Mondadori: Scrittori italiani e stranieri
Nel corpo di Napoli
Giuseppe Montesano
Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 1998
Le esilaranti avventure di Landrò, giovane stralunato filosofo alla ricerca dell'assoluto, e dei suoi farneticanti compagni di strada: Ciro Morvo, il popolano che cerca di coniugare Einstein e Jung, e l'esoterista Fulcaniello che vuole distillare l'energia della sopravvivenza dal "cuorpo" e "Napule". I tre sono circondati da una folla di personaggi assurdi e indimenticabili.
Maggio selvaggio
Edoardo Albinati
Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 1998
Questo libro, scritto tra il maggio 1997 e il maggio 1998, è il diario di un anno. Al suo centro sta la cronaca dell'esperienza vissuta dall'autore come insegnante all'interno di un carcere. I luoghi, i personaggi, i linguaggi della reclusione sono filtrati attraverso una visione del tutto personale: Albinati cerca di ricostruire il flusso narrativo del tempo della reclusione, una dimensione caratterizzata da un'apparente staticità eppure ricca di episodi notevoli e sorprendenti.
Nostra solitudine
Daria Bignardi
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 168
Come si fa oggi a stare nel mondo? In questo mondo. A trovare un modo, un posto adatto a noi che siamo consapevoli di essere privilegiati ma dobbiamo fare i conti anche coi nostri, di traumi, piccoli o grandi, oltre che con quelli giganteschi di chi è sotto le bombe, di chi è oppresso, povero, svantaggiato. Ci si vergogna a dire che ci si sente soli, ma lo siamo sempre di più. Daria Bignardi lo dice con sincerità, ironia, coraggio. Sente che la solitudine può essere una prigione ma anche un posto da cui ascoltare il battito del cuore del mondo. Il mondo la chiama e lei parte. Va in Cisgiordania, a Hebron, a parlare coi prigionieri palestinesi rilasciati nell'ultimo scambio. A At-Tuwani, il villaggio di No Other Land, conosce i volontari internazionali che ogni giorno accompagnano a scuola i bambini perché i coloni non gli sparino addosso. È a Gerusalemme, nella Chiesa del Santo Sepolcro, il giorno in cui muore Papa Francesco. Va in Vietnam, l'unico paese che ha sconfitto gli Stati Uniti, dove scopre quanto è inquinato il Mekong. Assiste all'operazione al cuore di un neonato in Uganda. Vuole lasciare i social media perché intuisce che lì dentro c'è qualcosa che sfrutta malignamente la nostra solitudine, ma non riesce a rinunciare alla partita quotidiana a Wordle con le nipoti, al cazzeggio con le amiche, a flirtare con gli amanti. Morde la solitudine con passione. Capirà cosa cerca nello sguardo di un gorilla che incontra in Uganda e di tutti gli animali che incrocia sulla sua strada: i cani Giulio, Fix, Brillo, i gatti, le galline, un pappagallo. Nonostante racconti le oppressioni del nostro presente - globalizzazione, occupazione, guerra, patriarcato - questo è un libro intimo e personalissimo, pieno di felice tormento, che riesce a fare quel che si auspica faccia la letteratura: dare parole a qualcosa che non riusciamo a vedere ma sentiamo incombere. Senza appesantire il fantasma che evoca, senza togliergli magia.