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Mimesis: Forme del possibile

Che cos'è un capolavoro? La riscoperta della bellezza in alcuni classici della pittura

Nicola Vitale

Libro

editore: Mimesis

anno edizione: 2020

pagine: 238

Il lettore è condotto a riscoprire il filo prezioso che lega ventiquattro dipinti della tradizione europea, tra i più alti esiti di un percorso di conoscenza e di sapienza tecnica, il cui approfondimento negli ultimi decenni è stato perlopiù accantonato per focalizzare l’attenzione sull’analisi storicistica e linguistica delle opere. Il sentimento del bello di cui è intessuta la nostra vita, che porta una sempre nuova apertura verso il mistero, è qui riproposto con un esame accurato delle sue molte sfaccettature, cercato là dove ha preso corpo nei secoli, assumendo ogni volta forme diverse. La Nascita di Venere di Botticelli, la Tempesta di Giorgione, i ritratti di Raffaello, Rembrandt e Velázquez, così come la Vergine delle rocce di Leonardo e la Morte della vergine del Caravaggio, sono alcuni dei capolavori del passato che possono rivelarci qualcosa di più su noi stessi e, contemporaneamente, insegnarci a comprendere meglio l’autenticità della vita colta nel mondo visivo, al di là delle differenze di spazio e di tempo.
22,00 20,90

Prospettive su Wagner. Filosofia, musica e letteratura

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2019

pagine: 190

Il volume raccoglie i contributi di un gruppo di studiosi che si sono confrontati sull’opera di Richard Wagner; si tratta del risultato di una serie di seminari, diretti da Giuseppe Di Giacomo, che hanno coinvolto filosofi, musicologi e studiosi di letteratura. I contributi interpretativi e teorici presentati da questa raccolta di saggi rappresentano una molteplicità di voci che mostrano come sia possibile avvicinarsi a un’opera tanto complessa e profonda, senza la presunzione di raggiungere alcun risultato definitivo. Da questo punto di vista, filosofia, letteratura e musicologia determinano lo spazio dell’indagine su un artista essenziale per la comprensione della modernità musicale e della cultura dell’Ottocento e del Novecento.
18,00 17,10

Moda e morte in dialogo. Il tragico e il comico nell’«ultrafilosofia» di Giacomo Leopardi

Antonio Valentini

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2025

pagine: 260

Nel suo continuo indugiare su quella soglia che, insieme, separa e congiunge l’istanza del tragico e l’istanza del comico, la pratica “ultrafilosofica” si precisa come la messa in opera di un pensiero a dominante estetica. Nella stessa connessione, infatti, che si viene a stabilire tra l’idea del comico e l’idea del tragico, nello spazio di gioco dischiuso dalla loro tensione polare, si è indotti a ravvisare un banco di prova, o un terreno di sperimentazione, del quale la scrittura leopardiana mostra la praticabilità – la possibilità di abitarlo – secondo tagli prospettici non soltanto sempre nuovi, ma anche capaci di restituire al senso, al suo carattere costitutivamente eccedente, la percorribilità che gli compete: la possibilità di fluire di nuovo e, con ciò, di tornare a risplendere.
24,00 22,80

La saggezza dionisiaca come sapere della superficie. Un percorso nietzscheano

La saggezza dionisiaca come sapere della superficie. Un percorso nietzscheano

Antonio Valentini

Libro

editore: Mimesis

anno edizione: 2021

pagine: 336

Obiettivo del libro è mostrare come la figura concettuale del “tragico”, in quanto espressione di un autentico “sapere della superficie”, possa essere fruttuosamente ricompresa mettendola in relazione con la riflessione che il giovane Nietzsche sviluppa, nella Nascita della tragedia, intorno all’antico Coro dei Satiri. Agli occhi del Satiro, infatti, l’apparenza diventa l’orizzonte di manifestatività di una verità che esige di essere pensata non già come pieno svelamento del nascosto, ma piuttosto come transito infinito del senso: come indefinita apertura al significare. Da questo punto di vista, la saggezza incarnata dal Satiro consiste nella capacità di ravvisare in ogni dato fenomenico un vero e proprio enigma, e per ciò stesso una soglia: l’accadere di una distanza che occorre imparare ad abitare con la “sperimentante prodezza dello sguardo più acuto”.
26,00

Il futuro dell arte. Hans Belting e Peter Osborne

Il futuro dell arte. Hans Belting e Peter Osborne

Luca Marchetti

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2018

pagine: 112

Interrogarsi sul futuro dell'arte significa non solo interrogarsi sulla continuità o sulla discontinuità tra arte moderna e arte contemporanea, ma anche ripensare il nesso tra arte e storia. È possibile un'arte senza storia? Quale sarebbe il suo orizzonte? Il mondo dell'arte è ormai un eterno presente o è piuttosto qualcosa di passato? A partire da questi interrogativi il volume prova a ripensare lo stato dell'arte contemporanea alla luce delle tesi di Hans Belting e Peter Osborne. Se il primo ci presenta un'arte ipermoderna non ancora in grado di superare le categorie della modernità e più radicalmente ci segnala che l'epoca dell'arte si sta esaurendo, in Osborne invece la tesi che tutta l'arte contemporanea sia arte postconcettuale mira a preservare il valore dell'arte all'interno della società e a pensare il passaggio dal moderno al contemporaneo come una continuità nella discontinuità.
12,00

La funzione moderna dell'arte. Estetica delle arti visive nella modernità

Dario Evola

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2018

pagine: 258

La modernità del XVIII secolo si caratterizza con una nuova funzione dell’arte in senso evolutivo dell’uomo. L’artista non è più servitore della forma, ma esecutore artefice della mimesis, creatore. Contemporaneamente in Europa si affermano tre istituzioni: il Museo come tutela e valorizzazione del bene culturale, l’Accademia come contesto di formazione e di produzione dell’arte e dell’artista, e l’Estetica come definizione dei nuovi concetti di gusto, genio, arte, operatività. Da Diderot a Winckelmann, da Kant a Hegel, da Nietzsche a Baudelaire, l’arte e l’artista assumono una centralità inedita. La rivoluzione industriale, la fotografia, il cinema, le tecnologie in genere interrogano l’arte e aprono nuove prospettive, orientando gli artisti verso soluzioni originali. Nuovi interrogativi si pongono nel contemporaneo: come è possibile insegnare l’arte? Quale il ruolo dell’arte e dell’artista nel trionfo dell’estetica, mentre l’arte attuale sembra avere perduto ogni rilevanza? Le domande aprono verso il possibile, l’arte può ancora fare cenno al pensiero.
26,00 24,70

Arte classica, moderna e contemporanea. Un confronto attraverso le immagini

Arte classica, moderna e contemporanea. Un confronto attraverso le immagini

Nicola Vitale

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2017

pagine: 101

L'arte visiva è qui colta dalle origini ai giorni nostri nei suoi sviluppi essenziali; dalle diverse tradizioni espressive, alla emancipazione che contraddistingue la modernità. Pur in questo evidente cambiamento Nicola Vitale riassume, con semplicità e chiarezza, i cicli epocali in cui l'arte sembra ripetere analoghe strutture profonde. La fase nascente (arte greca arcaica, bizantina, moderna) ha caratteristiche reintegrative che riportano la coscienza dell'uomo a una pienezza originaria. Ma nelle fasi successive l'arte occidentale decade, diventando celebrazione mondana, quindi lacerazione e, recentemente, provocazione. Questo ciclo per cui l'arte ricomincia costantemente da capo mette in evidenza come oggi gli strumenti e le modalità con cui si realizza e interpreta l'arte siano inadeguati a comprendere il cambio di paradigma in atto. L'estenuata forma analitica in cui siamo immersi non è infatti commensurabile alle nuove esigenze spontanee di ritrovare una pienezza esistenziale, che nell'arte visiva si esprime con lo splendore delle immagini. Bellezza profonda che prelude, in una forma già compiuta con l'opera di alcuni artisti indipendenti (da Hopper e Balthus come precursori), a una trasformazione radicale della cultura. Nella seconda parte l'autore mette in evidenza quali sono i principali impedimenti ideologici per comprendere tale passaggio, avvenuto da tempo nella scienza, in un sorprendente riavvicinamento tra materie scientifiche e umanistiche, evidente nell'ormai consueto utilizzo da parte di matematici e fisici di criteri estetici per la formalizzazione di teoremi e leggi della natura.
12,00

Una pittura filosofica. Antoni Tàpies e l'informale

Una pittura filosofica. Antoni Tàpies e l'informale

Giuseppe Di Giacomo

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2016

pagine: 216

L'opera dell'artista catalano Antoni Tàpies può essere definita una "pittura filosofica": Giuseppe Di Giacomo mette in evidenza come la grandezza di quest'arte, che è insieme "rappresentazione" e "presentazione" di materie, stia nella sua capacità di fare emergere, pur nella sua totale immanenza, una dimensione trascendente e spirituale. Tale dimensione è ciò che distingue l'opera di Tàpies da quella di altri artisti informali, pur condividendo con essi la dimensione materica. In un mondo caratterizzato da una mercificazione totale dell'arte, e nel quale il valore artistico si identifica col valore economico, l'arte di Tàpies è una delle poche a sottrarsi a questa logica di mercato, proponendosi come testimonianza delle brutalità della storia del Novecento.
20,00

La «solarità» nella pittura. Da Hopper alle nuove generazioni

La «solarità» nella pittura. Da Hopper alle nuove generazioni

Nicola Vitale

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2016

pagine: 210

L'arte visiva, dal secondo Novecento a oggi, assume un carattere conflittuale, tra astrattismo e realismo, tra concettuale e postmodemo,tra nostalgia classicista e violenza della provocazione fine a se stessa. In questo saggio si ipotizza l'esistenza di un percorso diverso, dove l'arte ritrova la sua pienezza e universalità nell'opera dei pittori proposti. Sono artisti isolati di diverse generazioni, che a partire da Hopper e Balthus - individuati come precursori - sono stati per lo più fraintesi dalla critica del loro tempo. Solo ora si stanno delineando le tracce di un cambiamento radicale, che vede l'arte ricominciare da capo da un fondamento estetico che Nicola Vitale, sin dal primo saggio "Figura solare", mette in evidenza con chiarezza. Secondo l'autore esiste un senso dell'arte atemporale che non può che emergere dal lavoro stesso, da particolari tecniche in cui si conciliano elementi opposti. Come nell'arte greca arcaica, medievale, ma anche di culture esotiche, la semplice figura emerge da tensioni astratte che intensificano il campo visivo e danno vita alle immagini, cambiandone radicalmente il senso. È quella "solarità" che, come la Claritas con cui i filosofi scolastici designavano lo splendore delle opere del loro tempo, richiede un esercizio di percezione che permetta di coglierne la qualità estetica fondamentale, e superare lo storicismo che ha dominato nel Novecento.
20,00

Necessità e fallimento della forma. Saggio su Adorno e l'arte contemporanea

Alessandro Alfieri

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2016

pagine: 150

Il presente volume, partendo dalla riflessione estetica di Theodor W. Adorno, mette in evidenza i paradossi costituivi del concetto di "forma" nell'arte moderna. Fin dagli anni dei suoi scritti musicologici infatti, il filosofo tedesco è ben cosciente di come la dialettica incarnata dalla forma costituisca il perno per comprendere le tendenze dell'arte del Novecento, e in "Teoria estetica" la forma stessa diventa l'unica opportunità di esistenza dell'arte moderna, seppur si tratti di una forma sempre destinata al fallimento. Attraverso questo paradosso, il libro attraversa l'opera di Beckett e la musica di Schönberg per arrivare all'Informale e all'Espressionismo astratto americano, proponendo un percorso teorico originale e stimolante.
18,00 17,10

L'enigma della visione

Antonio Valentini

Libro

editore: Mimesis

anno edizione: 2015

pagine: 106

L'idea di fondo di questo libro è che l'episodio dell'Agamennone di Eschilo che ha per protagonista Cassandra si presenta come una vera e propria "tragedia nella tragedia": si tratta infatti di un dramma chiuso in se stesso che mette in gioco, con straordinaria potenza simbolica, motivi e questioni di estrema rilevanza estetico-filosofica. In particolare, i principali nuclei teoretici del volume vanno ravvisati nei temi dell'enigma, della profezia, del linguaggio, dell'immagine e del rapporto tra dolore e conoscenza, come pure tra sofferenza e rappresentazione, ovvero tra pàthos e logos. In questo quadro, la tragedia di Cassandra assume un valore esemplare proprio rispetto a quella nozione di "tragico" che implica, in Eschilo, la consapevolezza della intrascendibilità del male, del non-senso e del negativo.
10,00 9,50

A proposito della critica d'arte. Teoria e pratica. Cultura e politica

A proposito della critica d'arte. Teoria e pratica. Cultura e politica

Romàn de La Calle

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2015

pagine: 140

Nel cardine interdisciplinare tra l'estetica, la filosofia e il "fare critico", "A proposito della critica d'arte" si avvicina al mondo della critica d'arte per ricercare le sue funzioni e i suoi momenti costitutivi. In effetti, "riflettere sulla critica d'arte significa allo stesso tempo delineare le labili frontiere e gli scambi esistenti tra l'estetica, la poetica e la critica, così come studiare le connessioni tra creatività e critica". Superando l'orizzonte oggettivo dell'opera d'arte, il libro ci propone in tal modo una chiave di lettura del fare artistico, attraverso un'analisi della critica come Paideia o delle relazioni tra i testi e le immagini, tra Ekphrasis e Hypotiposis. Un'analisi attraverso la quale affiora anche l'influenza che il pensiero filosofico, la pratica critica e l'estetica italiana hanno esercitato nel contesto della critica d'arte spagnola.
14,00

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