemporaneo vanno dal mal d'aereo alle punture d'insetti, dalla paura dei dirottamenti ai rischi più propriamente culturali: shock di ambientamento, incontro con lingue, mentalità, ambienti estranei e talvolta ostili. L'industria del turismo e del viaggio ha occultato tutto ciò sotto la carta patinata dei dépliant. Ma l'incontro con altri paesi e altre culture non sempre porta a esiti felici, e il disagio è forse l'unica reazione possibile di fronte a un mondo solo apparentemente globalizzato. Gli antropologi sono gli antesignani di questo disagio. Essi devono, per mestiere, andare in posti lontani per dimostrare sulla propria pelle che le culture sono differenti e spesso impenetrabili, o meglio che ci vuole il tempo e la fatica dell'esperienza perché la visita non si trasformi in dramma o in prepotenza. Per l'antropologo, come per il viaggiatore, jet-lag significa la coscienza della complicazione del mondo raggiunta attraverso il disagio dello spostamento.
Il culto moderno dei fatticci
Bruno Latour
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2017
pagine: 123
La parola "feticcio" e la parola "fatto" hanno la stessa etimologia ambigua. La parola "fatto" rinvia però alla realtà esterna, la parola "feticcio" alle credenze del soggetto. Incalzati dalla necessità di tenere distinto il soggetto dall'oggetto e dunque la conoscenza, che è consapevolezza di tale differenza, dalla credenza, che la ignora, i moderni, secondo Bruno Latour, hanno tentato d'istituire un vero e proprio processo al feticcio. Ma ora è arrivato il momento di smetterla di distinguere i feticci dai fatti, la conoscenza dalla credenza, il soggetto dall'oggetto, unendo le due fonti etimologiche nel "fatticcio", cioè la robusta certezza che permette alla pratica di passare all'azione senza mai credere alla differenza tra immanenza e trascendenza. Ecco allora che il fatticcio può definirsi come "la saggezza del passare, come ciò che permette il transito dalla fabbricazione alla realtà; come ciò che dona l'autonomia che non possediamo". D'altra parte, scrive Latour, senza i fatticci gli uomini "sarebbero delle macchine, delle cose, degli animali feroci, dei morti".
Perché viviamo?
Marc Augé
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2017
pagine: 133
Perché viviamo? Ha senso porsi questa domanda oggi, in una società che ha celebrato la fine di tutte le ideologie, tranne quella del consumo, e che vive del presente, dell'immediato, ponendosi solo fini a breve termine (come la redditività o la competitività)? Nell'epoca della globalizzazione siamo incapaci di rispondere a domande come: a cosa serve la conoscenza? E lo sviluppo economico? A cosa il Potere? Troppo spesso questo silenzio lascia spazio a risposte selvagge. Eppure, proprio il sentimento del vuoto e l'aspirazione a dare un senso alla vita sembrano oggi particolarmente diffuse nelle società occidentali. I processi di globalizzazione, offrendoci un'idea del tutto fuorviante dell'universale, sembrano aver eliminato ì fini fingendo di realizzarli. Ma Auge pensa che non siamo mai stati così vicini al poterli percepire per quello che sono: incitazioni alla fraternità, al pensiero, al sapere. "La necessaria relazione con gli altri, l'impossibile coscienza di sé, la legittima aspirazione a conoscere il mondo: all'interno di questo triangolo si è giocata la storia degli uomini e si giocherà ancora domani a un ritmo accelerato e senza tregua ". Sono dunque, per Auge, proprio la società, l'individuo e la conoscenza le finalità delta condizione umana.
La linea di polvere. La cultura bororo tra mutamento e auto-rappresentazione
Massimo Canevacci
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2017
pagine: 297
Il libro - basato su una ricerca etnografica svolta durante il Funerale Bororo con Kleber Meritororeu in Mato Grosso (Brasile) - focalizza tensioni, conflitti e scambi tra tradizione e mutamento nelle aldeias (villaggi) di Meruri e Gargas. Parola chiave in senso metodologico, politico e narrativo è auto-rappresentazione. I Bororo sono performers e interpreti del loro funerale attraverso istanze sacrali e tecnologie digitali, coinvolgimenti alterati e svolgimenti filosofici. L'autore sperimenta composizioni narrative diversificate prima, durante e dopo il rituale, mescola concetti sensoriali, foto emozionali, logiche innovative. La linea di polvere è frontiera immateriale e porosa tra il mestre dos cantos José Carlos Kuguri e lo stesso antropologo, durante la trasfigurazione della moglie morta in cranio vivo: in arara, pappagallo ancestrale. Per i Bororo, vita e morte sono un transito tra corpo-vivo (body) e corpo-morto (corpse), tra umani e animali, piante e divinità. Il rituale non ripete solo le tradizionali cosmologie, quanto tenta di elaborare soluzioni ai mutamenti crescenti dentro e fuori i villaggi.

