Mondadori: Scrittori greci e latini
Il manicheismo. Volume Vol. 2
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2006
pagine: LXII-350
Il Manicheismo fu l'unica religione creata da un uomo che era, al tempo stesso, un grande pittore e un grande musicista: iranico di padre e di madre, Mani nacque nel 216 d.C. in Mesopotamia. La sua predicazione, che si definiva una "Religione della Luce" o "La Speranza di Vita", aveva origini cristiane, gnostiche, buddhiste, zoroastriane. Egli, che si riteneva il Gesù dei suoi tempi, pensava che nel mondo esistessero all'origine due principi opposti: il Bene Assoluto e il Male Assoluto. Tuttavia, nel corso dei tempi, il Male si era insinuato nel Bene, contaminandolo. Compito di ogni fedele manicheo era quello di salvare e liberare tutte le particelle di luce prigioniere della materia, fino a restaurare la purezza originaria del mondo della Luce. Da principio, Mani fu accolto con favore alla Corte persiana. Seguendo le grandi strade di comunicazione dell'epoca, la sua religione si diffuse nell'Africa settentrionale, in Egitto, in Siria, in Dalmazia, in Gallia, in Spagna, in Arabia, in India, in Cina, coprendo un territorio più vasto di quello di qualsiasi altra religione. Poi egli venne perseguitato dal clero zoroastriano, imprigionato e condannato a morte; i suoi seguaci seguirono la sua stessa sorte; i loro scritti arsi e distrutti.
Metamorfosi. Testo latino a fronte. Volume Vol. 1
P. Nasone Ovidio
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2005
pagine: CXC-310
Tutto, secondo Ovidio, muta: il cosmo, gli dei, i corpi degli uomini e delle donne. Nelle "Metamorfosi", tra le opere più fortunate che l'antichità classica abbia lasciato, le storie di animali che diventano pietre, di eroi e ninfe mutati in stelle, di numi che s'incarnano, nascono l'una dall'altra, si intrecciano, riaffiorano in sequenza velocissima e cangiante. E in essa prendono forma i temi del generarsi del mito e della poesia. Il volume presenta i libri I e II nel testo critico basato sull'edizione oxoniense di Richard Tarrant, con saggio introduttivo di Charles Segal e traduzione di Ludovica Koch.
L'anticristo. Testo greco e latino a fronte. Volume Vol. 1
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2005
pagine: XXXVI-582
Gian Luca Potestà e Marco Rizzi, entrambi docenti all'Università Cattolica di Milano e specialisti dell'antichità classica, cercano di spiegare come nasce il mito dell'Anticristo, questa poderosa figura di antagonista che da quasi due millenni domina la nostra cultura. E lo fanno offrendo questa antologia dei testi antichi (dal II al IV secolo) che hanno parlato dell'anticristo e sottolineando come inizialmente il termine non indicasse l'Antimessia, ma genericamente chi si opponeva a Gesù Cristo. Questo volume sarà seguito da un secondo, dedicato al periodo tra il V e il XII secolo, e da un terzo, per il periodo dal XIII al XV secolo.
Anabasi di Alessandro. Testo greco a fronte. Volume Vol. 2
Flavio Arriano
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2004
pagine: LXV-699
Arriano nacque tra l'85 e il 90 d.C. a Nicomedia, in Bitinia. Egli cominciò a scrivere di Alessandro quando il carattere di lui già da tempo era diventato oggetto di discussione nelle scuole di filosofia e di retorica. In quei tempi, Alessandro era la massima figura che fosse mai apparsa nella storia, e un concentrato di tutto ciò che l'uomo aveva sognato e immaginato. Arriano era sobrio, scrupoloso, preciso: cercava di rinnovare l'esattezza di Senofonte: consultò e utilizzò gli storici più fededegni. Arriano cancellò i paesaggi orientali, che avevano incantato Curzio Rufo: sfumò le figure minori e le ombre, e tutto il suo quadro fu occupato dal nuovo Achille, che conquistò il mondo.
Le storie. Libro 8°: La vittoria di Temistocle. Testo greco a fronte
Erodoto
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2003
pagine: LXV-411
Il libro comincia sotto segni sinistri per i Greci. I Persiani occupano Atene abbandonata e deserta: vi è rimasto soltanto un piccolo gruppo di Ateniesi, che barricano l'Acropoli con travi. Quando i Persiani vi salgono, i Greci si gettano giù dalle mura o cercano rifugio nel megaron, dove vengono massacrati. L'Acropoli è incendiata. Poco tempo dopo, nelle acque di Salamina, avviene la battaglia decisiva, davanti agli occhi di Serse. La flotta greca sconfigge la flotta persiana, mentre una parte dell'esercito persiano torna in patria, torturata dalla fame e dalle pestilenze. Tra i protagonisti greci e persiani, uno primeggia fra tutti: Temistocle, il nuovo Ulisse, geniale, audace, avido, corrotto, senza scrupoli.
Filottete. Testo greco a fronte
Sofocle
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2003
pagine: 358
Con il Filottete, da molti considerata l'opera più significativa di Sofocle, ha inizio un progetto editoriale: la Fondazione Valla inaugura l'edizione completa delle opere del grande tragico ateniese. Il Filottete, per la prima volta rappresentato ad Atene nel 409 a.C., è un'opera della piena maturità del poeta. In essa la vicenda narrata (un episodio del mito che si colloca al termine della guerra di Troia) diviene emblematica per Sofocle, che ad essa prende spunto per indagare i misteri della provvidenza divina e quelli del dolore umano.
Il manicheismo. Volume Vol. 1
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2003
pagine: LXXXIX-414
È la prima volta che gli scritti della religione manichea vengono raccolti. Un'antologia quindi che non ha eguali in nessuna lingua europea, che tiene conto delle più recenti scoperte papiracee, che hanno completamente cambiato la conoscenza del manichesimo. L'opera si inserisce in quel filone di antologie della Fondazione Valla che si propone di documentare e far conoscere ai lettori aspetti poco conosciuti dell'antichità.
Lettere. Testo greco a fronte
Platone
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2002
pagine: XLVIII-282
Le "lettere" di Platone sono uno dei misteri più affascinanti della letteratura greca. Non sappiamo chi le ha scritte: se Platone, o uno o più contraffattori. Sicuramente autentica è la settima, una riflessione sui complessi rapporti che intercorrono tra potere e filosofia. Comunque sia, queste tredici lettere sono la testimonianza di un esperimento che parve concretizzare il sogno di Platone: portare al potere dei filosofi o dei governanti-filosofi, che traducessero le sue dottrine relative alla legislazione e al governo dello stato. Questo tentativo, consumatosi a più riprese alla corte di Dioniso II tiranno di Siracusa, fallì miseramente.
Storie di Alessandro Magno. Volume Vol. 2
Quinto Curzio Rufo
Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 2000
pagine: 672
Il secondo e ultimo volume delle "Storie di Alessandro Magno" accompagna il lettore dalla morte di Dario di Persia a quella di Alessandro Magno, a Babilonia. Alessandro, ormai dominato da un incontrollabile desiderio di illimitato possesso, travalica i limiti che gli dèi hanno imposto alla sua natura umana: cerca di emulare la maestà divina dei sovrani achemenidi e compie ogni genere di sfrenatezze. Con la sua sensibilità psicologica, e soprattutto con la sua capacità di rendere i sentimenti in modo drammatico e spettacolare, l'autore descrive questa metamorfosi fatale attraverso una serie di scene grandiose e di forte impatto emotivo.
Guida della Grecia. Volume Vol. 7
Pausania
Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 2000
pagine: 464
Continua l'itinerario di Pausania attraverso le regioni del Peloponneso. In questo settimo libro, dedicato all'Acaia, la descrizione dei luoghi si apre ad abbracciare un panorama storico e geografico molto vasto: di lì infatti mossero i coloni che popolarono quella parte dell'Asia Minore denominata Ionia, le cui vestigia sono tuttora visibili al visitatore appassionato di archeologia. Testo originale a fronte.
Grandezza e catastrofe di Bisanzio. Testo greco a fronte. Volume Vol. 2
Coniata Niceta
Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 1999
pagine: 864
La "Narrazione cronologica" di Niceta, racconta, suddividendoli in 19 libri gli eventi caduti a Bisanzio tra il 1118 e il 1206. Le due date non sono casuali: la prima infatti segna l'avvento al trono di Giovanni Comneno e la seconda la caduta della città e dell'impero bizantino. In questo volume la sua narrazione si avvolge a spirale attorno a grandiose figure di tiranni che campeggiano a tutto tondo. Al centro dei libri IX-XIV è infatti il ritratto di Andronico I Comneno, un malvagio scaltro cialtrone, lacrimoso e teatrante, che possiede la stessa fantasia nel male dei grandi malvagi di Shakespeare. Attorno a lui la crudele plebe di Costantinopoli, gli "stramaledetti Latini", gli spavaldi e boriosi Normanni.