Mondadori: Oscar baobab. Moderni
La fine del principio
Ray Bradbury
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2021
pagine: 660
Un faro solitario arroccato lungo la costa. Una nave spaziale in viaggio verso il sole. Strani funghi cresciuti in una cantina umida. Un innocente desiderio capace di spopolare il pianeta. Una famiglia di coloni terrestri su Marte. Un meraviglioso abito color gelato alla panna che cambia la personalità di chi lo indossa... Ray Bradbury è un pittore che usa le parole al posto dei pennelli, e le immagini che crea sono vive come se fossero dipinte a colori sotto gli occhi del lettore. Ciò che accomuna i sessantaquattro racconti compresi in questo volume - che accorpa tre raccolte uscite in Italia negli anni Sessanta, "Le auree mele del sole", "Le macchine della felicità" e "La fine del principio" - è la ricerca del "fattore umano", la descrizione di emozioni e reazioni di fronte a circostanze e avvenimenti fantastici. Nella moltitudine di immagini e di temi che Bradbury tocca, spiccano il sentimento di solitudine ma anche di profondo amore e comprensione, la nostalgia per un mondo perduto, irrimediabilmente perduto perché forse mai esistito. Soave, crudele, poetico, l'autore di "Fahrenheit 451" e di "Cronache marziane" è capace come nessun altro di trasportare il meraviglioso nella banalità quotidiana e allo stesso tempo di colorare di assurdo e di fantastico quella banalità. Con la sua fantasia libera, delicata e barocca, Bradbury ci inquieta, e ci rivela chi siamo.
Continental Op. Tutti i racconti
Dashiell Hammett
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2021
pagine: 876
«Un piccolo uomo che tira avanti giorno per giorno attraverso il fango, il sangue, la morte e l'inganno»: così Dashiell Hammett descrive il Continental Op, un detective capace di tenere testa a truffatori, cospirazioni criminali, lotte politiche, tentazioni, abbandoni. È un sopravvissuto, un eroe della classe operaia, ma soprattutto una delle più celebri creazioni della letteratura americana. Questo volume lo testimonia con ventotto racconti - pubblicati tra il 1923 e il 1930, per lo più sulle pagine di «Black Mask», il "faro" delle riviste pulp - e una storia incompiuta, Tre da dieci centesimi, qui tradotta per la prima volta in italiano. Basata sulle esperienze di Hammett come agente per l'Agenzia Pinkerton, la figura del Continental Op, personaggio cinico e stanco, ma non disumano né del tutto invulnerabile, apre la strada a una tipologia di detective fiction completamente nuova, fondata sull'aderenza a una realtà che l'autore ha potuto osservare scrupolosamente. Tramite l'Op Hammett introduce nel giallo una serie di ambiguità morali che complicano il consueto schema buoni-cattivi, creando un ponte fra i thriller crudi a base di risse e proiettili che caratterizzavano le riviste pulp del primo dopoguerra e la narrativa poliziesca realistica e moralmente complessa tanto popolare tra i lettori del ventunesimo secolo.
La «nera»
Dino Buzzati
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2020
pagine: 640
La «nera» riunisce gli articoli di cronaca scritti da Dino Buzzati per il «Corriere della Sera» e il «Corriere d'informazione» in quasi trent'anni. Ampliata e aggiornata, questa nuova edizione accosta ai testi un ricco materiale iconografico: appunti e disegni dello stesso Buzzati, pagine di giornale e fotografie d'epoca che illustrano gli eventi e i loro protagonisti, dall'arresto della banda Cavallero alla sciagura di Albenga, dal delitto di Rina Fort allo schianto della squadra del Torino sulla collina di Superga e al crollo della diga del Vajont. "Crimini e misteri", la prima sezione della raccolta, è dedicata alla cronaca nera più classica, mentre la seconda, "Incubi", racconta le tragedie che segnarono la storia italiana del Novecento. Delitti da prima pagina e grandi disastri si trasformano così in racconti, dimostrando come proprio dal quotidiano lavoro in redazione Buzzati traesse nutrimento vitale per la sua vocazione letteraria. Pagine spesso dure, commoventi e sconvolgenti, nelle quali l'autore del "Deserto dei Tartari" descrive la realtà cogliendone gli aspetti più intimi, segreti e tormentati, rendendo semplice ciò che di tumultuoso, drammatico e disperato accade nell'animo umano, sia esso quello degli assassini o quello delle vittime.
Il lupo della steppa
Hermann Hesse
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2020
pagine: 228
Esistono non pochi uomini simili a Harry; specialmente molti artisti appartengono a questa categoria. Costoro hanno in sé due anime, due nature, hanno un lato divino e un lato diabolico, il sangue materno e il sangue paterno, e le loro capacità di godere e di soffrire sono così intrecciate, ostili e confuse tra loro come in Harry il lupo e l'uomo. E questi uomini la cui vita è molto irrequieta hanno talvolta nei rari momenti di felicità sentimenti così profondi e indicibilmente belli, la schiuma della beatitudine momentanea spruzza così alta e abbagliante sopra il mare del loro dolore, che quel breve baleno di felicità s'irradia anche su altri e li affascina. Così nascono, preziosa e fugace schiuma di felicità sopra il mare della sofferenza, tutte le opere d'arte nelle quali un uomo che soffre si innalza per un momento tanto al di sopra del proprio destino che la sua felicità brilla come un astro e appare a chi la vede come una cosa eterna, come il suo proprio sogno di felicità.
Tutte le poesie
Salvatore Quasimodo
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2020
pagine: 660
L'intera produzione lirica di Salvatore Quasimodo, dagli esordi (i primi versi, poi confluiti in "Acque e terre", risalgono agli anni dell'adolescenza) all'ultima raccolta, "Dare e avere", pubblicata due anni prima della morte. In questa edizione ampliata e arricchita di apparati di commento che offrono nuove interpretazioni è presente, inoltre, una folta appendice di poesie disperse o non ripubblicate dall'autore e di inediti giovanili, che accresce in maniera significativa il corpus finora noto. Ciò che in tal modo si disegna è un itinerario di assoluta originalità che attraversa tutto il Novecento, dalle prime prove di sapore dannunziano-pascoliano e crepuscolare ai testi ermetici, fino ai componimenti strettamente legati alle drammatiche vicende storiche del secolo e ai versi dell'ultima stagione caratterizzati da una forte dimensione narrativa. Punto cruciale di snodo il "laboratorio poetico" costituito dalla versione dei lirici greci, qui presentati non in posizione liminare, come semplice traduzione, ma come vero e proprio libro autonomo, un atto creativo nel quale Quasimodo ha trovato l'autenticità della propria voce, dando vita a testi di assoluta bellezza.
Alla ricerca del tempo perduto
Marcel Proust
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2020
pagine: 2088
Usciti a partire dal 1913, i sette libri che compongono, in un tutto unitario, la "Recherche" – colossale romanzo-mondo frutto di quindici anni di gestazione – esplorano una moltitudine di temi: il senso del tempo, la memoria, il sogno, l'abitudine, il desiderio. E poi ancora la gelosia, il rapporto tra arte e realtà, l'interagire di rituali ed emozioni. Memorabili i personaggi che il lettore incontra fra queste pagine, dal Narratore, figura dai fortissimi tratti autobiografici, alle donne da lui amate, Gilberte e Albertine, fino a Odette e Swann, Bloch, Françoise, il barone di Charlus e la duchessa di Guermantes. Attorno al tema della memoria involontaria, le cosiddette “intermittenze del cuore” della celeberrima scena della madeleine, vive tutta la società francese dei decenni a cavallo del Novecento, quelli della vita di Proust, dalla sconfitta di Sedan agli anni delle avanguardie, passando per l'affaire Dreyfus e la Grande Guerra. E anche in questo suo essere specchio dei tempi e del tempo sta il miracolo irripetibile, o quanto meno irripetuto, della "Recherche".
Tutte le poesie
Nelo Risi
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2020
pagine: 552
Ripercorrere per intero l'opera di Nelo Risi è come compiere nel tempo un viaggio che dagli anni Quaranta del secolo scorso ci porta ai primi decenni del Duemila. Uno dei suoi meriti, infatti, è quello di fornirci, in una efficacissima sintesi poetica, lo spirito, le atmosfere e il senso dei mutamenti di un ampio e quanto mai contraddittorio periodo della nostra storia, e di farlo con gli strumenti dell'acutezza e dell'ironia, della grazia e dell'eleganza. Risi è un poeta civile e pariniano, che dai suoi esordi fino agli ultimi libri ha coltivato, con accenti di impeccabile limpidezza, una sua originale vena di "stilista dell'usuale", di poeta che affronta, appassionato e risentito, la realtà che lo circonda. Poeta di ferma pronuncia razionale, antiretorico per eccellenza, e non di meno colto e raffinato artefice, Risi è anche poeta del cuore, come dimostrano i versi d'amore e le pacate ma toccanti ricognizioni di un passato personale e familiare. Sostanzialmente estraneo a mode e correnti, aperto alla realtà esterna e capace di esprimere i percorsi della complessità con grande chiarezza comunicativa, Risi è autore di un'opera solida e viva, un grande classico della poesia italiana del secondo Novecento. Con un'intervista a Edith Bruck.
Poesie e prose
Vittorio Sereni
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2020
pagine: 1260
Per poche altre figure della lirica italiana novecentesca si può dire, come scrisse di Vittorio Sereni l'amico e critico Pier Vincenzo Mengaldo, che «l'uomo e il poeta facevano tutt'uno». Per il poeta di Luino, infatti, la poesia era una divorante passione, vissuta senza falsi pudori; una passione fatta di attese, della capacità di selezionare i componimenti, tanto che ognuno appare a noi inevitabile. Come Leopardi, come Mallarmé, Sereni concentra il suo estro su pochi testi, essenziali, derivati da una assoluta necessità interiore e dotati di una impareggiabile finitezza formale. Ma accanto all'esigenza di scrivere versi, Sereni sentì altrettanto potente quella che egli stesso chiamava «la tentazione della prosa». Dell'una e dell'altra produzione dà conto questo volume che riunisce integralmente le raccolte poetiche, da "Frontiera" (1941) a "Diario d'Algeria" (1947) a "Gli strumenti umani" (1965) a "Stella variabile" (1981), la sua scelta di traduzioni "Il musicante di Saint-Merry", i due volumi di prose, "Gli immediati dintorni" e "La traversata di Milano", infine un'ampia scelta di testi critici dedicati all'arte e alla letteratura. Con uno scritto di Pier Vincenzo Mengaldo.
Tutti i racconti
Luigi Malerba
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2020
pagine: 689
Luigi Malerba ha dedicato alla narrativa breve un'attenzione costante e duratura: raccolta di racconti è il suo libro d'esordio, "La scoperta dell'alfabeto" (1963), così come lo è "Sull'orlo del cratere", progetto incompiuto pubblicato postumo. Nel mezzo, intercalati ai romanzi, altri quattro libri di storie, uno a decennio. «Il tragitto è logico e conseguente» scrive Gino Ruozzi «sempre nell'ottica di un essenziale disorientamento, di una "pulce" che non lascia mai tranquilli. In quarant'anni di narrativa e di racconti Malerba conduce con caparbietà la propria indagine sulla natura sociale degli umani. Li osserva e descrive negli Appennini, nelle metropoli, nelle corti cinesi, vaticane e bizantine, nella civiltà agricola e in quella industriale, burocratica e tecnologica, nel presente e nel passato, ogni volta teso a scoprire "l'anello che non tiene" e che però, per assurdo, continua a tenere, riprodursi e moltiplicarsi.» Ma questo volume complessivo non attesta solo il lavoro sistematico di sperimentazione della forma breve compiuto da Malerba nell'analisi dell'uomo e della società: allo stesso tempo documenta anche un originale e lucido percorso di autoanalisi: «dietro i racconti» ha dichiarato lo scrittore «c'è sempre una prima persona».
Poesie e prose
Ada Negri
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2020
pagine: XLIV-861
È un universo tutto – o quasi – femminile quello nel quale si muove Ada Negri. Sin da "Fatalità", la raccolta con cui, maestrina ventiduenne, esordisce nel 1892, propone l'immagine di una femminilità «ostile, armata, di razza diversa», inconsueta in un'epoca dominata dalla cultura maschile e maschilista: un io poetico caparbio e determinato nel rifiutare l'idea di una donna debole e sottomessa e nel rivendicare, tra l'altro, le proprie origini plebee. Questa estrema consapevolezza del proprio ruolo e del proprio valore è un "fil rouge" che attraversa l'intera opera, in versi e in prosa, della scrittrice, e più in generale la sua attività di intellettuale. Prima e unica donna accademica d'Italia, socialista, amica e corrispondente di importanti pensatori e politici, Ada Negri ha vissuto sempre all'insegna dell'indipendenza: economica (si mantenne fin da giovanissima, prima lavorando come insegnante, quindi con i diritti delle sue opere); affettiva (dopo la rottura con il marito non esitò a lasciarlo trasferendosi in Svizzera, mentre coltivò un intimo rapporto con la figlia Bianca e poi con la nipote Donata); culturale (seguì sempre la propria ispirazione letteraria piuttosto che le mode del momento). Questo volume permette di osservare l'evoluzione dei temi a lei più cari – la sensibilità per le ingiustizie sociali, lo spirito di sorellanza che accomuna le donne, il ricordo degli amati luoghi natii, l'importanza dei legami familiari, l'intensa religiosità degli ultimi anni –, ma soprattutto ci regala il ritratto a tutto tondo di un'artista complessa, sfaccettata eppure solidissima nel rivendicare la propria autonomia e libertà, una scrittrice e una donna la cui modernità ancora oggi sorprende.
La famosa invasione degli orsi in Sicilia
Dino Buzzati
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2019
pagine: 201
"La famosa invasione degli orsi in Sicilia" è una fiaba per bambini scritta e disegnata da Dino Buzzati. Inventata per gioco, per intrattenere le nipoti Pupa e Lalla quando, ogni mercoledì, lo scrittore andava a pranzo dalla sorella, racconta l'epopea di una comunità di orsi che, scesi dalle montagne alla ricerca di cibo e del figlio rapito del loro re, si trovano coinvolti in battaglie, intrighi, magie e tradimenti fino a perdere la purezza, propria degli animali, per assimilare i difetti degli uomini. Primo esempio di intreccio tra parole e disegni, tipico in Buzzati che fin da bambino si servì in maniera naturale e spontanea del doppio linguaggio (dalle lettere all'amico fraterno Arturo Brambilla ai taccuini di giornalista sino alle "storie dipinte" dei quadri e ai volumi Poema a fumetti e I miracoli dí Vai Morel), la fiaba nacque dalle immagini e prese forma compiuta quando nel 1945 Emilio Radius, già suo collega al «Corriere della Sera», gli chiese di scrivere e illustrare un racconto per bambini da pubblicare sul «Corriere dei Piccoli», la testata di fumetti di cui era allora direttore. La storia degli orsi appare così per la prima volta su quelle pagine a partire dal gennaio 1945, ma rimane incompiuta interrompendosi quando, dopo la Liberazione del 25 aprile, il "Corrierino" cessa le pubblicazioni. Viene raccolta in volume — riveduta e terminata — nel dicembre dello stesso anno per i tipi di Rizzoli, senza che la copertina, curiosamente, riporti il nome dell'autore (qui nella pagina accanto). Nel 1958 Dino Buzzati la ripubblica con l'editore Aldo Martello, apportando personalmente alcuni piccoli cambiamenti sia nella grafica che nel testo. Dal 1977 fa parte del catalogo Mondadori. La presente edizione de "La famosa invasione degli orsi in Sicilia" riproduce fedelmente, nei minimi particolari, quella del 1945. Per la prima volta da allora anche il formato del volume (23,3 x 31,2 cm) si avvicina a quello originario (21 x 28,5 cm). Con le pagine del «Corriere dei Piccoli», i disegni inediti e il racconto della genesi del film animato di Lorenzo Mattotti.
U.S.A. La trilogia: Il 42° parallelo-Millenovecentodiciannove-Un mucchio di quattrini
John Dos Passos
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2019
pagine: 970
La trilogia "U.S.A." ("Il 42° parallelo", "Millenovecentodiciannove" e "Un mucchio di quattrini") racconta i primi trent'anni del XX secolo americano e rappresenta la più importante e longeva matrice del "grande romanzo americano". John Dos Passos coniuga l'estro formale e avanguardistico degli anni Venti con lo scavo storico, culturale e linguistico nelle radici nazionali della Grande Depressione; mette a nudo i costi inflitti al tessuto sociale e psicologico del paese da una modernizzazione senza uguali; e traccia la parabola del fallimento di una democrazia che ha tradito i propri ideali di uguaglianza, libertà, giustizia, opportunità, sacrificandoli al "mucchio di quattrini". Alla geografia del Paese da costa a costa, allo scandaglio della società in tutti i suoi strati si intreccia la ricostruzione storica che, affiancando cronache minute e quotidiane dei personaggi di fantasia a eventi ufficiali delle biografie di personaggi emblematici, tratteggia i grandi fenomeni politici e di pensiero del trentennio. Per comporre un "tableau" così complesso, Dos Passos sperimenta diverse modalità narrative: le vicende di dodici personaggi inventati; le brevi biografie di ventisette americani famosi; cine-giornali che interrompono le narrazioni con slogan pubblicitari, testi di canzoni popolari e titoli dei giornali; e vertiginosi squarci di riprese fotografiche o cinematografiche, passaggi joyciani in cui l'autore registra la propria vita sensoriale, vere e proprie incursioni nella soggettività. Il risultato è una vera enciclopedia del continente americano, capace di misurarsi con il respiro epico di una nazione-mondo e con i suoi miti fondativi.