Morcelliana: Quaderni di studi e materiali di storia delle religioni
Le combat des mamans. Femmes, thérapies et revendications identitaires en République du Congo
Julie Ndaya Tshiteku
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2024
pagine: 112
Una questione di classe. Saggi di introduzione alla storia delle religioni
Jonathan Zittell Smith
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2024
pagine: 480
Di che cosa si occupa, concretamente, uno storico delle religioni? In che modo se ne occupa? E una volta stabilito il modo, perché se ne occupa proprio in quel modo? Partendo da queste semplici domande, Jonathan Z. Smith ha contribuito ad avviare, con la sua opera multiforme e provocatoria, quella che appare oggi come una vera e propria rivoluzione epistemologica nel campo degli studi antropologici e storici sulla religione. Questo volume raccoglie, per la prima volta in traduzione italiana, alcuni dei contributi più importanti di Smith, coprendo un arco temporale che va dagli anni Settanta del secolo scorso ai primi anni Duemila. Al centro dei quindici saggi qui riuniti (cui si aggiunge un breve apologo narrativo), troviamo i due temi che hanno più a lungo attirato l'interesse del grande studioso americano: da un lato la comparazione storico-religiosa, che Smith sottopone in queste pagine a una feroce opera di decostruzione e riconfigurazione teorico-metodologica; e dall'altro la definizione di «religione», da cui dipende per Smith non soltanto lo statuto scientifico delle tante discipline (storiche, antropologiche, filosofiche, ecc.) che si occupano di religione o religioni a livello accademico, ma anche la nostra stessa comprensione dell'uomo come animale simbolico e «fabbricatore di mondi». La raccolta di saggi è accompagnata da un ampio saggio introduttivo su Smith e da un'aggiornata appendice bibliografica.
Pedagogie divine. Studi in onore di Francesca Cocchini
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2024
pagine: 128
Il volume raccoglie i saggi che alcuni colleghi e amici hanno voluto dedicare a Francesca Cocchini, già Professore Ordinario di Storia del cristianesimo e delle chiese presso Sapienza Università di Roma. Per renderle omaggio, si è scelto di convergere tutti su un tema a lei caro, la catechesi, ma declinato in coerenza con quella tradizione di studi storico-religiosi nella quale ella si è formata: la trasmissione di tradizioni religiose diverse, per cronologia e ambiente, ai più giovani. I saggi qui raccolti offrono, dunque, una panoramica variegata e complessa sul ruolo giocato da individui, comunità e istituzioni in rapporto ad una pratica fondamentale per il radicamento e la diffusione di un certo gruppo religioso, ma anche si interrogano sull'autorappresentazione che se ne può dedurre, nonché sui molteplici fattori – sociali, politici, economici, culturali – che l'hanno influenzata e su cui pur essa agisce. Dalla Grecia all'India, dal cristianesimo tardoantico all'ebraismo di età moderna, il volume propone quindi un caleidoscopio di “pedagogie divine” in giro per il mondo e per la storia, attento alle più attuali linee di ricerca e al magistero di chi lo ha ispirato.
Ritual movement in antiquity (and beyond)
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2022
pagine: 416
Si può concepire un rito senza movimento? Dal più occasionale, compiuto una tantum da un singolo individuo, al più complesso, partecipato e celebrato per secoli da un gruppo sociale più o meno ampio, il movimento appare come una componente imprescindibile di ciascun rito. Il presente volume intende esplorare in modo sistematico il rapporto tra rito e movimento, nelle sue diverse e possibili declinazioni, considerando in che modo essi dialoghino a comporre un evento, una performance "speciale", cioè avvertita come al di fuori dall'ordinario da chi la esegue e da chi vi partecipa a vario titolo. Il movimento rituale contribuisce inoltre a trasformare lo spazio in cui è eseguito, plasmandolo in senso culturale, sociale e fisico, e riecheggiando nei luoghi e nella memoria ben oltre la sua esecuzione. I saggi raccolti nel volume indagano questo tema spaziando dall'antica Mesopotamia al Mediterraneo Antico, dalla Tarda Antichità al Medioevo.
I religionauti. Studiare l'homo religiosus al tempo del web
Alessandra Vitullo
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2021
pagine: 160
Le pratiche religiose nelle città postsecolari possono abitare i luoghi più inaspettati e con la progressiva digitalizzazione delle nostre vite quotidiane internet è diventato uno di questi. Ma può uno spazio sacro esistere su internet? Può una comunità religiosa costituirsi soltanto online? Che valore hanno le preghiere in chat? Partendo da questi interrogativi, il presente volume intende offrire la prima sistematizzazione in lingua italiana delle ricerche che, dagli anni Ottanta ad oggi, si sono interessate di come le tecnologie influenzino la pratica religiosa degli individui e delle comunità di fede. È uno studio sulle religioni digitali e le teorie sul reincantamento della tecnologia, due campi di studio che in Italia, in assenza di un chiaro inquadramento disciplinare, restano ancora vagamente esplorati, ma che, invece, molto hanno da dire all'osservatore attento che vuole rintracciare come e dove il fenomeno religioso si sposti nelle società contemporanee.
Definire il pluralismo religioso
Libro
editore: Morcelliana
anno edizione: 2021
pagine: 352
Il pluralismo religioso come concetto è un prodotto della modernità, ma sempre più animatamente diviene emergenza politica e culturale del nostro tempo. Affondando le radici nel contatto fra religioni, esso assume dimensioni diverse a seconda degli ambienti di estensione e presenta anche una diversa durata e complessità a seconda dei contesti istituzionali chiamati a gestirne l’articolazione. Questo libro raccoglie una serie di studi interdisciplinari per approfondire aspetti diversi del campo del pluralismo religioso. L’idea di “definizione” non si dispiega in senso classificatorio e morfologico, bensì in quello di elaborazione del campo di azione e rappresentazione della diversità religiosa. L’intento complessivo consiste nel sollecitare una maggiore consapevolezza tematica e programmatica intorno ad alcune questioni di grande rilievo, tanto per lo studio delle religioni del passato quanto per la riflessione sul presente.
Antiche infanzie. Percezioni e gestione sacrale del bambino nelle culture del Mediterraneo e del Vicino Oriente
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2020
pagine: 246
I saggi raccolti nel volume indagano il tema dell'infanzia in prospettiva storico-religiosa, lungo un arco cronologico che va dal III millennio a.C. al VI sec. d.C., con un approccio multidisciplinare. Il confronto fra contesti culturali, geografici e cronologici diversi fa emergere una notevole continuità nella percezione dell'infanzia, ma anche elementi peculiari a ciascun ambito. In tal senso l'osservazione del "trattamento religioso" del bambino si conferma centrale e strumento ideale per far emergere specificità e consonanze. La documentazione di cui disponiamo non restituisce una percezione del bambino in quanto tale, fornendo semmai informazioni su alcune specifiche serie di "non adulti". Nel mondo antico è la stessa categoria "bambino" a essere problematica. In tale contesto le società sembrano prioritariamente interessate a trasformare più rapidamente possibile il "non adulto" in "un adulto" coerente ai propri fini. L'attenzione ricade essenzialmente su quei bambini che si trovino nelle condizioni di potere o dovere affrontare tale processo. Essi risultano, infatti, titolari di tutele sacrali, riti e funzioni allorché sono presi in considerazione nella loro qualità di "prole", "figli", membri in itinere di un determinato gruppo. La maggior parte dei bambini documentati, del resto, è caratterizzata da una provenienza sociale alta o medio-alta, mentre sul destino degli altri sappiamo poco o nulla, così come scarsissime sono le informazioni sulle bambine. In definitiva sembra delinearsi una distinzione quasi ontologica fra bambini-figli e bambini tout-court.
Nostra Signora del limite. L’efficacia interreligiosa della Madonna di Trapani in Tunisia
Carmelo Russo
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2020
pagine: 256
Questo libro è incentrato sul culto della Madonna di Trapani in Tunisia, radicatosi soprattutto a La Goulette, piccolo centro costiero situato a circa dodici chilometri da Tunisi. Si propone di affrontare la varietà delle sue declinazioni semantiche e le sue molteplici implicazioni dagli albori dell'approdo tunisino, databile attorno al 1880, alla contemporaneità più stringente: è del marzo 2017 un murale che ne attualizza le rappresentazioni, segnando una discontinuità netta con l'iconografia “classica”, mentre il 15 agosto dello stesso anno si è tenuta una processione simbolica – peraltro replicata nel 2018 e nel 2019 – cinquantacinque anni dopo quella del 1962, l'ultima prima dell'interdizione sancita dalle autorità tunisine. L'approdo mariano si è intrecciato a una migrazione poco nota, destabilizzante per le potenti narrazioni politico-mediatiche degli ultimi decenni: quella dei siciliani che tra i secoli XIX e XX lasciarono l'Isola per la Tunisia. Nel paese nordafricano i siciliani e la Madonna incontrarono un contesto plurale e ambiguo, liminare e fecondo, in cui coesistevano mescolamenti tra diversi gruppi sociali e nazionali, separazioni dovute all'irrigidimento dei loro confini, asimmetrie di potere determinate dal protettorato francese. Attraversando i decenni, mutando alcuni caratteri, la Madonna trapanese-golettina conserva ancora oggi lo statuto di baluardo politico a sostegno dei marginali, degli ultimi, della subalternità.
Il mendicante nella Grecia antica. Teoria e modelli
Pietro Giammellaro
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2020
pagine: 272
Ogni società ove sia presente una stratificazione economica e sociale si è confrontata — nell'Antichità come nell'Evo Moderno — col fenomeno della mendicità. Figure assimilabili alla comune definizione di 'mendicante' compaiono già nella più antica documentazione religiosa, letteraria e sapienziale del Vicino Oriente, a rappresentare la forma più visibile della diseguaglianza e lo stigma della marginalità; tuttavia è solo con la nascita della civiltà letteraria greca che il mendicante conquista una sua autonomia e consistenza, entrando da protagonista nella memoria mitica e fissando così, per i secoli a venire, una serie di marche iconografiche e un complesso di problematiche etiche, sociali e religiose che giungono con poche variazioni alla nostra esperienza contemporanea. Questo libro si propone di analizzare, con gli strumenti combinati dell'antichistica e delle scienze sociali, il ruolo e la funzione del mendicante nell'ambito della cultura greca antica. Emerge dall'esame delle fonti una percezione del mendicare ambigua e discontinua, che segue e accompagna in senso diacronico le progressive trasformazioni della società greca antica, chiamando in causa le grandi questioni storiche della regalità, della povertà radicale, della reciprocità nello scambio e del lavoro come veicolo di integrazione sociale. Il referente comparativo è quello della civiltà occidentale contemporanea, che — oggi più che mai — mostra tutte le sue falle nello sforzo di affrontare le forme più estreme e radicali della marginalità.
Riforma/riforme: continuità o discontinuità? Sacramenti, pratiche spirituali e liturgia fra il 1450 e il 1600
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2019
pagine: 480
La Riforma del cristianesimo latino, di cui nel 2017 si sono ricordati i 500 anni, fu un evento epocale: innescata da un'esigenza autenticamente e primariamente religiosa, generò sommovimenti che toccarono ogni ambito dell'esistenza degli uomini e delle donne del tempo e riconfigurarono, in tappe successive, non solo la storia europea ma quella mondiale. I saggi qui raccolti investigano aspetti di grande rilevanza per la vita vissuta dei fedeli, dai riti collettivi della liturgia all'esperienza ultima e individuale della morte, passando per esperienze traumatiche quali la guerra e la schiavitù. Che hanno da dire le diverse confessioni cristiane in questi casi? Esiste una continuità di atteggiamenti? Quali le convergenze e perché, in certi casi, si prendono posizioni diverse? Si indagano le pratiche del quotidiano, senza trascurare l'azione dell'élite intellettuale, in un confronto aperto e rigoroso promosso da tre diverse istituzioni accademiche di Roma: la Sapienza Università di Roma, la Facoltà Valdese di Teologia e il Pontificio Ateneo Sant'Anselmo.
Esperienze e tecniche dell'estasi tra Oriente e Occidente
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2018
pagine: 192
Questo volume raccoglie e integra i contributi più originali proposti in occasione di un incontro di studio tenutosi a Ravenna, presso il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna, nell’autunno 2016. Un’occasione non consueta per ripensare su basi storico-comparative e metadisciplinari una questione cruciale negli studi storico-religiosi ed etno-antropologici. Studiosi di formazione e sensibilità differenti – classicisti, storici del cristianesimo orientale e occidentale, ebraisti, iranisti, islamologi e americanisti – hanno tentato, secondo i rispettivi linguaggi e punti di osservazione, di esplicitare le categorie analitiche e storiografiche delle ricerche su un obiettivo mobile e sfuggente come quello dell’estasi. Il volume propone anche affondi monografici su contesti specifici e differenziati abbracciando un arco cronologico che va dal mondo antico al mondo moderno e contemporaneo.
Hungrvaka. Il Risveglia-appetito. Breve storia della prima Chiesa d'Islanda
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2018
pagine: 128
L'"Hungrvaka (Il Risveglia-appetito)" è una breve storia dei primi centoventi anni della Chiesa d'Islanda, ovvero dei cinque vescovi della diocesi di Skàlholt avvicendatisi dal 1056 al 1176. Si tratta di un compendio, scritto in volgare per avvicinare i giovani alla storia del loro paese, che segue a distanza di circa settant anni "Il libro degli Islandesi", composto dal prete Ari Thorgilsson su sollecitazione dei vescovi di Skàlholt e di Hólar, seconda diocesi dell'isola istituita nel 1106. La storia medievale dell'Islanda, disabitata fino al IX secolo e poi colonizzata prevalentemente dai Norvegesi tra l'870 e il 930, è essenzialmente la storia della sua Chiesa e dei suoi presuli, dopo l'accettazione del Cristianesimo come unica religione nell'anno Mille. Una conversione avvenuta senza spargimento di sangue, in quanto realizzata con un atto giuridico dell'Aithingi, l'Assemblea generale che a partire dal 930 fu l'unica forma di governo in un paese amministrato da singoli capi (godar) nei vari distretti. Sempre in maniera pacifica, a differenza di quanto si verificò in altre terre nordiche, fu introdotta in Islanda anche la decima, nel 1096, grazie all'autorità e alla popolarità di cui godeva il vescovo Gizurr. Le conseguenze politiche, culturali e sociali legate all'avvento del Cristianesimo e alla guida dei primi vescovi, veri e propri padri della patria - come li definisce un testo latino del 1200 -, le troviamo accennate nel libro di Ari e più ampiamente illustrate nel l'Hungrvaka, attraverso le biografie dei cinque predecessori del santo vescovo Thorlakr Thórhallsson (1178-1193), riconosciuto patrono d'Islanda anche dalla Chiesa cattolica. Dai soggiorni di studio sul continente dei futuri vescovi alla fondazione delle scuole cattedrali sull'isola, dai contatti dei vescovi eletti con i pontefici di Roma all'istituzione in Scandinavia di nuovi arcivescovati, dall'eco della cantilena di san Lamberto alla notizia della traslazione delle reliquie di Nicola di Myra a Bari, dalle scomuniche papali all'assassinio di san Thomas Becket, il racconto dell'anonimo autore dell'Hungrvaka lascia emergere il progressivo inserimento della remota isola del Nord Atlantico nell'alveo della storia europea e della cultura cristiana latina. E grazie a quest'ultima l'Islanda, depositaria di un'antica e ricchissima tradizione orale, potè farsi anche interprete e custode del proprio passato eroico e leggendario affidandolo a una tradizione scritta.