Mondadori: Scrittori italiani e stranieri
Un cuore tuo malgrado
Piero Sorrentino
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2019
pagine: 149
Bianca è una giovane autista di autobus che ogni giorno, senza mai stancarsi di guardare in viso le persone, osservare il cielo, studiare i profili degli edifici, ripete percorsi noti, gli stessi che faceva suo padre quando lavorava nella medesima azienda. Una esistenza che scorre regolare fino a quando, una mattina, Bianca provoca un grave incidente, di cui lei stessa si troverà a scoprire l'entità un poco alla volta. Al suo fianco la sorella Margherita, che con quieta determinazione si impegna a proteggerla dai demoni del senso di colpa, provando a riportarla alla normalità. Nel tentativo di ristabilire un equilibrio, Bianca cerca un confronto con Dario Spatola, l'affermato fotografo rimasto coinvolto nell'incidente. Dopo un rifiuto iniziale, tra loro si tende un filo di comunicazione. Nel frattempo, da una cella della memoria in cui lo aveva congelato, riaffiora il ricordo della prima grande ferita della vita di Bianca, la morte del padre. Una seduta di fisioterapia dopo l'altra, la protagonista rimette in sesto il corpo e compie un ancor più faticoso allenamento dello sguardo e dell'anima, imparando a riconoscere il dolore e insieme l'amore che la circondano, al di là delle loro manifestazioni contraddittorie, fino a una inaspettata rivelazione che la costringerà a un confronto finalmente libero con il dolore di tutti. Piero Sorrentino indaga la condizione esistenziale di una giovane donna in bilico tra autodistruzione e forza di volontà, che accoglie lo spasimo del mondo per dissolvere le illusioni e trasformarle in luce.
Il fallimento della consapevolezza
Raffaele La Capria
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2018
pagine: 113
"Io sono nato nel 1922 a Napoli, in una città che ha molti volti e che recita se stessa; dove è ambigua, come in ogni recita, la linea di demarcazione tra vero e falso": da qui prende le mosse questo viaggio a ritroso nel tempo. Con la leggerezza e la lucidità che lo contraddistinguono, La Capria accompagna il lettore alle origini della sua vita di scrittore, rievocando gli anni della formazione, la lotta ingaggiata per emanciparsi dagli stereotipi culturali imposti dalla città, l'insegnamento decisivo di Croce e la scoperta euforizzante di scrittori quali Proust, Musil, Kafka, Joyce, Faulkner, le cui tecniche compositive saranno d'ispirazione per i suoi futuri romanzi, su tutti "Ferito a morte". Analizzando retrospettivamente la sua produzione, La Capria fa dono al lettore delle proprie idee sulla letteratura e sulla sua città, perché "Il fallimento della consapevolezza" è anche un libro su Napoli: ogni dettaglio che lo compone non fa che rendere saliente il controverso rapporto che lo scrittore intrattiene con essa. "In tutti i libri che ho scritto" ci ricorda, "c'è sempre questo dissidio, questo 'poetico litigio', tra me e la città, e il desiderio di svelarne l'anima nascosta, di ripensarla in modo da renderla presentabile, non con un maquillage superficiale, ma con una riscoperta della sua identità." A completare questa raccolta, alcune lettere tornate in possesso dell'autore il giorno del suo novantatreesimo compleanno: le scrisse tra il febbraio e il maggio del '43, mentre era militare a Caserta, a Peppino Patroni Griffi. La Capria stesso, nel presentarle, è sorpreso dai sentimenti che a quel tempo lo dominavano. Scopriamo un ragazzo di buona famiglia inerme e ingenuo sopraffatto dalla durezza della vita militare e dal terrore di vedersi abbandonato dall'amico più caro, in un'epoca di grande incertezza, che di lì a poco si sarebbe conclusa con la fine della guerra. Attraverso la forma del memoriale, La Capria esplora il confine sottile tra verità e trasfigurazione narrativa, e dimostra che anche raccontando personaggi reali ed eventi realmente accaduti uno scrittore puro non può fare a meno di produrre letteratura.
Ho cercato di scrivere paradiso. Ezra Pound nelle parole della figlia: conversazioni con Mary de Rachewiltz
Alessandro Rivali
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2018
pagine: 262
Ezra Pound (Hailey 1885, Venezia 1972) è uno degli spartiacque della letteratura del Novecento: con l'epica dei suoi "Cantos" ha osato una "Divina Commedia" per il nostro tempo ed è stato, inoltre, un impareggiabile e generoso "cacciatore di talenti". Fu tra i primi a riconoscere e promuovere il genio di Joyce, T.S. Eliot e Hemingway. Eppure, il suo nome divide ancora ed è circondato da fantasmi e logori cliché che impediscono di toccare il cuore profondo della sua poesia e della sua umanità. Alessandro Rivali ha incontrato la figlia di Pound, Mary de Rachewiltz, nel castello di Brunnenburg, dove lei andò ad abitare nel dopoguerra, mentre il padre era detenuto nel manicomio criminale St. Elizabeths di Washington, accusato di tradimento dal governo americano. Proprio il castello avrebbe dovuto rappresentare un luogo dello spirito, una sorta di "EzUversity". Del resto Mary aveva appreso da Pound quanto alto fosse il valore dell'insegnamento; lui, prima della guerra, aveva chiesto alla giovanissima figlia di affrontare la traduzione di alcune parti dei "Cantos". La speranza di Mary era che, una volta libero, il padre potesse trovare rifugio nel silenzio di Brunnenburg e tornare a dedicarsi a ciò che più amava. L'approdo al castello nell'estate del '58 segnò in effetti una tappa decisiva nel lavoro di Pound, l'ultimo scorcio della sua vita lo avrebbe dedicato al compimento del "Paradiso", la parte finale del suo poema: frammenti così densi di verità e tenerezza da diventare il suo testamento più sincero. Ancora una volta era Dante la misura della sua ambizione. Ed è proprio intorno alla sezione conclusiva dei "Cantos" e al senso di solitudine che Pound avvertì al suo ritorno in Italia che ruotano queste conversazioni tra Alessandro Rivali e Mary de Rachewiltz, iniziate ormai più di nove anni fa. Un avvincente romanzo familiare e, allo stesso tempo, una immaginifica ascensione al Paradiso di Pound, per scovare infine quella luce che "come un barlume ci riconduca allo splendore".
La bambina ovunque
Stefano Sgambati
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2018
pagine: 137
Anche un padre "aspetta" un figlio, ma, all'opposto di una madre, "non percepisce i movimenti fetali, non perde per un istante il respiro mentre capisce che un altro essere vivente lo abita, poiché nessuno lo abita: in un padre non c'è posto. Né sente la vita che arriva: se la ritrova". Stefano ha trentacinque anni e tra qualche mese la sua vita cambierà per sempre. La gravidanza della moglie è il risultato di un percorso a ostacoli innescato da un fortissimo desiderio di maternità e passato per un'estenuante trafila medica: dopo la grande salita, tutto sembra procedere bene, ma allora perché Stefano non è felice? Il suo stato, nient'affatto interessante, appena degno di nota, non lo soddisfa: si sente invisibile, inutile - e per giunta braccato dal panico, un animale goffo e ingombrante che non lo lascia mai in pace -, un personaggio secondario che "rimpicciolisce sempre di più mentre la madre si diffonde nello spazio, aumenta di volume e sostanza". Con una prima persona originalissima, ironica e divertita, ma anche così sincera da risultare spudorata, Sgambati racconta il titubante viaggio di un uomo verso la paternità, in tutte le sue tappe: la prima sussurrata idea e le mille discussioni che porta con sé, il primo tentativo razionale di mettere al mondo un figlio, la frustrazione di fronte a quell'embrione che non si decide a formarsi, gli esitanti "Che vuoi che sia", i terribili "Arriverà", l'enormità di una madre che non riesce a essere madre ("Di quanto amore si deve essere capaci per soffrire a tal punto la non esistenza di un altro essere umano?"), le prime, inevitabili, indagini sul corpo di lui e poi di lei, gli avanti e indietro dal reparto Sterilità dell'ospedale, il girotondo di paura, rabbia e speranza della fecondazione in vitro. E infine l'attesa: il lentissimo avvicinamento all'idea di diventare genitore.
L'innocente
Marco Franzoso
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2018
pagine: 154
Alle volte non è facile stabilire il confine tra colpa e innocenza. Che cosa succede quando il male ci viene inferto da chi dovrebbe difenderci? Chi è colpevole: colui che produce il male coscientemente oppure chi, in buona fede, crea danni e dolore anche maggiori? Il male è tanto più brutale quando si presenta dietro l'alibi del bene, tanto più violento quando è inconsapevole. È l'estate più torrida del secolo. Matteo, un ragazzino di dodici anni orfano di padre e grande appassionato di musica, è seduto in auto al fianco della mamma nel breve viaggio da un paese di campagna alla città vicina, dove sarà interrogato dal Giudice per un presunto abuso subito due anni prima. Un viaggio di formazione, un crescendo emotivo fino all'incontro fondamentale in quella che lui chiama la "Stanza delle parole". Giudice e Psicologa svolgono il loro necessario compito, ma proprio questo forse è alla radice del male che infliggeranno al "minore", come lo chiamano. Minore, appunto. Quasi fosse un dettaglio marginale di una storia tra adulti, in cui lui non è che una voce. Il viaggio di ritorno sarà breve, e segnerà per Matteo il vero spartiacque tra il mondo dell'infanzia e il suo trovarsi troppo presto "grande". Con questo strappo il ragazzo troverà dentro di sé la capacità di reagire e di riconoscere finalmente l'ambivalenza delle parole, come della vita. Scritta in una lingua discreta, in ascolto del vivido mondo interiore di Matteo, "L'innocente" è una storia portatrice di una delicatezza senza pelle, che pone domande, più che azzardare risposte. Un romanzo che tocca uno tra i temi più dolorosi e attuali della contemporaneità, raccontato dal punto di vista di un bambino. Un viaggio che accompagna il lettore dietro al velo fumoso delle parole, con lo stesso stupore con cui l'infanzia scopre il volto della realtà adulta dietro le apparenze.
Ragazzi, che giornata! Diari 1977-2002
David Sedaris
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2018
pagine: 466
Per quarant'anni David Sedaris ha tenuto un diario in cui ha registrato qualsiasi cosa catturasse la sua attenzione: i commenti fatti alle spalle, i gossip più salaci, i segreti confessati da totali sconosciuti. Non importa dove si trovasse, in un quartiere borghese di Parigi o in una viuzza sperduta d'America. Come un cane da tartufo, Sedaris è sempre riuscito a stanare il personaggio più bizzarro in mezzo a un'intera folla e a catturarne l'essenza. Ora l'autore condivide questa scrittura privata con i lettori. Dai suoi vent'anni, quando girava l'America in autostop senza un soldo in tasca, ai quaranta, quando la sua vita subisce una significativa sterzata che lo conduce a Londra. Nel mezzo: tutto quello che separa un ragazzo con un debole per le droghe, la Casa Internazionale del Pancake e un'incapacità cronica di tenersi un lavoro da uno dei personaggi più divertenti del pianeta. Già in queste pagine David Sedaris rivela un orecchio assoluto per tutto ciò che è fuori dal comune e una generosità che nemmeno il suo senso dell'umorismo da misantropo riesce a nascondere. E al tempo stesso ci ricorda che, se siamo perspicaci e curiosi come lui, la nostra vita non conoscerà nemmeno un giorno di noia.
La città degli orsi
Fredrik Backman
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2018
pagine: 450
"È l'inizio di marzo a Björnstad e non è ancora successo niente. È venerdì e tutti sono in attesa. Domani la squadra juniores del Björnstad Hockey giocherà la semifinale del massimo campionato nazionale giovanile. Quanto può essere importante?" Molto importante, decisivo. Perché Björnstad, la Città degli Orsi, è così piccola e sperduta in mezzo ai boschi che, se non fosse per il suo enorme lago ghiacciato capace di attirare la gioventù dei dintorni, sarebbe un luogo dimenticato da tutti. Ora gli abitanti stanno con il fiato sospeso in vista della semifinale, le speranze e i sogni sono sulle spalle di un gruppo di adolescenti. Una responsabilità enorme, anche troppo. Nel momento di massima tensione le cose precipitano nel peggiore dei modi. La piccola comunità deve affrontare qualcosa di inaudito: una ragazzina è messa con le spalle al muro, l'eroe dell'hockey è accusato di una colpa orribile, il paese intero si scaglia compatto contro una famiglia. All'improvviso, la grande speranza che ha unito gli abitanti della Città degli Orsi si incrina lasciando emergere segreti e rivalità, in una corsa contro il tempo verso un fucile a due canne puntato contro una persona.
Fancy red
Caterina Bonvicini
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2018
pagine: 300
Lindos, Grecia. È una notte d'estate. Un uomo si sveglia in una lussuosa camera da letto che non riconosce. Sdraiata accanto a lui c'è una ragazza che sta piangendo. Distesa a terra, un'altra donna. È sua moglie Ludovica: morta. «Sei stata tu?» chiede alla ragazza. «No, sei stato tu» risponde lei. Lui è Filippo, fa il gemmologo per Sotheby's. L'incontro con Ludo risale a cinque anni prima: lei, giovane e ribelle, figlia di un finanziere milanese, vuole vendere tutti i gioielli della madre, appena ereditati. Tranne uno: un Fancy Vivid Red, il rarissimo diamante rosso che porta al naso, montato come un piercing. A Filippo i diamanti piace guardarli, non possederli, è la sua regola da sempre. Ma la infrange quando si innamora di Ludo e del suo Fancy Red. Lì comincia la sua fine. Nel giro di sei mesi lui e Ludo sono sposati. Si amano molto, di un amore geloso e passionale, fatto di tradimenti veri e presunti, in un gioco erotico che li porta ai quattro angoli del mondo, da Lisbona a Cuba, dalle Fiandre all'Argentina, alla ricerca dell'avventura perfetta. Di quella notte fatale in Grecia, Filippo non ricorda nulla. Sa solo che lui e la ragazza, nel panico, si sono sbarazzati del corpo, buttandolo in mare. Ludo, per tutti, è annegata durante una nuotata. Ma dieci mesi dopo il diamante ricompare e il caso viene riaperto. Il Fancy Red è tornato, come un fantasma destinato a perseguitare Filippo e a metterlo di fronte alle sue colpe. Può davvero essere stato lui a uccidere la donna che amava? E perché? Per gelosia? Quanto tempo ci vorrà prima che il padre di Ludo e la polizia lo scoprano? Chi è davvero la ragazza con cui lui e sua moglie hanno passato la notte? "Fancy Red" è un noir hitchcockiano, un thriller psicologico pervaso da una suspense costante, una storia d'amore il cui protagonista indiscusso è il desiderio, indomabile e capriccioso come Ludo e la sua pietra.
Tu che sei di me la miglior parte
Enrico Brizzi
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2018
pagine: 543
Bologna, anni Ottanta: Tommy Bandiera, orfano di padre, cresce con la mamma Alice e la famiglia di lei. I racconti dell'avventuroso zio Ianez, i giochi condivisi con gli amici Athos e Selva fra cortile e parrocchia, e le prime, timide, relazioni con le coetanee scandiscono le tappe della sua crescita sino alla sconvolgente apparizione del vero amore. L'impareggiabile Ester, però, fa battere il cuore anche al nuovo arrivato Raul, che di Tommy diventerà la guida e la nemesi, il modello irraggiungibile e il "peggiore amico" capace di scortarlo attraverso le prove iniziatiche tutt'altro che innocenti dell'adolescenza. L'asimmetrico triangolo che li lega negli anni delle scuole superiori prenderà via via i colori di una tenera educazione sentimentale e di una conturbante lotta per trovare il proprio posto nel mondo; la meraviglia e la fatica del diventare grandi li metteranno di fronte a scelte non scontate e passi senza ritorno, tradimenti che li sprofonderanno nell'abisso della disperazione e inattese prove di lealtà capaci di riaccendere la fiducia, sino alla grande, incancellabile, avventura che vedrà i tre ragazzi protagonisti nell'estate dei diciott'anni.
L'ultima patria
Matteo Righetto
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2018
pagine: 225
È il 1898, un freddo mese di novembre. Sulle arcigne montagne tra l'altopiano di Asiago e la val Brenta, a Nevada, gli abitanti sono ormai quasi del tutto scomparsi: la maggior parte di loro, oppressa da una spaventosa povertà, ha abbandonato i luoghi d'origine per emigrare in America in cerca di fortuna. Jole ha compiuto vent'anni e cresce sempre più bella mentre la sua giovane sorella Antonia ha seguito la vocazione religiosa e ha deciso di farsi monaca; il fratellino Sergio è preda di strani tremori dovuti a una causa misteriosa e viene affidato alle cure della "Santa", la guaritrice di un paese vicino. La momentanea apparente quiete della zona viene sconvolta quando entrano in azione due banditi che hanno intercettato il tesoro di lingotti guadagnati dal capofamiglia Augusto nel vecchio contrabbando con l'Austria-Ungheria. Jole si troverà da sola a fronteggiare il disastro: mossa da una sete di vendetta e armata soltanto del fucile paterno, si lancerà con l'inseparabile destriero Sansone sulle tracce degli assassini per fare giustizia. Ad accompagnarla saranno ancora una volta il vento e le stelle, che la circondano in uno scenario mozzafiato. Durante l'inseguimento, Jole attraverserà all'ultimo respiro boschi e paesi innevati e supererà continue difficoltà, senza mai perdere la determinazione che la contraddistingue, in accordo con la magia della natura e la fedeltà ai propri valori, lungo un viaggio che la costringerà ad andare molto più lontano di quanto avesse mai immaginato. "L'ultima patria” è il secondo romanzo della "Trilogia della Patria".
Un bosco di pecore e acciaio
Natsu Miyashita
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2018
pagine: 209
Una palestra vuota, un grande pianoforte aperto e le dita di un uomo che toccano i tasti facendone uscire una melodia dolce, una melodia che è un fremito di rami e uno stormire di fronde, un odore di bosco sul far della sera. Tamura ha diciassette anni e in piedi, solo, nella palestra deserta, ascolta rapito quei suoni. È una folgorazione. L'uomo non è un pianista, ma un accordatore. Sta chino sul pianoforte con i suoi attrezzi e si piega sulle viscere di legno dello strumento per trarne una musica che a Tamura parla di un mondo lontano, dei boschi della sua infanzia di cui ha una lancinante nostalgia. È l'inizio di una passione, e di un'ossessione. Tamura frequenta la scuola per accordatori e inizia a lavorare sodo: studia materie difficilissime e dedica ogni momento libero alla ricerca di quel suono magico che aveva udito un giorno nella palestra della scuola. Un suono in grado di evocare un mondo intero, il bosco con i suoi odori, la luce filtrata dal verde, il vento tra le foglie, l'acqua sotto le radici, il canto di una ghiandaia e il languore nel cuore del protagonista. Un suono familiare che però gli sfuggirà a lungo, non riuscendo egli ad accordare legno e corde nel modo esatto. Perché per saper accordare la musica è necessario avere un talento e quel talento è qualcosa di similissimo all'amore. "Un bosco di pecore e acciaio" racconta l'educazione sentimentale del giovane Tamura, e anche un'educazione alla musica, al mistero segreto della natura, alla capacità di accordare i suoni per cercare di ricostruire l'anima del mondo. Attraverso i tentativi del protagonista di afferrare e rievocare quel suono segreto e arcaico celato dietro la musica, Miyashita Natsu riporta alla vita la forza e la fragilità della giovinezza, l'incanto che sempre si accompagna ai sogni del talento, e ci mostra con grazia struggente la nostra dimenticata capacità di accordare i cuori.
Miden
Veronica Raimo
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2018
pagine: 200
È un mattino cristallino come tanti a Miden. Una ragazza bussa alla porta di una coppia con un'accusa di abuso sessuale. L'accusato è il suo ex professore di filosofia. La compagna del professore aspetta un figlio. Sono entrambi approdati a Miden da un paese straniero, sprofondato nel Crollo: una devastante crisi economica. Miden è la società ideale che li ha accolti, un nuovo Eden di eguaglianza e benessere, una piccola comunità laica e razionalista, tanto solidale quanto inflessibile. Il professore e la studentessa hanno avuto una storia in passato. Ma è solo a due anni di distanza che la ragazza si rende conto di aver riportato un trauma da quel rapporto. La denuncia scuote la felice comunità di Miden, dove ogni anomalia che ne alteri il candore viene dibattuta e corretta, ogni trauma riconosciuto e risolto per il bene comune. I tre protagonisti si ritrovano al centro di un'indagine. Amici e colleghi si trasformano in un tribunale che deciderà delle loro vite. E, nell'attesa del verdetto, tutte le certezze della coppia si corrompono, così come il futuro che sognavano per il loro figlio.